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Riunione del Consiglio regionale del 5 e 6 dicembre 2017

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Comunicato n° 618 del 29 novembre 2017
Adunanza del Consiglio regionale

Martedì 5 e mercoledì 6 dicembre 2017, alle ore 9.00, il Consiglio regionale si riunirà in seduta ordinaria per esaminare un ordine del giorno composto di 45 oggetti, tra cui 13 interrogazioni, 21 interpellanze, 4 mozioni e 2 disegni di legge.

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali relazionerà inoltre sull'aggiornamento degli importi della tassa di concessione annuale delle aziende agrituristico-venatorie, faunistico-venatorie e dei centri di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale prevista dalla legge regionale n. 64/1994, recante norme per la tutela e la gestione della fauna selvatica e per la disciplina dell'attività venatoria.

In merito all'attività legislativa, dei due provvedimenti, il primo modifica la normativa regionale n. 25/2010 in materia di redazione del Bollettino ufficiale della Regione e di pubblicazione degli atti della Regione e degli Enti locali, il cui relatore è il Consigliere Joël Farcoz (UV), mentre il secondo riguarda l'assestamento del bilancio di previsione per il 2017 e variazioni al bilancio di previsione per il triennio 2017/2019, sul quale relazionerà il Consigliere Nello Fabbri (UVP). Entrambi i testi di legge hanno ottenuto il parere favorevole a maggioranza della seconda Commissione "Affari generali".

Per quanto attiene le interrogazioni, cinque sono congiunte: una è stata depositata dai gruppi Misto, ALPE e Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée in merito alla ricognizione degli edifici scolastici regionali necessitanti di interventi di messa a norma; tre dai gruppi AC-SA-PNV e ALPE (proposte avanzate ai rappresentanti di Trenitalia e RFI per la gestione della tratta ferroviaria; aggiornamento delle graduatorie del Conservatoire de la Vallée d'Aoste per l'anno accademico 2017/2018; risultanze della riunione del gruppo di lavoro sui trasporti svoltasi a Trento nell'ambito del progetto di strategia macroregionale per l'area alpina EUSALP); una da AC-SA-PNV e GM sulla realizzazione di un distaccamento del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco in bassa Valle.

Un'altra interrogazione è stata iscritta dal gruppo AC-SA-PNV per avere notizie dell'impegno lavorativo e del compenso del Rettore dell'Università della Valle d'Aosta, mentre ALPE ne ha poste due (modalità di formazione online del personale docente in materia di sicurezza sul lavoro e mancata attivazione di un percorso di istruzione e formazione professionale per falegnami presso l'Istituzione scolastica Corrado Gex di Aosta).

Tre sono le interrogazioni del gruppo Misto: determinazione del canone di locazione degli immobili di proprietà della società Autoporto locati alla società Caseificio valdostano; eventuale registrazione di valori anomali dell'isotopo radioattivo rutenio-106; finanziamento degli interventi per la realizzazione della nuova telecabina Champoluc-Crest.

Le restanti due interrogazioni sono state poste dal Movimento 5 Stelle in merito al recupero dei crediti verso i clienti della Casa da gioco e all'individuazione di modalità più snelle per l'accesso al Fascicolo sanitario elettronico.

Riguardo alle interpellanze, quattro sono state presentate congiuntamente: tre dai gruppi AC-SA-PNV e ALPE (iniziative contro lo spreco alimentare a seguito dell'entrata in vigore della legge n. 166/2016 sulla donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi; ritardi nella realizzazione del centro educativo assistenziale per persone disabili a Gressan; iniziative assunte per sollecitare la pubblicazione del decreto legislativo in materia di coordinamento e di raccordo tra la finanza statale e regionale); una da GM e ALPE sul piano di investimenti concordato con l'ANAS per migliorare la viabilità in Valle d'Aosta.

Tre interpellanze sono state iscritte dal gruppo AC-SA-PNV: annullamento da parte di CVA di una selezione interna per una figura di capo turno; utilizzo di finanziamenti ministeriali per interventi su un edificio di edilizia residenziale pubblica per cui è prevista la demolizione; interventi per migliorare la rete di pista ciclabile.

Sei sono invece le iniziative proposte da ALPE: interventi per garantire i livelli occupazionali dell'Azienda Self Italia di Quart; finanziamento delle attività di restauro e recupero dei beni monumentali; prevenzione del fenomeno del cyberbullismo tra gli adolescenti; realizzazione del centro di prima accoglienza a Villeneuve; interventi per garantire il regolare funzionamento della SFOM a seguito delle dimissioni rassegnate dai membri del Consiglio di amministrazione; utilizzo dei fondi previsti dal Piano operativo nazionale a favore della scuola.

Anche il gruppo Misto illustrerà sei interpellanze: reperimento delle risorse finanziarie per la realizzazione dei collegamenti intervallivi tra i comprensori sciistici Monterosa Ski-Cervinia e Pila-Cogne; riapertura della farmacia di via Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta; corso di riqualificazione per disoccupati che hanno svolto attività di Assistente domiciliare e dei servizi tutelari; stato di attuazione delle disposizioni in materia di demanio idrico; interventi per risolvere la crisi occupazionale alla filiale dell'azienda Self Italia a Quart; ripresa dei lavori di approvazione del Piano di tutela delle acque.

Le ultime due interpellanze sono state depositate dal Movimento 5 Stelle in merito alla modifica del progetto di rifacimento della telecabina Champoluc-Crest e agli interventi per migliorare la qualità del servizio del presidio USL di Donnas e per smaltire le liste d'attesa per interventi chirurgici ad Aosta.

Delle mozioni, due sono state presentate congiuntamente da ALPE e GM riguardo alla predisposizione di un documento per la pubblicizzazione dei dati sulla produzione degli impianti idroelettrici e sulla presentazione di un disegno di legge in materia di mobilità sostenibile.

Il gruppo Misto ha firmato le ultime due mozioni: richiesta al Parlamento di esprimere un giudizio negativo nei confronti del Fiscal Compact (discussione rinviata dall'ultima riunione consiliare del 22 e 23 novembre) e impegno per la riapertura del campetto da basket sito in via Antica Zecca ad Aosta.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 624 del 4 dicembre 2017
Iscritti tre punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria domani, martedì 5, e dopodomani, mercoledì 6 dicembre 2017, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da tre punti.

Il gruppo ALPE ha infatti posto un'interrogazione a risposta immediata per avere notizie della presentazione di un'istanza di accesso ai benefici di cui alla legge regionale n. 3/2013 in materia di politiche abitative.

I Consiglieri esprimeranno poi parere, come richiesto dalla Giunta regionale, per procedere allo scioglimento del Consiglio comunale di Valtournenche, ai sensi dell'articolo 43 dello Statuto speciale e dell'articolo 70 della legge regionale n. 54/1998 sul sistema delle autonomie in Valle d'Aosta.

È stato infine iscritto il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di società partecipate della Regione, su cui relaziona il Consigliere Renzo Testolin e su cui la seconda Commissione "Affari generali" lo scorso 1° dicembre ha espresso parere favorevole a maggioranza.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 48 oggetti in discussione.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

 

MM

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Comunicato n° 626 del 5 dicembre 2017
Communications du Président du Conseil

Le Président Andrea Rosset a ouvert les travaux du Conseil de la Vallée, réuni en séance ordinaire, aujourd'hui, mardi 5, et demain, mercredi 6 décembre 2017, pour discuter un ordre du jour composé de 48 objets.

Comme convenu en Conférence des Chefs de groupe, le Président Rosset a communiqué les nouvelles dates de convocation de l'Assemblée législative pour la discussion du budget régional 2018-2020: de mardi 19 à jeudi 21 décembre prochain, en supprimant ainsi la séance de lundi 18 après-midi.

Il Presidente del Consiglio ha poi riferito in merito alle iniziative promosse nell'ambito della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, citando in particolare l'incontro con gli studenti dell'Istituzione scolastica di istruzione liceale, tecnica e professionale di Verrès, l'avvio del laboratorio di murales alla Cittadella dei giovani e della progettazione dei pannelli scenografici con il Liceo artistico per la cerimonia di premiazione del Premio internazionale "La Donna dell'Anno".

Per il Capogruppo del PD-SVdA, Paolo Cretier, «l'obiettivo di queste iniziative è quello di far sentire la voce di tutti per dire no alla violenza. È importante lavorare con i giovani che sono i cittadini di domani per far crescere la cultura del rispetto, soprattutto in un momento così difficile in cui bisogna tenere i toni bassi

La Consigliera di ALPE, Chantal Certan ha parlato della sua partecipazione agli Stati generali delle Donne, che si sono svolti a Pavia sabato 2 ottobre 2017: «I dati della Valle d'Aosta sulla violenza di genere sono confortanti rispetto ad altre realtà, il che non significa che bisogna abbassare la guardia: il fatto di avere un tavolo di lavoro che si adopera attivamente con tutti gli enti e le forze dell'ordine su questo tema è importante perché c'è un trait d'union tra la comunità, attraverso le associazioni, e le Istituzioni. Questa dovrebbe anche essere l'occasione per riprendere in mano la bozza di legge sulle pari opportunità, oggi ferma in Commissione: auspico che sia approvata entro la fine della Legislatura

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Luigi Bertchy, ha aggiunto: «Alla base c'è un lungo lavoro di più soggetti coordinati dalle Istituzioni, che in questi anni hanno saputo costruire una proficua collaborazione riuscendo a raggiungere le persone e a sensibilizzare la comunità sul fenomeno della violenza di genere. Un fenomeno dai numeri contenuti in Valle d'Aosta, ma sul quale non bisogna mai abbassare la guardia, attraverso un lavoro di rete per fare emergere anche quel sommerso che ancora non ha il coraggio di far sentire la propria voce

Il Consigliere di AC-SA-PNV Claudio Restano è invece intervenuto sulla questione Presidenza del Consiglio: «Nelle ultime settimane si è discusso spesso della carica di Presidente del Consiglio, a fronte di un accordo di maggioranza, che ha quasi esautorato questo Consiglio: un accordo scellerato perché già si sapeva che sarebbe stato oggetto di scontri. Siamo perplessi dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio che ha sostenuto che lascerà l'incarico se sarà candidato alle elezioni politiche. Noi speriamo che sia stata una battuta infelice, perché altrimenti si riconduce il tutto ad un mero scambio di poltrone. Ieri, con un colpo di scena, la presa di posizione del Presidente Rollandin che rinuncia alla sua candidatura, quasi da buon padre di famiglia: lo annuncia in una lettera in cui si parla di interesse generale per far avanzare un progetto autonomista e federalista che sia portatore di un progetto serio con risultati tangibili e meno legato all'apparire. Sembra quasi un distinguersi dalla nuova maggioranza: ci chiediamo quindi quale sia la posizione del Governo regionale in merito


SC

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Comunicato n° 627 del 5 dicembre 2017
Comunicazioni del Presidente della Regione

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, nelle sue comunicazioni all'inizio della seduta consiliare del 5 dicembre 2017, ha parlato di aumenti autostradali.

«Oggi è prevista la convocazione del Consiglio di amministrazione della RAV - ha affermato il Presidente Viérin -. Facendomi interprete della sensibilità espressa da questo Consiglio, ho indirizzato ieri una nota ai rappresentanti regionali nel CdA specificando la contrarietà del Governo regionale a qualsiasi tipo di aumento tariffario, visto che è intenzione della RAV procedere ad un pesante aumento (si parla del 14%) per una tratta utilizzata da valdostani ma anche da turisti. Ancor prima di pensare all'acquisizione delle quote della RAV da parte dell'Amministrazione regionale, bisogna impedire questi aumenti indegni che sono da fermare per la comunità e per evitare penalizzazioni turistiche

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian ha concordato sull'esigenza «di evitare ulteriori aumenti: la nostra è una tratta dai costi esosi, è una situazione che influisce negativamente anche dal punto di vista turistico. L'unico strumento possibile per far utilizzare ai residenti l'autostrada è la vignette: continuiamo questa sfida, noi confermiamo la nostra disponibilità a lavorare in questo senso

Il Consigliere Elso Gerandin (GM) ha osservato: «Qualsiasi cittadino valdostano o turista non può che essere d'accordo. Resta purtroppo il dubbio che questo sarà l'ennesimo messaggio che non andrà a buon fine: in effetti, non avendo la maggioranza all'interno della RAV, questo resterà un semplice appello. Rilancio l'ipotesi della vignette: è l'unica strada percorribile

Il Consigliere Pierluigi Marquis (AC-SA-PNV) ha aggiunto: «Questa lettera rimane un auspicio, le politiche tariffarie non dipenderanno dalla nostra volontà, l'aumento tariffario cui noi siamo contrari dipenderà esclusivamente dal Ministero. Il Consiglio di amministrazione e i nostri rappresentanti non hanno titolo ad intervenire. La nostra azione politica deve strutturare proposte che abbiano una concretizzazione, altrimenti ogni dicembre ci troveremo di fronte ad aumenti tariffari cui non potremo opporci

Il Presidente della Regione Viérin ha replicato: «Il nostro ruolo è limitato all'interno della società, ma un orientamento andava dato per formalizzare la nostra contrarietà agli aumenti. La forma si fa sostanza in questo caso. Le battaglie si fanno sempre, contano anche quando si è in minoranza. In merito all'acquisizione delle quote, è in corso uno studio da parte di Finaosta. Un gruppo di lavoro sta lavorando sulla questione della vignette

Per il Consigliere dell'UV Augusto Rollandin, «indebitarsi per acquistare questo tratto di autostrada non risolverà il problema delle tariffe, perché è il Ministero che gestisce il dossier, anzi avrà delle conseguenze molto pesanti sul nostro bilancio. Io credo quindi che prima di assumere qualsiasi decisione, bisognerà approfondire il tema in maniera adeguata

Il Consigliere Alberto Bertin (GM) ha sottolineato: «La nostra regione da tempo è isolata, bisogna assolutamente uscire da questa situazione. È una questione politica, da affrontare anche per quanto concerne i rapporti con lo Stato. Oggi un nuovo aumento delle tariffe autostradali sarebbe scandaloso

L'Assessore alla sanità Luigi Bertschy ha chiarito: «L'evoluzione della vignette è auspicabile per tutti, senza dimenticare però che andrebbe già migliorato l'attuale metodo di sconto eliminando le tratte fisse. I problemi dei trasporti si ripercuotono anche sul welfare, basti pensare ai cittadini lontani dai presidi e dai servizi sanitari. Si sta lavorando in maniera corale, è importante che la politica abbia espresso un orientamento preciso. Dare un indirizzo politico preciso a chi ci rappresenta nel Consiglio di amministrazione direi che sia un notevole passo avanti

Il Consigliere Claudio Restano (AC-SA-PNV) ha evidenziato: «In un incontro a Roma, il Ministro ai trasporti ha rappresentato la situazione del Brennero, per cui è in corso l'acquisizione da parte dell'Amministrazione pubblica. Se andrà in porto, questo progetto consentirà una rinegoziazione tariffaria. Alla luce di questo esempio, bisogna sondare l'acquisizione delle quote di maggioranza della RAV, è un'opportunità degna di attenzione

MM

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Comunicato n° 628 del 5 dicembre 2017
Parere favorevole allo scioglimento del Consiglio comunale di Valtournenche

Nella seduta del 5 dicembre 2017, il Consiglio regionale ha espresso parere favorevole all'unanimità sullo scioglimento del Consiglio comunale di Valtournenche, ai sensi dell'articolo 43 dello Statuto speciale e dell'articolo 70 della legge regionale n. 54/1998. Tali articoli prevedono, infatti, che i Consigli comunali siano sciolti con deliberazione della Giunta regionale, sentito il Consiglio Valle.

La procedura è iniziata il 27 novembre scorso, quando il Consiglio comunale di Valtournenche ha approvato, a maggioranza assoluta (8 Consiglieri su 15) e per appello nominale, una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Deborah Camaschella. L'articolo 30quater della legge regionale 54/1998 stabilisce, infatti, che l'approvazione della mozione di sfiducia comporti la cessazione dalla carica del Sindaco, del Vicesindaco e della Giunta, lo scioglimento del Consiglio e la nomina di un Commissario.

Dopo il parere del Consiglio Valle, la Giunta regionale approverà definitivamente lo scioglimento e il Presidente della Regione, con proprio decreto, nominerà il Commissario.

Le Président de la Région, Laurent Viérin, a remercié la Conférence des Chefs de groupe pour avoir accepté d'anticiper la discussion sur ce point: «C'est un acte urgent car à la veille de la saison d'hiver, la communauté de Valtournenche ne peut pas se permettre de ne pas avoir un représentant des Institutions.»

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, ha concordato sulla necessità di «essere rapidi per dare corso alla delibera di scioglimento del Consiglio e nominare quindi il Commissario per uscire dall'impasse, indicendo al più presto nuove elezioni, perché riteniamo necessario ridare la parola ai cittadini al fine di garantire adeguate condizioni di governabilità ad una località così importante per il turismo e l'economia valdostana come quella di Valtournenche.»

SC

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Comunicato n° 629 del 5 dicembre 2017
Interrogazione sul recupero dei crediti verso i clienti della Casa da gioco

La Casa da gioco di Saint-Vincent è tornata in discussione nel corso della seduta consiliare del 5 dicembre 2017 con un'interrogazione posta dal gruppo M5S.

Richiamando il disciplinare che regola i rapporti tra Amministrazione regionale e Casinò e che, riguardo al cambio assegni prevede l'esclusione di ogni partecipazione della Regione ai rischi e ai danni conseguenti, il Consigliere Roberto Cognetta ha voluto conoscere l’importo degli assegni e/o dei crediti verso clienti di gioco alla data dell’insediamento dell’attuale Amministratore unico e alla data di presentazione di questa interrogazione; inoltre, ha chiesto di approfondire eventuali responsabilità e le modalità di recupero dei crediti.

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha riferito: «La Casinò de la Vallée ci ha comunicato che la gestione dei clienti ammessi al Servizio Cassa Assegni è disciplinata da una specifica procedura aziendale. Nel periodo tra il 24 marzo 2017 – coincidente con l’arrivo dell’attuale Amministratore unico – e il 27 novembre 2017 – coincidente con l’interrogazione – si è registrato un modesto incremento dei crediti di gioco, pari a 407.184 euro, a fronte del quale nei primi 11 mesi dell’anno si è registrato un incremento positivo della raccolta di assegni cambiati (rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) pari a 12 milioni 728 mila euro ed un trend positivo degli assegni versati in banca nello stesso periodo pari a 4 milioni 236 mila euro. Conformemente a quanto previsto dall’articolo 5 del disciplinare per la gestione della Casa da gioco, la Regione percepisce la propria quota percentuale degli introiti al netto delle perdite sui crediti non riscossi legati alla gestione dell’Ufficio Cassa Assegni. Le perdite sui crediti quindi gravano esclusivamente sul bilancio della società, che ne cura il recupero affidando le pratiche ai propri legali nelle forme di legge

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha osservato: «Bisogna rispettare i ruoli tra chi amministra e chi svolge attività di controllo, potrebbe capitare che si voglia far vedere che i conti stanno andando meglio ma non è così perché i debiti di gioco aumentano. Occorre prestare la massima attenzione perché si corre un rischio molto grave. Gonfiare artificiosamente le giocate può crearci danni. Il cambio assegni va gestito in maniera molto più oculata di come invece sta avvenendo

MM

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Comunicato n° 630 del 5 dicembre 2017
Interrogazione sull'attivazione del corso scolastico per falegnami

Con un'interrogazione posta nella seduta del Consiglio regionale del 5 dicembre 2017, il gruppo ALPE ha chiesto notizie della mancata attivazione di un percorso di istruzione e formazione professionale per falegnami all'Istituzione scolastica Corrado Gex di Aosta, chiedendo se siano state fatte specifiche valutazioni a supporto di questa scelta.

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha evidenziato che «pur cercando di offrire un'ampia gamma di possibilità per i nostri studenti, abbiamo voluto evitare la sovrapposizione di percorsi che rilasciano una stessa qualifica professionale. La priorità è, infatti, quella di mettere al centro i ragazzi, con la loro formazione scolastica e il loro sbocco lavorativo. La decisione di non avviare un percorso triennale ad Aosta si fonda su due motivazioni principali. La prima è quella di evitare un'eccessiva parcellizzazione dell'offerta formativa, che comporterebbe la non attivazione dei corsi per vincoli numerici: il percorso di istruzione e formazione professionale per falegnami è, infatti, proposto dall'Istituto Don Bosco di Châtillon; uno sdoppiamento dell'offerta ad Aosta avrebbe, quindi, pregiudicato l'avvio di entrambi i corsi. La seconda motivazione riguarda il mercato del lavoro, che non è più in grado di offrire sbocchi per questo tipo di formazione: non vogliamo quindi illudere i nostri giovani a fronte di un settore, quello del legno, che è in forte calo. Il nostro intento è infine quello di rilanciare la zona della media Valle, che negli anni si è vista penalizzata sotto il profilo dell'offerta formativa.»

In sede di replica, il Consigliere Fabrizio Roscio si è detto «insoddisfatto: condividiamo il principio, ma non i fatti. Infatti, nella sede del gruppo di monitoraggio, da parte dei dirigenti scolastici e dei rappresentanti del territorio è stata richiesta l'attivazione di un corso per falegnami ad Aosta, senza danneggiare coloro che hanno già corsi avviati. Si trattava di dare una possibilità, per evitare che un patrimonio storico di istruzione professionale andasse perduto. Ma per farlo bisognava stabilire un percorso, cosa che invece non è stata fatta da questa maggioranza. Nonostante le battaglie, l'offerta formativa della media Valle in questi settori sta scomparendo. Come pensiamo di portare avanti la filiera del legno e le potenzialità insite e sostenibili, anche nel settore delle costruzioni se non formiamo nuove professionalità? Ci rammarichiamo che il Governo non abbia tenuto fede alle richieste.»

SC

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Comunicato n° 631 del 5 dicembre 2017
Interrogazione sul distaccamento dei Vigili del fuoco in bassa Valle

Nella seduta consiliare del 5 dicembre 2017, i gruppi Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée e Misto hanno chiesto notizie sull'annunciata realizzazione di un distaccamento del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco in bassa Valle.

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha riferito: «In occasione dell’Assemblea annuale della componente volontaria del Corpo valdostano dei Vigli del fuoco, abbiamo illustrato una serie di azioni che vanno nell'ottica di un'organizzazione territoriale che contemperi le diverse esigenze e i diversi ruoli. Nella nostra regione la territorialità vale anche per la sanità, per la distribuzione dei servizi e deve essere efficace. In termini di prossimità può risolvere maggiormente i problemi dei cittadini. In occasione dell'alluvione del 2000, la Valle d'Aosta è stata tagliata da Arnad in su: per questo, è quanto mai necessario ragionare ad una riorganizzazione per aumentare il presidio del territorio. Abbiamo istituito un gruppo di lavoro che comprende i Vigili volontari, gli effettivi, la Protezione civile e l'Amministrazione comunale di Pont-Saint-Martin, dove è stata individuata una potenziale struttura. È stato già svolto un sopralluogo congiunto tra volontari e effettivi; sarà interessante analizzare le risultanze, in modo da procedere congiuntamente per venire incontro alle esigenze di questa parte del territorio

Nella replica, il Consigliere di AC-SA-PNV Stefano Borrello ha osservato: «Si tratta di una questione che da anni è sui tavoli della politica e che non è di facile soluzione. Ben venga che il Presidente abbia ascoltato entrambe le componenti dei Vigili del fuoco, perché il loro ruolo va valorizzato a 360 gradi, senza distinzioni. All'interno del sistema Valle d'Aosta è fondamentale che ci siano persone che operano a salvaguardia di territorio e cittadini. Ben venga anche l'istituzione del gruppo di lavoro, che abbraccia le varie professionalità coinvolte. Affinché il sistema di soccorso funzioni, ci deve essere l'elemento trainante, ovvero la competente professionista, che viene supportata dai volontari. Confermo la mia disponibilità a collaborare su questa tematica

MM

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Comunicato n° 632 del 5 dicembre 2017
Interrogazione sul progetto EUSALP

Il progetto EUSALP, la Strategia Macroregionale Alpina dell'Unione europea, è stato al centro di un'interrogazione posta nella seduta consiliare del 5 dicembre 2017 dai gruppi AC-SA-PNV e ALPE.

Richiamando la costituzione di un gruppo di lavoro sui trasporti nell'ambito delle strategie in favore delle Regioni alpine, il gruppo ha chiesto notizie sugli esiti dell'ultima riunione nell'ottica di capire il ruolo della Valle d'Aosta nell'ambito di tale progetto.

L'Assessore ai trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha spiegato che «la Regione ha chiesto di avere una rappresentanza nel gruppo di lavoro di EUSALP con lettera dell'allora Assessore a giugno 2017. Sono infatti nove i gruppi di azione e la Valle d'Aosta fa parte del gruppo 4, ossia quello che si occupa di mobilità di merci e persone, di attuazione delle politiche di trasferimento modale, di infrastrutture per il trasporto sostenibile e l’interconnessione dei sistemi di trasporto pubblico. Durante la riunione del 24 ottobre scorso, sono stati affrontati diversi argomenti, tra i quali uno studio sulla governance nell'ambito dei progetti Interreg, una tesi di dottorato sul Danubio per aree navigabili, uno studio su costi esterni per il fattore Montagna, le potenzialità nei sistemi di trazione combinata. Con la partecipazione a questo gruppo, la Valle d'Aosta intende arrivare alla definizione di strategie utili al proprio territorio al fine di trovare adeguate risorse che riguardano gli interventi strutturali e i sistemi di bigliettazione

Nella replica, il Consigliere Restano si è detto «insoddisfatto della risposta, perché l'Assessore non ha detto se la Valle d'Aosta fosse presente o meno a questa riunione. Noi sappiamo che non c'era: un'assenza pesante, perché EUSALP è un'opportunità di reperire risorse a favore delle Regioni alpine (si parla di 70 miliardi di euro dal 2021 al 2027) e noi non ci presentiamo. Nelle riunioni ci si confronta sulle strategie future ed è importante essere presenti. Ci avevano proposto di organizzare una riunione nel mese di marzo 2018 e noi non ci siamo presentati, potevamo acquisire centralità. Altre regioni erano presenti, il Veneto, per esempio, perché interessato alla realizzazione di un'autostrada. I fondi sono riservati ai collegamenti regionali con l'alta velocità oppure per l'Aosta/Pré-Saint-Didier. Mi sembra che l'Assessore Marguerettaz sia disinteressato ai fondi europei, mentre non manca la volontà al Presidente Viérin: lo invitiamo quindi a dargli le proprie deleghe.»

SC

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Comunicato n° 634 del 5 dicembre 2017
Interpellanza sui collegamenti intervallivi tra i comprensori sciistici

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 5 dicembre 2017, il Consigliere Alberto Bertin del gruppo Misto ha puntato l'attenzione sulla realizzazione dei collegamenti intervallivi tra i comprensori sciistici Monterosa Ski-Cervinia e Pila-Cogne.

«Per il mantenimento degli standard qualitativi e di sicurezza nei comprensori sciistici della Regione, per il prossimo quinquennio si prevedono circa 120 milioni di euro di investimenti - ha spiegato il Consigliere Alberto Bertin -, mentre per i progetti relativi ai collegamenti intervallivi tra i comprensori sciistici del Monterosa Ski e del Cervino, per un ampliamento del domaine skiable, e il collegamento Pila-Cogne si stima un costo di realizzazione di poco inferiore ai 150 milioni di euro. Vorrei quindi sapere in quale modo si intenda reperire l'ingente somma, così come mi chiedo quanti sciatori si presume dalle località di Zermatt e Cervinia raggiungeranno le piste di Ayas e se l'eventuale impianto Aosta-Pila-Cogne rappresenti un collegamento di trasporto pubblico locale di persone, in alternativa ad altri servizi di trasporto pubblico locale.»

L'Assessore al turismo e sport, Aurelio Marguerettaz, ha riferito: «La cifra indicata dall'interpellante è decisamente sovrastimata: i costi da ripartirsi nel prossimo quadriennio sono 50 milioni per Ayas-Cervinia, 80.4 milioni per Pila-Cogne, 14.5 per La Thuile, 22 per il nuovo impianto di Courmayeur. Il totale di questi interventi ammonta quindi 166,9 milioni di euro. È poi in fase avanzata l'elaborazione di un disegno di legge per poter finanziare le società richiedenti sulla base di percentuali variabili in funzione delle risultanze di esercizio. Cercheremo di trovare tutte le soluzioni perché le operazioni si svolgano con l'autofinanziamento. Per il mantenimento dei comprensori, quindi, la cifra prevista è di 36 milioni di euro, perfettamente in linea con gli interventi fatti nel passato utilizzando la gestione speciale

In merito allo spostamento degli sciatori dalla Svizzera, l'Assessore Marguerettaz ha precisato: «Per altre iniziative di collegamenti intervallivi si è parlato di un aumento del 50%. È un appeal che certamente può avere risultati davvero eclatanti. Ad oggi, sono 150 mila gli sciatori svizzeri che arrivano in Italia. L'aumento realistico è del 3% e risultati positivi anche per la stagione estiva. Ci potrebbe essere anche un incremento per quanto attiene la ricettività. Infine, l'impianto Aosta-Pila-Cogne non è sostituivo, ma complementare al trasporto pubblico locale

Il Consigliere Alberto Bertin si è detto insoddisfatto della risposta: «La priorità va data all'esistente, prima di partire con nuovi investimenti per i quali non si ha certezza delle ricadute né tanto meno si ha idea di dove reperire le risorse. Si tratta di campagna elettorale, neppure fatta bene. Chissà per quanti anni ancora parleremo della questione dei collegamenti intervallivi. Sono grandi opere dall'impatto finanziario e ambientale notevole. Ho molti dubbi e perplessità circa la loro realizzazione e non mi dispiace che tutto venga rimandato nel tempo limitandosi per ora alla propaganda. Bisognerebbe puntare maggiormente sui servizi per attirare turisti ed è su questo che si gioca la competitività della nostra regione, non è tanto questione di chilometri di piste. Le necessità dei comprensori per il mantenimento degli standard attuali in una precedente interrogazione venivano stimati in 120 milioni di euro, bisognerà che informiate gli interessati che i finanziamenti a disposizione sono soltanto di un terzo

MM

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Comunicato n° 635 del 5 dicembre 2017
Interpellanza sul progetto di rifacimento della telecabina Champoluc-Crest

Il progetto di rifacimento della telecabina Champoluc-Crest è stato il tema di due interpellanze, una del M5S e l'altra del gruppo Misto, trattate nella seduta consiliare del 6 dicembre 2017.

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha chiesto di «dare indicazioni alla Finaosta affinché segnali alla società Monterosa Ski, prima di partire con la gara d'appalto, di modificare il progetto sia a monte che a valle dell'impianto Champoluc-Crest, nell'ottica di una soluzione condivisa con tutti i cittadini presenti, dato che, tra l'altro, non è previsto alcun miglioramento della viabilità dei mezzi a monte - anzi viene tolta anche ai pochi che possono la possibilità di arrivare alla telecabina -, così come nessun miglioramento è previsto a valle, visto che la partenza non viene spostata e permarranno le code nei momenti di maggiore afflusso.»

Il Consigliere del GM Elso Gerandin ha invece chiesto «se il Governo regionale sia a conoscenza del fatto che con finanziamenti pubblici regionali si finanziano interventi relativi a locali commerciali, in palese concorrenza con privati che hanno investito capitale privato nelle loro attività

L'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha riferito: «La gara di appalto è già stata avviata in base a scelte ben ponderate e finalizzate all'ottimizzazione del Crest a vantaggio di tutta la comunità. L'aumento di capitale attraverso Finaosta per il rifacimento della telecabina da computo metrico ha un valore d'asta di 19 milioni di euro e ricomprende diverse attività di riqualificazione del Crest, tra cui la realizzazione di una struttura da destinare a locale commerciale. L'aumento di capitale proposto è invece limitato a 16 milioni e ricomprende in via prioritaria le attività correlate alla pratica dello sci. Questa cifra deriva dallo stralcio dei costi relativi ai fabbricati degli uffici, della tavola calda e dell'autorimessa da destinare a locale commerciale. Le risorse mancanti all'aggiudicazione restano a carico della Monterosa. Il finanziamento non andrà dunque a sostenere attività commerciali

Il Consigliere Cognetta ha replicato: «La gara è già avviata, ma non è conclusa, potrebbe essere fermata e rimodulata. La società Monterosa è pubblica, per cui il ristorante previsto sarà realizzato con soldi pubblici. Vorrei che le procedure si svolgessero in maniera corretta e che fossero prese in considerazione tutte le valutazioni

Il Consigliere Gerandin ha aggiunto: «La funivia da Champoluc al Crest è assolutamente necessaria, ma è un intervento impegnativo dal punto di vista finanziario. Basterebbe interloquire di più, sia con le Amministrazioni comunali sia coi privati. Con un approccio diverso si potrebbero evitare passaggi nelle aule dei tribunali. L'assoggettabilità o meno alla valutazione dell'impatto ambientale può stravolgere il progetto: per fare in fretta si fa il passo più lungo della gamba, è prematuro avviare la gara d'appalto. Il mio auspicio è che da adesso in avanti non si finanzi più con soldi pubblici delle strutture in palese concorrenza con quelle esistenti

MM

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Comunicato n° 636 del 5 dicembre 2017
Interpellanza sulle iniziative contro lo spreco alimentare

Le iniziative per limitare lo spreco alimentare sono state al centro di un'interpellanza posta nella seduta consiliare del 5 dicembre 2017 dal gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée.

«I dati relativi al 2015 indicano che in Italia 4 milioni e 598 mila persone sono in povertà alimentare - ha spiegato il Consigliere Antonio Fosson -. A fronte di questo, assistiamo ad uno spreco immenso: infatti, dei 5,6 milioni di tonnellate di cibo prodotti in eccedenza, 5,1 milioni non vengono utilizzati ma distrutti, per un valore di 12,6 miliardi di euro all'anno, ossia 210 euro a persona. Con la legge nazionale n. 166 del 2016 (cosiddetta legge Gadda), il Parlamento italiano ha colmato un vuoto legislativo, introducendo nuove procedure per limitare lo spreco alimentare: ci chiediamo quali nuove iniziative si intendano attuare in Valle d'Aosta, dove già ci sono attività di sostegno al bisogno alimentare della popolazione come il Banco Alimentare (che distribuisce 40 tonnellate di cibo) e l'Emporio Solidale

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Luigi Bertschy, ha risposto che «in questi giorni ci siamo confrontati con l'Assessore Guichardaz per riorganizzare il nostro sistema Valle d'Aosta alla luce di questa nuova legge. Una legge che permette l'implementazione dei sostegni e delle politiche che stanno intorno alla persona a favore della lotta alla povertà. È necessario fare una progettazione ancora più coordinata rispetto alla fase precedente: da una parte c'è una povertà crescente e, dall'altra, non riusciamo ad intercettare pienamente lo spreco alimentare. Abbiamo quindi bisogno di un modello che abbracci tutte le possibili energie per creare le giuste sinergie. A livello nazionale l'applicazione del REI-Reddito di inclusione sociale porta ad approvare un piano triennale: intendiamo sviluppare le azioni attraverso questo piano. Tenendo conto di questo quadro normativo e del piano, cercheremo di progettare la nostra azione futura attraverso un gruppo interdisciplinare, ricostituendo il tavolo interistituzionale tra Sanità e Ambiente. L'obiettivo è quello di contrastare la povertà e di limitare l'impatto sull'ambiente, valorizzando l'importante lavoro che le associazioni stanno compiendo e arrivando a toccare sempre di più i giovani e le istituzioni scolastiche. L'intenzione è anche quella di organizzare delle serate di informazione sul territorio al fine di spiegare le novità introdotte dalla legge di riferimento

Nella replica, il Consigliere Fosson ha sostenuto che «la legge Gadda è una normativa molto importante finalmente risolutiva della problematica: faccio quindi appello all'Assessore affinché indirizzi le sue forze coordinando il volontariato che già lavora su questo. Voglio anche sottolineare che la legge introduce una defiscalizzazione: i Comuni che la attuano potranno quindi realizzare delle riduzioni tariffarie. Il tavolo interistituzionale tra Sanità e Ambiente è un'occasione fondamentale e dovrà essere prima riconvocato e poi integrato dall'apporto dell'Assessorato all'agricoltura. Io credo che la Valle d'Aosta abbia la sensibilità e la forza per introdurre e sperimentare questa norma già in breve tempo

SC

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Comunicato n° 637 del 5 dicembre 2017
Interpellanza sul servizio sanitario a Donnas e all'ospedale di Aosta

Nel corso della seduta consiliare del 5 dicembre 2017, il gruppo Movimento 5 Stelle ha parlato di sanità, in particolare delle iniziative per migliorare la qualità del servizio del presidio USL di Donnas e per smaltire le liste d'attesa per interventi chirurgici ad Aosta.

«In effetti i dati delle liste di attesa per i pazienti chirurgici sono estremamente lunghe e sono 25 i chirurghi in servizio al Parini e al Beauregard - ha riferito il Consigliere Roberto Cognetta -.  A Donnas ci sono sei anestesisti, mentre ne mancano al Parini. Data questa grave situazione, una prima risposta potrebbe essere quella di inviare dei medici del Pronto soccorso di Aosta a Donnas, e contemporaneamente spostare degli anestesisti da Donnas al presidio di Aosta e spostare quindi dei chirurghi dai reparti attuali al Pronto soccorso di Aosta per sopperire ai medici inviati a Donnas, in modo da migliorare la qualità del servizio a Donnas e permettere l'apertura di più sale operatorie ad Aosta, smaltendo finalmente le liste d'attesa.»

L'Assessore alla sanità, Luigi Bertschy, ha risposto: «Siamo consapevoli della carenza di anestesisti, che peraltro non è un problema soltanto valdostano: a livello nazionale diversi concorsi sono stati disertati. Per supplire a questa situazione, abbiamo autorizzato una maggiore prestazione oraria per riaprire almeno le sale per smaltire le attese e far lavorare i chirurghi in maniera più organizzata. Al momento sono in funzione 4 sale. Far rientrare gli anestesisti di Donnas è già stata valutata, ma resta la preoccupazione di scoprire un servizio per coprirne un altro, anche considerata la distanza chilometrica. La riorganizzazione deve riguardare tutti i servizi, comunque è un'ipotesi su cui stiamo ragionando per non trascinare questa criticità. Una seconda ipotesi è quella di potenziare il servizio con nuove figure professionali, mentre una terza è acquisire un servizio esterno, che permetta di superare questa fase, in attesa di capire se i prossimi concorsi ci faranno ottenere nuove figure carenti. Confermo la validità dell'idea suggerita, che la Direzione strategica dell'USL sta valutando.»

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha evidenziato: «Non concordo sull'ipotesi di un servizio esterno: dobbiamo trovare soluzione al nostro interno. La soluzione più percorribile resta quella che ho avanzato. Così facendo, nel minor tempo possibile daremo risposte ai tanti pazienti che aspettano un intervento chirurgico.»

MM

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Comunicato n° 638 del 5 dicembre 2017
Interpellanza sulla riqualificazione di disoccupati che hanno svolto attività di Assistente domiciliare e dei servizi tutelari

Con un'interpellanza illustrata nella seduta del Consiglio regionale del 5 dicembre 2017, il Consigliere del gruppo Misto Elso Gerandin ha voluto approfondire le modalità di svolgimento del prossimo corso di riqualificazione per disoccupati che hanno svolto attività di Assistente domiciliare e dei servizi tutelari (ADEST) per almeno 18 mesi. In particolare, il Consigliere ha chiesto «le tempistiche e i posti disponibili, tenendo conto che sono 35 le domande presentate. Voglio sapere anche se a questi 35 candidati siano state fornite le opportune informazioni sul procrastinarsi dell'avvio del percorso di riqualificazione: in effetti, avrebbero potuto iscriversi al percorso base da 1000 ore per la qualifica professionale OSS (Operatore socio-sanitario) con scadenza 12 ottobre 2017. Infine, considerato che il numero minimo di partecipanti previsto era di 40 persone, mi chiedo perché non sia stato possibile trovare un compromesso per far cominciare comunque il corso.»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Luigi Bertschy, ha comunicato che «per noi è motivo di insoddisfazione non essere riusciti ad organizzare il corso, pur cercando in tutti i modi di trovare una soluzione: con Projet Formation, abbiamo quindi deciso di rinunciarvi per poter ribandire immediatamente un nuovo corso, che nei tempi ipotizzati, sarà attivato a inizio anno e, comunque, non oltre il mese di marzo

L'Assessore ha quindi ripercorso la vicenda della mancata attivazione del corso: «Credo sia importante fare chiarezza, anche per il lavoro svolto per la progettazione di questo corso di qualifica. Il 12 ottobre scorso, data unica di scadenza per presentare le domande, ci sono state circa 300 candidature per il corso di base e 20 per il corso di qualifica, alcune delle quali senza i requisiti richiesti. È stata quindi concordata la riapertura fino al 30 ottobre. Il 31 ottobre, il numero di iscritti si è alzato, ma non è stato sufficiente per far partire il corso. Utilizzando un minimo margine temporale - i corsi dovevano partire il 15 novembre - c'è stata un'ulteriore proroga al 10 novembre, periodo durante il quale sono state date tutte le informazioni necessarie, contattando personalmente anche le strutture per raggiungere il numero minimo di 40 iscritti (che rappresentava quell'80 per cento di iscritti richiesto dalla scheda progetto finanziata con il Fondo sociale europeo). Il 13 novembre pur essendo arrivati a 47, solo 35 persone avevano i requisiti: da qui, la decisione di predisporre un nuovo bando. Mi preme anche sottolineare che la fase di predisposizione delle schede per l'organizzazione del corso di qualifica aveva visto un'adesione di 40 iscritte, il che ha motivato le strutture regionali a far partire questo corso, pensando che si potessero aggiungere altre persone: così non è stato e di queste 40 non tutte rispondevano ai criteri necessari. Alla base di questa situazione, c'è stata tutta l'analisi del caso, che purtroppo, al lato pratico, non ha trovato completa risposta rispetto a quanto era stato progettato

In sede di replica, il Consigliere Gerandin ha osservato: «Qualcosa di sbagliato a monte c'è stato: perché mettere il numero di 50 persone, visto che si era ipotizzato un fabbisogno per 40? C'è poi un'altra questione: in Consiglio, avevamo deciso di dare le stesse opportunità delle OSS alle ADEST nell'attesa del corso di qualifica, ma io le annuncio che ci sono Unités des Communes che non assumono personale ADEST a tempo determinato, né con chiamata pubblica né con società di lavoro interinale, perché chiedono il requisito delle OSS. Il risultato è che le assistenti domiciliari si ritrovano disoccupate, perché si sono licenziate per partecipare al corso, e non possono essere nemmeno richiamate. Questa è l'ennesima politica degli annunci: un corso annunciato nel 2016, persone a casa nel 2017. Prendo comunque atto della buona notizia data dall'Assessore e auspico veramente che il corso partirà a breve come riferito dall'Assessore.»

SC

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Comunicato n° 639 del 5 dicembre 2017
Interpellanza sulla norma di attuazione in materia di finanza statale e regionale

Il tema della pubblicazione della norma di attuazione in materia coordinamento tra la finanza statale e regionale è stato posto all'attenzione del Consiglio del 5 dicembre 2017 con un'interpellanza dei gruppi Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée e ALPE.

Il Consigliere di AC-SA-PNV Pierluigi Marquis ha voluto conoscere «le iniziative del Governo regionale per sollecitare la pubblicazione del decreto legislativo che contiene la norma di attuazione. Una norma che offre straordinari margini di autonomia finanziaria al fine di rilanciare l'economia e l'occupazione in Valle d'Aosta attraverso azioni di programmazione politica ed economica, che potrebbero essere inserite già nel bilancio per il 2018. Vorremmo quindi capire come si intende procedere, perché anche se il decreto legislativo non è stato pubblicato, la sua approvazione in Consiglio dei ministri costituisce condizione sufficiente per introdurre misure da esso derivate nella nostra Finanziaria regionale per il 2018

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha osservato: «È un tema che sta a cuore a diverse sensibilità in quest'Aula, e se fosse stato possibile, qualcosa sarebbe già stato fatto. Sulla manovrabilità fiscale crediamo importante avere una condivisione e le future eventuali modulazioni dei tributi dovrebbero vedere operare un gruppo di lavoro per evitare scelte calate dall'alto. Il nostro ruolo politico e amministrativo è stato quello di approvare la norma di attuazione, dopo di che si passa ad un iter tecnico che non può prevedere ingerenze

Il Presidente ha quindi riferito: «Contrariamente a quanto sembra voler affermare l’interpellanza, la condizione essenziale perché una norma di legge sia efficace è la sua pubblicazione che stabilisce anche i termini per l'entrata in vigore. Pertanto, in assenza di pubblicazione del Decreto legislativo, non abbiamo potuto inserire nella legge di stabilità regionale ulteriori norme. Sappiamo che il Decreto legislativo è già stato firmato dal Presidente della Repubblica e ci auguriamo anche noi che la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sia imminente, di modo che il Governo, di concerto con questo Consiglio, anche nel corso del 2018, possa impostare interventi normativi per il rilancio dell’economia valdostana, agendo sulla nostra autonomia finanziaria e sulle nuove competenze in materia di manovrabilità delle aliquote e dei tributi locali

Nella replica, il Consigliere Marquis ha detto: «La pubblicazione è solo un atto formale da parte di un ufficio: può impedire le ragionevoli certezze di disciplinare l'aspetto tariffario? Se ci siamo azzardati a scrivere i 144 milioni sul bilancio regionale, non ci dovremmo spaventare per scrivere gli effetti di questa norma, visto che il titolo giuridico non può più essere messo in discussione. Si evidenzia purtroppo una visione diversa della gestione dell'economia e dello sviluppo della Valle d'Aosta. Non c'è niente da inventare, si potrebbe prendere esempio da altre Regioni: se fossimo in linea con ciò che stanno facendo gli altri, avremmo 93 milioni di sgravi fiscali, invece siamo pari a zero. Per questo la nostra economia è ferma. Occorre un senso di responsabilità per definire il prima possibile questi aspetti. Anziché scrivere lettere che lasciano il tempo che trovano, si sarebbe potuto sollecitare la pubblicazione di questa norma. Ciò sta a significare che il Governo regionale non vuole creare sviluppo per i valdostani. Già in sede di discussione del bilancio avanzeremo le nostre proposte, applicabili a partire dal 1° gennaio 2018

MM

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Comunicato n° 640 del 5 dicembre 2017
Interpellanza sull'accoglienza di richiedenti asilo in Valle d'Aosta e realizzazione di un centro a Villeneuve

Nel corso della seduta del Consiglio regionale del 5 dicembre 2017, il gruppo ALPE, con un'interpellanza, ha chiesto delucidazioni sulla realizzazione di un centro di prima accoglienza dei richiedenti asilo gestito dalla Croce Rossa nel comune di Villeneuve, a Chavonne.

La Consigliera Patrizia Morelli, oltre a chiedere le caratteristiche del centro e i tempi di realizzazione, ha voluto sapere se verranno organizzati incontri pubblici in collaborazione con la Croce Rossa. «Più in generale, vorrei conoscere i numeri attuali dell'accoglienza nei Comuni valdostani e quali le previsioni future; i dati relativi alle richieste di asilo e le procedure susseguenti all'accoglimento e al respingimento; infine, se siano emersi problemi rilevanti di integrazione nelle comunità locali coinvolte dall'accoglienza.»

Le Président de la Région, Laurent Viérin, a répondu que «la structure de Chavonne n’est pas destinée à devenir un centre d’accueil au sens propre, mais bien une structure de transit: les migrants arrivant en Vallée d’Aoste y seront recensés et c’est là qu’ils effectueront le contrôle sanitaire prévu, avant d’être répartis dans les diverses structures d’accueil. Jusqu’à présent, ces différentes étapes se sont déroulées dans un cabinet de santé aménagé dans les locaux de la maison communale de Saint-Christophe, puis dans l’ancien centre médical de la Commune de Nus. L’Administration communale de Villeneuve est informée de l’ouverture de cette structure, qui a été accordée en prêt à usage à l’antenne régionale de la Croix Rouge Italienne et qui devrait être opérationnelle au début de l'année 2018.»

Le Président Viérin a aussi fait le point sur l'accueil: «À ce jour, en Vallée d’Aoste, il existe 332 places destinées aux citoyens étrangers demandeurs de protection internationale, réparties dans 24 Centres d’accueil extraordinaire (CAS). Les communes concernées sont Antey-Saint-André, Aoste, Châtillon, Donnas, Morgex, Nus, Pollein, Saint-Christophe, Saint-Marcel, Sarre, Verrès, Villeneuve. De plus, 25 places sont disponibles dans des structures afférentes au SPRAR (Servizio centrale di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) et relatives à un projet présenté par la Commune de Saint-Vincent dans le cadre d’un partenariat avec les Communes de Saint-Rhémy-en-Bosses et de Champorcher, qui prévoit 13 places d’accueil à Saint-Vincent, 6 à Champorcher et 6 à Saint-Rhémy-en-Bosses. Quant aux perspectives futures, il est difficile de faire des chiffres. La communication se fait souvent à la veille du jour de l'arrivée des migrants, ce qui pose des problèmes, en raison aussi des contrôles sanitaires qu'il faut mettre en place. Aujourd’hui, le quota théorique global attribué à la Vallée d’Aoste est de 444 migrants au total. Il faut signaler enfin que le CPEL est en train d’élaborer un protocole d’accord avec la Région pour une répartition équitable des migrants sur le territoire régional, sur la base de la population résidente dans les Unités des Communes, afin de tenir compte des différentes capacités d’accueil des Communes valdôtaines.»

«Les structures situées sur le territoire valdôtain n’accueillent que des migrants ayant déposé une demande de protection internationale et ayant déclaré être dépourvus de moyens de subsistance - a-t-il ajouté le Président Viérin -. Pour ce qui est des données, de 2014 - année au cours de laquelle le système d’accueil des migrants a été mis en place en Vallée d’Aoste - au 29 novembre 2017, 808 personnes au total ont transité par la Vallée d’Aoste. Parmi celles-ci, 131 n’ont pas présenté de demande de protection internationale et n’ont donc pas pu être accueillies. Sur les 677 demandeurs de protection internationale accueillis au cours de ces années, 182 ont volontairement abandonné les centres d’accueil sans attendre le résultat de leur demande. 15 ont obtenu une protection internationale complète, c’est-à-dire l’asile politique, 7 une protection subsidiaire, et 89 une protection humanitaire. En revanche, 156 personnes ont vu leur demande de protection rejetée ; 40 d’entre elles sont encore insérées dans le programme d’accueil, parce qu’elles ont introduit un recours contre la décision de la Commission territoriale. 220 migrants sont toujours accueillis dans l’attente de leur convocation par la Commission territoriale et 8 autres attendent que celle-ci statue sur leur sort.»

Au Président de conclure: «À ce jour, nous n’avons pas rencontré de problèmes considérables d’intégration dans les communautés locales. Nous n’avons dû faire face à des protestations qu’une seule fois, en juillet dernier, le jour où certains migrants ont été transférés sans avoir reçu d’informations, d’une structure de la province de Trévise à la structure située dans la Commune de Donnas. La situation a été apaisée et une belle collaboration a même vu le jour entre les demandeurs de protection internationale accueillis à Donnas et l'administration communale, dans le cadre d’activités bénévoles.»

La Conseillère Morelli a appris «avec satisfaction le fait qu'il n'y ait pas eu de problèmes d'intégration avec les communautés locales, ce qui démontre que, malgré certaines prises de position de quelques partis politiques qui instrumentalisent ce thème, les Valdôtains se révèlent encore une fois être un peuple accueillant. Quant au centre de Villeneuve, la population n'a pas perçu ce qui a été dit par le Président: il faudra donc l'informer sur le rôle exact de ce centre, afin de disperser les inquiétudes qui sont nées à ce sujet. Pour ce qui est des SPRAR, nous souhaitons tous que d'autres Communes se proposent parce qu'il s'agit d'une typologie d'accueil qui est plus fonctionnelle à l'intégration.»

SC

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Comunicato n° 641 del 5 dicembre 2017
Interpellanze sulla crisi occupazionale della filiale di Self Italia a Quart

Nella seduta del Consiglio regionale del 5 dicembre 2017, la crisi occupazionale che sta interessando la filiale di Quart dell'azienda Self Italia è stata al centro di due interpellanze, una del gruppo ALPE, l'altra del gruppo Misto.

«Il 3 novembre la Self Italia srl ha chiesto il concordato preventivo di continuità aziendale al tribunale di Torino - ha specificato il Consigliere del GM Andrea Padovani -: è uno stato di crisi aziendale che interessa anche la filiale di Quart, in cui lavora una ventina di persone.»

«La nuova sede di Quart, inaugurata a luglio 2015, presenta già da diverso tempo scaffali sguarniti e articoli non riassortiti - ha evidenziato il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian -. I lavoratori hanno manifestato grande preoccupazione nel corso dell'Assemblea dell'8 novembre scorso e abbiamo appreso che il Sindaco di Quart ha inviato all'Assessore alle attività produttive una richiesta di incontro per discutere dell'argomento.»

I Consiglieri hanno quindi voluto conoscere le azioni intraprese per approfondire e risolvere la situazione e garantire i livelli occupazionali dell'azienda.

L'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto: «Abbiamo seguito questa vicenda sin dai primi campanelli di allarme. La procedura fallimentare prevede che dalla data di pubblicazione del ricorso, Self possa blindarsi temporaneamente dalle eventuali azioni esecutive o cautelari sul suo patrimonio da parte dei creditori. Ora ci troviamo in fase di attesa delle decisioni del tribunale. A far le spese della crisi di un'azienda sono tutti gli anelli della catena, dai fornitori al territorio. Sono centinaia i soggetti collaterali che patiscono le conseguenze. La sede operativa di Quart occupa 27 addetti, dai 25 ai 54 anni, di cui 13 donne e 14 maschi. Ad oggi, non è pervenuta all'Assessorato alcuna comunicazione di cassa integrazione guadagni straordinaria o di licenziamento collettivo. La nostra attenzione è particolare per questa attività commerciale, per quanto siamo coinvolti marginalmente, soprattutto per la fase di arbitrato. Siamo in raccordo con l'Assessorato al commercio, che dimostra la massima disponibilità. La fase è ancora prodromica ad ogni tipo di interventi, tanto che le Organizzazioni sindacali nazionali non sono ancora state formalmente a conoscenza della situazione

«Le azioni che possiamo percorrere - ha proseguito l'Assessore Guichardaz - sono il monitoraggio della dimensione del fenomeno, un intervento tecnico istituzionale nel caso di arbitrato, l'adozione di politiche di rilancio, anche attraverso il potenziamento degli incentivi dell'occupazione e degli insediamenti. Un intervento pubblico deve essere rispettoso dei percorsi e delle dinamiche imprenditoriali. Spero davvero che le valutazioni - che non hanno coinvolto in alcun modo l'Assessorato - sull'insediamento a Quart siano state fatte razionalmente, consapevoli di una concorrenza storicamente insediata a pochi metri. La politica deve creare migliori condizioni per gli insediamenti, l'occupazione, la formazione. In Valle d'Aosta si arriva perché si lavora bene e perché non si ha la politica sul collo. Attendiamo di conoscere le intenzioni della Self Italia, siamo in allerta anche senza fare visite pastorali all'azienda

Il Capogruppo Chatrian si è detto disorientato: «Ci è sembrato l'intervento di un notaio, ci chiediamo cosa ci stia a fare la Regione. Non abbiamo ottenuto alcuna risposta alle nostre domande, siamo consapevoli della complessità del problema e siamo sbalorditi oltre che preoccupati per un Governo che sta a guardare. Ci aspettavamo che ci fosse stata una qualche iniziativa per conoscere lo stato dell'arte approfondito. Questo è il nuovo che avanza: si sceglie di non fare niente per un'azienda privata in difficoltà, di lavarsene le mani, sostenendo che non sia di competenza pubblica. Qui manca la buona politica.»

Il Consigliere Padovani ha aggiunto: «Non pensavo di dover seguire una lectio magistralis sul diritto del lavoro. L'unica nota positiva è che l'Assessore abbia sentito le organizzazioni sindacali regionali. Non è accettabile non interessarsi di un'azienda solo perché non ha ricevuto contributi pubblici. Sarebbe stato opportuno almeno capire ciò che sta succedendo.»

I lavori sono sospesi e riprenderanno domani mattina, mercoledì 6 dicembre 2017, alle ore 9.

 

 

MM

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Comunicato n° 642 del 6 dicembre 2017
Interpellanza sul regolare funzionamento della SFOM

La SFOM, la Scuola di formazione e orientamento musicale, è tornata all'attenzione dell'Aula con un'interpellanza del gruppo ALPE discussa nella seduta del Consiglio regionale del 5 dicembre 2017.

«Abbiamo appreso con un certo stupore delle dimissioni rassegnate lo scorso 20 novembre di tutti i componenti il Consiglio di amministrazione della SFOM: componenti che erano in carica soltanto dal mese di settembre e che stavano continuando un importante lavoro - ha spiegato la Consigliera Chantal Certan -. Con questa interpellanza chiedo di conoscere le motivazioni di tali dimissioni "di massa", se si possono escludere pressioni politiche da parte di membri della Giunta e ingerenze che hanno condizionato le attività del Consiglio di amministrazione; infine, come intenda procedere la Giunta regionale per garantire il regolare funzionamento della scuola e per salvaguardarne l'autonomia dalla politica

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha escluso «categoricamente qualsiasi intromissione o pressione politica da parte mia sul Consiglio di amministrazione della Fondazione Maria Ida Viglino: la politica ha sempre avuto un occhio di riguardo a questo settore, perché sia la SFOM sia l'Istituto musicale pareggiato sono due veri fiori all'occhiello della nostra regione, che hanno contribuito ad una elevata alfabetizzazione musicale e a far conoscere la Valle d'Aosta in questo ambito

L'Assesseur a fait un tour d'horizon de la situation: «Le 20 novembre dernier, les trois membres du CdA nous ont fait part de leur intention de démissionner en raison de certaines difficultés de nature administrative et gestionnaire. D'une part, il y a la complexité juridique de la Fondation qui, tout en étant un organisme de droit privé, est cependant contrôlée par la Région et tenue d'appliquer les différentes conventions collectives du secteur public. D'autre part, le CdA a signalé que la Fondation manque de personnel administratif et aurait besoin des ressources nécessaires pour procéder à des sélections de personnel d'un profil adéquat par rapport aux dimensions de l'école, qui compte 830 élèves et 30 enseignants et qui doit gérer deux sièges, l'un à Aoste et l'autre à Pont-Saint-Martin. En effet, compte tenu des ressources dont elle dispose actuellement, la Fondation se voit dans l'obligation de recourir à ses propres enseignants pour coordonner les activités de l'école. Cette situation entraîne un manque d'efficience, d'une part parce que les enseignants concernés doivent faire face à des charges de travail excessives et ne disposent pas des compétences nécessaires en matière de gestion et, d'autre part, parce que les fonctions de coordination ne devraient pas être exercées par quelqu'un qui se trouve à être à la fois juge et partie. Le 28 novembre nous avons donc rencontré le Conseil d'administration, afin d'approfondir ces problèmes et de rechercher des solutions. En tant que Gouvernement régional, nous avons indiqué que nous étions disposés à agir pour renforcer l'organigramme technique et administratif de la Fondation. Cette démarche est nécessaire pour ne pas perdre le bénéfice des remarquables résultats obtenus. Le CdA a fait savoir que, sur ces bases, il était disposé à mener à terme son mandat et qu'il s'engageait à travailler dans le cadre d'un parcours que nous avons partagé, afin de renforcer l'activité de la Fondation. Les membres ont donc annoncé de retirer leur démission et leur activité sera déterminante pour atteindre les objectifs que nous avons fixés ensemble

In sede di replica, la Consigliera Certan ha commentato: «Il CdA è stato incontrato solo dal Presidente della Regione e da altri Assessori, quindi pensavo che anche questo dossier fosse passato a suo carico: sono pertanto contenta che abbia risposto l'Assessore Rini e questo per un pieno rispetto dei ruoli di ognuno all'interno della Giunta. Bisogna fare il punto della situazione rispetto al ruolo che ha questa Scuola all'interno del panorama valdostano e del suo bacino d'utenza. Il Conservatoire è all'interno di un sistema scolastico, mentre la SFOM è un centro di formazione musicale, di qualità elevata, ma non inserito nel sistema scolastico. Questo è un fatto imprescindibile, che deriva dalla decisione di dividere le due scuole. Mi auguro che la Regione segua attentamente l'evolversi delle varie problematiche e che si riesca a risolverle. I bandi per i concorsi per gli insegnanti, a tempo determinato o indeterminato, devono essere costruiti con modalità diverse da quelle sin qui adottate, anche perché non si può continuare ad assumere senza un piano di sviluppo e di autosostentamento adeguato alla SFOM. Saremo grati di poter incontrare, come Commissione, il CdA, anche per capire le motivazioni di tali dimissioni

SC

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Comunicato n° 643 del 6 dicembre 2017
Approvate le modifiche alle disposizioni sul Bollettino ufficiale della Regione

Il Consiglio regionale, nella seduta del 6 dicembre 2017, ha approvato all'unanimità il disegno di legge che modifica le disposizioni per la redazione del Bollettino ufficiale della Regione e per la pubblicazione degli atti della Regione e degli Enti locali (l.r. n. 25/2010).

Il provvedimento, illustrato all'Aula dal Consigliere Joël Farcoz (UV), si compone di cinque articoli volti a definire con maggiore precisione le funzioni e le modalità di pubblicazione dell’Albo notiziario on line della Regione. «È un atto coerente con i principi dell'amministrazione digitale - ha spiegato Farcoz - che promuove quindi una maggiore accessibilità e segue un cammino già intrapreso dagli enti locali con la legge regionale n. 6/2017. Vengono ridotti i costi di pubblicazione degli atti e si procederà alla rivisitazione della sezione del sito web della Regione dedicata al BUR e all'Albo notiziario per renderla maggiormente fruibile dal cittadino

Le Président de la Région, Laurent Viérin a souligné: «Ces dispositions poursuivent un objectif d'accessibilité des citoyens à l'activité de l'Administration régionale. Souvent la production législative est difficile à comprendre, cette loi se veut d'améliorer l'accès de notre communauté

Il Consigliere Albert Bertin (GM) ha definito la legge «un piccolo passo nella strada per raggiungere al più presto una semplificazione. Utilizzando le nuove tecnologie possiamo rendere più chiara e più accessibile ai cittadini l'attività della Regione. Mi auguro che si voglia accelerare per la concretizzazione del progetto di open government seguito da altre Amministrazioni

Il Capogruppo dell'UVP Nello Fabbri annunciato il voto favorevole: «Non potrebbe essere altrimenti, per un provvedimento che prevede anche un risparmio nella pubblicazione degli atti

Sostegno alla norma è stato espresso anche dal Capogruppo di ALPE Albert Chatriansi tratta di modifiche già condivise in Commissione») e dal Capogruppo di AC-SA-PNV Antonio Fossonè una proposta che va a vantaggio di tutti i cittadini»).

L'Assemblea ha poi approvato all'unanimità l'aggiornamento degli importi della tassa di concessione annuale delle aziende agrituristico-venatorie, faunistico-venatorie e dei centri di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale, prevista dall'articolo 9 della legge regionale n. 64/1994.

SC-MM

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Comunicato n° 644 del 6 dicembre 2017
Approvato il DL di modifica alle disposizioni in materia di società partecipate della Regione

Nella seduta del 6 dicembre 2017, il Consiglio regionale, ha approvato, con 30 voti a favore (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV, ALPE, AC-SA-PNV), 1 contrario (M5S) e 3 astensioni (GM), il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di società partecipate della Regione.

Il provvedimento legislativo, presentato dalla Giunta regionale il 9 novembre scorso e rivisto dalla seconda Commissione consiliare, si compone di sette articoli volti a modificare le leggi regionali n. 7/2006, n. 44/2010, n. 7/2017, n. 13/2014, n. 24/2016, e in particolare la n. 20 del 2016 che riguarda il rafforzamento dei principi di trasparenza, contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa nella gestione delle società partecipate, in modo da renderla maggiormente coerente alla normativa statale.

«Le modifiche alla legge regionale n. 20/2016 - ha riferito il Presidente della seconda Commissione, Renzo Testolin (UV), relatore dell'iniziativa - sono in particolare dirette a ridurre gli elementi di incertezza interpretativa e di sovrapposizione con altre normative statali ed europee, emersi nel primo anno di applicazione, che hanno inciso, come rappresentato in sede di audizione da diverse società, sull'operatività gestionale, imponendo oneri e adempimenti che non sempre si conciliano con l'attività espletata. Viene, infatti, introdotta una clausola di salvaguardia che, tenuto conto delle peculiarità del settore in cui opera, esclude la società controllata Aosta Factor dall'ambito di applicazione della legge 20. In relazione ai compensi degli organi di amministrazione e di controllo, nonché del personale dipendente, si definisce con maggior dettaglio la composizione del trattamento economico, prevedendone la cumulabilità con l'indennità di risultato e con gli eventuali fringe benefits, confermando il limite massimo, inferiore a quello oggi stabilito dal decreto 175/2016. Anche alla luce delle nuove disposizioni in materia di contratti pubblici, si prevede che siano pubblicati in apposita sezione del sito internet delle società controllate o partecipate, nonché della Regione o di Finaosta, gli esiti di affidamenti di forniture, servizi e lavori di importo superiore a 5 mila euro.»

Il Consigliere Testolin ha poi sottolineato che «è ampliato il preesistente elenco dei soggetti che possono convenzionarsi con la Stazione Unica Appaltante per la Valle d'Aosta al fine di consentire alle società controllate di avvalersi, tramite apposita convenzione della SUA VdA. In tema di partecipazioni societarie regionali e strategiche, viene definito il consolidamento patrimoniale della società Monterosa Spa, attraverso un aumento del capitale sociale per 16 milioni 100 mila euro, finalizzato al finanziamento delle spese di investimento per la sostituzione dell'impianto di prima categoria "Champoluc-Crest".»

«Sicuri che questo disegno di legge possa contribuire a migliorare la struttura normativa originaria - ha concluso Testolin -, siamo tuttavia convinti che, così come peraltro segnalato in alcuni interventi espressi dai rappresentanti delle società audite, ci siano ancora margini di miglioramento per riuscire a far collimare le giuste esigenze di trasparenza, contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa, oltre ai doverosi obiettivi di efficienza e imparzialità delle attività esercitate dalle società con l'altrettanto legittima necessità di queste ultime di non vedersi appesantire il proprio lavoro in termini di duplicazione degli adempimenti e di penalizzazione sul fronte della flessibilità e dell'efficacia operativa, necessaria, se non indispensabile, soprattutto per quelle società che pur a partecipazione pubblica hanno bisogno di elementi di distinzione che assicurino loro un confronto autonomo e responsabile con il libero mercato e le sue regole.»

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, nel dichiarare il voto a favore, ha parlato di «modifiche necessarie alla legge 20 del 2016, che abbiamo voluto fortemente. Le proposte che abbiamo condiviso come gruppo riguardano in particolare: gli obblighi di tutte le società partecipate e controllate di pubblicare gli esiti degli affidamenti dei lavori, con l'obiettivo di far conoscere alla comunità valdostana come vengono utilizzate le risorse pubbliche; la possibilità per queste società di avvalersi della Stazione Unica Appaltante, la quale dovrà però essere irrobustita per dare risposte puntuali; una migliore specificazione della composizione del trattamento economico, chiarendo così le criticità emerse in questi mesi; la trasparenza sulle assunzioni del personale che consideriamo un passo avanti per garantire pari opportunità; il finanziamento della Monterosa per 16 milioni di euro che consolida il patrimonio di questa società; la proroga della fidejussione al 31 gennaio 2018 per la Casinò de la Vallée necessaria all'attuazione del piano di ristrutturazione aziendale. Il nostro obiettivo è quello di fare buone leggi, che creino le condizioni di pari opportunità sia per le aziende valdostane sia per quanto concerne gli sbocchi occupazionali. Sosteniamo quindi questo provvedimento che va nella direzione di imprimere maggiore equità e una più grande trasparenza nella gestione delle società controllate.»

Il Capogruppo di UVP, Nello Fabbri, nell'annunciare il voto favorevole, ha evidenziato che «queste modifiche sono incisive soprattutto sulla legge 20 del 2016: legge che aveva recepito un'esigenza sentita profondamente da tutto il Consiglio regionale per fare chiarezza su alcuni aspetti che erano stati criticati riguardo alla gestione delle società partecipate. Essendo questa una legge complessa, ha comportato necessariamente alcune difficoltà interpretative, che oggi, con questo provvedimento, cerchiamo di correggere. Le difficoltà, cui si cerca di porre rimedio, sono state evidenziate dai dirigenti di queste società, che devono conciliare una gestione di tipo pubblico con le esigenze del mercato. Accogliamo favorevolmente anche i provvedimenti finanziari contenuti nella legge che permetteranno a due importanti società controllate di avere un auspicabile futuro di sviluppo.»

Il Consigliere Pierluigi Marquis (AC-SA-PNV) ha evidenziato: «Il nocciolo di questo intervento normativo è la modifica alla legge regionale n. 20/2016 che, a un anno dalla sua approvazione, ha avuto necessità di essere aggiornata. Abbiamo lavorato sin dall'estate come Governo, il lavoro è poi stato completato da quello attuale, anche attraverso il fruttuoso percorso svolto in seconda Commissione. Giudico positiva la rinnovata disciplina del tema delle remunerazioni, così come il dare evidenza all'acquisizione di forniture, servizi e lavori per importi superiori ai cinquemila euro, pubblicandoli sui siti istituzionali delle società. Il percorso in Commissione è stato importante, ci siamo confrontati con i rappresentanti delle società partecipate; alcuni hanno espresso perplessità, ma la trasparenza ha un costo che è giusto sostenere perché i cittadini e le imprese ci chiedono di essere informati e di avere pari opportunità. Credo che ci saranno ancora occasioni per riformare questa materia in continua evoluzione, ma quello di oggi è un passo avanti, un obiettivo generale a vantaggio della comunità valdostana.»

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta, ribadendo il suo voto negativo, ha detto: «La legge 20 del 2016 non è stata votata dal nostro gruppo perché la consideravamo troppo blanda e non avrebbe risolto una gestione troppo familistica delle società partecipate. Infatti, in questo anno, non ha prodotto i risultati sperati e, oggi, bisogna modificarla perché i dirigenti di queste società hanno sollevato tutta una serie di difficoltà nell'applicarla e perché, sostanzialmente, vogliono continuare a gestirle come vogliono loro. Un esempio: le assunzioni per mezzo delle aziende internali non sono normate, la pubblicazione di bandi non sempre è realizzata, la rotazione degli affidamenti è disattesa. Quindi, continuo a ritenere che questa sia una legge pro-forma, completamente inutile, mentre mi assumerei volentieri la responsabilità di votare una norma che, nel concreto, sia in grado di risolvere i problemi. Ma non è questo il caso.»

Il Consigliere Elso Gerandin (GM) ha precisato: «La legge n. 20/2016 ha pagato il noviziato perché abbiamo già dovuto apportare correttivi. Quando si parla di soldi pubblici, ci va oculatezza nell'amministrare, soprattutto in società partecipate. Questa proposta è un tentativo per andare nella giusta direzione. In Commissione c'è stato un confronto serrato e tengo a ringraziare il Presidente Testolin perché alcune proposte di modifica sono state recepite, ad esempio quella sulla Stazione Unica Appaltante. Importante la modifica sul cumulo di cariche, che inizialmente escludeva le società partecipate direttamente. A nostro avviso, va anche regolamentata con una delibera della Giunta regionale la gestione delle assunzioni, che deve attenersi sempre ai criteri di trasparenza e pari opportunità.»  Pur ribadendo la necessità di intervenire sulla società Monterosa Spa, il Consigliere Gerandin ha osservato: «Quando si è finanziati con denaro pubblico, il fai da te poco ci convince. Questo disegno di legge è un'occasione persa di come si possono e si devono utilizzare le risorse pubbliche: per noi il futuro deve essere trasparente e leggibile. Per questo il nostro voto sarà di astensione.»

In chiusura di dibattito generale, il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha specificato: «La Giunta aveva depositato un testo aperto che poi è stato migliorato in sede di seconda Commissione consiliare. Siamo contenti di questo perché la legge 20 era nata dalle diverse sensibilità presenti in Consiglio e vi era, quindi, la necessità di condividere anche le sue modifiche. Nell'insieme, questo disegno di legge rappresenta un ulteriore avanzamento rispetto alla nostra volontà di inserire regole, certezza di procedure e trasparenza nelle società partecipate e controllate, la cui attività incide sulla nostra comunità.»

I lavori sono sospesi e riprenderanno nel pomeriggio, alle ore 15.30.

 


SC-MM

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Comunicato n° 645 del 6 dicembre 2017
Discusse quattro mozioni. Approvato l'assestamento di bilancio 2017

A inizio della seduta pomeridiana del 6 dicembre 2017, il Consiglio Valle ha approvato, con 21 voti a favore (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV), 1 contrario (M5S) e 11 astensioni (ALPE, AC-SA-PNV, GM), l'assestamento del bilancio di previsione per il 2017 e variazioni al bilancio per il triennio 2017-2019.

Si è poi passati alla discussione di quattro mozioni, di cui due ritirate e due respinte.

È stata ritirata da parte dei proponenti del gruppo Misto la mozione riguardante il Fiscal Compact, ossia il Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell'Unione economica e monetaria, a seguito dell'impegno assunto dalla maggioranza di audire i Parlamentari valdostani.

In discussione vi era anche una mozione congiunta dei gruppi Misto e ALPE riguardante la riapertura del campetto da basket di via Antica Zecca ad Aosta, al fine di offrire ai giovani, come spiegato dal Consigliere Andrea Padovani (GM), spazi pubblici dove passare il loro tempo libero praticando sport. Il testo è stato ritirato dal Consigliere dopo aver appreso dall'Assessore all'agricoltura Alessandro Nogara che il campetto è stato riaperto un mese fa e che è allo studio una risistemazione dell'area che lo renda più visibile e più sicuro.

La prima mozione, respinta (con 13 voti a favore di ALPE, AC-SA-PNV, GM, M5S e 19 astensioni di UV, UVP, PD-SVdA, EPAV) e sottoscritta dai gruppi Misto e ALPE, intendeva impegnare il Governo regionale ad elaborare, entro 30 giorni, un documento da sottoporre alla Commissione consiliare competente al fine di dare pubblicità e trasparenza ai dati di produzione degli impianti idroelettrici titolari di concessioni su acque pubbliche sul territorio regionale.

Il Consigliere di GM Alberto Bertin ha spiegato: «Constatata la difficoltà - e in certi casi l'impossibilità - da parte della cittadinanza, come per i Consiglieri comunali, di conoscere l'entità della produzione degli impianti idroelettrici situati sui propri territori, è importante che i concessionari pubblici di una risorsa così strategica diano una corretta e trasparente informazione relativa all'utilizzo delle acque pubbliche, a maggior ragione in un momento in cui gli effetti del cambio climatico impongono un uso sempre più razionale e condiviso

L'Assessore alle opere pubbliche, Mauro Baccega, ha spiegato: «Sono già state presentate istanze di accesso agli atti riguardanti i dati produzione energetica, ma, secondo la procedura vigente, l'ufficio competente ha dovuto darne comunicazione ai controinteressati, che hanno potuto presentare a loro volta una motivata opposizione. I dati delle aziende che non hanno formulato opposizione sono stati regolarmente trasmessi ai richiedenti. Una società ha invece formulato opposizione per salvaguardare la propria riservatezza. I dati della produzione energetica sono acquisiti dalla struttura regionale tramite apposita richiesta periodica e anche nell'ambito di procedimenti di controllo; in particolare, i dati vengono acquisiti direttamente dai gestori degli impianti tramite autodichiarazioni, ma anche tramite il gestore nazionale con invio di file informatici. Non si ritiene opportuno elaborare un documento finalizzato alla pubblicità di questi dati finché con Terna non siano state determinate le cause in base alle quali i produttori possano eccepire questioni di riservatezza. E questo, per evitare contenziosi. L'approfondimento è in corso, non appena avremo le dovute certezze riporteremo in Commissione o in Aula l'argomento per le opportune valutazioni. Si pensa di completare questo lavoro entro fine febbraio. Il nostro voto sarà quindi di astensione.»

Il Consigliere Alberto Bertin ha replicato: «La mozione voleva proprio evidenziare il fatto che i produttori sono concessionari pubblici e non si giustificano certe reticenze. In effetti, non si entra nel merito di questioni tecniche o finanziarie, si tratta di conoscere la quantità di produzione degli impianti che operano in Valle d'Aosta. È una questione di trasparenza ed è da realizzare in tempi relativamente brevi per chiudere la faccenda

La seconda iniziativa respinta, con 20 voti di astensione della maggioranza e 13 a favore, una mozione sul tema della mobilità sostenibile proposta dai gruppi ALPE e Misto. Il testo, illustrato dal Consigliere di ALPE Fabrizio Roscio, intendeva impegnare il Governo regionale a presentare al Consiglio entro 30 giorni un disegno di legge per l'incentivazione della diffusione di veicoli a basse emissioni e l'infrastrutturazione per la ricarica privata, prevedendo in sede di bilancio le risorse necessarie. «Un disegno di legge per la diffusione di veicoli elettrici e per l'incentivazione della mobilità sostenibile - ha detto il Consigliere - già esiste ed è stato, presentato dalla Giunta Marquis, ma ad oggi manca un impegno concreto per darvi seguito

L'Assessore all'ambiente, Jean-Pierre Guichardaz, nel motivare il voto di astensione, ha confermato l'esistenza di una bozza di disegno di legge su questo tema già presentato in Giunta a ottobre: «Non appena vi saranno le risorse disponibili, inserite nel prossimo bilancio, per sostenerlo, sarà sottoposto alla Commissione consiliare competente e aperto al contributo di tutti.»

Il Consigliere di AC-SA-PNV Claudio Restano, evidenziando che all'interno della mobilità sostenibile, rientra a pieno titolo l'utilizzo della bicicletta, in particolar modo oggi dopo l'avvento della pedalata assistita: «Gli Stati più virtuosi incentivano l'utilizzo della bicicletta per il percorso casa/lavoro e così stanno facendo sempre più città italiane, chiedo quindi di integrare il disegno di legge con questa nuova opportunità che permetterebbe di essere al passo con le realtà più evolute.»

SC-MM

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Comunicato n° 646 del 6 dicembre 2017
Conclusi i lavori con la discussione di tre risoluzioni

In chiusura dell'adunanza del 5 e 6 dicembre 2017, il Consiglio Valle ha discusso tre risoluzioni, depositate in Aula dai gruppi di minoranza.

È stata ritirata dai proponenti una risoluzione, presentata dai gruppi GM, M5S e ALPE, sul tema del lupo in Valle d'Aosta. Il testo intendeva impegnare l'Assessore all'agricoltura a costituire un tavolo per un proficuo confronto sulla presenza del lupo in Valle volto a individuare soluzioni, alternative all'abbattimento, per tutelare gli agricoltori e gli allevatori colpiti da questo fenomeno, visto che, come spiegato in Aula dal Consigliere del GM Andrea Padovani, «l'allora Assessore Viérin, oggi Presidente della Regione, in un incontro con le organizzazioni ambientaliste, a maggio 2017, aveva garantito l'esclusione dell'abbattimento del lupo e l'istituzione di un tavolo di confronto tra tali associazioni, gli agricoltori e gli allevatori.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Alessandro Nogara, ha chiesto il ritiro della risoluzione: «Abbiamo provveduto a istituire una Commissione tecnica per avere una piena conoscenza della presenza del lupo in Valle d'Aosta. Nel bilancio 2018 sono state inserire delle risorse per prevenire gli attacchi dei lupi (cani da guardiania, recinzioni) e per il risarcimento dei danni provocati dai lupi. Mi spiace che per un errore di comunicazione, la Valle d'Aosta sia stata messa alla berlina. Sono disponibile a organizzare un incontro con le associazioni ambientaliste su questo tema.»

Un'ulteriore risoluzione, sottoscritta dai gruppi ALPE, AC-SA-PNV, M5S e GM, riguardava la verifica dell'efficacia e dell'imparzialità delle modifiche introdotte dalla Giunta regionale con deliberazione n. 1480/2017 in materia di concessione di mutui agevolati a favore dell'abitazione. I proponenti hanno deciso di ritirare la mozione al termine della discussione in cui l'Assessore all'edilizia residenziale pubblica, Mauro Baccega, ha effettuato una disamina delle modifiche apportate.

La dernière initiative, déposée par tous les groupes d'opposition et illustrée par la Conseillère Chantal Certan (ALPE), visait à engager le Gouvernement régional à œuvrer auprès des administrateurs du Tunnel du Grand-Saint-Bernard afin d'établir le prolongement, à partir de la réouverture, de la date d'échéance des Abonnements au tunnel pour une période correspondant à la durée de la fermeture, ainsi que la définition d'actions pour favoriser les échanges touristiques et commerciaux.

L'initiative a été retirée suite à la communication de la part du Président de la Région, Laurent Viérin, vis-à-vis du fait qu'il s'agit d'initiatives déjà prises en charge par la Société de gestion suisse Sisex et par la société italienne Sitrasb, dont le Président a déjà pris contact avec les Syndics de la vallée du Grand-Saint-Bernard afin de favoriser les activités commerciales et touristiques de la zone.

I lavori sono conclusi. L'Assemblea regionale tornerà a riunirsi da martedì 19 a giovedì 21 dicembre 2017.

SC-MM

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