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Riunione del Consiglio regionale del 7 e 8 novembre 2017

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Comunicato n° 560 del 2 novembre 2017
Adunanza del Consiglio regionale

Martedì 7 e mercoledì 8 novembre 2017, alle ore 9.00, il Consiglio regionale si riunirà in seduta ordinaria per esaminare un ordine del giorno composto di 47 oggetti, tra cui 10 interrogazioni, 20 interpellanze e 11 mozioni.

I Consiglieri procederanno inoltre all'accettazione delle dimissioni rassegnate il 31 ottobre scorso dai Consiglieri di AC-SA-PNV, Antonio Fosson e Carlo Norbiato, rispettivamente dalla carica di Vicepresidente e di Consigliere Segretario dell'Assemblea legislativa, provvedendo alla loro sostituzione.

Delle interrogazioni, una è stata depositata dal gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée per avere notizie in merito alla presentazione di modifiche alla legge regionale n. 11/1998 in materia urbanistica; una è congiunta dei gruppi AC-SA-PNV e ALPE e riguarda le misure adottate a seguito della sentenza del TAR di annullamento della delibera della Giunta regionale n. 572/2016 relativa alla riqualificazione degli edifici scolastici di Aosta; due sono del Gruppo Misto e concernono i lavori finora effettuati all'interno del Traforo del Gran San Bernardo nonché le problematiche riguardanti la fornitura al gruppo CVA di turbine cinesi; tre sono congiunte tra i gruppi AC-SA-PNV e GM per chiedere informazioni sull'apertura degli impianti sciistici delle stazioni minori della regione, sul contenzioso in atto per la realizzazione del bacino di innevamento Alpe Forca ad Ayas, sull'individuazione di misure per la salvaguardia delle condizioni di sicurezza delle persone e la tutela della fauna selvatica.

Le restanti tre interrogazioni sono state poste dal Movimento 5 Stelle per avere notizie delle azioni intraprese a sostegno delle prerogative del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) valdostano; dell'istituzione di un progetto specifico di gruppo per il personale del reparto manutenzione della Casa di Riposo G.B. Festaz; dei servizi offerti dall'Associazione valdostana Maestri di sci con la Aosta Valley Card.

Passando invece alle interpellanze, tre sono state iscritte dal gruppo ALPE: misure volte a valorizzare l'azione dei Comuni nel prossimo triennio 2018-2020; indicazioni per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano per il miglioramento della qualità dell'aria; individuazione di risorse finanziarie per la promozione dei beni culturali.

Il gruppo AC-SA-PNV ha presentato sei iniziative: interventi per migliorare la qualità della falda acquifera nella piana di Aosta; avvio della sperimentazione di stoccaggio della neve artificiale per le prossime stagioni; individuazione di misure per la promozione di politiche a favore della famiglia; problematiche inerenti il trasferimento dei dipendenti dell'Azienda Pubblici Servizi di Aosta all'Azienda regionale per l'edilizia residenziale; tempi di attesa per l'effettuazione di visite cardiologiche con elettrocardiogramma; stato di attuazione dell'incarico conferito a FINAOSTA per l'acquisizione delle quote azionarie della società Raccordo autostradale valdostano (RAV Spa).

I Consiglieri del gruppo Misto hanno proposto sette interpellanze: stato di depurazione delle acque reflue nella Regione; verifica da parte dell'Azienda USL del rispetto dell'accordo per la gestione del centro riabilitativo di Brusson; individuazione di una nuova sede per l'Istituto storico della Resistenza e della Storia contemporanea; situazione del pagamento degli indennizzi relativi al "verde agricolo" previsti dal nuovo Piano di Sviluppo Rurale; stato di attuazione del dossier relativo al riutilizzo dei beni confiscati alla famiglia Nirta in Valle d'Aosta; risultanze degli incontri romani per la definizione del contributo richiesto alla Valle d'Aosta per il risanamento della finanza pubblica; revisione della legge regionale n. 18/2015 sulle misure di sostegno al reddito.

Un'interpellanza è stata sottoscritta congiuntamente dai gruppi Misto e ALPE e riguarda le modalità attuative delle misure a sostegno della natalità, della famiglia e delle persone con disabilità.

Infine, tre interpellanze saranno illustrate dal M5S: indicazioni per l'applicazione di penale, da parte della società SITRASB, nel contratto relativo alla progettazione preliminare di lavori effettuati nel traforo del Gran San Bernardo; esame da parte della Commissione consiliare competente del bando europeo per la gestione dei rifiuti; risoluzione del contratto con la ditta appaltatrice del servizio di pulizia degli uffici regionali.

Delle undici mozioni, una è stata presentata congiuntamente dai gruppi GM, AC-SA-PNV, ALPE, M5S per chiedere la costituzione di una Commissione consiliare speciale, ai sensi dell'articolo 21 del Regolamento interno del Consiglio, per verificare gli appalti di lavori gestiti dalle società partecipate, mentre un'altra è stata depositata dai gruppi AC-SA-PNV, GM e ALPE sulle misure di potenziamento delle azioni di marketing dei prodotti agricoli.

Altre tre mozioni sono state firmate congiuntamente: una dai gruppi Misto e AC-SA-PNV sulla revisione del regolamento del giardino regionale per ragazzi di via Festaz ad Aosta, due da AC-SA-PNV e ALPE sulla promozione di azioni di rivalsa da parte di CVA nei confronti dei responsabili della fornitura di materiale di provenienza cinese e sull'introduzione nel disegno di legge di approvazione del bilancio per l'anno 2018 di interventi di natura fiscale per favorire lo sviluppo economico.

Le restanti sei mozioni sono state depositate due da ALPE (impegno a revisionare la legge regionale n. 41/1995 "Istituzione dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente e creazione, nell'ambito dell'Unità sanitaria locale della Valle d'Aosta, del Dipartimento di prevenzione e dell'Unità operativa di microbiologia", prima dell'approvazione dell'atto dell'Azienda USL; organizzazione di serate informative in materia di prevenzione vaccinale), due dal gruppo Misto (regolamentazione della fruizione dell'area verde di Regione Tzamberlet ad Aosta; richiesta al Parlamento di esprimere un giudizio negativo nei confronti del Fiscal Compact), due dal M5S (accertamento delle responsabilità in merito alla fornitura del materiale e ai lavori di realizzazione della centrale CVA di Gressoney; emanazione di linee guida per lo svolgimento da parte di soggetti pubblici o privati di servizi di assistenza in favore di minori).

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

SC-MM

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Comunicato n° 565 del 6 novembre 2017
Iscritte tre interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria domani, martedì 7, e dopodomani, mercoledì 8 novembre 2017, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da tre interrogazioni a risposta immediata.

La prima è stata depositata dal gruppo Movimento 5 Stelle e riguarda il rinnovo di contratti per alloggi in emergenza abitativa nel comune di Aosta in mancanza di opportuni controlli; la seconda iniziativa è del gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée e chiede notizie sulla mancata partecipazione dei rappresentanti della Regione all'assemblea ordinaria della Società italiana del Traforo del Monte Bianco (SITMB); la terza, presentata dal gruppo ALPE, è volta ad avere informazioni in merito ad una proposta di assunzione offerta all'ex marito dell'Assessore all'istruzione e cultura.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 50 oggetti in discussione.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

SC

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Comunicato n° 566 del 7 novembre 2017
Comunicazioni del Presidente Rosset: ricostituita la Commissione Regolamento

Il Presidente del Consiglio Valle, Andrea Rosset, ha aperto i lavori dell'Assemblea convocata oggi, martedì 7, e domani, mercoledì 8 novembre 2017, per discutere un ordine del giorno composto di 47 oggetti.

Il Presidente Rosset ha riferito all'Aula di aver provveduto a ricostituire la Commissione per il Regolamento a seguito delle modifiche al quadro politico intervenute nelle ultime settimane. La Commissione risulta quindi così composta: Andrea Rosset, Presidente del Consiglio; Stefano Borrello (AC-SA-PNV), Roberto Cognetta (M5S), Paolo Cretier (PD-SVdA), Nello Fabbri (UVP), Alberto Bertin (GM), André Lanièce (EPAV), Aurelio Marguerettaz (UV), Patrizia Morelli (ALPE).

SC

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Comunicato n° 567 del 7 novembre 2017
Communications du Président de la Région: tunnel du Grand-Saint-Bernard et Catalogne

Le Président de la Région, Laurent Viérin, dans ses communications à l'Assemblée du 7 novembre 2017, a informé l’ensemble du Conseil de l’évolution de la situation du tunnel du Grand-Saint-Bernard.

«Cette question constitue une priorité absolue pour le Gouvernement régional - a-t-il affirmé le Président Laurent Viérin -: réouvrir le Tunnel pour éviter une fermeture prolongée, et le faire en sécurité . Pour sortir de l’impasse existante, nous avons eu un raccord avec le Président du Conseil d'État du Valais, Jacques Melly; ensuite, avec l'Assesseur Aurelio Marguerettaz, nous avons participé à des rencontres avec les Syndics de la communauté de montagne Grand Combin et les Associations de catégorie, afin d'informer ponctuellement la population et au moins  réduire au minimum les délais nécessaires à la réalisation des travaux tout en assurant la sécurité de la circulation lors de la réouverture du tunnel. Nous sommes convaincus qu'une réponse rapide aux attentes des communautés du Grand-Saint-Bernard doit être donnée et que nous devrons raisonner pour des programmations ponctuelles futures, afin d'éviter des situations analogues à celle actuelle

Le Président de la Région a ajouté: «Pour ce qui est du col, les autorités valaisannes ont décidé d’en fermer la route d’accès samedi dernier, le 4 novembre, en raison de la dégradation des conditions météo. Nous avons demandé aux autorités valaisannes d’évaluer la possibilité d’une réouverture temporaire de la route, si les conditions météorologiques le permettent. En outre, nous avons demandé vendredi dernier à la Société italienne du tunnel du Mont-Blanc de proposer des actions promotionnelles et des tarifs afin d’encourager les usagers suisses à transiter par le tunnel du Mont-Blanc, tant que celui du Grand-Saint-Bernard est fermé

«Nous devons enfin prendre acte du fait que, jeudi 2 novembre, le président de SITRASB a démissionné. La priorité de l'ouverture en sécurité est le premier objectif à concrétiser. Le dossier tunnel a été l'occasion pour relancer la convocation du Grand Conseil Valais - Vallée d'Aoste, et la date fixée est celle du 29 janvier 2018

Il Consigliere del GM, Alberto Bertin, ha osservato: «La società di gestione SITRASB sta attraversando un momento estremamente critico: prima è stata decapitata la dirigenza, oggi arrivano anche le dimissioni del suo Presidente. A questo, oltre alla chiusura del tunnel, si aggiungono i pessimi rapporti con i partner elvetici. La riapertura e la sicurezza devono essere le priorità per questa società

Le Président Laurent Viérin a aussi annoncé la présentation d'un projet de résolution à propos de la situation de la Catalogne: «Nous suivons avec attention les évènements qui se succèdent en Catalogne. Il est évident, pour tous ceux qui croient au principe d’autodétermination des peuples, à la liberté de revendications démocratiques, regardent avec préoccupation cette situation. Le Conseil de la Vallée s'est souvent penché sur cet argument, en exprimant sa solidarité; il est l'organe d'expression de notre communauté et il doit s'exprimer encore une fois sur ce thème

Per il Consigliere Alberto Bertin, «con l'arresto di alcuni esponenti di un Governo democraticamente eletto si è fatto un passo nella direzione sbagliata e si rischia una deriva pericolosa. La questione catalana deve essere risolta dal punto di vista politico e non con azioni giudiziarie o, peggio, militari

 


MM-SC

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Comunicato n° 568 del 7 novembre 2017
La Consigliera Morelli Vicepresidente, il Consigliere Norbiato Segretario del Consiglio

Nella seduta del 7 novembre 2017, il Consiglio, dopo aver accettato le dimissioni dei Consiglieri di Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée, Antonio Fosson e Carlo Norbiato, rispettivamente da Vicepresidente e da Consigliere Segretario dell'Assemblea regionale, ha proceduto al rinnovo delle cariche.

Alla carica di Vicepresidente è stata eletta la Consigliera di ALPE Patrizia Morelli, che ha ottenuto 15 schede a favore, contro 13 bianche, 1 nulla, 2 a favore della Consigliera Certan e 3 al Consigliere Carlo Norbiato.

Consigliere Segretario è stato nominato il Consigliere Carlo Norbiato (AC-SA-PNV) che ha ottenuto 13 voti a favore contro 2 nulli, 13 schede bianche, 3 a favore del Consigliere Bertin, 1 al Consigliere Cognetta, 1 al Consigliere Contoz e 1 al Consigliere Gerandin.

L'Ufficio di Presidenza è quindi così composto: Andrea Rosset, Presidente del Consiglio; Joël Farcoz (UV) e Patrizia Morelli (ALPE), Vicepresidenti; André Lanièce (EPAV) e Carlo Norbiato (AC-SA-PNV), Consiglieri Segretari.

Nell'ambito della discussione, il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha preso la parola: «Mi sarei aspettato dei chiarimenti in merito alla sostituzione del Presidente del Consiglio, viste le notizie che leggiamo continuamente su di un possibile avvicendamento di Consiglieri della maggioranza. Vogliamo capire quindi se esiste davvero un accordo politico in questo senso o se siano soltanto fantasie giornalistiche. Questa "Beautiful" in salsa valdostana dovrebbe cessare, dopo i tanti cambi di Presidenti del Consiglio, di Regione, di Assessori e di maggioranze.»

Il Consigliere di ALPE Albert Chatrian ha aggiunto: «Ci aspettavamo una discussione generale sull'Ufficio di Presidenza. Questo poteva essere il momento opportuno per entrare nel merito: non capiamo perché si dovrebbe aspettare la discussione sul bilancio per sostituire il Presidente del Consiglio

Il Capogruppo di UV, Ego Perron, ha specificato che «gli accordi politici che hanno portato alla Presidenza della Regione il collega Viérin prevedono anche un avvicendamento alla Presidenza del Consiglio, nel momento in cui il Governo trasmetterà il bilancio all'Assemblea regionale. L'accordo è chiaro e oggi non ci sembrava il momento giusto per parlarne.»

Il Consigliere Chatrian ha quindi preso atto «della conferma dell'esistenza di accordi politici in tal senso e che l'avvicendamento oggi annunciato ufficialmente in anteprima in quest'Aula avverrà probabilmente già nella prossima seduta consiliare

SC

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Comunicato n° 569 del 7 novembre 2017
Interrogazione a risposta immediata sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica

Con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta consiliare del 7 novembre 2017, il Movimento 5 Stelle ha voluto fare il punto sulla gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

«La gestione di questi alloggi recentemente è passata di competenza dell'Amministrazione regionale - ha precisato il Consigliere Roberto Cognetta -, ma in precedenza, quando ad occuparsene era il Comune di Aosta, ed in particolare l'allora Assessore alla casa - che oggi è Assessore regionale all'edilizia residenziale pubblica - pare che siano stati rinnovati tacitamente 60 dei 76 contratti. Vorrei sapere se l'Assessore abbia messo in atto le opportune procedure per far sì che il rinnovo di questi contratti sia avvenuto solo per i soggetti aventi ancora titolo

L'Assessore all'edilizia residenziale, Mauro Baccega, ha precisato: «Ho ricoperto la carica di Assessore al Comune di Aosta da giugno 2010 a maggio 2013. Ho la sensazione che la preoccupazione non sia per le famiglie, ma di puntare il dito contro un rappresentante di questa Giunta. I 76 alloggi in questione non hanno nulla a che vedere con il passaggio di competenza in capo alla Regione, risalente peraltro già al 1° luglio 2015. Questi nuclei familiari pagano il canone secondo i loro redditi e non hanno nessun sostegno dall'emergenza abitativa. Su questo argomento siamo stati auditi due volte in Commissione, ma purtroppo si continuano a fare affermazioni sbagliate, creando un processo mediatico. Il sottoscritto non ha mai firmato né contratti né rinnovi di emergenza abitative; non è stato nemmeno coinvolto nelle verifiche del caso

Il Consigliere Cognetta ha replicato: «Devo dedurre che le dichiarazioni dell'attuale Assessore comunale siano false. Sui giornali è riportato che l'Assessore Baccega non ha fatto gli opportuni controlli su 60 contratti rinnovati per anni, per cui gli rinnovo l'invito a provvedere agli opportuni controlli

Il Presidente dell'Assemblea ha quindi messo ai voti l'ammissibilità di un'interrogazione a risposta immediata riguardante una proposta di assunzione offerta all'ex marito dell'Assessore all'istruzione, in quanto materia ritenuta estranea alla competenza del Consiglio. Con 13 voti a favore e 20 contrari l'iniziativa non è stata ritenuta ammissibile e quindi non è stata discussa.

 

 MM

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Comunicato n° 570 del 7 novembre 2017
Interrogazione sulla fornitura di turbine cinesi al gruppo CVA

La fornitura di turbine cinesi alla Compagnia Valdostana delle Acque-CVA è stata al centro di un'interrogazione posta dal Gruppo Misto nella seduta consiliare del 7 novembre 2017.

Avendo appreso che «a causa di importanti difetti costruttivi, nelle centrali di Valpelline e Avise, dopo appena tre anni dall'installazione, si è reso necessario smontare le turbine cinesi prevedendone la sostituzione con le giranti montate in precedenza e che erano state tenute di scorta», il Consigliere Alberto Bertin ha voluto conoscere la situazione sia sotto il profilo del rendimento sia dal punto di vista dei costi per la loro sostituzione e la mancata produzione. Ha poi chiesto al Governo regionale se siano state fatte delle valutazioni in merito alla condotta della dirigenza del gruppo CVA.

Le Président de la Région, Laurent Viérin, a fourni directement les données au Conseiller Bertin et a répondu: «CVA a communiqué que le contrat prévoyait la réalisation d’un essai de rendement pour une seule des turbines d’Avise et pour une seule des turbines de Valpelline. L’essai pour la turbine d’Avise a fait enregistrer un rendement supérieur au minimum prévu, compte tenu de la bande de tolérance prévue par le contrat. Aucun essai de rendement n’a été réalisé sur les turbines de Valpelline.»

Quant au coûts pour leur remplacement, le Président Viérin a affirmé: «CVA nous a communiqué que les coûts s’élèvent à environ 98 mille euros pour les approfondissements techniques (mesures spécifiques, analyses et études internes et externes), à 47 mille euros pour les remplacements (personnel et polissage des équipements de remplacement) et enfin, à environ 188 mille euros de "manque à gagner pour cause d’indisponibilité".»

Enfin, pour ce qui est des évaluations, le Président a fait remarquer que «faisant suite à la résolution approuvée par le Conseil régional le 25 janvier 2017, portant révocation, par le Conseil d’administration de CVA Spa, des mandats attribués à Riccardo Trisoldi et à Paolo Giachino, ainsi qu’au rapport final de la Commission d’enquête du Conseil, Finaosta a demandé à CVA de procéder à une analyse des principaux points prévus par le rapport final de ladite Commission d’enquête, d’où il ressort que, dans la mesure où elles étaient applicables, les procédures d’entreprise ont été suivies et que les dirigeants de la société ont œuvré dans le cadre des pouvoirs qui leur ont été confiés pour chaque procédure d’entreprise. En vue d'une réorganisation de l'entreprise, CVA a souhaité que tous les aspects l'opération d'achat des turbines chinoises soient analysés afin de mettre en lumière les points faibles et pour éviter tous problèmes futurs.»

Il Consigliere del GM Bertin ha replicato: «La CVA è stata l'unica società del settore idroelettrico in Europa ad acquistare turbine dai cinesi: c'era forse da porsi qualche domanda? Si sono spesi circa 90 milioni di euro per materiale che nel tempo è risultato inidoneo, con evidenti problemi di qualità. Soltanto per la sostituzione delle due turbine in questione il costo è di oltre 300 mila euro. A questi costi si aggiungono ora le spese per i contenziosi oltre ai danni di immagine. In un contesto del genere, in mezzo ad uno scandalo grave dagli sviluppi imprevedibili con anche un'indagine della Guardia di finanza, si vuole proseguire la quotazione in borsa di CVA: sono contrario a un'avventura del genere, che richiederebbe come minimo un ampio confronto e un pronunciamento diretto della popolazione. Su di un dossier come questo non si può chiedere un atto di fiducia ai valdostani.»

SC

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Comunicato n° 571 del 7 novembre 2017
Interrogazione sul personale della Casa di riposo G.B. Festaz

La Casa di riposo G.B. Festaz di Aosta è stata al centro di un'interrogazione posta dal gruppo M5S nella seduta consiliare del 7 novembre 2017.

Richiamando una determina dell'Azienda pubblica di servizi alla persona G.B. Festaz del 19 ottobre scorso che istituisce un progetto di gruppo per il personale del reparto manutenzione con l'obiettivo di implementare l'attività di manutenzione ordinaria dello stabile (posa di materiale laminato nelle pareti delle camere e rifacimento di almeno nove docce) per un importo da conferire a due dipendenti di 3 mila 500 euro lordi ciascuno, il Consigliere Roberto Cognetta ha chiesto al Governo se ritenga corretto «conferire ai dipendenti manutentori la somma complessiva di settemila euro per realizzare un "progetto specifico di gruppo", cioè un lavoro che come dipendenti manutentori sarebbe già di loro competenza.»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Luigi Bertschy, ha premesso: «Trattare di questa tematica in Consiglio regionale è un po' al limite delle nostre competenze, ma presumo rientri in un'attività ispettiva condotta da diverso tempo per rispondere alle segnalazioni da parte del personale del G.B. Festaz

Entrando nel merito, l'Assessore ha detto: «Essendo opportuno sentire direttamente chi gestisce le persone per approfondire e valutare i problemi, ho contattato la struttura per raccogliere tutte le informazioni necessarie. In base a quanto comunicatomi, l'assegnazione del progetto di gruppo a due persone per 3 mila 500 euro lordi ciascuno è relativa all'utilizzo del Fondo unico aziendale per la realizzazione di un progetto di gruppo per la realizzazione di un'ulteriore attività non rientrante nei normali compiti lavorativi. L'azienda ha svolto la contrattazione nella piena correttezza delle relazioni sindacali. Sottolineo che si tratta di manutenzioni che non rientrano nei normali compiti lavorativi e che quindi comportano un miglioramento dei servizi resi all'azienda

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha osservato: «So bene che non si deve parlare di certi dettagli in quest'Aula, ma la situazione all'interno di quella struttura va sistemata: è per questo che ho presentato questa interrogazione. In effetti, non è un fatto positivo se il Fondo unico aziendale viene utilizzato per premiare qualcuno a discapito di qualcun altro. Si tratta di un servizio pubblico e la gestione deve essere quanto meno condivisa. L'Amministrazione regionale è convolta, deve intervenire. Al G.B. Festaz c'è un ambiente che di certo non facilita il lavoro, per cui vi chiedo ancora una volta di provvedere a sistemare la situazione

MM

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Comunicato n° 572 del 7 novembre 2017
Interpellanza sulla progettazione di lavori nel tunnel del Gran San Bernardo

Nella seduta consiliare del 7 novembre 2017, il gruppo M5S, con un'interpellanza, ha posto l'attenzione su di un contratto di prestazione d'opera riguardante la progettazione preliminare dei lavori di sistemazione del solaio di separazione della calotta della galleria del tunnel del Gran San Bernardo.

Il Consigliere Roberto Cognetta ha ricordato che «questo contratto, stipulato il 23 gennaio 2006 tra la società di gestione del Tunnel e un professionista, prevedeva quattro fasi: analisi della documentazione storica, redazione di progetto preliminare e stima sommaria, effettuazione di eventuali indagini per determinare lo stato di conservazione del solaio, calcolo della resistenza al fuoco delle varie tipologie di solaio. Il progetto preliminare doveva essere consegnato entro 90 giorni: l'ingegnere incaricato, dopo due sole prove di carico, scriveva una relazione nella quale evidenziava la necessità di realizzare una campagna di prove di carico e ulteriori indagini diffuse sulla struttura, vista la limitatezza dell'area investigata e in presenza di un travetto particolarmente ammalorato. La criticità della soletta era quindi già emersa oltre dieci anni fa. Visto che non ci sono stati sviluppi di questo incarico, che non è mai stato completato, e che dal 23 gennaio 2006 al 27 ottobre 2017 sono passati ben 4295 giorni, ben superiori ai 90 previsti dal contratto, mi chiedo si vi sia l'intenzione di dare indicazioni alla società SITRASB affinché applichi la penale specificata nel contratto.»

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha risposto che «sarà nostra cura trasmettere questa interpellanza alla società che ha competenza su queste questioni: nel principio del rispetto dei ruoli, infatti, la Regione ha funzioni di indirizzo e la società ha funzioni gestionali. In ogni momento la SITRASB può e poteva rilevare problematiche di questo tipo, quindi le segnaleremo affinché le questioni sollevate siano verificate.»

Il Consigliere Cognetta ha quindi replicato: «In quanto soci di maggioranza di questa società, dovremmo avere qualcosa da dire: se facciamo opera di controllo, facciamo opera di indirizzo. È strano che a seguito di quanto successo ora al traforo del Gran San Bernardo, già dieci anni fa fosse emerso un problema alla soletta. Quindi, sono contento che il Presidente trasmetta alla società questa mia sollecitazione perché il danno che deriva oggi dalla chiusura del tunnel è grave per la Valle d'Aosta. Inoltre, alla luce di quanto emerso su questa società, bisognerà fare molta attenzione a chi si nominerà alla sua Presidenza e negli organi di controllo.»

SC

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Comunicato n° 573 del 7 novembre 2017
Interpellanza sulle misure per valorizzare l'azione dei Comuni

Con un'interpellanza discussa nella seduta del Consiglio regionale del 7 novembre 2017, il gruppo ALPE ha parlato delle azioni da mettere in campo per valorizzare l'azione dei Comuni valdostani.

«Le leggi finanziarie degli ultimi otto anni hanno penalizzato pesantemente gli Enti locali, riducendone progressivamente e pesantemente le risorse - ha spiegato il Consigliere Albert Chatrian -. La diminuzione degli stanziamenti in favore dei Comuni e la conseguente compressione della loro capacità di spesa è ormai un dato costante, che implica difficoltà a chiudere i bilanci. A questa criticità occorre dare risposte concrete, e per questo chiediamo quali saranno gli obiettivi da raggiungere, le misure e le proposte concrete, oltre alle prospettive da attuare per valorizzare e sostenere l'azione dei Comuni valdostani nel prossimo triennio 2018-2020

L'Assessore al bilancio, Ego Perron, ha riferito: «Compatibilmente con le disponibilità finanziarie, l'azione dei governi precedenti è andata nella direzione di cercare di assicurare ai nostri Comuni risorse e soprattutto certezza di risorse. La compartecipazione al risanamento della finanza pubblica ha pesantemente compromesso il bilancio regionale, riverberandosi anche sulla disponibilità della finanza locale. Sono poi anni di crisi economica, che ha portato alla diminuzione del 14% dell'IRPEF. Voglio però sottolineare che lo scorso anno i Comuni hanno avuto la stessa entità di trasferimento dell'anno precedente: è un segnale, questo, dell'attenzione costante della Giunta nei confronti degli Enti locali. Nella variazione di bilancio predisposta dallo stesso Chatrian non c'era traccia di trasferimenti ai Comuni. Auspichiamo che questa tendenza possa essere rovesciata e, se avremo la possibilità di non prevedere l'accantonamento statale nel bilancio, ci sarà ancora maggiore attenzione per i Comuni, perché siamo ben consci dell'importanza del sistema degli Enti locali per la Valle d'Aosta. C'è interlocuzione, lo spirito di collaborazione continua anche in questa fase e stiamo lavorando per dare maggiore disponibilità finanziaria dal 2018

In sede di replica, il Consigliere Chatrian ha commentato: «Lo spirito di questa interpellanza non era polemico, voleva spronare la Giunta a procedere nella direzione dei fatti e non delle parole. Apprendiamo con soddisfazione del confronto con i Comuni. Ricordo che nella variazione di bilancio approvata nell'agosto scorso i trasferimenti c'erano, proprio perché la differenza la fanno gli atti. Anche da Consiglieri di opposizione, continueremo a vigilare e a portare le nostre idee per trovare soluzioni per andare incontro ai Comuni, le Istituzioni più vicine al cittadino. Se alle parole non seguono i fatti, lo faremo puntualmente rilevare. Gli annunci dell'Assessore devono diventare azioni concrete.»

 

MM

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Comunicato n° 574 del 7 novembre 2017
Interpellanza sui pagamenti del "verde agricolo" previsti dal PSR

Il tema dei pagamenti relativi alle misure a superficie (c.d. “verde agricolo”) previsti dal nuovo Programma di Sviluppo Rurale è tornato all'attenzione del Consiglio con un'interpellanza posta dal Gruppo Misto nella seduta del 7 novembre 2017.

Il Consigliere Elso Gerandin, nel sottolineare come gli ultimi anni siano stati «molto difficili per l'agricoltura e, in particolare, per la zootecnica valdostana», ha ricordato che «malgrado gli interventi messi opportunamente in campo dalla Regione per gli anticipi delle annualità 2015 e 2016, non è stata però definita una volta per tutte la questione di fondo, ossia la necessità che i pagamenti dovuti da AGEA (l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura) siano erogati con importi e in tempi certi e senza ulteriori adempimenti burocratici.» Ha quindi voluto conoscere la reale situazione in merito agli indennizzi relativi alle misure a superficie per le annualità 2015-2016-2017 e quali azioni ha posto in essere l'Amministrazione per risolvere definitivamente il problema.

L'Assessore all'agricoltura, Alessandro Nogara, ha sottolineato che «l'argomento è al centro dell'agenda politica e stiamo lavorando con la massima priorità per risolvere la problematica del ritardo nei pagamenti. Per le misure a superficie del PSR 2014-2020 relativamente all'annualità 2015, il totale degli importi erogati è di 7 milioni 516 mila euro a favore di 2930 aziende a fronte di importi spettanti pari a 13 milioni 760 mila euro con un avanzamento quindi del 55%. Questi ritardi, che abbiamo potuto comprendere appieno a partire dal mese di marzo 2017 quando sono stati ripresi i contatti con le strutture di AGEA, sono causati da problemi di configurazioni dei controlli che AGEA deve eseguire e da problemi di sviluppo dell'applicativo gestionale. È poi importante far presente che siamo stati i primi, tra le Regioni, a segnalare malfunzionamenti delle procedure, definendone con precisione i contorni e indicando, in alcuni casi, la possibile soluzione. Parallelamente a questa attività, consapevoli delle difficoltà del settore agricolo, abbiamo ridefinito la questione dell'anticipo regionale permettendo così agli agricoltori che ne hanno avuto la necessità di vedersi riconoscere un anticipo, senza costi, in attesa della definizione delle pratiche AGEA. Anticipo che ha permesso di erogare la cifra di 7 milioni 660 mila euro per le due annualità 2015 e 2016 e che vede una restituzione stabilita solo al momento in cui saranno erogati i premi da AGEA e comunque valida fino al 31 giugno 2018. Inoltre, è di queste ultime settimane l'invio di un elenco di liquidazione della misura 13 (indennità compensativa) per 59 aziende per circa 600 mila euro e in questi giorni è pronto un altro elenco di 47 beneficiari per circa 50 mila euro, mentre nella giornata di oggi, gli uffici regionali hanno ultimato un elenco di 37 beneficiari per 198 mila euro

«È chiaro - ha aggiunto l'Assessore Nogara - che non ci accontentiamo di piccoli elenchi di liquidazione e dall'incontro del Presidente della Regione con il Direttore di AGEA è emerso l'impegno dell'Agenzia di risolvere gran parte delle problematiche che impediscono la definizione dei pagamenti dell'annualità 2015 entro novembre 2017. Una volta sistemati gli applicativi gestionali per il 2015, AGEA potrà predisporre i pagamenti del 2016 che sono già stati, peraltro, programmati, a conclusione dei pagamenti per il 2015, per metà e fine novembre. Queste azioni ci consentono - anche se con prudenza - di ipotizzare il pagamento dell'acconto 2017 entro fine dicembre. Voglio, infine, sottolineare che stiamo collaborando attivamente con tutti i soggetti che sono coinvolti nella gestione del PSR, dall'AREV ai Centri di assistenza agricola, con i quali abbiamo un confronto permanente

Il Consigliere Gerandin, nella replica, ha osservato: «Una problematica così importante deve essere al centro dell'agenda politica dell'Assessorato all'agricoltura, altrimenti non servirebbe a nulla. L'Assessore ha parlato solo dell'annualità 2015, mentre per il 2016 e il 2017 siamo ancora in alto mare. Questa è la realtà con la quale si stanno confrontando gli agricoltori valdostani. La politica ha annunciato tante volte date e scadenze, ma io credo che il grande risveglio dell'AREV, che finalmente è andata a Roma, sia un segnale positivo per un mondo che è in grande sofferenza e che non crede più molto alle promesse della politica

SC

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Comunicato n° 575 del 7 novembre 2017
Interpellanza sul miglioramento della qualità dell'aria

Con un'interpellanza illustrata nella seduta del Consiglio regionale del 7 novembre 2017, il gruppo ALPE ha voluto fare il punto sugli obiettivi previsti dal Piano per il miglioramento della qualità dell'aria.

«Chiedo di conoscere - ha puntualizzato il Consigliere Fabrizio Roscio - gli intendimenti del Governo regionale per il raggiungimento degli obiettivi del Piano, in coerenza con la strategia energetica nazionale e con il Piano aria regionale, dato che la progressiva "decarbonizzazione" del sistema energetico sarà ratificata, presumibilmente in tempi brevi, con un atto congiunto dei Ministeri dello sviluppo economico e dell'ambiente.»

L'Assessore all'ambiente, Jean-Pierre Guichardaz, ha spiegato: «Stiamo parlando di un argomento di grande attualità, ma non da oggi: la Regione sta implementando misure per migliorare l'0fficienza del sistema energetico nell'edilizia residenziale, quale la concessione di mutui a tasso fisso all'1%. Questa misura è stata erogata per la prima volta nel 2015 potendo contare su una disponibilità di 12 milioni di euro e il prossimo anno verrà emanato un terzo bando, più ottimizzato, per venire incontro ancora di più ai cittadini, anche alla luce dei precedenti bandi, tenendo in conto le inevitabili criticità emerse nel corso dell'applicazione. Possono beneficiare di questa misura di mutuo anche le imprese o le società di gestione energetica che effettuano interventi per conto di soggetti privati e/o enti locali. Ha invece una dotazione di circa 11 milioni di euro la misura per l'efficientamento energetico degli edifici pubblici predisposta nel 2016, volta alla riduzione dei consumi degli edifici pubblici in sinergia con l'aumento di produzione da fonti rinnovabili. Intendiamo effettuare anche un'opera di divulgazione attraverso materiale informativo e iniziative di sensibilizzazione. Nel bando della legge regionale n. 8/2016 per programmi di investimento presentati da piccole e medie imprese è presente una sezione per favorire interventi mirati all'efficienza energetica, alla produzione di fonti energetiche rinnovabili, al teleriscaldamento e al teleraffreddamento con un finanziamento complessivo di due milioni e mezzo. Negli anni passati si è sviluppata una serie di interventi di infrastrutturazione che ha consentito la realizzazione di una fitta rete ricarica di veicoli elettrici, con 37 colonnine ubicate lungo l'asse viario principale e le valli di maggior pregio turismo e di confine con l'estero, con circa 100 punti di ricarica su tutto il territorio regionale. Si è rilevato un aumento di vendite di veicoli elettrici, nonostante le criticità ancora in essere legate alla scarsa autonomia, ai tempi di ricarica e ai costi dei veicoli

«In Giunta - ha aggiunto l'Assessore Guichardaz - è stato poi discusso un disegno di legge che prevede contributi a fondo perduto per l'acquisto di veicoli ibridi oltre che per l'installazione di reti di ricarica domestica; a tale proposito, occorre effettuare un'attenta valutazione dell'entità e della durabilità dell'impegno economico, che, per essere efficace, dovrà avere la garanzia di finanziabilità per lungo tempo, in quanto si tratta di risorse regionali. Quindi, ogni decisione in merito al finanziamento della mobilità elettrica dovrà considerare, oltre all'efficacia degli interventi, la copertura economica che dovrebbe essere durevole e non una tantum.»

L'Assessore all'ambiente ha quindi concluso: «Il monitoraggio del Piano aria dimostra comunque che gli obiettivi imposti dal Piano sono stati al momento raggiunti in Valle d'Aosta e che le misure sinora adottate sono risultate efficaci. Sono obiettivi e misure che dovranno essere proseguiti e migliorati, in quanto gli obiettivi a livello nazionale e europeo saranno sempre più sfidanti

Nella replica, il Consigliere Roscio ha osservato: «Ci interessava conoscere le idee per il futuro piuttosto che sentirci ripetere l'excursus dell'esistente. È noto che in periodo di tempo stabile le concentrazioni di inquinanti crescono in maniera preoccupante. È anche noto che due reali fattori di pressione sono traffico e riscaldamento; in merito, a livello regionale, sono state già intraprese azioni. Per quanto riguarda la rete dei veicoli elettrici, è vero che la densità dei punti di ricarica è la più elevata a livello europeo, ma risulta inutile senza una reale diffusione di queste tipologie di veicoli. Ad oggi a circolare sono poche decine di auto, ecco perché si è pensata una misura strutturale e non una tantum. Approvando questa nuova legge di contributi, potremmo far diventare la Valle d'Aosta un unicum. Occorre andare velocemente in questa direzione, anche perché gli obiettivi del PEAR si esauriscono nel 2020. Annuncio la presentazione di una risoluzione per chiedere un impegno più stringente per la mobilità sostenibile. I dati sulle percorrenze quotidiane giornaliere dimostrano che si avrebbero benefici enormi, anche in presenza delle criticità ancora presenti nella tecnologia elettrica, quindi vogliamo che la politica dia risposte serie

MM

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Comunicato n° 576 del 7 novembre 2017
Interpellanza sullo stoccaggio della neve artificiale

Nella seduta del 7 novembre 2017, il Gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée ha richiamato l'attenzione del Consiglio Valle sulla possibilità di sperimentare lo stoccaggio della neve artificiale per le prossime stagioni.

A introdurre la tematica è stato il Consigliere Claudio Restano che ha sottolineato: «In alcune stazioni sciistiche delle Alpi dove si pratica lo sci nordico, durante i mesi più freddi dell'anno è in uso produrre neve oltre la normale necessità accumulandola in apposito sito per stoccarla durante tutto il periodo estivo e utilizzarla ad autunno inoltrato. Questa procedura, attuata anche in località al di sotto dei mille metri, permette di avere neve nelle condizioni migliori e ad un minor costo oltre ad offrire vantaggi dal punto di vista turistico-promozionale, per esempio dando la possibilità di ospitare squadre agonistiche per raduni collegiali in anticipo rispetto ad altre località. Vorremmo quindi sapere se è intenzione del Governo, viste le innumerevoli iniziative turistico-sportive organizzate in Valle d'Aosta, avviare per alcune stagioni una sperimentazione in tal senso.»

L'Assessore al turismo e sport, Aurelio Marguerettaz, ha sostenuto che «quando sono arrivato in Assessorato ho chiesto se esisteva un dossier in tal senso, ma i dirigenti mi hanno risposto che non vi era nulla. Gli uffici hanno quindi avviato un'istruttoria, anche perché credo che le suggestioni vadano prese in esame affinché si possano creare le condizioni per verificare la fattibilità e la sostenibilità delle iniziative. Ritengo che queste azioni vadano portate avanti con una stazione sciistica che si potrebbe candidare per questa sperimentazione. Credo che vi siano delle località che avrebbero tutto l'interesse a farlo.»

Il Consigliere Restano ha osservato che «per fare la sperimentazione ci vuole un indirizzo politico: se questo non c'è è difficile che una stazione di sci si candidi. Bisogna guardare avanti ed essere propositivi perché se aspettiamo il mese di ottobre per fare la neve è ovvio che la resa sarà minore e i costi elevati. Accolgo con piacere le parole dell'Assessore e lo invito a farsi portatore di questa idea, anche presentando una risoluzione in tal senso.»

SC

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Comunicato n° 577 del 7 novembre 2017
Interpellanza sulla promozione di politiche a favore della famiglia

Le politiche a favore della famiglia sono state al centro di un'interpellanza del Gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée discussa nella seduta consiliare del 7 novembre 2017.

Richiamando il programma del nuovo Governo regionale «in cui sono previste misure di sostegno alle famiglie e alla natalità», il Capogruppo di AC-SA-PNV Antonio Fosson ha evidenziato: «La famiglia è una risorsa, non un problema e può rappresentare una possibile soluzione a deficit relazionali presenti nella società valdostana. Inoltre vi è la necessità sempre più evidente di una politica in questo settore meno assistenziale e più sussidiaria e sinergica.» Ha quindi voluto conoscere le forme e le misure di promozione delle politiche familiari in quest'ultimo periodo di Legislatura e se si intende «applicare in Valle nuove azioni di equità fiscale come il "fattore famiglia", la cui applicazione è già allo studio in un tavolo di lavoro regionale.»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Luigi Bertschy, ha riferito: «Dobbiamo trovare la maggiore convergenza politica possibile sul concetto di famiglia come risorsa, punto di partenza, base per costruire benessere e sviluppo. Già altre regioni hanno compiuto passi avanti nel senso di comunità di famiglia e anche noi vogliamo intraprendere questo percorso, rafforzando certe misure per costruire sul territorio forti alleanze con le famiglie, le associazioni, le Istituzioni, tutti gli attori coinvolti. Proprio in questi giorni è stato intrapreso un lavoro di revisione della legge regionale n 44 del 27 maggio 1998, che prevede ad esempio maggiore stabilità al Centro delle Famiglie, prevedendone il finanziamento nel bilancio regionale; corsi di formazione per gli amministratori e per le famiglie; iniziative a favore della conciliazione famiglia-lavoro; iniziative finalizzate alla creazione di reti di solidarietà tra famiglie; sostenere l’associazionismo familiare

«Noi crediamo nella famiglia, ma il lavoro è complicato - ha proseguito l'Assessore Bertschy -: basti pensare già solo al creare sinergia tra tutti gli attori. Il gruppo sul "fattore famiglia" sta concludendo una relazione che invierà alla quinta Commissione, evidenziando le possibilità di primo intervento, che al momento riguarderanno probabilmente solo l'Assessorato alla sanità. Nei prossimi anni l'introduzione della misura unica per la famiglia darà risposte alle esigenze dei cittadini. L'applicazione dell'ISEE ha dato prime risposte, ma occorre lavorare ancora per le famiglie, soprattutto quelle più numerose

Il Capogruppo Fosson nella replica ha sottolineato: «Le intenzioni sono buone, ma per le risposte concrete dovremo aspettare il bilancio per avere i primi riscontri concreti. La famiglia non è più la somma di individui conviventi, ma ha valenza sociale. Non è un percorso facile, soprattutto per quanto attiene l'equità, perché agevolando qualcuno si penalizza qualcun altro, in particolare i single. Non è detto che il "fattore famiglia" debba essere attivato su tutti i settori, ma ci vuole coraggio e iniziare con qualche primo ambito. Chanoux ha detto che la famiglia trasmette l'identità di una comunità; se si disgrega verrà messo in discussione anche il particolarismo valdostano: è un'affermazione significativa, noi vogliamo rendere la Valle d'Aosta una regione a dimensione di famiglie

MM

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Comunicato n° 578 del 7 novembre 2017
Interpellanza sul servizio di pulizia degli uffici regionali

Il tema dell'appalto del servizio di pulizia degli uffici regionali è tornato all'esame del Consiglio con un un'interpellanza del gruppo M5S nella seduta consiliare del 7 novembre 2017.

Il Consigliere Roberto Cognetta, richiamando l'ampio dibattitto consiliare sulla questione che ha evidenziato «numerose criticità sia in merito al rispetto del contratto sia riguardo alle tutele dei lavoratori dell'impresa appaltatrice», ha voluto sapere se è intenzione del Governo di procedere alla risoluzione del contratto.

L'Assessore al bilancio e società partecipate, Ego Perron, ha ripercorso «le problematiche che hanno coinvolto il servizio di pulizia e che riguardano in particolare due lotti affidati alla società SEGI. A fine maggio è stato comunicato alla ditta l'avvio del procedimento di risoluzione del contratto; a giugno la società ha fatto pervenire le proprie deduzioni, negando gli addebiti mossi dagli uffici e segnalando la disponibilità ad un confronto utile nell'interesse dei lavoratori e del servizio stesso. A luglio, c'è stato un incontro con i rappresentanti della società, i quali hanno assicurato la piena disponibilità a migliorare il servizio e a pagare i lavoratori, grazie anche all'intervento dei Sindacati: ora, sembra che il servizio abbia avuto un netto miglioramento, così comunicato dagli uffici stessi, tant'è che non sono più state richieste pulizie straordinarie. Al momento, quindi, l'iter di risoluzione del contratto è fermo: visto che questo processo presenta robuste problematiche giuridiche, io credo che la via di stabilizzare i rapporti con la società in un'ottica di miglioramento qualitativo del servizio e di tutela dei lavoratori sia quella preferita. Stiamo quindi lavorando in questa direzione e ricordo che non si tratta di una procedura che inventiamo noi, ma che è regolata dal codice dei contratti

Il Consigliere Cognetta ha replicato: «La prossima volta che un dipendente si lamenterà con me perché non viene pagato o gli vengono richieste ore supplementari, ne informerò direttamente l'Assessore. Dopo un anno che parliamo di questa problematica sarebbe giunta l'ora di risolverla e resto dell'idea che la soluzione migliore sia quella di rescindere il contratto

SC

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Comunicato n° 579 del 7 novembre 2017
Interpellanza sulla promozione dei beni culturali

Il gruppo ALPE, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 7 novembre 2017, ha affrontato la tematica dell'individuazione di risorse finanziarie per la promozione dei beni culturali.

La Consigliera Chantal Certan ha spiegato: «A Paestum, dal 26 al 29 ottobre, si è tenuta la ventesima edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico, un evento sicuramente rilevante. Condividiamo che l'Assessore abbia partecipato "istituzionalmente" a questo evento, ma non condividiamo le sue dichiarazioni di rincrescimento per la mancata partecipazione dello stand della Valle d'Aosta. Riteniamo che i 43 mila euro necessari per tale stand possano essere investiti per altre azioni più mirate e di prossimità. Inoltre, lo scorso anno non vi erano risorse destinate alla promozione dei beni culturali, quindi chiediamo che per il prossimo bilancio 2018 se ne prevedano per poter rilanciare siti di interesse.»

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha risposto: «L’edizione 2017 della Borsa mediterranea del turismo archeologico ha coinciso col ventennale di questo consolidato e apprezzato appuntamento culturale internazionale. Ancora una volta, la Borsa si è confermata essere il più importante evento dedicato al patrimonio archeologico mediterraneo e contestualmente all’offerta turistico-culturale di tutti i Paesi partecipanti. La sua mission è improntata alla promozione delle destinazioni turistico-archeologiche e al confronto interculturale, sostenuta e patrocinata da enti importanti a livello mondiale. Ogni anno, promuove la cooperazione tra diversi Paesi attraverso lo scambio di esperienze, supportando la sempre più stretta collaborazione tra le Regioni italiane. In quest'ultima edizione, ha avuto luogo, inoltre, la seduta pubblica della Commissione congiunta degli Assessori al turismo e degli Assessori ai beni e alle attività culturali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, cui ho partecipato: un’occasione di dialogo e confronto che ha visto la discussione della Carta di Paestum, documento che intendiamo analizzare in sinergia con l'Assessore Marguerettaz, in quanto ribadisce l’importanza di fare rete per impegnarsi a lavorare in sinergia per valorizzare e promuovere il proprio patrimonio culturale

«40 mila euro per la partecipazione della Valle d'Aosta è una spesa congrua - ha sottolineato l'Assessore Rini -. Soprattutto un sito maestoso come Saint-Martin-de-Corléans non può vivere se non in raccordo con realtà diverse e non soltanto di prossimità. L'investimento della Borsa di Paestum può non avere risultati immediati, ma li avrà sicuramente sul lungo periodo, con una promozione e una valorizzazione che passano attraverso la graduale, forse lenta, ma pervasiva formazione dei più giovani e di tutti gli addetti al settore. La partecipazione a Paestum senza dubbio è un’importante vetrina: quest’anno, ad esempio, sui 4 giorni, sono stati oltre 10.000 i visitatori di tutto il mondo. Il ricco patrimonio culturale della Valle d’Aosta non manca mai di destare stupore e meraviglia proprio per le sue peculiarità; la nostra è una presenza che prevede un impegno costante sul lungo periodo

Entrando nel merito delle risorse da allocare, l'Assessore Rini ha riferito: «La Soprintendenza per i beni e le attività culturali dell’Assessorato non ha da parte fondi destinabili alla pubblicità. È un insieme di azioni che solitamente è in capo all’Assessorato regionale al turismo. Sottolineo tuttavia come siano stati destinati a bilancio fondi per l’organizzazione e promozione di eventi culturali che nell’estate 2017 hanno di fatto avuto luogo sia nei castelli che nell’area del Teatro romano di Aosta. Una stagione estiva decisamente ricca che ha persino corso il rischio di sovraccaricare il Teatro romano di appuntamenti tra loro assai disomogenei. Preciso poi che l’accordo di partenariato tra Italia e Commissione europea impone - per utilizzare le risorse disponibili nell’ambito dei Programmi europei nel periodo 2014/20 - il superamento di una visione settoriale e frammentata degli interventi, rafforzando le complementarietà tra le risorse del territorio. In conclusione, comunico che si sta valutando la possibilità di destinare risorse all’organizzazione di eventi o azioni di promozione puntuali destinate con particolare attenzione a siti meno conosciuti o con minor frequentazione che necessitano di maggiore visibilità. L'Area megalitica è il sito che necessita della maggiore visibilità per essere volano di tutto il patrimonio culturale valdostano

La Consigliera Certan ha replicato: «Tutti siamo convinti dell'importanza del prezioso sito di Saint-Martin-de-Corléans, tanto che, ad esempio, stavamo organizzando corsi di aggiornamento per gli insegnanti e prevedendo un capitolo su cui destinare risorse per la promozione. È importante fare azioni di promozione diverse che non possono più aspettare che l'Assessorato al turismo si organizzi e faccia rete, come invece è stato pensato. Occorre istituire un capitolo specifico e decidere su quali aree e su quali beni investire, ma è necessario avere i fondi e non partecipare solo a eventi spot. L'Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, dopo l'inaugurazione, non è stata accompagnata da un'azione promozionale efficace e oggi non è ancora conosciuta come meriterebbe.»

MM

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Comunicato n° 580 del 7 novembre 2017
Interpellanza sui dipendenti dell'ARER

Con un'interpellanza del Gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée, il Consiglio Valle nella seduta consiliare del 7 novembre 2017 ha affrontato la tematica dello statuto giuridico del personale dell'Agenzia regionale per l'edilizia residenziale (ARER).

Il Consigliere Stefano Borrello ha richiamato la necessità, già espressa a luglio in sede di discussione della variazione al bilancio, «di trovare un efficace inquadramento giuridico per l'ARER al fine di gestire il patrimonio immobiliare pubblico. A suo tempo, il Presidente dell'ARER aveva chiesto di equiparare i dipendenti dell'ente a quelli del comparto pubblico, ma in Aula, erano state espresse delle preoccupazioni, in particolare dal collega Baccega, e abbiamo quindi sospeso la transizione al fine di approfondire la questione. Recentemente i Capigruppo consiliari hanno ricevuto una lettera dai dipendenti dell'ARER nella quale chiedono di tenere nella giusta considerazione la volontà dei lavoratori di modificare la normativa di riferimento dell'ARER, nel rispetto del decreto legislativo 175 del 2016. Chiedo quindi quali siano le intenzioni dell'Assessore nel merito

Nella risposta, l'Assessore alle opere pubbliche ed edilizia residenziale pubblica, Mauro Baccega, ha chiarito che «per noi gli obiettivi da perseguire sono l’affidamento della gestione del patrimonio immobiliare (810 alloggi) del Comune di Aosta trasferendolo dal Comune/APS all'ARER entro il 31 dicembre 2017 nonché la prosecuzione e il completamento, con eventuali opportuni aggiornamenti, degli accordi di programma siglati. Per favorire questo percorso si è detto con chiarezza che l’ARER deve potersi trasferire nella nuova sede; inoltre, l'ARER aveva sottolineato la necessità di avere nel suo organico operativo i 7 dipendenti amministrativi APS che finora si sono occupati di ERP, per i quali, si è individuata la strada del trasferimento temporaneo all’ARER, che sarà ufficializzato nei prossimi giorni attraverso un accordo sindacale. Una questione complicata, che si intreccia anche con la legittima richiesta dei dipendenti dell’ARER di risolvere definitivamente la problematica della loro collocazione nell’ambito del comparto unico della nostra Regione. Una vicenda che richiede un’attività di studio e di approfondimento legislativo e legale su un tema difficile, complicato, come quello del lavoro. La soluzione individuata a luglio dalla precedente maggioranza nell'ambito della variazione e poi ritirata e che imponeva all’ARER di diventare ente non economico con la giustificazione che in questo modo i dipendenti ARER sarebbero entrati a far parte del comparto unico, va rivista e valutata con attenzione. Infatti, l'ARER proprio grazie al fatto di essere un “ente pubblico economico” si è caratterizzata e si caratterizza per la sua gestione svolta all’insegna dei criteri di efficacia, efficienza e di economicità. Un eventuale mutamento della natura dell’Azienda, da "ente pubblico economico" e "ente pubblico non economico" potrebbe a lungo termine influire negativamente sull’efficacia dell’Azienda e potrebbe avere ripercussioni molto forti sulla sua solidità economica, finanziaria e patrimoniale e si potrebbero ridurre le potenzialità che oggi l’azienda sta sviluppando. Deve vincere l'efficacia amministrativa, deve vincere l'ARER che dovrà gestire 810 alloggi in più. Noi daremo un indirizzo politico sulla base degli approfondimenti giuridici che ci saranno forniti. Spero entro un mese al più tardi di avere le risposte e di poterle riferire in Commissione

Il Consigliere Borrello ha replicato che «l'interpretazione legale che avevamo dato non era personale, era dell'Ufficio legale. Per noi questa tematica è estremamente importante: oggi noi crediamo che sia venuto il momento di fare i dovuti approfondimenti proprio per chiarire una volta per tutte il ruolo dell'ARER nel contesto amministrativo. Da una parte, crediamo necessario il riconoscimento del comparto pubblico per i dipendenti, ma il punto fondamentale è uno: essere o non essere un ente economico o non economico, perché questo andrebbe a modificare la buona impostazione dell'azienda. Un'azienda che funziona bene perché è un ente pubblico a tutti gli effetti

SC

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Comunicato n° 581 del 7 novembre 2017
Interpellanza sulle misure di sostegno al reddito

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 7 novembre 2017, il Gruppo Misto ha voluto conoscere le intenzioni del Governo regionale sull'eventuale revisione della legge regionale n. 18 del 2015 in materia di misure di inclusione attiva e di sostegno al reddito.

In particolare, il Consigliere Andrea Padovani ha richiamato «la recente approvazione del REI-Reddito di inclusione sociale, la misura nazionale di contrasto alla povertà che diventerà operativa il 1° dicembre 2017 e che prevede, da una parte, un beneficio economico erogato su 12 mensilità, con un importo che andrà da circa 190 euro mensili per una persona sola fino a quasi 490 euro per un nucleo con cinque o più componenti, e, dall'altra, una componente di servizi alla persona identificata a seguito di una valutazione del bisogno del nucleo familiare.» Nel sottolineare come l'applicazione del contributo regionale concesso tramite la legge regionale n. 18/2015 abbia generato «diverse problematicità così come vi sono dei nodi rimasti insoluti nel modello proposto dal REI nazionale e nel coinvolgimento del Terzo Settore», il Consigliere ha chiesto quali «azioni si intendono mettere in campo per armonizzare il provvedimento regionale con quello nazionale e quali strategie per far fronte ai reali bisogni dei cittadini, anche ipotizzando l'affidamento dei servizi a soggetti diversi dagli attuali per migliorarne l'efficacia.»

L'Assessore alle attività produttive, Jean-Pierre Guichardaz, ha specificato: «È nostra intenzione diminuire la portata assenzialistica della legge n. 18/2015, riportando il focus sullo spirito originario della norma, ossia favorire il reinserimento delle persone escluse dal mondo del lavoro. La legge sull'inclusione attiva è stata in parte modificata e nella seduta di Giunta di ieri è stata approvata una delibera che prevede un avviso pubblico per la presentazione di progetti personalizzati per persone in difficoltà sociale per far loro acquisire nuove competenze, o incrementare quelle già possedute, per essere più competitive in vista di nuove opportunità lavorative. La legge regionale n. 13/2017 ha introdotto una modifica alla legge 18/2015, consentendo la cumulabilità della misura regionale con quella nazionale e, in ultimo, col REI. Per la sua natura sperimentale, la legge n. 18/2015 cesserà di avere efficacia il 31 dicembre 2018; in questo lasso di tempo avremo tempo di valutare come legiferare al meglio per garantire la maggior armonizzazione tra la normativa statale e quella regionale. Quest'ultima deliberazione prevede l'affidamento dei servizi a soggetti diversi dall'Amministrazione regionale, e in particolare ai soggetti del terzo settore

Il Consigliere Padovani ha quindi replicato: «La legge regionale n. 18/2015 deve essere riformata completamente, coinvolgendo il Terzo Settore, ma anche le Associazioni, i Sindacati e tutti gli Enti che aiutino e si coordinino con l'Amministrazione regionale per far funzionare nel miglior modo possibile queste misure che ritengo fondamentali, soprattutto in un periodo di grave difficoltà, anche per tanti valdostani

I lavori sono sospesi e riprenderanno domani, mercoledì 8 novembre, alle ore 9.00.

MM

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Comunicato n° 582 dell'8 novembre 2017
Interpellanza sull'acquisizione di quote azionarie della società RAV

Nella seduta di ieri, martedì 7 novembre 2017, in chiusura della prima giornata di lavori, il Gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée ha richiamato l'attenzione del Consiglio sull'acquisizione di quote azionarie della RAV, la società partecipata al 42 per cento dalla Regione che gestisce la rete autostradale da Aosta al Traforo del Monte Bianco.

Evocando l'ordine del giorno approvato dall'Assemblea a dicembre 2016 che impegnava il Governo regionale ad acquisire entro 120 giorni una stima del valore delle quote azionarie della RAV Spa e a richiedere all'azionista privato (la Società italiana del Traforo del Monte Bianco che ha una partecipazione del 58 per cento) la disponibilità a vendere alla Regione le quote di rispettiva competenza, il Consigliere Pierluigi Marquis ha evidenziato che «il 9 ottobre scorso, la precedente Giunta da me presieduta ha incaricato la Finaosta Spa di esaminare le possibili soluzioni per l'attuazione di questo ordine del giorno. Visto l'approssimarsi del 31 dicembre in cui verosimilmente saranno applicati nuovi rincari alla tariffa autostradale, vorremmo sapere se Finaosta ha dato corso al mandato affidatogli e se sono stati presi contatti con la SITMB e il Ministero delle infrastrutture per gli approfondimenti necessari sulla questione

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, nella risposta, ha premesso che si tratta di «una questione annosa e, soprattutto, fondamentale per la nostra regione: una regione a vocazione turistica e dove i grandi flussi devono esser commisurati ad una politica tariffaria che possa essere consona ad una lotta di rivendicazione della Valle d'Aosta nell'evitare continui aumenti che penalizzano i transiti. La partita è aperta sugli aumenti tariffari, sia per la società SAV, che gestisce il tratto Quincinetto/Aosta, che per la RAV: formalizzeremo in questi giorni la nostra volontà di evitare i rincari. Una possibilità ci può essere se si fa un ragionamento d'insieme.»

Entrando nel merito dell'interpellanza, il Presidente ha detto: «Per quanto riguarda la RAV, la delibera approvata dalla Giunta precedente nella sua ultima seduta, per continuità amministrativa è stata inoltrata a Finaosta, la quale ha risposto, evidenziando però dei limiti. Infatti, con nota ricevuta dalla Presidenza della Regione il 2 novembre scorso, Finaosta ci ha comunicato che il 30 ottobre scorso il Consiglio di Amministrazione della società ha accettato il mandato conferito. Ma ha precisato che, considerati la complessità dell’incarico e l’assenza di risorse economiche trasferite per fare fronte a eventuali interventi consulenziali esterni, le risultanze dell’incarico non potranno che essere costituite da una prima ricognizione sulla problematica, riservando poi ad una fase successiva, da concordare con la Regione, approfondimenti e valutazioni di maggiore dettaglio. Infatti, un lavoro puntuale implica risorse anche ingenti e una tempistica che non può essere dettata solo dai tempi della politica

«Tuttavia - ha aggiunto Viérin -, noi crediamo che non si possa ragionare solo in termini di acquisto delle quote azionarie, senza capire l'evoluzione dei flussi di traffico: vogliamo, infatti, valutare gli investimenti che vuole fare la società sul Tunnel del Monte Bianco, nonché la vera prospettiva degli aumenti tariffari, perché altrimenti non ci stiamo. Questo per dire che la Valle d'Aosta non è terra di conquista e crediamo fondamentale essere "maîtres chez nous": siamo disponibili a fare dei ragionamenti, ma non vogliamo rinunciare alle prerogative subendo ogni volta degli aumenti. La Valle d'Aosta deve mettere una parola definitiva su questo tema e codificarla in termini di certezze per capire il ruolo che vogliamo giocare in queste società. Altrimenti, acquistare delle quote che non hanno rilievo nell'insieme di una politica tariffaria - che deve essere concordata con la Regione - non ha valore. Dobbiamo, quindi, far ritornare la Regione ad un potere discrezionale per evitare gli aumenti di tariffe, altrimenti continueremo ad essere presenti nei Consigli di amministrazione, ma senza poter far valere i nostri diritti perché i rapporti di forza non sono equilibrati. Pertanto, in prospettiva, questa azione deve essere considerata nel suo insieme per evitare di essere continuamente penalizzati e per garantire il rispetto delle nostre prerogative

Il Consigliere Marquis ha preso atto «con favore della volontà di proseguire sulla strada da noi indicata. Bisogna prestare molta attenzione a questo dossier e se per SAV non ci sono grossi problemi, RAV ha già chiesto un incremento tariffario del 14% rispetto allo scorso anno. C'è la necessità di trovare una soluzione, facendo dei passi in avanti, non lasciando la pratica ferma sui tavoli. Per lo sviluppo turistico della regione vi è la necessità di risolvere così come per i pendolari il problema del caro tariffe e dobbiamo essere proprietari delle arterie dove scorre il traffico per evitare di essere danneggiati e penalizzare la nostra comunità. La politica è chiamata a dare delle risposte e non limitarsi a parlare

SC

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Comunicato n° 583 dell'8 novembre 2017
Approvata una mozione sulla realizzazione della centrale di Gressoney

Il Consiglio Valle, nel corso della seduta mattutina dell'8 novembre 2017, ha approvato all'unanimità una mozione, presentata dal Movimento 5 Stelle ed emendata in Aula, riguardante i lavori di realizzazione della centrale di Gressoney La Trinité.

Il testo intende impegnare il Governo regionale affinché, attraverso un invito a Finaosta Spa, siano date indicazioni al Consiglio di amministrazione della CVA per l'avvio di un accertamento tecnico sulla fornitura della centrale di Gressoney, nonché di un'indagine interna per accertare le eventuali responsabilità tecniche ed economiche relative alla realizzazione dei lavori; infine, impegna la Giunta ad approfondire in terza Commissione la questione della pista forestale che da località Tache porta all'invaso del lago Gabiet attraverso l'abitato di località Netscho anche sentendo l'Amministrazione comunale di Gressoney.

 «Recentemente sugli organi di stampa è apparsa la notizia secondo cui, a fronte della presenza di difetti costruttivi e in un'ottica di sicurezza, CVA ha deciso di smontare le giranti della centrale di Valpelline e di quella di Avise, in quanto i prodotti forniti dalla società Water Gen Power-WGP, che avrebbero dovuto garantire un ciclo produttivo di non meno di trent'anni, hanno fatto emergere problemi dopo soli tre anni - ha spiegato il Consigliere Roberto Cognetta -. Nella centrale di Gressoney, il cui rifacimento ammonta a più di 20 milioni di euro, i gruppi della WGP installati nel 2012 hanno una potenza e una resa inferiore rispetto ai gruppi sostituiti e di gran lunga inferiore rispetto alla potenza derivata dall'installazione della nuova condotta. Inoltre, la pista di cantiere utilizzata per i lavori è ancora mappata in parte come pista forestale e in parte come sentiero pedonale, mentre è ancora percorsa da mezzi leggeri e pesanti

Il Consigliere Fabrizio Roscio (ALPE) ha osservato: «Il Comune di Gressoney La Trinité ha manifestato interesse per il mantenimento della pista forestale, anche ripristinandola secondo le prestazioni di salvaguardia ambientale, in modo anche da salvaguardare gli insediamenti storici e gli alpeggi. Chiediamo di stralciare l'impegno relativo alla chiusura di questa pista, prevedendo però che la Commissione senta il Consiglio comunale per valutare le misure da adottare per venire incontro a queste richieste

Il Consigliere Claudio Restano (AC-SA-PNV) ha annunciato il voto favorevole «perché la mozione può fare chiarezza su questo tema, anche alla luce del lavoro della Commissione consiliare speciale d'inchiesta, che ha evidenziato come per questa centrale siano stati fatti investimenti ingenti sostituire una condotta che non trova giustificazione, visto che forse sarebbe stato più conveniente cambiare le giranti

È stata invece ritirata dai proponenti, la mozione, presentata congiuntamente dai gruppi Misto e AC-SA-PNV, che intendeva impegnare la Giunta regionale ad uniformare il regolamento dei giardini di via Festaz con quello dei giardini di via Antica Zecca, prevedendo anche un'area attrezzata per i cani, in quanto l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Alessandro Nogara, ha spiegato che si tratta di impegni che sono in corso d'opera o in fase di valutazione.

 

MM

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Comunicato n° 584 dell'8 novembre 2017
Respinta una mozione per la costituzione di una Commissione speciale sugli appalti delle società partecipate

 

Nella seduta dell'8 novembre 2017, il Consiglio ha respinto, con 19 voti di astensione (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV) e 13 a favore, una mozione dei gruppi Misto, AC-SA-PNV, ALPE e M5S volta alla costituzione di una Commissione consiliare speciale per verificare gli appalti di lavori gestiti dalle società partecipate che doveva concludere il proprio operato entro il 20 gennaio 2018.

Nell'illustrazione, il Consigliere del GM Elso Gerandin ha evidenziato «la necessità di fare al più presto chiarezza sulla trasparenza e sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche gestite attraverso le partecipate pubbliche regionale, in modo che l'immagine della Valle d'Aosta non esca definitivamente compromessa, anche tenuto conto delle recenti affermazioni e delle preoccupazioni espresse prima dalla Presidente della Commissione parlamentare antimafia e in seguito dal Procuratore generale di Torino e dal nuovo capo della Procura di Aosta sull'uso smodato delle partecipate e sulla loro gestione poco trasparente. Quello che dispiace è che a fronte di numerosi articoli a livello nazionale ci sia un assordante silenzio da parte delle Istituzioni, come se non ci fossero più argomenti a difesa della Regione. Se non ci sono argomenti significa che la politica deve fare chiarezza, senza aspettare sempre e solo la Magistratura: ecco perché chiediamo l'istituzione di questa Commissione speciale.»

Il Capogruppo dell'UVP Nello Fabbri, nell'annunciare l'astensione sulla mozione, ha detto: «Non mettiamo in discussione la validità delle Commissioni speciali, avendo assunto addirittura la Presidenza di una Commissione che ha avuto risvolti importanti. Tuttavia, quella che oggi confutiamo è l'opportunità di istituire una Commissione speciale in questo ultimo scorcio di Legislatura: secondo noi, infatti, non ci sono i tempi affinché possa espletare efficacemente il suo compito, ossia indagare su di un ampissimo settore come quello delle partecipate. Secondo noi non c'è il tempo per entrare nello specifico e sviscerare le problematiche e fare quindi un buon lavoro. Abbiamo invece la possibilità di esaminare nelle varie Commissioni le tematiche che i Consiglieri vorranno proporre e diamo la disponibilità in questo senso.»

Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) ha sostenuto che «se si volesse, si potrebbe cominciare a lavorare sin da subito. Le affermazioni del collega Fabbri lasciano il tempo che trovano e sono solo scuse. D'altronde i fatti di oggi ci stanno sovrastando e confermano le parole della Presidente Bindi. Fatti che noi abbiamo da sempre denunciato e che abbiamo messo sotto il cappello della "Sacra Grolla unita". Se pensate di mettere un coperchio sulla pentola che ormai tracima da ogni parte, state sbagliando di grosso. Non avete capito minimamente quello che sta per succedere: è uno tsunami che vi travolgerà.»

Il Capogruppo di EPAV Mauro Baccega nel concordare con il Consigliere Fabbri che «i tempi sono decisamente stretti per fare un lavoro adeguato», ha sostenuto che «non c'è nessuna volontà di mettere il bavaglio, ma si potrebbe utilmente impiegare il tempo che ci rimane intervenendo sulla legge regionale 20 del 2016 (Disposizioni in materia di rafforzamento dei principi di trasparenza, contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa nella gestione delle società partecipate dalla Regione), al fine di avere una norma più efficace.»

Il Consigliere Gerandin, nella replica, si è detto «rattristato: l'attività che abbiamo chiesto è di tipo ispettivo e rientra nei compiti della politica. Non vogliamo emettere né sentenze né condanne, solo fare trasparenza. Nelle Commissioni consiliari possiamo chiedere delle audizioni, ma difficilmente si può avere accesso in tempi brevi agli atti. Con la Commissione speciale avremmo, invece, la possibilità di lavorare in maniera approfondita e in tempi rapidi. Se non volete fare chiarezza significa che siete tutti complici. Con questi atteggiamenti non facciamo altro che allontanare ancor di più i valdostani dalla politica. È un pessimo esempio che diamo.»

Per il Consigliere di AC-SA-PNV, Pierluigi Marquis, «la situazione è preoccupante, sarebbe quindi più che mai opportuno fare chiarezza e dare un'immagine positiva del sistema delle partecipate, dove ci sono persone che lavorano con onestà e con efficacia. La piega che sta prendendo questo Consiglio porta all'omertà, alla voglia di nascondere le situazioni. Trincerarsi dietro il fatto che non c'è tempo per affrontare l'argomento rappresenta bene la metamorfosi del gruppo UVP, che si è fatto influenzare dai gruppi consiliari dell'attuale maggioranza, che si sono sempre opposti alla costituzione di Commissioni d'inchiesta e Commissioni speciali. Il senso di responsabilità di tutti dovrebbe portare invece ad approvare questa mozione.»

La Consigliera di ALPE Chantal Certan ha aggiunto: «Il nostro gruppo da diversi anni chiede chiarezza sulle società partecipate: abbiamo sempre invocato il Palazzo di vetro, in particolare sulle società partecipate. In un momento in cui la politica perde tutta la sua credibilità a causa del modus operandi di alcuni amministratori, sarebbe importante dare un segnale diverso, un segnale di onestà, coerenza e trasparenza. Invece, qui si vuole insabbiare tutto, non si vuole approfondire il sistema delle assunzioni e degli acquisti. Assunzioni "strane" in CVA non sono fatti personali, ma sono fatti della comunità valdostana perché si parla di risorse pubbliche e di futuro lavorativo. Dati i fatti di questa mattina, questa Commissione potrebbe ridare dignità ad una politica sana e al suo lavoro. La chiusura a riccio della maggioranza non è una bella pagina di questo Consiglio: è un segno di debolezza, di superficialità e di volontà di non approfondire.»

L'Assessore al bilancio e società partecipate, Ego Perron (UV), nel comunicare l'astensione del suo gruppo, ha dichiarato: «Non riteniamo che vi sia la necessità di una Commissione speciale, anche considerando che i Consiglieri hanno tutti gli strumenti per svolgere attività di indagine e di controllo. Rifiutiamo con fermezza una visione per cui società partecipata sia sinonimo di voto di scambio. Ogni partecipata ha un Consiglio di amministrazione che ha una responsabilità gestionale, ha un organismo di controllo che verifica la gestione e che spesso si avvale di società esterne. Io credo che, con molta serenità, si possa dire che ogni società ha un controllo robusto, a diversi livelli, che ha il compito di mettere in evidenza eventuali anomalie. Il nostro Consiglio si è dotato della legge 20/2016 che prevede ulteriori regole e principi per rafforzare la trasparenza delle partecipate, in particolare nelle assunzioni e nelle gare d'appalto. Il controllo da parte del Consiglio non è quindi mai venuto meno. Da parte nostra non vi è pertanto il rifiuto di intervenire sulle nostre società né la volontà di essere omertosi, anzi, ricordo a tal proposito che in materia di prevenzione dell'infiltrazione della criminalità organizzata, fin dal 2011, è stato reso operativo un protocollo d'intesa tra la Regione e la DIA di Torino che consente alla DIA di avere tutti i dati riguardanti l'attività dell'Amministrazione e di società come CVA e Casinò. Non ci siamo mai sottratti ai doveri di trasparenza e lo abbiamo fatto seguendo tutte le normative in vigore.»

L'Assessore alle attività produttive, Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA), ha osservato che «dopo quattro anni in quest'Aula, dove ho occupato diversi ruoli, ho maturato una certa esperienza in materia di istituzione di Commissioni speciali. Ho anche potuto assistere alle varie posizioni dei Consiglieri in questa materia: chi oggi, in minoranza, ne invoca la costituzione, in altri anni, quando era in maggioranza, aveva votato convintamente contro. Il PD-SVdA a un certo punto ha deciso di non votare e di non partecipare più alle Commissioni speciali costituite pretestuosamente sulla base di motivazioni molto chiare: il sistema delle Commissioni veniva usato non più per avere accesso ai dati ma solo per fini politici e di consenso, a seconda della posizione assunta in quest'Aula. Peraltro, oggi si vuole una Commissione speciale che indaghi su questioni che non rimontano a tre settimane fa, ma che affondano nel passato, quando molti di quelli che oggi pontificano avevano responsabilità di governo. Mi chiedo, quindi, che cosa possa produrre, a cinque mesi dalla fine della Legislatura, una Commissione che dovrebbe occuparsi di una tematica ampissima, quando la precedente maggioranza, che oggi vuole questa Commissione e che ha governato per sette mesi, non ha prodotto nulla su questa tematica.»

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha aggiunto: «A noi gli articoli apparsi sulla Valle d'Aosta hanno fatto male, perché per noi Autonomia speciale significa responsabilità, ma fa ancor più male che ci sia, da parte di qualcuno, una quasi sottile soddisfazione nel vederli pubblicati. Abbiamo sempre fatto le battaglie per la trasparenza, a partire dalla Commissione su CVA che aveva un senso perché basata su fatti specifici: la trasparenza non è quindi solo la prerogativa di qualcuno, è un patrimonio che sentiamo nostro. Non ci riconosciamo, invece, in parole come "omertà" o "complicità". Vorremmo evitare che su questo tema si faccia populismo per scopi elettoralistici o di consenso. In quest'Aula il confronto è importante perché porta ad una sintesi: proprio su questa mozione vi abbiamo chiesto di fare sintesi, perché ritenevamo che fare un lavoro in tre mesi - così come scritto in mozione - su tutte le partecipate non fosse serio. Noi vogliamo che sia fatta chiarezza con gli strumenti giusti e utili per poter incidere in questo senso ed eravamo aperti a circoscrivere la Commissione ad un perimetro definito ad alcune società e non a tutte.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.30 di oggi, mercoledì 8 novembre.

SC

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Comunicato n° 585 dell'8 novembre 2017
Approvata una mozione sull'emanazione di linee guida per assistenza di minori

Ad inizio della seduta pomeridiana del Consiglio Valle dell'8 novembre 2017, l'Assemblea ha respinto, con 19 voti contrari (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV) e 13 a favore, l'iscrizione di una risoluzione depositata in Aula dai gruppi consiliari ALPE, AC-SA-PNV, GM e M5S, che intendeva impegnare il Governo a sospendere le deleghe attribuite alla Consigliera Rini in quanto Assessore all'istruzione e cultura e Vicepresidente della Regione.

Le forze di minoranza hanno quindi annunciato il rinvio alla prossima adunanza consiliare delle restanti 7 mozioni.

In merito, il Consigliere di ALPE Albert Chatrian ha evidenziato: «È mancata persino la cortesia istituzionale di spiegare il motivo per cui la risoluzione non è stata iscritta, nonostante secondo noi sia pertinente con il Consiglio regionale. Abbiamo ritirato le altre mozioni per dare spazio alla discussione di questo atto. Questo comportamento è gravissimo: la nuova maggioranza impedisce di affrontare nel merito una risoluzione presentata da 13 Consiglieri

L'Assessore Aurelio Marguerettaz ha specificato: «Le varie risoluzioni possono essere sottoposte preliminarmente ai Capigruppo per un'eventuale condivisione. Invece volete sovvertire le regole: con una risoluzione di fatto proponete una mozione di sfiducia, che è ben disciplinata nel Regolamento del Consiglio. È un tentativo di dribbling delle regole che si è data quest'Aula. Sui contenuti, ribadiamo quanto affermato per l'interrogazione a risposta immediata di ieri, che voleva introdurre questioni attinenti la vita privata: questa non è una buona regola e insistere non vi fa fare una bella figura. Speculare su vicende personali porta su una cattiva strada

In chiusura di lavori si è quindi passati a discutere della mozione presentata dal gruppo M5S e volta ad emanare, con urgenza, delle linee guida affinché soggetti esterni pubblici o privati delegati, svolgano i servizi di assistenza e di incontri protetti in favore di minori e delle loro famiglie nei casi di genitori separati.

Il testo, così come emendato in Aula, è stato approvato con 31 voti a favore e l'astensione del Consigliere Paolo Contoz (UV), ed invita il Governo regionale anche a disporre affinché la competente struttura regionale, deputata alla vigilanza e al controllo, garantisca l'effettiva attuazione delle linee guida da parte degli enti - soprattutto quelli che su incarico dei Tribunali svolgono i servizi di assistenza e di incontri protetti in favore di minori e delle loro famiglie - e da parte delle strutture preposte all’esercizio delle attività amministrative che, con l’avvio del procedimento, devono garantire la partecipazione dei genitori e loro delegati, la semplificazione dell’accesso agli atti, la verbalizzazione e la redazione dei programmi e dei protocolli, la registrazione degli incontri tra strutture sociali e minori e tra strutture sociali e genitori e tra genitori e figli in presenza di assistenti sociali, psicologi ed educatori.

Nell'illustrazione, il Consigliere Roberto Cognetta ha sottolineato: «Il problema delle separazioni ha inevitabilmente e profondamente colpito anche la nostra comunità, coinvolgendo negativamente soprattutto i minori in tutti gli aspetti, morali e sociali. Vogliamo che vengano predisposte delle linee guida perché gli uffici possano svolgere il proprio lavoro in modo trasparente e gestire al meglio la situazione. Ringrazio l'associazione Genitori separati per la tutela dei minori che ha portato all'attenzione della politica questa delicata ed importante problematica

Il Capogruppo di AC-SA-PNV Antonio Fosson ha osservato: «È un problema complesso, purtroppo le separazioni consensuali sono molto poche. Le assistenti sociali hanno un compito gravoso e l'organico è ridotto. In questo caso, svolgono per incarico del Tribunale mansioni che in altre Regioni non competono loro. Bisogna definire l'oggettività di alcune procedure attraverso percorsi codificati

L'Assessore alla sanità, Luigi Bertschy, ha affermato: «È un tema che conosciamo e su cui poniamo la massima attenzione. Questa mozione rappresenta una necessità dei genitori, ma gli stessi servizi hanno bisogno di linee guida specifiche e anche più attuali. Confermo la disponibilità del Governo regionale a lavorare agli impegni della mozione, affinché le parti trovino una migliore collaborazione attraverso queste linee che sono un obiettivo dirigenziale.»

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 22 e giovedì 23 novembre 2017.

 

 

SC-MM

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