CHIUDI PAGINA
STAMPA PAGINA
Riunione straordinaria del Consiglio regionale del 10 marzo 2017

Indice



Comunicato n° 129 del 10 marzo 2017
Adunanza straordinaria del Consiglio regionale

Il Presidente Andrea Rosset ha aperto i lavori dell'Assemblea legislativa, convocata oggi, venerdì 10 marzo 2017, per discutere un ordine del giorno composto di quattro punti.

Dopo l'appello (presenti 17 Consiglieri, assenti i Consiglieri dell'UV, PD-SVdA e EPAV), il Presidente Rosset ha comunicato quanto segue: «Nella seduta di mercoledì 8 marzo ho comunicato al Consiglio di aver ricevuto dal Presidente della Regione in qualità di Prefetto, il giorno stesso, la notifica, a mezzo PEC, delle copie conformi dei DPCM del 7 marzo con i quali è stata accertata la sospensione dalla carica di consigliere di 4 componenti del Consiglio. Si deve ritenere che la suddetta comunicazione al Consiglio abbia perfezionato la procedura relativa alla "notifica al Consiglio" prevista dall'art. 8, comma 4, del d.lgs. 235/2012, facendo scattare solo da quel momento la necessità per il Consiglio di procedere "all'adozione dei conseguenti adempimenti di legge". L'adunanza consiliare dell'8 marzo è stata quindi tolta dopo aver constatato la non sussistenza del numero legale calcolato sul numero dei componenti del Consiglio (35), sulla cui base occorreva calcolare il quorum sino al momento antecedente al perfezionamento della comunicazione al Consiglio dell'avvenuta notifica dei DPCM.»

«La conseguenza di tale situazione è che i seggi dei consiglieri sospesi devono ritenersi "temporaneamente vacanti" o comunque " temporaneamente non assegnati" in quanto privi, seppur temporaneamente, del titolare. Il comma 3 dell'articolo 8 della legge "Severino" dispone che "nel periodo di sospensione i soggetti sospesi … non sono computati al fine della verifica del numero legale, né per la determinazione di qualsivoglia quorum o maggioranza qualificata", facendo "salve le diverse specifiche discipline regionali". L'art. 27 della legge regionale 33 del 1995 si limita a prevedere che "il Consiglio regionale, nella prima adunanza successiva alla notificazione del provvedimento di sospensione, procede alla temporanea sostituzione, affidando la supplenza per l'esercizio delle funzioni di consigliere al candidato della stessa lista che ha riportato, dopo gli eletti, il maggior numero di voti", senza nulla disporre in merito al quorum di validità necessario nella seduta volta alla sostituzione dei consiglieri sospesi. Il procedimento di immissione nell'ufficio di consigliere regionale "supplente" non è quindi compiutamente regolato in modo espresso dalla nostra legislazione.»

«Le due discipline, statale e regionale, mirano a raggiungere il medesimo scopo, che è quello di evitare che la sospensione dei componenti del Consiglio produca effetti sulla funzionalità dell'organo. Il mantenimento del quorum fissato in relazione alla composizione completa del Consiglio (e cioè 18 presenti su 35) rischierebbe di essere fortemente alterato se dovesse applicarsi ad una situazione nella quale manchino i titolari di uno o più uffici di consigliere. Si immagini, in astratto, l'ipotesi in cui la sospensione abbia colpito più della metà dei consiglieri medesimi: se non fossero previsti meccanismi di sostituzione o di abbassamento del quorum, infatti, l'attività del Consiglio sarebbe paralizzata indefinitamente.»

«Sulla base di quanto appena detto: - anche sulla base della prassi sinora seguita, non si può procedere per via analogica, e quindi applicare la disciplina dell'immissione in ufficio dei consiglieri a seguito delle elezioni, cioè considerare pienamente computabili (anche prima della convalida e del giuramento) i quattro supplenti designati nel novero del numero legale (nel qual caso i designati parteciperebbero alla seduta sin da subito);  - non avendo il legislatore regionale, al momento, previsto diverse specifiche disposizioni per disciplinare il meccanismo di verifica del numero legale o la determinazione di quorum in caso di sospensione di diritto dalla carica di Consigliere regionale, è pienamente operativo il principio generale desumibile dall'art. 8 del d.lgs. 235/2012, in base al quale "nel periodo di sospensione i soggetti sospesi … non sono computati al fine della verifica del numero legale, né per la determinazione di qualsivoglia quorum o maggioranza qualificata". Detto in altri termini, attesa la natura derogatoria e dunque "di stretta interpretazione" della disciplina regionale, laddove essa nulla dica, trova applicazione la norma generale contenuta nel d.lgs. 235/2012.»

«Considerati anche i valori costituzionali in gioco, per ragioni di ordine generale ricavabili dalla ratio delle citate disposizioni statali e regionali, la sospensione dei Consiglieri regionali non può condurre all'esito di alterare, anche solo provvisoriamente, l'assetto dell'organo consiliare in ciò che attiene alla computazione dei quorum strutturali e funzionali della relativa attività, fino al punto di determinarne la paralisi di funzionamento. In conclusione, l'interpretazione di questa Presidenza è quella di calcolare il quorum per la validità della seduta sulla base dei consiglieri che alla data di oggi, e fino alla supplenza, sono nella pienezza delle funzioni. Conseguentemente, prima della nomina dei supplenti il quorum per la validità della seduta del Consiglio regionale deve essere calcolato esclusivamente sul numero dei Consiglieri non sospesi (31).»

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 130 del 10 marzo 2017
Convalida e giuramento dei Consiglieri regionali supplenti

Il Consiglio, nella seduta straordinaria del 10 marzo 2017, ha quindi preso atto delle sospensioni di diritto dalla carica dei Consiglieri regionali eletti nella lista del Partito Democratico, Raimondo Donzel e Carmela Fontana, dell'Union Valdôtaine, Leonardo La Torre, e della Stella Alpina, Marco Viérin - per la condanna in via non definitiva dei reati indicati nel decreto legislativo 235/2012 -, provvedendo alla loro temporanea sostituzione, ai sensi della legge regionale 33/1995.

I Consiglieri supplenti Andrea Padovani, Carlo Norbiato e Paolo Contoz hanno prestato giuramento di fedeltà alla Costituzione italiana e allo Statuto speciale per la Valle d’Aosta, mentre il Consigliere Orfeo Cout, non presentatosi in Aula, presterà giuramento in un secondo momento nella prima adunanza cui parteciperà.

Il Consigliere Carlo Norbiato ha preso la parola esprimendo «amarezza nell'accingermi a sostituire un collega, cui indirizzo la mia solidarietà e l'auspicio di risolvere la questione. Esprimo poi il mio imbarazzo nell'essere catapultato in un agone politico che fa concorrenza alla fervida fantasia del sommo Poeta quando descriveva i gironi infernali. Nel rispetto degli elettori che ringrazio, con tanta buona volontà e impegno mi accingo a interpretare al meglio il mandato elettivo in questo scorcio di Legislatura che sarà irto di difficoltà

Ha quindi ricordato il percorso del gruppo dell'UV nel corso della Legislatura, «che ha costretto la maggioranza a tante giravolte, come fosse una porta girevole di un albergo a ore. Frastornato e arrovellato da dubbi, ho deciso di rifugiarmi temporaneamente sull'Aventino, come i plebei. Vista la confusione imperante, indicherò nei termini previsti dal Regolamento interno del Consiglio Valle il gruppo cui deciderò di aderire

MM

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 131 del 10 marzo 2017
Illustrazione della mozione di sfiducia costruttiva al Presidente della Regione

Dopo la convalida dei nuovi Consiglieri supplenti, il Consiglio Valle, riunito oggi venerdì 10 marzo 2017, ha esaminato la mozione di sfiducia costruttiva nei confronti del Presidente della Regione, Augusto Rollandin. La mozione indica quale candidato alla carica di Presidente della Regione il Consigliere di SA Pierluigi Marquis e la seguente articolazione degli Assessorati e i nominativi dei componenti della Giunta: Claudio Restano (PNV) al turismo, sport, commercio e trasporti; Laurent Viérin (UVP) all'agricoltura e risorse naturali; Fabrizio Roscio (ALPE) alle attività produttive, energia, politiche del lavoro e ambiente; Albert Chatrian (ALPE) al bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate; Chantal Certan (ALPE) all'istruzione e cultura; Luigi Bertschy (UVP) alla sanità, salute e politiche sociali; Stefano Borrello (SA) alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica. Inoltre, l'iniziativa contiene in allegato il programma di governo.

Il Consigliere di Stella Alpina Pierluigi Marquis, candidato alla carica di Presidente della Regione, ha illustrato l'iniziativa.

«Stiamo attraversando un momento importante della vita democratica della nostra Regione. È un peccato vedere queste sedie vuote, oggi, in quest'Aula. Vi sono scontri e tensioni, che si svolgono in un clima duro. Siamo passati attraverso una sequenza di fatti, in un progressivo aggravamento dei problemi e d’irrigidimento delle posizioni. È sfociata nella crisi politica con la dimissione degli Assessori di alcuni giorni fa.»

«Una situazione insostenibile, con le urgenze che abbiamo davanti. Con l’impoverimento delle famiglie, le imprese in difficoltà, come la GPS ad Arnad. La disoccupazione è al 9 per cento, quella giovanile quasi al 30 per cento. La situazione di stallo non è ammissibile, dobbiamo superarla.  Dobbiamo adattare il programma ai problemi alle urgenze. Di fronte a questa sfida, due forze si sono sottratte al confronto e altre tre, con coraggio, ne hanno accettato il peso e la responsabilità.»

«Vi è dunque un mix di continuità e innovazione. È necessario un aggiornamento di visione, di squadra e di metodo, più partecipato e trasparente. Ci rendiamo conto che si tratta di un cambio non da poco. È stato a lungo atteso ed è liberatorio. La nostra è una proposta di intervento sulle urgenze, aperta a tutte le forze politiche e alle forze vive della comunità valdostana, anche di quelle che per il momento si sono chiamate fuori. È un cambiamento nell’impegno e nella speranza, un’assunzione collettiva di responsabilità, per affrontare insieme questa crisi. Mi rendo conto che le resistenze siano naturali. Credo però che il tono istituzionale debba essere sempre preservato, che non si possa giocare con le regole dell’Autonomia, rallentando o impedendo il regolare funzionamento del Consiglio regionale, non partecipando. È sbagliato sotto il profilo istituzionale, è grave politicamente, come una fuga infantile dalle responsabilità, proprio di fronte alle crisi e alle urgenze di questi giorni. Mi auguro che il buonsenso guidi al più presto la vita politica valdostana, che torni la serietà e che si abbassino i toni.»

«Dobbiamo sempre distinguere i compiti degli uni e degli altri. Il nostro è un lavoro politico, la nostra proposta intende rispondere alle urgenze con l’azione di governo. Dobbiamo parallelamente guardare con distacco e rispetto ai pur gravi eventi che attraversano il Consiglio regionale, in particolare con gli effetti della sentenza recente della Corte di Appello di Torino. La legge va applicata, con la serietà richiesta, senza ostacolare la vita politica e il lavoro delle istituzioni. Dobbiamo sempre riconoscere la separazione tra i poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. E’ sbagliato fare un uso politico delle sentenze, per adattarle ai propri interessi. La nostra proposta è un cambio di metodo anche per questo. Ed è un messaggio anche per coloro che stanno smettendo di guardare indietro, a un mondo che non c’è più. L’epoca della ricchezza dell’Ente Regione è tramontata, quel benessere si è dimostrato effimero e di breve durata. Ha lasciato il posto a frustrazioni e sofferenze.»

«Speriamo che il cambiamento nei cuori e nelle idee arrivi presto anche per loro, anche in questo Consiglio regionale, e che si uniscano a questo impegno. A tutti noi deve venire voglia di ricostruire, di rimettere in moto lo sviluppo, il lavoro e la crescita, per dare una svolta a questo momento di difficoltà.»

«Voglio allora salutare i quattro Consiglieri che accogliamo oggi in quest’Aula. Il nostro è un lavoro politico importante, e ora ne fate parte.  È un benvenuto a coloro che già sostengono questa fase difficile. Ma è anche un messaggio di apertura a tutti i nuovi membri. Ma soprattutto, in questa fase di urgenza, è un incoraggiamento a superare rabbia e rassegnazione. A tirarsi su le maniche, a ricostruire, a ripartire con fiducia. È una proposta che nasce da questioni di carattere straordinario e per superare uno stallo grave, con un compito preciso e delimitato. Dobbiamo restituire condizioni minime di stabilità all’economia valdostana e alla società, per restituire parola agli elettori in condizioni di sufficiente serenità.»

Il Consigliere Marquis ha poi evidenziato che nell'articolazione degli Assessorati «è stata prevista la riduzione da otto a sette. Anche questo è un segnale importante. A livello programmatico sono state individuate sette aree di intervento urgente: una sul lavoro, una sulle società partecipate e la Casa da Gioco, una sulla scuola e la cultura, una di applicazione della legge sui trasporti, una sull’ambiente e una sul welfare. Dobbiamo mettere mano agli intoppi che bloccano la macchina regionale e alle semplificazioni, alle regole di funzionamento della nostra autonomia. Sono tutti interventi straordinari, rapidi e indispensabili, per i quali ci mettiamo al servizio, con uno scopo preciso e delimitato, nel tempo necessario e nelle condizioni che saranno decise in quest’Assemblea. Oggi siamo in una fase emergenziale, come quando scoppiava un incendio nei nostri villaggi. Tutti si impegnavano a portare l’acqua, a fare catena umana, a lavorare in solidarietà. È sbagliato sottrarsi a questo impegno comune. Fa bene chi si tira su le maniche: chi lavora in solidarietà nell’interesse di tutti e della nostra bellissima Valle d’Aosta.»

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 132 del 10 marzo 2017
Dibattito sulla mozione di sfiducia costruttiva al Presidente della Regione

La mozione di sfiducia costruttiva al Presidente della Regione ha visto un dibattito sviluppatosi nel corso della seduta consiliare straordinaria del 10 marzo 2017.

Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha dichiarato: «Oggi abbiamo la sicurezza di poter procedere legittimamente verso un nuovo percorso politico, grazie al lavoro svolto dal Presidente e dai dirigenti del Consiglio. Se si sta zitti tutto funziona, tutto scorre serenamente; invece se si cerca di compiere un percorso chiaro per realizzare i progetti si viene attaccati. Ringrazio il collega Marquis: non è facile in questo momento dare la propria disponibilità in una Valle d'Aosta che soffre di un vuoto di metodo, ma soprattutto nel suo tessuto sociale. Grazie a tutti gli altri Consiglieri di questo progetto, che qualcuno ha definito "allegra brigata", per l'impegno con il quale hanno lavorato ad una mozione di sfiducia costruttiva non contro una persona, ma volta a fornire un nuovo progetto per la Valle d'Aosta. Una mozione che arriva al momento giusto, per colmare un vuoto di amministrazione e di governo provocato da qualcuno che ha fatto dimettere i suoi Assessori. Dispiace che il nostro lavoro sia stato denigrato da alcuni colleghi in Consiglio. C'è bisogno di un'opera di rilancio, di un progetto come questo: aperto a tutti e nel quale è possibile dialogare. Oggi questo progetto trova la sua base di partenza; oggi questo Governo inizia senza un colore definito, parte da questo Palazzo ma si rivolge a tutti coloro che vorranno contribuire alla sua riuscita. Secondo noi il potere può avere un significato importante per il benessere dei cittadini, se usato in favore dell'intera comunità. Questo non è un progetto di divani e sofà, e che a dirlo sia il maggior imprenditore di divani e sofà fa sorridere; è un progetto con limiti ma grandi potenzialità, per dare risposte concrete ai bisogni dei valdostani

La Consigliera di ALPE Patrizia Morelli ha osservato: «Aujourd'hui nous exerçons nos fonctions de Conseillers, nous avons tout simplement le courage du quotidien. Questo non è un ribaltone, altrimenti sarebbe il più lungo della storia. Le parcours que nous traçons aujourd'hui a été écrit à la lumière du soleil dans les organes dirigeants des mouvements, à l'intérieur de cette salle et de la salle des Commissions; il est le fruit d'actions transparentes. Et pourtant le Gouvernement Rollandin aurait pu arrêter la chute. Il aurait fallu rechercher un partage d'abord à l'intérieur de la majorité et du Conseil entier. Così non è stato: emblematico il comportamento scorretto nel portare avanti il dossier del Casinò, così come per i contributi agli agricoltori. Trascinata per anni anche la questione dei trasporti, così come inefficaci sono stati i rapporti con lo Stato, intrattenuti senza la minima condivisione. Stupisce che non si siano cercate le vie d'uscita, né si sia tentato di contenere i danni; stupisce che il Presidente Rollandin, nonostante la situazione, non abbia fatto un passo indietro, ma abbia proseguito in un'opera di delegittimazione del Consiglio regionale. Per governare bisogna avere i numeri, ma i numeri del Presidente Rollandin non esistono più, anche se si è fatto come se nulla fosse, con una mancanza di rispetto totale nei confronti di questo Consiglio. ALPE non vuole sottrarsi alle responsabilità che il ruolo politico ci impongono, ma vuole lavorare per migliorare la nostra Valle d'Aosta. Oggi ci assumiamo un impegno imposto dalla nostra storia, breve ma coerente: creare le condizioni per una migliore qualità di vita ai valdostani. Noi invochiamo libertà. Il progetto cui abbiamo aderito è di emergenza, per quanto esso abbia i presupposti per una durata a lungo termine. Non abbiamo fatto melina, non abbiamo trascinato la crisi e ci siamo sempre presentati in Aula. Ci chiediamo i motivi dell'accanimento contro la discussione di questa mozione: ci sarà qualcosa da nascondere? Il compito che ci aspetta non sarà facile, ma non ci facciamo scoraggiare dalla campagna denigratoria.» In merito alla condanna del Capogruppo Albert Chatrian, la Consigliera Morelli ha tenuto a precisare che gli è stata contestata «la condivisione di principio per l'utilizzo dei fondi dei gruppi» e ha concluso: «ALPE a été constitué pour travailler à une Vallée d'Aoste ouverte au monde, au futur, prête à se mesurer avec les autres réalités alpines. Les Valdôtains nous demandent de mettre fin à ce théâtre: que le printemps de la Vallée d'Aoste commence

Il Capogruppo di PNV Claudio Restano, richiamato il clima politico in Aula e analizzati «antefatti, scelte politiche su argomenti importanti quali la Casa da gioco, agricoltura, trasporti e sport», ha specificato: «La nostra scelta di staccarci dall'UV non è stata facile, ma affrontata con la dignità, il coraggio e la consapevolezza di chi vuole costruire qualcosa di importante per la nostra regione. Abbiamo cercato un dialogo con la maggioranza, ma da loro abbiamo ottenuto solo una fuga dalle responsabilità, mentre in politica bisogna saperci mettere la faccia. Il nostro intento era quello di aprire un confronto trasversale, aperto a tutti i componenti il Consiglio per rispondere alle emergenze incombenti. La risposta al nostro invito non è arrivata. Sono arrivate invece le dimissioni di parte della Giunta, da noi non richieste. La capacità di lavorare insieme è la vera novità del progetto che presentiamo oggi, il rapporto uno a uno ha solo fatto male alla comunità. Prima che politici, noi siamo valdostani, siamo figli di questo territorio che amiamo e vogliamo uscire da questa impasse istituzionale. Il nostro lavoro sarà propositivo, nel rispetto delle parti e dei ruoli per rispondere a tutti i problemi che abbiamo sotto i nostri occhi

Il Consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Cognetta ha evidenziato: «Il mio voto è contro la Giunta Rollandin, contro tutto quello che ha rappresentato in questi anni di gestione della cosa pubblica come fosse privata. Il mio voto non sarà mai a favore di una Giunta, a meno che questa sia composta solo da componenti il Movimento 5 Stelle. Sono deciso a sopportare tutte le conseguenze dei miei voti, perché io ho le mie idee, io decido come votare. Si dice che si appartenga al paese in cui si è maturati: non sono nato in Valle d'Aosta ma mi sento valdostano. Ho dimostrato di non essere "né di qua né di là". La nuova Giunta sarà giudicata per il lavoro che svolgerà non solo da me, ma da tutti i valdostani. Auguro al nuovo Governo di riuscire a sopportare il peso enorme che lo aspetta: dovrete dimostrare di essere migliori di quelli che vi hanno preceduto. Dovrete essere in grado di essere davvero onesti. Chi ha competenza politica capisce il perché di certe scelte. Resterò in opposizione, continuerò a votare solo ciò che mi va bene. Non mi omologo, non mi importano le critiche: io ho sempre discusso, non ho mai alzato muri. Il mio lavoro resta quello di portavoce delle esigenze dei cittadini. Dobbiamo darci da fare per aiutare i valdostani. Spero che la Giunta faccia quello che dice di fare

Per il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin, «non è un bel momento per le Istituzioni della Valle d'Aosta: un Consiglio con tante assenze, che non si è voluto utilizzare per il dibattito politico e per confrontarsi su di una situazione che si era incancrenita da tempo. In questi ultimi mesi ci sono stati diversi segnali: dall'approvazione del bilancio regionale, con il Consiglio che si è sostituito alla Giunta, c'era il sentore che qualcosa non funzionava; sulla legge popolare in materia di ferrovia, l'Assessore ha dovuto prendere atto che le sue scelte andavano contro la comunità; la crisi del Casinò è stata lasciata degenerare per poi all'improvviso prenderne le distanze annunciando licenziamenti e abbattimenti di capitale, dopo che per anni si sono buttati soldi; le società partecipate hanno gestito tutto per conto del Governo per anni. La mozione di sfiducia era l'iter più normale, la risposta al Presidente della Regione quando ha fatto dimettere tutti i suoi Assessori: è lui che ha sfiduciato la sua Giunta. Oggi, non ci sono più scusanti: a fronte di un Esecutivo che non può più operare nella sua pienezza, era giusto proporre la mozione di sfiducia costruttiva. Qualcuno deve, quindi, farsi un esame di coscienza. Per quanto riguarda il nuovo Governo, nasce senza grandi numeri ma non per questo è più debole. I consensi dovrà conquistarli in Aula, avendo quella trasparenza e quell'imparzialità che abbiamo sempre invocato. Ma soprattutto dovrà esserci la verità, che è mancata in questi anni. Ringrazio i colleghi che hanno accettato questa sfida e da parte mia avranno collaborazione. Mi che si abbandoni la personalizzazione della politica e dell'amministrazione nell'interesse del bene comune, sperando che sappiano fare della verità, della trasparenza, della responsabilità il nuovo sistema di governo per la nostra Valle

Il Consigliere Andrea Padovani ha affermato: «Dal 2013 ad oggi molte cose sono cambiate, tranne nel metodo e nella politica dell'uomo solo al comando. Il mio ingresso in quest'Aula coincide con una turbolenza politica molto forte. Atteggiamenti personalistici tengono in ostaggio le Istituzioni: dove sta la politica intesa come progettualità costruttiva in tutto questo spettacolo sconcertante? La situazione che si è venuta a creare mi obbliga a scegliere: la coerenza col programma che ho sottoscritto nel 2013 non mi consente di appoggiare la maggioranza del Presidente Rollandin. Voto quindi favorevolmente questa mozione, ma ponendo certe condizioni. Innanzitutto, apporterò il mio contributo valutando provvedimento per provvedimento. In merito alla nuova legge elettorale, bene rendere il voto libero e non controllabile, ma non condivido modelli presidenziali maggioritari. Condivido il ripensare alla gestione delle società partecipate, ma non i consigli di amministrazione in mano ai partiti: esigo testimonianze tangibili del fatto che questa nuova maggioranza non porti avanti una politica clientelare. In merito all'ambiente, va concretizzata la volontà popolare espressa col referendum del 2012, quando si è scelto di trattare i rifiuti trattati a freddo. È poi necessario affrontare il piano occupazione, soprattutto per favorire i giovani. Giudico inadeguata la legge sull'inclusione al reddito, e anche per la questione della scuola bisognerà lavorare a fondo; bisognerà garantire un sistema di welfare per tutti, rendere più efficiente il trasporto su gomma, limitare i ribassi negli appalti. Ravviso qualche segnale nel programma proposto, ma le parole non mi bastano, voglio fatti. Il compito che do a me stesso è di essere inflessibile. Infine, indirizzo un pensiero a una persona che mi ha insegnato tanto e che si è seduta su questi banchi: Vittorino Chiarello

Il Consigliere Paolo Contoz ha detto in dichiarazione di voto: «Sono uscito nel 2005 da Stella Alpina, scrivendo le mie ragioni e da quando sono uscito ho intrapreso un percorso di avvicinamento all'Union Valdôtaine, perché è il movimento che è più vicino al mio pensiero di autonomista e di centro. Oggi, mi trovo a dover fare l'ago della bilancia: la scelta è delicatissima e so che scontenterò tanti amici, ma in politica bisogna prendere delle decisioni. Quindi, oggi parlo con il cuore della gente: la gente vuole andare alle urne, vuole delle risposte perché i problemi sono tanti e non capisce cosa succede qua dentro. Proporrò quindi una modifica alla legge elettorale per non incorrere in situazioni tipo quella che si è vissuta in questa Legislatura. Sono a un bivio: devo decidere tra due proposte. Non sono molto propenso ad appoggiare un governo con così tante sensibilità e ho una mia coscienza e coerenza che mi dice che ho intrapreso un percorso e devo proseguirlo. Io sono contrario ai ribaltoni: prendo quindi cinque giorni di tempo per decidere dove collocarmi, ma oggi non voterò la sfiducia al Governo Rollandin

Il Consigliere Carlo Norbiato ha annunciato l'astensione sulla mozione: «È frutto di elaborazioni che non mi hanno coinvolto ma darò tutta la mia collaborazione affinché si possano sviluppare politiche per risolvere i numerosi problemi che affliggono la comunità

 

 

SC-MM

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 133 del 10 marzo 2017
Eletti il nuovo Presidente della Regione e la nuova Giunta

Il nuovo Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta è il Consigliere Pierluigi Marquis (SA). Lo ha eletto il Consiglio Valle, riunito in seduta straordinaria il 10 marzo 2017, approvando con 18 voti a favore (UVP, SA, PNV, M5S, GM, Padovani), 1 contro (Contoz) e 1 astensione (Norbiato) per appello nominale, la mozione di sfiducia costruttiva nei confronti del Presidente Augusto Rollandin. Il voto della mozione ha inoltre determinato la decadenza della Giunta Rollandin e il contestuale subentro del nuovo Esecutivo: sono stati nominato neo componenti della Giunta regionale Laurent Viérin (UVP) all'Assessorato all'agricoltura e risorse naturali e alla Vicepresidenza della Regione; Claudio Restano (PNV) al turismo, sport, commercio e trasporti; Fabrizio Roscio (ALPE) alle attività produttive, energia, politiche del lavoro e ambiente; Albert Chatrian (ALPE) al bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate; Chantal Certan (ALPE) all'istruzione e cultura; Luigi Bertschy (UVP) alla sanità, salute e politiche sociali; Stefano Borrello (SA) alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica. Inoltre, l'iniziativa contiene in allegato il programma di governo.

Nato ad Aosta il 30 maggio 1964, Pierluigi Marquis è residente a Saint-Vincent. Laureato in architettura, è libero professionista. Ha iniziato il suo impegno politico-amministrativo al Comune di Saint-Vincent, dove è stato Assessore dal 1995 al 2003, e Vicesindaco dal 2003 al 2010. Dal 2010 al 2013 è stato nuovamente eletto Assessore comunale a Saint-Vincent nonché Presidente della Comunità montana Monte Cervino. Dal 2002 al 2004, è stato Consigliere di nomina regionale del Consiglio di amministrazione della SAV-Società autostrade valdostane; dal 2009 al 2012 ha presieduto la RAV-Raccordi autostradali Valle d'Aosta. Dal 2008 al 2013 ha svolto il ruolo di Vicepresidente del Consiglio di amministrazione dell'ARER-Azienda regionale edilizia residenziale. Alle elezioni del 26 maggio 2013, è eletto per la prima volta in Consiglio regionale nella lista Stella Alpina, con 1495 voti. Dall'8 luglio 2013 al 15 luglio 2015, ha ricoperto la carica di Assessore regionale alle attività produttive, energia e politiche del lavoro. Il 23 luglio 2015 è stato eletto Presidente della terza Commissione permanente "Assetto del territorio".

Il programma si compone di sette linee programmatiche d'urgenza. Il primo punto riguarda le Istituzioni e regole democratiche ed è volto a garantire libertà e trasparenza dell'azione amministrativa, con una revisione del metodo di lavoro improntato alla condivisione; a modificare la legge elettorale al fine di assicurare la governabilità, la segretezza e la libertà del voto; ad assegnare meno deleghe in capo alla Presidenza della Regione affinché abbia una funzione di coordinamento; a creare dialogo, confronto e collaborazione tra Regione ed Enti locali, garantendo la certezza delle risorse e prevedendo la modifica della legge regionale n. 48/1995 in materia di finanza locale, su proposta e previa intesa con gli Enti locali; a favorire e sostenere le Pari opportunità, riaprendo il dibattito per arrivare all’approvazione della legge in materia; a rinegoziare i rapporti con lo Stato con l’obiettivo di garantire condizioni finanziarie certe; a stringere proficui rapporti politici con le Istituzioni europee. Il secondo punto è sull'Amministrazione regionale e le società partecipate: affrontare la situazione della Casinò spa, attraverso un immediato Piano di riequilibrio economico-finanziario, da concertare con le parti interessate, e il conseguente Piano di rilancio da mettere in atto a breve termine; rilanciare l’azione delle società partecipate e il ruolo della finanziaria regionale Finaosta a favore dello sviluppo del tessuto economico regionale; improntare l'azione delle società partecipate alla trasparenza, alla garanzia di pari opportunità e di condizioni a tutte le aziende e imprese. Il terzo punto è dedicato alle politiche del lavoro e dello sviluppo: definire un piano pluriennale di politiche attive del lavoro con particolare attenzione ai giovani attraverso lo strumento del ricambio generazionale e la contestuale valorizzazione del personale del pubblico impiego; ridare impulso all’agricoltura, elemento chiave dell’economia e della società, semplificando l’accesso al PSR (Programma di sviluppo rurale) e agli altri strumenti di sviluppo per dare agli agricoltori tempi e risposte certe; attuare, nel settore del turismo, un'unica “cabina di regia” che coordini le azioni e la promozione della Valle d'Aosta. Il quarto punto riguarda l'istruzione, l'università e la cultura: verifica e riorganizzazione condivisa con gli insegnanti del percorso di applicazione e di sperimentazione delle Adaptations; rilancio del ruolo dell’Università della Valle d’Aosta e del Forte di Bard. Il quinto punto è sui trasporti: rendere utile ed efficiente la rete dei trasporti; predisporre il Piano strategico della ferrovia e realizzare l'Accordo-Quadro con Rete Ferroviaria Italiana-RFI; attivare un confronto con lo Stato per la revisione delle convenzioni in atto, per ridurre i costi all'utenza dell'autostrada. Il sesto punto concerne l'ambiente e i rifiuti: attuazione e potenziamento del Piano di gestione dei rifiuti, in piena coerenza con il referendum del 2012. Infine, l'ultimo punto è dedicato alla salute e al welfare: proseguire nella costruzione del nuovo modello di Welfare valdostano e dare impulso ai servizi sanitari territoriali.

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 134 del 10 marzo 2017
Conclusi i lavori della seduta straordinaria del 10 marzo 2017

I lavori del Consiglio straordinario del 10 marzo 2017 sono terminati con il giuramento di fedeltà alla Costituzione italiana e allo Statuto speciale per la Valle d’Aosta del Consigliere supplente Orfeo Cout, entrato in Aula dopo la votazione della mozione di sfiducia al Presidente della Regione.

L'Assemblea aveva preso atto della sospensione di diritto alla carica dei Consiglieri regionali Donzel, Fontana, La Torre e Stella Alpina provvedendo alla loro sostituzione con i Consiglieri Cout, Padovani, Norbiato e Contoz all'inizio della seduta.


SC

TORNA ALL'INDICE