CHIUDI PAGINA
STAMPA PAGINA
Riunione straordinaria del Consiglio regionale del 17 febbraio 2017

Indice



Comunicato n° 77 del 14 febbraio 2017
Sessione straordinaria del Consiglio Valle

Il Consiglio regionale si riunirà in sessione straordinaria venerdì 17 febbraio 2017, con inizio alle ore 10.00, per discutere un unico punto all'ordine del giorno: costituzione di una Commissione consiliare d'inchiesta, di cui all'articolo 21 del Regolamento interno, sull'acquisto da parte della Compagnia Valdostana delle Acque-CVA spa di turbine e di altro materiale proveniente dalla Cina.

La decisione è stata assunta oggi, martedì 14 febbraio, dal Presidente del Consiglio regionale Andrea Rosset dopo aver convocato la Conferenza dei Capigruppo.

La richiesta di un Consiglio straordinario è stata inoltrata lo scorso 10 febbraio dai Consiglieri Fosson, Restano, Marquis, Borrello, Marco Viérin, Cognetta, Gerandin, Certan, Chatrian, Bertin, Morelli, Roscio, Bertschy, Nogara, Fabbri, Grosjean, Laurent Viérin, La Torre.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 


SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 83 del 17 febbraio 2017
Iniziati i lavori della seduta straordinaria del Consiglio

Il Presidente del Consiglio Valle, Andrea Rosset, ha aperto i lavori del Consiglio straordinario riunito oggi, venerdì 17 febbraio 2017, per discutere un unico punto all'ordine del giorno: costituzione di una Commissione consiliare d'inchiesta, di cui all'articolo 21 del Regolamento interno, sull'acquisto da parte della Compagnia Valdostana delle Acque-CVA spa di turbine e di altro materiale proveniente dalla Cina.

La richiesta di un Consiglio straordinario è stata inoltrata lo scorso 10 febbraio dai Consiglieri Fosson, Restano, Marquis, Borrello, Marco Viérin, Cognetta, Gerandin, Certan, Chatrian, Bertin, Morelli, Roscio, Bertschy, Nogara, Fabbri, Grosjean, Laurent Viérin, La Torre.

Il Presidente Rosset ha riferito che, come concordato in Conferenza dei Capigruppo, la discussione avverrà su di una risoluzione che sarà presentata a inizio lavori e sarà articolata nel seguente modo: due interventi per ciascun Gruppo proponente (10 minuti per ciascun intervento), a seguire le repliche della Giunta regionale, quindi 2 interventi per ciascun Gruppo (10 minuti in totale per Gruppo).

Il Presidente ha poi comunicato che «la Conferenza dei Capigruppo riunita questa mattina ha deciso che al termine della riunione straordinaria di questo Consiglio vi sarà una discussione sulla situazione politica, con cinque minuti per gruppo consiliare.»

Il Consigliere Leonardo La Torre (UV) ha preso la parola per annunciare «le proprie dimissioni da Presidente della seconda Commissione e da componente della seconda e della quarta Commissione. La sentenza del 14 febbraio sui finanziamenti ai gruppi consiliari non può essere disattesa e mi impone di ridefinire la mia presenza in Aula. La sentenza, infatti, delegittima i Consiglieri, che sono stati condannati, ad operare all'interno della pubblica amministrazione, nell'attesa di essere sospesi: quindi, anche per non creare imbarazzo, mi dimetto anche da componente del gruppo Union Valdôtaine. Le dimissioni sono a valere da lunedì 20 febbraio.  È il minimo che si possa fare nel rispetto della sentenza e dei cittadini

Anche il Consigliere Marco Viérin (SA) ha dichiarato di aver presentato le proprie dimissioni dalla carica di Vicepresidente del Consiglio: «L'esito della sentenza relativa al processo di appello a Torino relativo all’utilizzo dei fondi a disposizione dei gruppi consiliari ha suscitato in me sconcerto e profonda amarezza. La sentenza ha inaspettatamente sovvertito quella emessa nel processo di primo grado a Aosta, in cui veniva sancita l’assoluzione poiché il fatto non sussiste. Cercherò di affrontare, con la determinazione che mi appartiene, questa difficile situazione che proverò a superare con la vicinanza della mia famiglia e dei miei amici. Sottolineo che il mio agire è sempre stato improntato alla correttezza e, nella fattispecie nel rispetto dei dettami della legge regionale che disciplina l’utilizzo delle risorse pubbliche. Sono fiducioso che le medesime ragioni che hanno portato all’assoluzione definitiva di un mio collega di gruppo avendo condotto gli stessi comportamenti saranno il presupposto per accertare la mia innocenza nel ricorso che promuoverò in Cassazione. Mi compiaccio per coloro che sono usciti con esito positivo da questa vicenda estremamente delicata con una legge regionale che, alla luce di tali eventi, abbiamo modificato. Il rispetto che serbo verso le Istituzioni mi impone, pur avendo la certezza di essere nel giusto e totalmente sereno con la mia coscienza, di rassegnare le dimissioni dal ruolo di Vicepresidente del Consiglio regionale, rimanendo sempre attivo nell'impegno per la nostra Valle d'Aosta alla quale continuo a credere e per la quale dobbiamo lavorare

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 84 del 17 febbraio 2017
Consiglio straordinario su CVA: gli interventi dei Consiglieri proponenti

La discussione sulla costituzione di una Commissione consiliare d'inchiesta sull'acquisto da parte della Compagnia Valdostana delle Acque-CVA spa di turbine e di altro materiale proveniente dalla Cina, oggetto della seduta straordinaria del Consiglio regionale, riunito oggi, venerdì 17 febbraio 2017, si è aperta con gli interventi dei Consiglieri dei Gruppi che hanno proposto il tema all'ordine del giorno.

Il Consigliere Alessandro Nogara (UVP) ha illustrato il testo di una risoluzione, richiamando l'iniziativa approvata dall'Aula il 25 gennaio 2017, con la quale è stato chiesto l'intervento del Presidente della Regione, per il tramite di Finaosta, per «dare mandato al Consiglio di amministrazione di CVA per rimuovere dai rispettivi incarichi il Presidente e il Direttore, visto il venir meno del rapporto di fiducia» e ha motivato la presentazione della risoluzione «in quanto non è stata data attuazione alla decisione di questo Consiglio

Il Consigliere Nogara ha proseguito ripercorrendo le problematiche emerse: «Anche in base al lavoro ispettivo di alcuni Consiglieri, sono emerse, supportate da adeguata documentazione, diverse criticità. Innanzitutto, i rendimenti dei macchinari non sono mai stati fatti nella quasi totalità dei materiali acquistati e previsti dai vari contratti. Inoltre, sempre nei contratti, si richiedeva un basso rendimento in specifica rispetto allo storico, senza considerare la norma nazionale che prevede uno scostamento massimo consentito dell'1.5%. In tutti i rendimenti questo scostamento ha comportato notevoli perdite. Dubbi poi sono emersi sul materiale, soggetto ad usura precoce: in alcune centrali è stato necessario cambiare dopo soli due anni le turbine. La dirigenza in Commissione aveva sostenuto che questo materiale era stato scelto in un'ottica di risparmio. Ma dubbi ci sono anche sul costo di questo materiale: abbiamo coinvolto tecnici che hanno affermato che il costo materiale cinese è inferiore di un terzo rispetto a quello europeo. Non bisogna fare confusione tra rendimenti delle macchine e produzione. Altro punto dolente è la scadenza delle concessioni: un argomento cui bisognerà prestare la dovuta attenzione. Infine, sottolineo il fatto che si continua a comprare impianti eolici, ma di queste iniziative lo veniamo a sapere dai giornali

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta si è detto soddisfatto della discussione in corso: «Già nel 2013 era stato avviato un dibattito sulla situazione della CVA, ma allora non c'erano prove, anche perché la dirigenza della società ha sempre negato il riscontro alle richieste di accesso agli atti dei Consiglieri e alle istanze delle Commissioni. Il partito degli onesti, per come stanno le cose, può affermare che la strada è giusta e che questa risoluzione è condivisibile. Voglio poi specificare che la Regione ha un debito di 42 milioni di euro per pagare i debiti di CVA: anche su questa vicenda è sempre mancata trasparenza. Il pericolo più grande è che CVA, società che ci dava utili, diventi un altro disastro come la Casa da gioco. Non c'è intento persecutorio, l'unica preoccupazione è che la CVA funzioni

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, ha evocato l'avvio del percorso di CVA sul mercato cinese: «Diciotto Consiglieri, cioè la maggioranza dell'Assemblea, ritiene, non solo necessario bensì dovuto, indagare sull'argomento se non altro per una questione di chiarezza nei confronti dei valdostani, in particolar modo dei dipendenti della CVA, per capire se sono state assunte decisioni contrarie alla buona gestione o addirittura dannose per il gruppo, se sono stati compiuti abusi, illeciti o semplicemente leggerezze; oppure, come sostengono i vertici societari attuali, tutte le loro scelte sono state lungimiranti e vantaggiose per l'attività di impresa dell'azienda. È fondamentale prendere l'impegno fin d'ora a diffondere pubblicamente l'esito gli esiti della Commissione d'inchiesta nei minimi dettagli, sia che da essa risultino comportamenti e scelte discutibili, sia che ne risulti invece un'incontrovertibile capacità manageriale, come detto dal Presidente di CVA. Sarà interessante farsi illustrare in Commissione tutti i dati reali che ci sono stati fino ad ora negati: costi, valutazioni, decisioni, procedure di gare. L'immaginazione al potere evocata dal Presidente Trisoldi spaventa un po', quindi facciamo chiarezza

Il Capogruppo della Stella Alpina, Pierluigi Marquis, ha evidenziato: «In questi ultimi anni sono state circa 30 le iniziative discusse in quest'Aula, frutto di attività ispettive. La fornitura del materiale cinese è stata una procedura chiacchierata sin da subito, sin dal 2008. A leggere gli atti emerge un dialogo tra sordi: i Consiglieri che sottopongono problemi e dubbi, la CVA che sostiene che tutto vada bene. Anche in vista della quotazione in borsa della società, è davvero arrivato il momento di chiarire tutta la vicenda. Non è del tutto negativo che i manager abbiano puntato allo sviluppo del business piuttosto che il perseguimento delle finalità pubbliche, ma non possiamo dimenticare che stiamo parlando di una società partecipata regionale. Su questo punto a mio avviso si è creata la maggiore confusione, sulla discrasia tra aspetto privato e aspetto pubblico, sulla valorizzazione dell'imprenditoria e la crescita del sistema Valle d'Aosta. parliamo di commissione speciale, che però ha gli stessi poteri delle commissioni ordinarie: diciamo che sarà una commissione con unico argomento e con obiettivo di mettere pietra tombale sulla questione, facendo definitiva chiarezza

Per il Consigliere di PNV Antonio Fosson, «CVA potenzialmente è una realtà molto positiva per la nostra regione, ma andare in borsa senza una situazione trasparente, con dubbi sulla sua gestione e sulla sua operatività, vorrebbe dire peggiorare solo le cose. La nostra azione non è assolutamente disfattista, anzi. La dirigenza, nelle audizioni nelle Commissioni, ha parlato di agire seguendo certe indicazioni, ma non ha fatto nomi. In merito alle responsabilità della Giunta, non ricordo nella mia esperienza assessorile di convocazioni della dirigenza CVA. Lavorando si sbaglia, è umano, ma non è accettabile la reiterazione degli errori. In un modello di gestione politica della Valle d'Aosta la cui crisi ha gradi di responsabilità diversa, andare a verificare la gestione di CVA, la sua indipendenza e i motivi di certe scelte dubbie è un atteggiamento corretto

«Siamo d'accordo sul fatto che si debbano fare gli opportuni approfondimenti - ha detto il Capogruppo del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz -, tuttavia non siamo così convinti dello strumento proposto, ossia la Commissione d'inchiesta, che è di fatto un'ulteriore Commissione speciale, con impiego di personale e dispendio di risorse: penso alla Commissione speciale per le riforme istituzionali che è costata lo stipendio del Presidente Restano ma che non ha mai avuto alcun risultato. Nutriamo dubbi anche perché di recente abbiamo un esempio di come si possa operare con profitto all'interno di una Commissione permanente, penso a tutta l'attività di approfondimento sul Casinò svolta dalla seconda Commissione. Ricordo, inoltre, che le nostre Commissioni d'inchiesta non hanno le stesse attribuzioni di una Commissione parlamentare di inchiesta così come non possono esercitare i poteri dell'autorità giudiziaria, non possono costringere nessuno a presentarsi o a rilasciare dichiarazioni secondo le modalità proprie alla magistratura inquirente: possiamo soltanto raccogliere dati, audire persone in presenza di una disponibilità degli interessati. Credo dunque che si possa tranquillamente dirimere la questione in seconda o in quarta Commissione, utilizzando lo spazio orario di quelle Commissioni che non si riuniscono con regolarità. Proponiamo quindi di sviluppare nelle Commissioni competenti già costituite l'attività di indagine sulle turbine cinesi e ci rendiamo disponibili a lavorare in tal senso anche se non siamo componenti di quella Commissione.»

Il Consigliere del gruppo Misto Elso Gerandin ha specificato: «CVA deve restare un valore aggiunto per la Valle d'Aosta. Noi crediamo nella società, nei suoi dipendenti, nei suoi tecnici e nelle loro competenze; crediamo meno nei vertici e nelle loro scelte. CVA è nata col fine di non creare monopolio, ma non è stato mai chiarito perché si sia creato un monopolio proprio con la costituzione di questa società. Ad essere unico cliente di Water Gen Power è stata la CVA: ci chiediamo se questo non sia stato un soggetto creato ad arte, tenuto conto del fatto che nessun altro ha mai manifestato interesse nei suoi confronti. Poco chiara è stata anche la scelta di quotare in borsa la CVA, considerato il fatto che questo Consiglio non ha mai avuto delucidazioni in merito. Ma chiaro non è nemmeno il ruolo di Finaosta, che di certo non è secondario. Mi chiedo quale valore abbia il codice etico sulla "concorrenza" per un dipendente che ricopre un ruolo dirigenziale nella stessa Finaosta dal 1989

Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy, ricordato che la richiesta di dimissioni «è stata votata all'unanimità e solo un altro atto politico, che dovrà avere la maggioranza, potrà controvertire questo impegno» ha evidenziato: «Per noi è un errore mantenere per così tanto tempo alla guida di una società molto importante le stesse persone: la rotazione in posti chiave è un criterio da adottare necessariamente per il futuro

SC-MM

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 85 del 17 febbraio 2017
Consiglio straordinario su CVA: approvata una risoluzione per la costituzione di una Commissione d'inchiesta sull'acquisto di turbine cinesi

La seduta straordinaria del Consiglio del 17 febbraio 2017 si è conclusa con l'approvazione di una risoluzione per la costituzione di una Commissione consiliare d'inchiesta sull'acquisto da parte della Compagnia Valdostana delle Acque-CVA spa di turbine e di altro materiale proveniente dalla Cina. Il testo è stato approvato con 21 voti a favore (UVP, SA, ALPE, M5S, GM, PNV, La Torre) e 13 astensioni (UV, PD-SVdA).

La risoluzione delibera di costituire, ai sensi dell'articolo 21 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale, una Commissione consiliare d'inchiesta con l'incarico di verificare e approfondire le modalità con le quali CVA spa ha proceduto all'acquisto di turbine e altro materiale proveniente dalla Cina al fine di verificare la qualità delle forniture aggiudicate; di stabilire che la Commissione sia composta da sei Consiglieri regionali che al termine del proprio operato, nel corso del quale essa potrà acquisire atti e procedere ad audizioni, la Commissione di inchiesta rimetterà al Consiglio una relazione conclusiva in cui saranno evidenziati gli esiti dei lavori. La Commissione svolgerà il proprio mandato entro il 31 marzo 2017.

Presidente della Commissione è stato eletto, con votazione segreta e con 20 schede a favore, il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara; della Commissione fanno inoltre parte i Consiglieri Marquis (SA), Roscio (ALPE), Fosson (PNV), Cognetta (M5S), Gerandin (GM). Il Consigliere Nogara ha annunciato di rinunciare all'indennità di funzione prevista in qualità di Presidente della Commissione.

In sede di repliche sulla discussione generale, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha dichiarato: «Concordiamo che sia importante avere tutte le informazioni in modo che ci sia chiarezza su questo tema, ma crediamo anche che gli andamenti e gli utili dimostrino come la CVA sia la società più importante a livello regionale, tant'è che si sta andando verso la quotazione in borsa, con un lavoro che ha dato risultati soddisfacenti per tutti. Ricordo poi che ad oggi l'utilizzo ottimale delle acque è quasi totale, tant'è che per diversificare la sua attività, CVA si è spinta in acquisti importanti nell'eolico e nel solare con risultati redditizi che hanno portato frutti annuali che sono sotto gli occhi di tutti. Noi riteniamo pertanto che CVA sia una società che abbia operato bene grazie ai suoi dirigenti e ai suoi dipendenti: bene che si voglia mettere l'accento sulla puntuale tematica delle turbine cinesi, ma rimettere in discussione il tutto sembra eccessivo. Non siamo dell'idea che l'istituzione di una Commissione d'inchiesta risolva i problemi, ma riteniamo che gli approfondimenti possano essere svolti nelle Commissioni consiliari permanenti.»

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha replicato: «L'esigenza di capire è di tutto il Consiglio, non è solo nostra, perché se le scelte fatte dalla dirigenza non sono valide le sconteremo tutti nel futuro. Noi vogliamo capire di più: vogliamo sapere quale sarà il futuro di questo materiale che ha avuto problemi in tutte le centrali. Non ce l'abbiamo né con Giachino, né con Trisoldi.»

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta si è chiesto il motivo per cui «il Presidente della Regione non si faccia rispettare per una risoluzione che lui stesso ha votato. Strana appare anche l'affermazione per cui lo sfruttamento attuale delle acque non permette un incremento ulteriore di CVA. Se una Commissione speciale ha le stesse caratteristiche di una Commissione ordinaria, l'articolo 21 del Regolamento consiliare è privo di senso. Oggi il Presidente della Regione tenta di nuovo di insabbiare la questione: respingo questo atteggiamento, perché bisogna andare fino in fondo. È mortificante che in Valle d'Aosta a decidere siano i nominati e che i dirigenti, oltre a stabilirsi i benefit, siano inamovibili. Ribadisco l'opportunità di far lavorare questa nuova Commissione.»

Il Consigliere Alberto Bertin (ALPE) si è detto stupito dal parere negativo del Presidente Rollandin sulla Commissione speciale. «È importante che questa Commissione si faccia, per rendere chiara e trasparente la vicenda legata all'acquisto delle turbine cinesi. In Europa solo CVA le ha acquistate, nessun altro produttore di energia europeo si è fornito dai cinesi. Procedere in questo percorso, investendo oltre 60 milioni di euro, è stato quantomeno imprudente. Bisogna verificare se e quali danni ha creato questa scelta, soprattutto tenendo conto dell'entità dell'investimento. La Commissione speciale resta lo strumento migliore per approfondire questa e altre tematiche importanti legate alla gestione della CVA.»

Il Capogruppo di PNV, Claudio Restano, ha parlato di situazione paradossale: «Il Consiglio regionale, proprietario di CVA, chiede a Finaosta di rimuovere i vertici, Finaosta chiede un parere legale per rimuovere il suo vice-direttore da un incarico che lei stessa ha assegnato, senza peraltro causare alcun danno economico: questa resistenza supera ogni misura; il vaso è colmo.»

Il Capogruppo di SA, Pierluigi Marquis, ha ribadito la validità della richiesta dell'istituzione di una Commissione d'inchiesta: «Abbiamo sottoscritto l'iniziativa perché gli strumenti utilizzati fino ad ora non ci erano sembrati risolutivi: infatti, le audizioni svolte fin qua in Commissione non hanno prodotto i risultati necessari e il comportamento dei vertici societari è stato oltraggioso e non corretto nei confronti della nostra Assemblea. Oggi, dobbiamo chiudere questa questione: con senso di responsabilità, chiediamo che si formalizzi questa Commissione e che si possa addivenire ad un confronto franco e mirato a chiarire la tematica.»

Il Capogruppo del PD-SVdA, Jean-Pierre Guichardaz, ha annunciato l'astensione del gruppo, «nell'ottica di sostenere l'idea che non sia opportuno costituire un'ennesima Commissione speciale. Non chiediamo di farne parte, ma siamo disponibili a partecipare ai lavori e contribuire per quanto di nostra competenza agli approfondimenti che saranno condotti.»

SC-MM

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 86 del 17 febbraio 2017
Dibattito sulla situazione politica

Al termine dei lavori della seduta consiliare straordinaria del 17 febbraio 2017, che ha portato alla costituzione di una Commissione consiliare d'inchiesta sull'acquisto da parte della Compagnia Valdostana delle Acque-CVA spa di turbine e di altro materiale proveniente dalla Cina, l'Aula ha discusso della situazione politica.

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta, dopo aver ripercorso «alcuni problemi giudiziari del partito degli onesti» e annunciato «al più presto la presentazione di una mozione di sfiducia all'Assessore alle finanze», ha definito «di coraggio la scelta di alcuni colleghi di rimettere le deleghe. Chi pensa di risolvere i problemi con la filosofia non è molto coerente. Mi chiedo come facciate a pensare che la gente sia così stupida

Il Capogruppo della Stella Alpina Pierluigi Marquis ha sottolineato: «La politica regionale sta vivendo un grave momento di difficoltà, una situazione in cui non ci si riesce a far apprezzare dai cittadini per l'operato portato avanti. In merito alla sentenza del Tribunale di Torino, sono sicuro che tutti hanno sempre agito nell'interesse della collettività, nessuno si è messo soldi in tasca; mi auguro che coloro ancora sub judice possano dimostrare la loro innocenza nel ricorso in Cassazione. Come Consigliere, tutti insieme dobbiamo riorientare la nostra azione, anche considerate le difficoltà di gestire, a causa della legislazione stringente, le risorse economiche dei gruppi. Esprimo la massima solidarietà al collega e amico Marco Viérin e al collega La Torre, che hanno avuto il coraggio e il senso di responsabilità di dimettersi dalla carica di Vicepresidente del Consiglio Valle e dalla Presidenza della Commissione

Il Capogruppo di PNV Claudio Restano si è soffermato sul concetto di responsabilità: «Il nostro obiettivo è seguire gli ideali in cui crediamo andando al di là dei partiti, delle tessere. La Torre e Marco Viérin hanno dimostrato di badare ai fatti e non agli annunci, e per questo li ringrazio. La responsabilità in politica assume anche la veste di avere il coraggio di fare scelte, portare avanti progetti e strategie, mantenendoli nel tempo, sapendoli adattare ad eventuali variabili. Responsabilità va però riconosciuta anche nei confronti di scelte che hanno portato ad un disastro nell'agricoltura, nel trasporto ferroviario, nella casa da gioco. La nostra responsabilità è anche stata quella di andare controcorrente, ma sempre per migliorare il confronto e per lavorare in quest'Aula a favore della popolazione valdostana

Il Consigliere di ALPE Fabrizio Roscio ha precisato: «I Consiglieri di ALPE sono stati assolti dall'accusa di utilizzo di soldi pubblici per fini privati, così come faremo valere la nostra innocenza e tendiamo ad ottenere la piena assoluzione nelle sedi opportune. Ciò che ora ci interessa maggiormente è la questione politica: basti pensare che le analisi delle Commissioni hanno fatto emergere elementi di grave responsabilità politica su dossier rilevanti. La comunità valdostana versa in serie difficoltà in vari ambiti, questa maggioranza ha fallito perché i risultati non sono arrivati. Le responsabilità sono evidenti, di questo va reso conto ai valdostani. E noi alle nostre responsabilità, non ci sottraiamo

Il Consigliere del gruppo Misto Elso Gerandin ha voluto ribadire «di non aver mai cavalcato la questione del finanziamento dei gruppi, visto che, sino all'ultimo grado di giudizio, restano i presupposti per dimostrare la propria innocenza. È inaccettabile che si pensi di poter chiudere la questione della trasparenza con questo capitolo; un capitolo doloroso che è la minima parte di una gestione improponibile. Alla luce della sentenza, è opportuno prendersi in carico le responsabilità e dimettersi dalle cariche di governo: non si possono avere due pesi e due misure. Ricordo che nel 2013 si era discusso di far dimettere il Presidente della Regione che aveva ricevuto un avviso di garanzia

Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha evidenziato: «L'UVP ha scelto di stare in silenzio sulla vicenda della sentenza sui fondi dei gruppi perché la politica deve stare su di un livello più alto, senza bisogno di farsi influenzare da vicende come queste. È vero però che la ricaduta politica si farà sentire e ci sarà una ricomposizione dei gruppi consiliari e su questo piano vogliamo rimanere: proseguiamo nella verifica politica e auspichiamo che al tavolo si siedano anche l'UV e il PD. Noi siamo entrati in maggioranza nell'anno della misericordia, ma per carattere diciamo sempre la nostra: quindi la nostra volontà è quella di portare avanti, in un progetto politico diverso, il lavoro che i valdostani ci hanno chiesto di fare. Speriamo che vi sia la volontà di farlo, nell'interesse di questa maggioranza

I lavori sono terminati. Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi mercoledì 22 e giovedì 22 febbraio 2017.


MM-SC

TORNA ALL'INDICE