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Riunione del Consiglio regionale del 7 e 8 febbraio 2017

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Comunicato n° 58 del 1° febbraio 2017
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà martedì 7 e mercoledì 8 febbraio 2017, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 26 oggetti, tra cui 8 interrogazioni, 13 interpellanze e 2 mozioni.

In merito alle interrogazioni, due sono state depositate congiuntamente da ALPE e dal Gruppo Misto: la prima riguarda l'autorizzazione dei lavori e delle rispettive spese per la ristrutturazione della Casa da Gioco di Saint-Vincent, mentre la seconda il programma d'azione per garantire una maggiore efficienza nella realizzazione di lavori pubblici.

Il gruppo ALPE ha posto cinque interrogazioni a proposito di: avvio dei lavori di ristrutturazione del Palazzo Roncas ad Aosta; interventi di soccorso in aiuto alle regioni del Centro Italia colpite dal terremoto; rete regionale per la ricarica dei veicoli elettrici; situazione debitoria del Circolo ricreativo della Regione; struttura e modalità di allertamento della Centrale operativa del 118.

Il gruppo Movimento 5 Stelle con un'interrogazione chiede notizie sulla tempistica per la formalizzazione delle relazioni relative ai superamenti delle portate annue di prelievo idrico di derivazione d'acqua degli anni 2015 e 2016.

Delle interpellanze, una è stata presentata congiuntamente dai gruppi ALPE e Misto in merito alla modalità di reclutamento del nuovo Presidente e del nuovo Direttore generale della società CVA.

Il gruppo ALPE illustrerà altre otto interpellanze: interventi per il contenimento dei tempi di attesa per l'effettuazione di determinate visite specialistiche; valutazione delle minori entrate del bilancio regionale imputabili all'evasione fiscale; posizione del Governo regionale sulla proposta di legge riguardante l'istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso; valutazione dei benefici ottenuti dall'allacciamento di immobili pubblici e privati alla rete di teleriscaldamento della città di Aosta; soutien de l'appel des associations culturelles valdôtaines pour la prononciation correcte des mots propres à notre région; accordo tra Ministro della salute e Assessori regionali in merito all'obbligatorietà delle vaccinazioni; eliminazione di campi obbligatori dalle modalità di iscrizione online degli alunni alla prima classe di ogni ordine e grado; valutazioni in merito al mantenimento della sede dell'Istituto Regina Maria Adelaide in via Torino ad Aosta.

Il gruppo Misto ha iscritto due interpellanze che riguardano la prima la revisione dell'accordo stipulato con lo Stato in merito alla definizione delle risorse finanziarie spettanti alla Regione a titolo di accisa, la seconda il reperimento di risorse finanziarie per la copertura del disavanzo per i servizi socio-educativi per la prima infanzia per il 2016.

Anche il gruppo M5S ha proposto due interpellanze: interventi di somma urgenza per la sistemazione della pista multiuso sita in località Chevrère a Champdepraz; mancata concessione di un contributo per la costruzione di una centralina e di un alpeggio.

Infine, all'ordine del giorno figurano due mozioni del gruppo ALPE: la prima concerne l'individuazione della figura del Direttore amministrativo dell'Istituto Musicale Pareggiato della Valle d'Aosta mediante una selezione pubblica; la seconda intende impegnare l'Assessore allo sport a riferire in Aula consiliare in merito al "bilancio di cassa" dell'evento "4K Endurance Trail Valle d'Aosta".

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 65 del 6 febbraio 2017
Iscritte due interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria domani, martedì 7, e dopodomani, mercoledì 8 febbraio 2017, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da due punti.

Sono state infatti iscritte due interrogazioni a risposta immediata, presentate una dal M5S e l'altra congiuntamente dai gruppi ALPE e Misto, riguardanti alcune notizie emerse dagli organi di informazione sulla recente inchiesta della Procura di Milano.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

SC

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Comunicato n° 66 del 7 febbraio 2017
Comunicazioni del Presidente del Consiglio

Il Consiglio Valle, in apertura dell'adunanza convocata oggi, martedì 7, e domani, mercoledì 8 febbraio 2017, per discutere un ordine del giorno composto di 28 punti, ha commemorato la figura di Francesco Salzone, Consigliere regionale della Stella Alpina per due Legislature, dal 2003 al 2013, scomparso il 31 gennaio scorso, e ha osservato un minuto di silenzio in suo ricordo.

In merito all'attività del Consiglio, il Presidente Andrea Rosset, nelle sue comunicazioni all'Aula, ha riferito che venerdì 3 febbraio scorso, a seguito dell'impegno assunto durante l'ultima adunanza dell'Assemblea, ha convocato i Presidenti delle Commissioni consiliari permanenti al fine di fornire alcuni chiarimenti in merito al ruolo degli organi consiliari. «In particolare - ha precisato il Presidente -, nel corso della riunione, ho provveduto a distribuire due memorie, la prima riguardante le consultazioni e le audizioni delle Commissioni, la seconda in merito alle conseguenze derivanti dall'inosservanza delle leggi.»

Il Consiglio è ora sospeso per una riunione dei Capigruppo consiliari sul tema del Casinò di Saint-Vincent, a seguito della richiesta del Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian.

SC

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Comunicato n° 67 del 7 febbraio 2017
Ripresi i lavori dopo una sospensione sul tema del Casinò di Saint-Vincent

Nella seduta consiliare del 7 febbraio 2017, dopo una sospensione dei lavori, il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, ha riferito: «La pausa è stata fruttuosa perché la Conferenza dei Capigruppo ha deciso di velocizzare l'iter della proposta di legge sul Casinò, depositata ieri dai Consiglieri componenti la seconda Commissione, ad eccezione dei gruppi Union Valdôtaine e PD-Sinistra VdA, ai fini della sua iscrizione a questa adunanza del Consiglio: questo pomeriggio audiremo i Sindacati, l'Amministratore unico e il Collegio sindacale. Ringrazio i colleghi per questa disponibilità

Passando poi alla trattazione delle interrogazioni, il Movimento 5 Stelle ha riportato all'attenzione dell'Aula il tema delle portate annue di prelievo idrico di derivazione d'acqua.

In particolare, il Consigliere Roberto Cognetta ha voluto conoscere le tempistiche di presentazione e di invio delle relazioni riguardanti gli anni 2015 e 2016 inerenti i controlli sui superamenti delle portate massime e medie annue di subconcessione delle derivazioni ad uso idroelettrico presenti sul territorio regionale, visto che «a seguito di una richiesta di accesso agli atti, mi è stato risposto che la prevista relazione della competente struttura regionale relativa al 2015 non era stata ancora preparata

L'Assessore alle opere pubbliche, Mauro Baccega, ha risposto: «La relazione relativa al 2015 non è ancora stata ultimata dall’Ufficio gestione demanio idrico per due motivi: si sta effettuando un controllo incrociato dei dati dei derivatori e della società Terna e si sta procedendo al caricamento materiale dei dati nel nuovo database relativo alle produzioni di energia idroelettrica. L’Ufficio competente ritiene che l’attività di controllo dei dati possa concludersi nel mese di febbraio e la relazione potrà essere consegnata nel mese di marzo

Per quanto concerne l’annualità 2016, l'Assessore ha riferito che l’Ufficio gestione demanio idrico «è ancora in attesa dei dati relativi ad alcuni mesi da parte di alcuni derivatori, inoltre ha richiesto i dati a Terna, in modo da poter effettuare controlli incrociati. Si ritiene che entro la fine del mese di marzo si possa disporre di tutti i dati.  Per completare il caricamento dei dati nel programma e per effettuare le operazioni di controllo dei risultati occorreranno ancora due mesi di tempo. Pertanto la relazione relativa all’annualità 2016 potrà essere disponibile entro la fine del mese di maggio.»

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha ribadito: «Questi dati sono importanti in quanto si riferiscono ai controlli relativi alle subconcessioni di derivazione d'acqua ad uso idroelettrico presenti in Valle d'Aosta. Sono fondamentali al fine di evidenziare mancanze o comminare sanzioni. Integro la mia richiesta chiedendo anche di poter disporre di questo nuovo database.»

MM

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Comunicato n° 68 del 7 febbraio 2017
Interrogazione sulla ristrutturazione della Casa da Gioco di Saint-Vincent

I gruppi ALPE e Misto, con un'interrogazione congiunta posta nella seduta consiliare del 7 febbraio 2017, sono tornati sul tema della ristrutturazione della Casa da gioco di Saint-Vincent.

Constatato che «nell'ambito dell'esame del dossier Casinò in seconda Commissione consiliare, un consulente incaricato dalla Casa da gioco prima dell'inizio dei lavori di ristrutturazione ha dichiarato che si è voluto spendere molto di più di quello che era necessario», i Consiglieri hanno voluto sapere chi abbia autorizzato tutti i lavori effettuati dal 2011 al 2014, per un ammontare di 120 milioni di euro.

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nella risposta, ha premesso che «i costi sostenuti per i lavori di ristrutturazione del Billia e della Casa da gioco ammontano a 89 milioni 621 mila e 201 euro per investimenti capitalizzati, evidenziati nei bilanci della società approvati dall’Assemblea dei soci e trasmessi annualmente al Consiglio regionale, e a 30 milioni 545 mila 239 euro per investimenti spesati, che indicano i costi correlati all’investimento, con particolare riferimento agli oneri aggiuntivi di carattere gestionale, sostenuti dalla società durante il periodo di effettuazione dei lavori in relazione alla scelta, condivisa con la Regione, di mantenere aperta l’attività durante i lavori.»

«Inoltre - ha precisato il Presidente -, il piano di sviluppo indica una stima dei costi, come cifre di larga massima, proprio perché non si tratta di una progettazione preliminare, ma di linee di indirizzo alla cui realizzazione ha provveduto in concreto la Casinò de la Vallée spa, individuata nel piano come stazione appaltante in virtù di un mandato senza rappresentanza conferitole dalla Regione.»

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian, nella replica, ha evidenziato: «Con la nostra iniziativa auspicavamo chiarezza, ma la risposta del Presidente Rollandin lascia la domanda irrisolta: chi, a livello di proprietà, ha autorizzato l'allora Amministratore unico a realizzare questi lavori supplementari che hanno generato costi molto più elevati rispetto a quanto approvato dal Consiglio regionale? Non c'è uno straccio di documento o di delibera, ma si parla genericamente di accordo con la proprietà: i conti della serva non tornano e i dubbi aumentano. Allora ci chiediamo: in quale società, la proprietà dà una delega in bianco all'amministratore? Noi riteniamo che questi 120 milioni di euro dovessero essere autorizzati formalmente

SC

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Comunicato n° 69 del 7 febbraio 2017
Interpellanza sulle risorse spettanti alla Regione a titolo di accisa

Il Consigliere Elso Gerardin del gruppo Misto, con un'interpellanza posta nel corso della seduta consiliare del 7 febbraio 2017, ha voluto fare il punto sulla questione delle risorse spettanti alla Regione a titolo di accisa.

In particolare, il Consigliere, richiamando la sentenza della Corte costituzionale del 2015 in merito alla finanziaria della Regione Sardegna secondo la quale le Regioni non hanno titolo a incamerare l'accisa su prodotti realizzati o importati ma non immessi in consumo sul proprio territorio, ha chiesto «quali somme sono state introitate a bilancio regionale dall'azienda Heineken per gli anni 2015 e 2016 e la previsione 2017 in merito alle accise versate o da versare; chiedo anche se sia intenzione del Governo regionale rivedere l'accordo sottoscritto con scadenza 2026, anche a seguito dell'approvazione della legge di stabilità 2015.»

Le Président de la Région, Augusto Rollandin, a répondu: «Les données relatives au produit des accises sur la bière sont les suivantes: pour l’année 2015, la donnée vérifiée est de 2,9 millions d’euros; pour l’année 2016, la prévision est de 3,3 millions d’euros; pour l’année 2017, la prévision est également de 3,3 millions d’euros.  Ces chiffres se réfèrent au produit total des accises sur la bière et non pas uniquement à l’entreprise Heineken. Le Gouvernement régional n’a pas l’intention pour le moment de réviser l’accord avec l’entreprise, puisque les contenus de ce dernier ont été jusqu’à présent respectés. Il faut rappeler que l’accord en question comporte plusieurs retombées positives, car il prévoit un contrat de location avec Vallée d’Aoste Structure, un contrat de location d’entreprise avec la société SIMA et, enfin, un accord commercial de promotion d’image. Il convient par ailleurs de rappeler que la reconduction de l’accord est intervenue à la demande de la société Heineken Italia, qui souhaitait intégrer l’usine de Pollein dans un plan d’investissements pluriannuels, effectivement réalisés par la suite. La reconduction dudit accord garantit donc le déroulement de l’activité industrielle dans l’établissement de Pollein pendant une longue période, ainsi que la sauvegarde de l’emploi: c’est pourquoi il n’y a pas de raison d’envisager une révision de l’accord étant donné que les accises sur la bière ne sont pas le seul bénéfice pour l’économie régionale découlant de la présence d’Heineken en Vallée d’Aoste

Il Consigliere Gerandin ha replicato: «Non è in discussione il rispetto dei termini da parte di Heineken, ma bisognerà spiegare ai valdostani il mantenimento di un accordo che prevede l'esborso di 76 milioni in dieci anni per una sponsorizzazione, a fronte di una diminuzione delle accise. Alla sigla dell'accordo, nel 2015, quando si prospettava un rientro pari a 220 milioni di euro (ovvero un quinto del bilancio regionale), avrebbe potuto esserci una logica, ma adesso, per come stanno le cose, sarebbe decisamente opportuna una revisione. Teniamo conto che all'appello, rispetto alle previsioni iniziali, mancano 100 milioni all'anno. La colpa non va imputata a nessuno, ma non si può continuare con questa situazione.»

MM

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Comunicato n° 70 del 7 febbraio 2017
Iscritta in via d'urgenza una proposta di legge sul Casinò de la Vallée

I lavori pomeridiani del Consiglio del 7 febbraio 2017 sono cominciati alle ore 18.30, dopo una lunga sospensione che ha portato all'espressione del parere favorevole all'unanimità da parte della seconda e della quarta Commissione sulla proposta di legge che contiene disposizioni urgenti per il risanamento finanziario della Casinò de la Vallée spa, presentata dai Consiglieri La Torre (UV), Cognetta (M5S), Chatrian (ALPE), Gerandin (GM), Fabbri e Grosjean (UVP), Marquis (SA) e Fosson (PNV). Relatore dell'iniziativa legislativa è stato nominato il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre.

Il testo è stato iscritto in via d'urgenza per la sua trattazione in Aula subito dopo la discussione sulla mozione che riguarda l'individuazione della figura del Direttore amministrativo dell'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta mediante selezione pubblica.

I gruppi di opposizione hanno chiesto il rinvio al prossimo Consiglio delle restanti interpellanze e di una seconda mozione.

A fine mattinata, l'Assemblea ha concluso i propri lavori con un'interpellanza del Movimento 5 Stelle ha chiesto notizie in merito alla sistemazione della pista multiuso sita in località Chevrère nel comune di Champdepraz.

Il Consigliere Roberto Cognetta ha spiegato: «Il lavoro di ripristino del dissesto di questa pista multiuso è stato considerato come "intervento di somma urgenza" e l'Amministrazione regionale ha destinato 141 mila euro per coprire parte delle spese stimate in 168 mila euro, mentre il restante sarà versato dalla società Euriver srl che gestisce, assieme al Comune, la pista.» Il Consigliere ha quindi chiesto se sia intenzione del Governo regionale verificare se sussistano i reali presupposti di carattere di somma urgenza, visto che non porta a nessun abitato, e quali siano i motivi di interesse della società di gestione.

L'Assessore alle opere pubbliche, Mauro Baccega, ha specificato: «Le strutture tecniche valutano la situazione e classificano l’urgenza dell’intervento: nel caso in esame la struttura attività geologiche ha rilevato la situazione come a pericolosità medio-bassa come evoluzione del fenomeno, ma ha ritenuto l’intervento di consolidamento del pendio urgente per evitare erosioni di sponda e quindi pericoli di frane che potessero costituire uno sbarramento temporaneo del torrente con rischi per le località a valle. Per quanto concerne i controlli, evidenzio che le procedure di realizzazione sono a carico del Comune che interviene con le modalità ritenute più idonee per fare fronte al rischio rilevato. L'erogazione dei fondi è effettuata previa verifica del computo presentato, nella misura del 95% per stato di avanzamento dei lavori e termina dopo il collaudo delle opere realizzate.»

L'Assessore ha poi riferito che non era a conoscenza di quanto dichiarato dal Consigliere, rispetto all’intervento economico della società Euriver, ma ha approfondito la situazione attraverso il Comune: «Si tratta di una pista per la creazione di una rete di percorsi multiuso, praticabili a piedi o in mountain bike, con racchette da neve e sci da fondo nella stagione invernale. Sotto la pista è collocata la tubazione di una centralina idroelettrica della Euriver e la pista è stata realizzata in occasione della costruzione della tubazione, ma oggi, ripeto, essa appartiene al Comune che la considera a tutti gli effetti una viabilità comunale. L’intervento inoltre è finalizzato a scongiurare fenomeni di piena incontrollati a seguito di sbarramenti del corso d’acqua e la protezione della pista è funzionale a questo scopo. La zona, anche a seguito dell'alluvione, ha avuto problematiche significative e si è quindi ritenuto doveroso intervenire in somma urgenza.»

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha detto di «non avere dubbi sul fatto che la procedura sia stata seguita secondo i dettami della legge, ma è la procedura stessa che non va: non va che non si sappia chi abbia fatto la perizia geologica, così come non va che i lavori siano stati assegnati con procedura diretta perché dichiarati di somma urgenza. Ci vuole maggiore chiarezza e attenzione in queste procedure. Dare 140 mila euro di soldi pubblici non è la cosa migliore soprattutto per una pista che non va verso nessun centro abitato, ma serve solo per coprire i tubi della centrale idroelettrica. Non basta il parere del Sindaco per dichiarare la somma urgenza, l'Assessore deve dare delle direttive ai suoi uffici affinché vi sia un maggiore controllo.»

SC

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Comunicato n° 71 del 7 febbraio 2017
Respinta una mozione sull'individuazione della figura del Direttore amministrativo dell'Istituto Musicale Pareggiato

Le modalità di individuazione della figura del Direttore amministrativo dell'Istituto Musicale Pareggiato della Valle d'Aosta sono state l'oggetto di una mozione presentata dal gruppo ALPE e discussa alla ripresa dei lavori nel tardo pomeriggio della seduta consiliare del 7 febbraio 2017.

Il testo, respinto con 26 astensioni (UV, SA, PD-SVdA, UVP e PNV) e 7 voti favorevoli (ALPE, M5S e GM), intendeva impegnare «l'Assessore all'istruzione e cultura a farsi portavoce, presso il Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Musicale, della volontà del Consiglio regionale di individuare la figura del Direttore amministrativo attraverso una selezione pubblica

Nell'illustrazione, la Consigliera Chantal Certan ha evidenziato «la necessità di nominare un nuovo Direttore amministrativo attraverso una procedura di selezione pubblica aperta e trasparente, dando la possibilità di partecipare a tutti coloro che possiedono i requisiti. Vogliamo parlare di 'chiara trasparenza'. Questa non è una nomina politica e se il Consiglio di Amministrazione non si aprirà a una manifestazione di interesse, si perpetuerà un sistema che nomina gli amici degli amici. La Valle d'Aosta deve uscire da questo sistema buio, devono essere garantiti il principio di trasparenza e le pari opportunità, anche perché vi sono sentenze che chiaramente hanno messo in luce che per nominare un Direttore amministrativo andavano fatte procedure pubbliche con manifestazione di interesse preventiva. Come si garantiscono altrimenti pari opportunità e trasparenza se non si rende pubblica l'apertura della selezione di ricerca del Direttore amministrativo?»

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha replicato: «La questione è già stata trattata con un'interpellanza nello scorso Consiglio del 25 gennaio e ribadisco che l'articolo 25 dello Statuto dell'Istituto Musicale detta paletti molto chiari per l'individuazione di questa figura professionale tecnica. Procedere alla nomina del Direttore Amministrativo ai sensi di questa previsione non significa procedere ad una nomina di imperio. Colgo l’occasione per comunicare che il 21 gennaio il Giudice del lavoro di Aosta ha respinto un ricorso promosso da due docenti dell’Istituto Musicale che contestavano l’obbligo di prestare, per alcune ore, la propria attività di docenza presso il Liceo Musicale, come previsto da una deliberazione della Giunta regionale del luglio 2016, nonché dall’apposita convenzione tra Liceo e Istituto. Nella causa di lavoro si è costituito il solo Istituto Musicale con cui abbiamo collaborato, in quanto la Regione non era stata chiamata in causa. Faccio notare ancora che la procedura in questione, stabilita dall’articolo 25 dello Statuto, sicuramente può essere rapida e far conseguire il risultato di nominare il Direttore Amministrativo già in una prossima riunione del Consiglio di Amministrazione, probabilmente già la prossima settimana, come ampiamente auspicato, tra l’altro, dal nuovo Presidente. Su questa mozione ci asterremo, proprio perché la politica non vuole intromettersi in questa nomina, ma vuole che si segua la procedura statutaria

La Consigliera Certan ha replicato: «Auspico che il Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Musicale vada a fondo di questa vicenda e approfondisca i motivi del voler nominare tanto in fretta il Direttore Amministrativo. Dato che l'Assessore segue le norme solo quando le fa comodo, mi auguro che il Consiglio di Amministrazione sappia seguire la procedura opportuna e non quella che è sì prevista dallo Statuto, ma che non garantisce trasparenza e pari opportunità.»

Il Presidente della quinta Commissione "Servizi sociali", Luigi Bertschy (UVP), ha osservato: «All'Istituto Musicale si è aperta una fase nuova, è importante trovare una dimensione di tranquillità. L'astensione a questa mozione non significa che non sia intenzione garantire la massima trasparenza

MM

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Comunicato n° 72 del 7 febbraio 2017
Approvata una proposta di legge per il risanamento finanziario del Casinò de la Vallée

In conclusione dei lavori dell'adunanza del 7 febbraio 2017, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità la proposta di legge che contiene disposizioni urgenti per il risanamento finanziario della Casinò de la Vallée spa, presentata nella mattinata di ieri dai Consiglieri La Torre (UV), Cognetta (M5S), Chatrian (ALPE), Gerandin (GM), Fabbri e Grosjean (UVP), Marquis (SA) e Fosson (PNV). Il testo è stato iscritto in via d'urgenza in Aula dopo che la seconda e la quarta Commissione hanno espresso parere favorevole all'unanimità nel pomeriggio odierno.

L'iniziativa legislativa, che si sviluppa in cinque articoli illustrati dal Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre (UV), prevede «entro 60 giorni la presentazione di un piano di ristrutturazione aziendale che precede e accompagna eventuali successivi interventi finanziari emergenti da una precisa chiara situazione patrimoniale ed economica della Casa da gioco di Saint­Vincent e che si ripropone di realizzare, entro il più breve tempo possibile, il previsto pareggio di bilancio.» Viene, inoltre, prevista «la possibilità di nominare un collegio di saggi, a garanzia di trasparenza e di partecipazione di tutto il Consiglio regionale.»

Contestualmente, l'Assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, che impegna il Governo regionale a rivedere radicalmente l'organizzazione della Casinò spa (Amministratore unico, Collegio sindacale, i quadri con funzioni di responsabilità nei settori del personale, gioco, marketing, relazioni sindacali) e a verificare la reale situazione gestionale e a valutarne un'eventuale necessità di finanziamento legata all'attuazione del piano di rilancio previsto dalla proposta di legge approvata.

Il Consigliere relatore Leonardo La Torre (UV) ne ha presentato la filosofia: «La discussione sul Casinò ha carattere prioritario e il Consiglio regionale si è confrontato ampiamente convenendo sul fatto che la Casa da gioco è un elemento strategico per la Valle e vi è quindi la necessità di dare una risposta urgente ad un momento di grande difficoltà. Una risposta chiara e leggibile da tutti i valdostani per affermare la centralità della Casa da gioco, ma anche il rispetto per tutti i settori produttivi della regione che hanno la medesima priorità. Vogliamo quindi rassicurare i valdostani su come vengono spesi i soldi del bilancio regionale, ma vogliamo anche rassicurare i lavoratori della Casa da gioco. Dopo un dibattito approfondito, si afferma un principio fondamentale: non si possono dare dei soldi pubblici senza un adeguato piano di ristrutturazione, senza un adeguato management. Con questo testo vogliamo uscire dalla logica degli interventi spot che non danno un futuro alla Casa da gioco e non danno dignità ai suoi lavoratori. In tempi brevi abbiamo prodotto questo lavoro per dimostrare come la politica sia in grado di fornire soluzioni con urgenza ai problemi quando questi sono condivisi.»

Il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, ha osservato che «c'erano visioni differenti nell'affrontare questo argomento, ma con questa proposta i Consiglieri della seconda Commissione hanno voluto trovare una soluzione politica che fosse di mediazione. Il problema del Casinò non è solo un problema di mancanza di risorse e con questo testo abbiamo voluto ribadirlo perché riteniamo che la Casa da gioco sia un'azienda che può ancora portare ricchezza alla regione. Oggi diciamo la parola fine al fallimento gestionale di questo ultimo periodo, ivi comprese delle professionalità più importanti (marketing, gioco e personale). Bisogna avere una visione diversa del futuro: oggi dobbiamo rifarci alla meritocrazia e alla competenza, perché dare soldi in mano a chi non li sa far rendere sono soldi sprecati. Dobbiamo anche valutare il nostro impegno nei confronti dell'azienda: la politica deve stare fuori dall'azienda, ma dobbiamo trovare il manager e il progetto giusti, seguendoli con coerenza ma avendo la capacità di fare in modo che queste professionalità possano gestire questa difficilissima fase, senza avere paura di traghettare l'azienda verso la privatizzazione. Un obiettivo, questo, che non sarà per fuggire dalle responsabilità, ma per valorizzare un nostro bene prezioso. Il passato ha prodotto un fallimento economico e culturale, ma oggi la politica si assume la responsabilità di rimettere in piedi un'azienda e non soltanto di dare soldi ad un carrozzone. A noi compete farlo con serietà, nel rispetto di tutta la comunità, anche per ritrovare un equilibrio tra la Casa da gioco e le altre attività produttive. La serietà sta nel comportarsi in questo senso. Per un progetto serio e affidabile ci vuole una politica che approvi progetti, che dia indirizzi, ma che si allontani dall'ambito gestionale che non sa e non può fare funzionare. Un punto di ripartenza, quindi, ma anche un punto di arrivo del fallimento precedente.»

Per il Capogruppo del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz, «questo è un testo di salvataggio che va nella giusta direzione, rilevando l'esistenza di un problema che riguarda la Valle d'Aosta intera, sia per la sua entità economica sia per le ricadute sociali che potrebbe ingenerare, se non risolto. Ma si va nella giusta direzione anche perché si è concordato che questo testo di legge sarà rafforzato da un ordine del giorno per garantire una copertura finanziaria e rendere esigibile il piano di ristrutturazione aziendale. In parallelo a questo aspetto, andrà fatta una revisione consistente dell'attuale governance. Il nostro gruppo, pur votando la legge nel suo insieme, si asterrà sull'articolo 3 in merito al collegio dei saggi, in quanto riteniamo che in questo momento non sono utili sovrastrutture politiche a composizione variabile, che possono rallentare il risanamento e il rilancio che auspichiamo. Apprezziamo comunque l'emendamento proposto dal relatore, che rinvia a una volontà politica l'istituzione del collegio dei saggi, senza renderlo obbligatorio. Oggi abbiamo anche potuto apprezzare il senso di responsabilità delle Organizzazioni sindacali, che hanno dimostrato uno spirito collaborativo. Ora occorre lavorare rapidamente alla soluzione del problema della Casa da gioco.»

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, ha detto che «il Consiglio ha deciso di riappropriarsi di quel ruolo propulsore in un momento in cui il Governo regionale è congelato su questo tema. Per due volte, infatti, la Giunta regionale non ha potuto approvare la sua proposta, per due volte il Consiglio regionale ha quindi preso in mano il dossier. Non si possono cancellare le scelte fatte negli anni passati, ma qualcuno dovrà rispondere del fallimento gestionale, amministrativo e politico di questo dossier, in particolare negli ultimi mesi. Oggi, si segna un cambio di rotta o quantomeno di approccio: vogliamo promuovere un percorso alternativo, abbandonando la logica di spendere risorse pubbliche senza avere prima un piano di ristrutturazione e di rilancio credibile e chiaro. Non vogliamo più dare assegni in bianco a chi gestisce la Casa da gioco, come è stato fatto in questi ultimi tempi, con lavori realizzati senza decisioni formalizzate che hanno fatto lievitare i costi. Il percorso che vogliamo indicare con questa proposta va nella direzione di recuperare credibilità nei confronti dei lavoratori, dei privati, delle banche e della comunità tutta intera. L'auspicio è che questo impegno non venga inficiato da un ordine del giorno che tenti di fare entrare dalla finestra quello che abbiamo estromesso dalla porta.»

Il Capogruppo di Pour Notre Vallée, Claudio Restano, ha rilevato: «A condurre la cosiddetta 'operazione verità' sul Casinò sono stati i Consiglieri, che, coi lavori della seconda Commissione e le numerose audizioni, hanno ricostruito la situazione disastrosa in cui si trova oggi la Casa da gioco. Abbiamo così potuto capire gli errori commessi, come la mancanza di un vero piano strategico, di un piano marketing adeguato e di una valutazione dello sviluppo del gioco in Europa; e poi ancora il fallimento conclamato della collaborazione con Macao o l'unione dell'albergo con la Casa da gioco. E così si è arrivati ad un finanziamento che a nostro avviso è privo di basi giuridiche. La necessità è quella di mettere un punto e andare a capo in questa vicenda, e in questo senso innanzitutto va redatto un piano di risanamento che metta in sicurezza le casse della Casa da gioco, tranquillizzi i dipendenti e le loro famiglie. Solo dopo questo passaggio potremo valutare le risorse finanziare da affidare. Oggi il Consiglio con questa norma dà una prima risposta seria e la voteremo in modo convinto.»

Per il Capogruppo di Stella Alpina, Pierluigi Marquis, «dopo la presa di coscienza da parte del Consiglio della grave situazione finanziaria del Casinò, come Consiglieri abbiamo voluto proporre questa iniziativa legislativa che parte da un punto fondamentale: mettere al centro del nuovo percorso il piano di ristrutturazione aziendale. Un percorso intrapreso con urgenza - in relazione alla grave situazione di cassa in cui versa la Casa da gioco - e con chiarezza, nei confronti dell'azienda e dei suoi lavoratori oltre che di tutti i valdostani: è questa una svolta nei rapporti tra la politica e la Casa da gioco. Noi immaginiamo che si lavori sul fronte delle spese e sulla situazione gestionale: i lavoratori saranno chiamati a fare dei sacrifici, ma lo faranno se intravvederanno delle prospettive di rilancio. Sarà quindi importante lavorare anche sul fronte dei ricavi: non si potranno solo aspettare i clienti, ma si dovrà agire sul marketing, sulla comunicazione, facendo sistema con il resto del territorio. Oggi, diciamo anche che la dirigenza va azzerata, perché la gestione è stata deficitaria e occorre mettere nelle giuste mani la Casa da gioco. Il piano industriale richiesto è serio e richiederà un approccio nuovo, che andrà monitorato, perché la legge Madia prevede che entro tre anni bisognerà ripianare la società. Non possiamo far finta che non ci siano delle responsabilità e la politica deve avere la capacità di fare autocritica: dopo la scelta di valorizzare il patrimonio immobiliare, il Casinò si è trovato come una nave senza timone in mezzo al mare. Tutti devono capire che non si scherza, che il mondo sta cambiando che da oggi si deve ragionare in modo diverso, dove ognuno dà il proprio contributo, dialogando tutti insieme. Crediamo che questa sia l'unica modalità in cui si poteva intervenire in modo legittimo e senza correre dei grossi rischi. Come Stella Alpina crediamo fortemente in questo progetto e ci mettiamo a disposizione per dare il nostro contributo volto a risolvere questa difficile problematica.»

Il Consigliere del gruppo Misto, Elso Gerandin, ha evidenziato: «Stiamo esaminando un testo breve, ma molto importante, perché lancia un segnale di attenzione nei confronti di un patrimonio valdostano. Come mai si è giunti ad una situazione tanto drammatica? Come questa legge potrà dare una risposta in tempi brevi? Sono queste due domande che si pongono i lavoratori della Casinò de la Vallée. Per rispondere occorre tenere conto degli investimenti privi di copertura e del silenzio che per anni ha avvolto la reale situazione della Casa da gioco. Alla base di questo disastro ci sono quindi bugie e una finanza creativa. Ci sono anche grandi responsabilità politiche. Ora è finito il tempo di raccontare favole, bisogna compiere una scelta che tenga conto del salvataggio dell'azienda, nel rispetto della normativa vigente. Non è giusto che a pagare siano i dipendenti: chi ha causato questo disastro deve assumersene le responsabilità. Io penso che non si voglia risolvere il vero problema: non si parla di riorganizzazione interna, si sono sperperati 60 milioni di soldi pubblici della ricapitalizzazione del 2014; se non si raggiunge un equilibrio finanziario non ci sarà l'equilibrio economico. Mi auguro che il nuovo piano di ristrutturazione aziendale dia prospettive, certezze ai lavoratori, che faccia spendere risorse dei cittadini a beneficio dei cittadini. Non ci sono lavoratori di serie A o di serie B: la politica non deve alimentare conflitti sociali, deve fare un passo indietro e far rispettare le tempistiche di questa legge, in modo da dare nuove prospettive alla nostra comunità.»

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha rilevato che «per un mese il Presidente della Regione ha proposto la soluzione di dare dei soldi al Casinò, così come faceva dal 2010, attraverso un rifinanziamento o un ristoro senza nulla in cambio: concettualmente è una soluzione che non sta più in piedi, né per le leggi nazionali, né per la Corte dei conti, né per noi Consiglieri. Oggi, c'è un problema politico: il Presidente Rollandin non riesce più a gestire la sua maggioranza e deve accettare le soluzioni proposte da altri per non essere messo in minoranza, tra l'altro facendole sue. Qualcuno può pensare che il Presidente abbia il Governo in mano, ma non è più così: per quanto tempo si potrà andare avanti? Forse, sarebbe meglio dire basta, prendere atto che non si hanno più i numeri, lasciare o andare a votare. Non è più una questione politica è una questione di buon senso e il buon senso non ha colore politico: oggi, questa proposta di legge è di buon senso ed è per questo che l'ho sottoscritta e la voterò. Una volta approvata questa legge, il Presidente dovrà però porsi un problema politico, perché il muro contro muro non è più possibile con tutti i problemi che la Regione si trova ad affrontare. Se vuole aprire una porta a questo ragionamento, il Presidente dovrebbe fare uno sforzo: aspetto una risposta sincera.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha replicato: «Questa proposta di legge parte da un assunto di base: prevedere un piano di riorganizzazione. La proposta normativa presentata in Giunta e mai votata si basava sull'aver completato l'operazione verità sui conti sugli investimenti della Casa da gioco e anch'essa prevedeva la redazione di un piano. Oggi in quest'Aula partiamo da questo punto di giusta osservazione su quanto occorra fare prima di elargire nuove contribuzioni in vista di un rilancio del Casinò. Nei lavoratori della struttura non ci deve essere rassegnazione, stiamo immaginando un progetto di ripartenza. Non si è mai mascherato alcun conto, sono sempre stati specificati tutti gli investimenti. È quanto mai difficile concretizzare piani di sviluppo innovativi nei momenti di crisi, soprattutto nell'ambito del gioco. Su questo tema tutti abbiamo compiuto uno sforzo e condividere determinate decisioni non corrisponde al dover rinunciare alle proprie posizioni. Ringrazio tutte le forze politiche e le Organizzazioni sindacali per l'attenzione dedicata a questa tematica in un momento tanto delicato: abbiamo scritto e approvato in un giorno una legge che dà opportunità di ripartenza.»

I lavori sono conclusi: il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 22 e giovedì 23 febbraio 2017.

SC-MM

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