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Riunione del Consiglio regionale del 29, 30 novembre, 1° e 2 dicembre 2016

Indice



Comunicato n° 604 del 28 novembre 2016
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà a partire da domani, martedì 29 novembre 2016, con inizio alle ore 15.30, per esaminare un ordine del giorno composto di cinque oggetti, tra cui due interrogazioni a risposta immediata e un'interpellanza.

La prima interrogazione a risposta immediata è stata posta dal Movimento 5 Stelle per avere notizie in merito all'eliminazione del Bon de chauffage, mentre la seconda è stata depositata dai gruppi ALPE e Misto per chiedere conferma della quotazione in borsa della società CVA spa.

L'interpellanza del gruppo ALPE, la cui discussione è stata rimandata dalla scorsa adunanza del 22 novembre, riguarda invece l'attivazione di percorsi scuola e lavoro presso istituti professionali regionali.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 605 del 29 novembre 2016
Comunicazioni del Presidente del Consiglio Valle

Il Presidente del Consiglio Valle ha aperto i lavori dell'Assemblea convocata a partire da oggi, martedì 29 novembre 2016, per discutere un ordine del giorno composto di 5 punti.

Il Presidente Andrea Rosset, nelle sue comunicazioni, ha annunciato che la Conferenza dei Capigruppo, riunita nel primo pomeriggio di oggi, ha deciso che la sessione dedicata alla discussione delle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2017-2019 si terrà a partire dalle ore 15.30 di lunedì 12 fino a giovedì 15 dicembre prossimi.

Il Presidente del Consiglio ha poi ricordato che la scadenza termini per il sindacato ispettivo (interrogazioni, interpellanze e mozioni) per la prossima adunanza è fissata per le ore 13.00 di mercoledì 30 novembre e che la convocazione ordinaria partirà venerdì 2 dicembre. Ha poi riferito che il termine ultimo per l'espressione del parere della seconda Commissione sui due disegni di legge in materia di bilancio, affinché possano essere iscritti all'ordine del giorno suppletivo, è previsto per mercoledì 7 dicembre, così come il termine ultimo per la presentazione degli eventuali question time e per la convocazione del suppletivo è per venerdì 9 dicembre.

SC

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Comunicato n° 606 del 29 novembre 2016
Comunicazioni del Presidente della Regione

Nella seduta consiliare del 29 novembre 2016, il Presidente della Regione ha comunicato all'Aula che, il 24 novembre scorso, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo concernente le norme di attuazione dello Statuto speciale della Valle d’Aosta in materia di demanio idrico, sul quale il Consiglio regionale aveva espresso il proprio parere favorevole il 14 luglio 2016.

Intervenendo alla seduta del Consiglio dei ministri come previsto dall’articolo 44 dello Statuto, il Presidente Augusto Rollandin ha sottolineato che questa norma di attuazione rappresenta un momento molto importante per l’ordinamento valdostano, perché trasferisce al demanio della Regione tutte le acque pubbliche (compresi per esempio ghiacciai, laghi, aree fluviali) e la titolarità delle relative funzioni amministrative, ma anche dal punto di vista pratico, essendo l’acqua una risorsa fondamentale per lo sviluppo sostenibile della Valle d’Aosta. 


SC

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Comunicato n° 607 del 29 novembre 2016
Dibattito sulle comunicazioni del Presidente della Regione

Successivamente alle comunicazioni del Presidente della Regione, nella seduta consiliare di martedì 29 novembre 2016, si è sviluppato un dibattito.

Il Consigliere dell'UVP Nello Fabbri ha puntato l'attenzione sulla sentenza della Corte costituzionale n. 251 che, ha sottolineato, apre possibilità insperate affinché i Comuni vengano esentati dall'obbligo della cessione delle quote azionarie possedute nella società di produzione idroelettrica. È importante, ha proseguito Fabbri, che almeno sia data possibilità di scegliere. Con l'aiuto di tutti, ha aggiunto, il nostro auspicio è che la situazione possa essere risolta in modo positivo. Per Fabbri è importante seguire questo aspetto.

Il Consigliere di ALPE Alberto Bertin ha definito l'approvazione della norma di attuazione in materia di demanio idrico un atto storico; si tratta di un momento importante, che vede la conclusione di un lungo iter. Il Consigliere Bertin ha anche osservato che la Commissione paritetica sta finalmente portando a buon fine dossier bloccati da tempo.

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian, preso atto che oggi è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione la legge in materia di trasparenza delle società partecipate, ha invitato il Presidente della Regione ad attivarsi in tutte le sedi per caricare al più presto gli elenchi degli operatori economici che erogano servizi a società partecipate e tutti gli affidamenti da ora in avanti. Affrontando poi la mancata discussione delle leggi finanziarie in questa riunione del Consiglio, il Capogruppo Chatrian ha evidenziato che non è più tempo di gestire in solitudine dossier milionari e poi diventati fallimentari, intesi come bancomat per aumentare le entrate regionali. Ad oggi a questa situazione non c'è terapia, solo buoni propositi che non conducono da nessuna parte. Se la maggioranza è così favorevole alla condivisione, lo dimostri chiaramente. Il gruppo ALPE, ha detto Chatrian, opererà per migliorare e incidere sugli articoli dei provvedimenti legislativi. Infine, in merito alla quotazione in borsa della CVA, il Capogruppo Chatrian ha riferito di un'intervista rilasciata dal Presidente della Società, che di fatto blinda già la discussione che non c'è ancora stata in seconda Commissione sulle risorse dell'articolo 19, che non riguarda solo il Casinò, ma anche la CVA. Come al solito, ha concluso Chatrian, la forma e la sostanza vengono calpestate.

Per il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin bisogna spiegare ai cittadini cosa sta succedendo nella politica valdostana, perché non era mai successo che una Commissione non desse parere sul bilancio. In questo momento la Valle d'Aosta è in grande difficoltà economica, ha detto Gerandin, e se non andassimo ad attingere alle riserve di CVA avremmo nel bilancio 2017 minori risorse rispetto al 2016. La triste realtà, ha aggiunto, è che la Valle d'Aosta sta lentamente morendo e la maggioranza in Consiglio regionale non ha un progetto credibile; in questo momento la politica non ha bisogno di compromessi, ha bisogno di decisioni: che la maggioranza dimostri, quindi, di essere compatta e coesa per poter dare alla Valle quello che merita. Invece, ha osservato Gerandin, le difficoltà all'interno della maggioranza sono evidenti, perché fino ad ora si è raccontato ai valdostani un mondo che non esiste, con un progetto che è troppo ambizioso, e questo è preoccupante. Per Gerandin, bisogna fare un esame di coscienza e se non c'è la possibilità di governare è meglio andare tutti a casa: è il miglior regalo che si possa fare ai valdostani per la fine dell'anno.

Per il Presidente della Commissione, Leonardo La Torre, la Commissione sta facendo un buon lavoro: c'è la possibilità di ripartire attraverso un confronto serio perché il bilancio all'esame dei Commissari è un buon bilancio e lo sarà ancor di più nella misura in cui riusciremo a recepire tutte le sensibilità politiche e amministrative presenti in Aula. Ci sono stati elementi dirompenti, arrivati con ritardo, ha aggiunto La Torre, che hanno determinato la necessità per la Commissione e per i gruppi politici di approfondire i temi: bene, quindi, che la Commissione abbia preso il suo tempo e che cerchi di esprimere il parere su di un bilancio che non deve essere solo dei 35 Consiglieri ma di tutta la comunità al fine di fornire risposte utili ai cittadini. La Commissione, ha concluso La Torre, farà il proprio dovere lunedì prossimo affinché l'Aula possa discutere il bilancio nei tempi e nei modi corretti: il bilancio è un atto concreto e noi vogliamo dare dei contributi concreti.

Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha dichiarato che la discussione del bilancio ai tempi supplementari parte in maniera giusta, perché è all'insegna del buon senso e perché finalmente sarà possibile analizzare tutta la documentazione in tempi adeguati. Per Bertschy viene di nuovo riconosciuta l'autonomia dei partiti e movimenti di esprimere giudizi, di valutare il lavoro svolto e di parlare alle persone. I primi mesi della nuova maggioranza, ha aggiunto Bertschy, hanno evidenziato difficoltà, come era normale forse dovesse accadere: l'importante è che si abbia il coraggio di dire le cose. Rivendichiamo, ha detto il Capogruppo dell'UVP, di poter fare politica alla nostra maniera, con le nostre idee di governo, che siano condivise e di prospettiva. Discutere, per Bertschy, significa provare a trovare soluzioni; non serve a nulla invocare ogni volta le elezioni. Passando a parlare di bilancio, il Capogruppo ha riferito che una buona parte del documento darà soddisfazione alla comunità valdostana, ma lavorando ancora si potrà ottenere un buon risultato complessivo. Sarà tuttavia un bilancio che non potrà soddisfare tutte le esigenze, ma per Bertschy metterà ordine e avvierà riforme. Resta aperta la discussione sul Casinò, ha sottolineato il Capogruppo, un'azienda di grande importanza, che non può essere trattata al novantesimo minuto; piuttosto, si è aperta una partita che sarà molto lunga. Al momento, ha precisato Bertschy, ci stiamo confrontando e a nostro avviso questo è un lavoro che va incontro ai valdostani. In maggioranza le prospettive sono cambiate, ha concluso: è emersa la voglia di approfondire i dossier e questo non può che far nascere un modello differente.

Per il Consigliere del M5S Roberto Cognetta la situazione attuale della Valle d'Aosta non è frutto di una recessione economica ma di un cambio di modello economico, ma purtroppo questo concetto si continua a dimenticarlo. Per il Consigliere, dall'inizio della Legislatura si parla di questioni di metodo, sottolineando come la condivisione sia una necessità, il Governo di questa Regione non lo ha capito e continua a fare come se non fosse successo nulla. Al M5S, ha aggiunto Cognetta, non importa quale fazione governerà, al M5S importa il bene dei valdostani: quindi le discussioni sulle singole persone non sono importanti. Importante, invece, ha osservato Cognetta, il lavoro fatto in queste settimane in seconda Commissione: tutti i Commissari hanno convenuto sullo stralcio dell'articolo 19 sul Casinò perché era impresentabile e chi lo ha proposto ha fallito politicamente. Purtroppo, ha concluso il Consigliere, siamo di fronte ad una lotta politica di potere fra le forze rappresentate in Consiglio, mentre bisognerebbe coinvolgere in maniera più attiva le parti sociali e i cittadini: mi auguro che cominceremo a parlare di tutto questo, anche con un Consiglio che diventi itinerante sul territorio per spiegare ai cittadini cosa stiamo facendo, e che entro la fine della Legislatura ce la faremo.

Il Capogruppo di Pour Notre Vallée Claudio Restano ha osservato che sta avvenendo un cambiamento, tenuto conto del fermento, della voglia di confronto e di condivisione. Ha quindi parlato di responsabilità nei confronti della popolazione, di mantenere fede a progetti concreti e non filosofici, guardando al reale, agli interessi delle aziende, delle famiglie, delle parti più disagiate. Restano ha poi sottolineato che la maggioranza si è allargata, la minoranza si è mantenuta energica nella volontà e nel modo di proporsi: oggi la novità è la presa di coscienza di ogni singolo Consigliere di poter contare, di potersi confrontare e di poter discutere non solo nelle segrete stanze. Questa fase, per il Capogruppo Restano, ha veramente portato avanti una volontà di costruire, anche facendo scelte coraggiose, frutto di una programmazione condivisa. Il peggio, ha evidenziato Restano, è far credere alla popolazione che i problemi si risolvano con un colpo di bacchetta magica all'ultimo minuto che dilapida risorse. Tutti i Consiglieri, ha concluso Restano, hanno maturato la voglia di partecipare in maniera costruttiva per risolvere i problemi, senza tuttavia consegnare deleghe in bianco; anche per il bilancio, ci vogliono fatti e non parole.

Il Capogruppo della Stella Alpina, Pierluigi Marquis, ha dichiarato che il nuovo approccio e le nuove regole per la stesura del bilancio hanno messo tutti in difficoltà, a partire dagli uffici preposti. In questo percorso, ha detto Marquis, sono emerse sensibilità, visioni differenti che hanno suscitato un confronto che arricchisce la democrazia. Per il bilancio ora ci saranno momenti di approfondimento per cercare soluzioni non semplicemente contabili, ma politiche per il rilancio della Casa da gioco e per trovare una gestione sostenibile. La fase odierna, ha aggiunto Marquis, non è una fibrillazione all'interno del Consiglio o della maggioranza, ma va letta come un'esigenza di partecipazione nell'ambito di un lavoro che deve essere proficuo.

Chuidendo il dibattito, il Capogruppo Jean-Pierre Guichardaz ha puntualizzato che il PD-SVdA, con meno clamore di altri gruppi ma con la stessa forza, ha avanzato la richiesta di chiarimento in merito ai contenuti del bilancio e in particolare sull'articolo 19 relativo al Casinò: lo stralcio è stato, quindi, richiesto dai Capigruppo di maggioranza al fine di aprire un dibattito che portasse ai chiarimenti necessari al fine di contribuire alla costruzione del bilancio. Per Guichardaz, si tratta di un percorso che non ha altri obiettivi che quello di chiarire in prospettiva la situazione del Casinò e di CVA, di avere elementi di certezza sia sui finanziamenti, sia sul futuro, proprio per affrontare la discussione sul bilancio con cognizione di causa. Per il Capogruppo del PD-SVdA, il metodo adottato fino ad ora va rivisto: ci sono più teste e più idee, ma da quando siamo in maggioranza, senza gridarlo, abbiamo avanzato la richiesta di rivedere il metodo. Ci accontentiamo, ha aggiunto Guichardaz, dei risultati e lavoriamo quotidianamente per realizzare il programma: questa è la politica che vogliono i cittadini, tutto il resto è teatrino, a noi interessa governare la regione. Ha quindi lanciato un messaggio: il cambiamento di metodo va preteso a 360 gradi, ma per una questione di correttezza lo si deve richiedere a tutti, anche a quelle persone che ci rappresentano nelle varie società partecipate; le decisioni vanno condivise prima e non dopo, su tutti i contenuti, da tutto l'Esecutivo.

MM-SC

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Comunicato n° 608 del 29 novembre 2016
Interrogazione a risposta immediata sul Bon de chauffage

Con un'interrogazione a risposta immediata posta dal Movimento 5 Stelle nella seduta del Consiglio regionale del 29 novembre 2016, l'Aula è tornata a parlare del Bon de chauffage, ovvero il concorso della Regione alle spese per il riscaldamento domestico.

Il Consigliere Roberto Cognetta ha voluto sapere se il Governo regionale intenda eliminare questa misura e utilizzare le risorse residue per altri aiuti, come il fondo per l'inclusione. Il Consigliere ha anche osservato che negli anni si è registrato un calo delle risorse destinato al Bon de chauffage e che non ha giovato l'introduzione dell'ISEE.

L'Assessore alle attività produttive ha riferito che il Governo regionale non ha mai pensato di eliminare il Bon de chauffage. L'unica preoccupazione è stata quella di organizzare una procedura che consentisse di rientrare nel budget previsto ed evitare debiti fuori bilancio, come richiesto da tutto il Consiglio regionale. L'Assessore Donzel ha anche precisato che l'ISEE risulta essere ad oggi il miglior strumento per individuare cittadini in difficoltà, anche se non è di facile applicazione per la burocrazia richiesta ai cittadini. L'Assessore ha concluso dicendo che sono possibili dei correttivi, ma bisogna evitare di richiedere ulteriore documentazione alle famiglie.

Il Consigliere Cognetta ha replicato che occorre aiutare i cittadini. L'ISEE non può essere l'unico parametro per la concessione di sussidi, ha aggiunto Cognetta, osservando che per quest'anno, prorogando i termini di presentazione delle domande a fine dicembre, il Bon de chauffage non sarà erogato.

MM

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Comunicato n° 609 del 29 novembre 2016
Interrogazione a risposta immediata sulla quotazione in borsa della società CVA

I gruppi ALPE e Misto, ponendo un'interrogazione a risposta immediata nella seduta del Consiglio regionale del 29 novembre 2016, hanno voluto avere conferma della quotazione in borsa della società Compagnia Valdostana delle Acque-CVA, la società partecipata indirettamente dalla Regione autonoma Valle d’Aosta la cui mission è quella di produrre energia pulita e sostenibile da fonti rinnovabili.

Il Consigliere Alberto Bertin (ALPE) ha richiamato la decisione della Corte costituzionale con la quale ha sancito l'illegittimità dell'articolo 11 della legge Madia (legge 124/2015) nella parte in cui si prevede che i decreti legislativi attuativi siano adottati previa acquisizione del parere reso in Conferenza unificata, anziché previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni. Considerando che questa pronuncia avrebbe effetti anche sul decreto attuativo n. 175/2016 recentemente approvato e relativo alle società a partecipazione pubblica, il Consigliere ha voluto conoscere le valutazioni fatte relativamente alla società controllata CVA.

Il Presidente della Regione ha risposto che occorre sottolineare, in primo luogo, che, come espressamente chiarito dalla sentenza n. 251 del 2016, le pronunce di illegittimità costituzionale contenute in questa decisione sono circoscritte alle sole disposizioni di delegazione della legge delega in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (la legge n. 124 del 2015) e non si estendono alle relative disposizioni attuative. Queste pertanto, laddove siano già state emanate - come nel caso del decreto legislativo 175/2016 sulle partecipazioni pubbliche - devono intendersi, ad oggi, come pienamente vigenti. Al momento, quindi, le disposizioni di cui al disegno di legge di stabilità regionale per il triennio 2017-2019 relative alla quotazione in borsa di CVA si confermano del tutto coerenti con il quadro normativo vigente, dal momento che, in base al citato decreto legislativo 175/2016, la quotazione della società si configura come unico strumento alternativo rispetto all’obbligo di dismissione.

Il Presidente Rollandin ha poi voluto precisare che la quotazione di CVA rappresenta comunque l’esito di una riflessione avviata da tempo che porta ad individuare questa soluzione come opportuna e vantaggiosa sia per la Regione, che manterrebbe in questo modo il controllo della Società valorizzando, al contempo, l’investimento fatto negli anni, sia per la Società CVA, che attraverso la quotazione in borsa potrà attrarre nuovi investitori sul mercato, assicurandosi nuove e ulteriori possibilità di sviluppo.

Il Consigliere Bertin (ALPE), nella replica, ha osservato che il Presidente di CVA in Commissione aveva definito questa operazione una mera presa d'atto della legge Madia, mentre oggi il Presidente Rollandin sostiene che sia una decisione meditata da tempo. Secondo il Consigliere Bertin, occorre, alla luce della sentenza, considerare attentamente le modalità di quotazione, valutando anche soluzioni che prevedano una public company oppure un azionariato diffuso e, soprattutto, se sia o no il caso di procedere alla quotazione.

MM

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Comunicato n° 610 del 29 novembre 2016
Approvata una risoluzione sull'agricoltura. Respinte tre risoluzioni su Casinò, CVA e Istituto musicale

Nella seduta consiliare del 29 novembre 2016, l'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità una risoluzione depositata in Aula dai dai gruppi ALPE, M5S e Misto.

L'iniziativa impegna il Governo regionale a riferire con urgenza alla Commissione consiliare competente la reale situazione sull'accesso per il 2015 alla Riserva nazionale zone montane (DAR) e a chiarire quali garanzie si possano dare agli agricoltori valdostani che rischiano di perdere risorse economiche di cui hanno diritto.

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin, nell'illustrare l'iniziativa, ha richiamato l'impegno approvato dal Consiglio l'8 novembre scorso di richiedere un incontro urgente con il Ministro per le politiche agricole al fine di illustrare la questione e condividere le azioni da intraprendere con assoluta tempestività per riuscire a garantire a tutti gli agricoltori valdostani l'accesso per l'anno 2015 alla Riserva nazionale DAR. Oggi, ha aggiunto Gerandin, questa risoluzione nasce dal fatto che siamo venuti a conoscenza che una non riassegnazione dei titoli entro fine dicembre 2016 porterebbe ad una perdita definitiva delle risorse 2015 di cui gli agricoltori hanno diritto. Gli agricoltori, ha commentato il Consigliere, hanno bisogno di essere tranquillizzati dicendo loro che il termine non è così perentorio e vorremmo essere sicuri di un impegno personale dell'Assessore all'agricoltura: questa è una problematica che deve essere gestita politicamente e non dai funzionari regionali in trasferta a Roma. Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, ha poi aggiunto che gli agricoltori hanno bisogno di certezze e di garanzie: sul discorso DAR le aziende hanno bisogno di conoscere lo stato dell'arte della situazione e soprattutto necessitano di risposte dalla politica affinché non perdano neanche un euro, dato che questo settore è stato sovente dimenticato dalla maggioranza.

L'Assessore all'agricoltura, Renzo Testolin, ha risposto che verrà volentieri in Commissione per dare conto delle iniziative in atto e per riferire lo stato dell'arte della questione.

Il Consiglio ha anche discusso ulteriori tre risoluzioni, sempre depositate in Aula dai gruppi ALPE, M5S e Misto.

La prima, respinta con 7 voti a favore e 26 astensioni (UV, UVP, SA, PD-SVdA, PNV), intendeva impegnare il Governo regionale a redigere, prima che la seconda Commissione consiliare esprima il parere sulla legge di stabilità 2017-2019, un piano di intervento corredato da specifiche azioni volte ad incrementare i ricavi e riportare in attivo il bilancio della Casa da gioco di Saint-Vincent e da un prospetto inerente la situazione economico-finanziaria della società. Inoltre chiedeva di predisporre una verifica sull'eventuale esistenza dei presupposti per un'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori di Casinò spa con riferimento alle scelte operate.

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, nell'illustrare l'iniziativa, ha richiamato gli investimenti riferiti alla Casa da gioco dal 2012 al 2014 per un totale di 120 milioni di euro, sottolineando che da quanto emerso dall'audizione del Collegio sindacale l'esposizione bancaria della Casinò de la Vallée ammonta a 75 milioni di euro e che la perdita d'esercizio per il 2016 sarà di circa 16,3 milioni di euro. Considerato che la seconda Commissione ha chiesto lo stralcio dell'articolo 19 della proposta di legge di stabilità regionale 2017-2019 con riferimento ai finanziamenti previsti per la Casa da gioco, il Consigliere ha riferito che l'Assessore alle finanze ha presentato un emendamento che recepisce la volontà dei Commissari, con la precisazione che la cifra resterà congelata nella gestione straordinaria di Finaosta e che non sarà nemmeno previsto un vincolo di destinazione. Prima di prendere delle decisioni così importanti, ha concluso Chatrian, vogliamo sapere quali azioni la Giunta abbia fatto predisporre al management prima che questa società diventi un pozzo senza fondo e continui a drenare soldi pubblici.

A sostegno dell'iniziativa sono intervenuti il Consigliere del M5S Roberto Cognetta - per il quale, sulla base dell'esame in Commissione e delle risposte ai 116, c'è la necessità di fare un ragionamento molto approfondito su chi fa delle scelte gestionali che incidono pesantemente sull'azienda, come quelle di assumere 40 persone a contratto e questo, malgrado, la continua perdita di risorse - e il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin - che ha sottolineato che se si sono avuti dei chiarimenti è grazie al lavoro svolto in seconda Commissione in questi giorni: finalmente è arrivata la verità e bisognerà avere il coraggio di chiedere un'azione di responsabilità nei confronti di chi ha messo in campo determinate scelte, perché una società che è totalmente pubblica ha le stesse responsabilità di un ente pubblico.

Astensione sulla risoluzione è stata invece espressa dal Capogruppo di Stella Alpina, Pierluigi Marquis - che ha osservato che l'iniziativa è incardinata sui lavori della Commissione che sta esaminando il dossier Casa da gioco ed è quindi prematuro trarre delle conclusioni definitive, aggiungendo che per un approccio serio non si può chiedere alla Giunta di predisporre in quattro giorni un piano di rilancio, ma occorre fare con le dovute attenzioni tutti gli approfondimenti per poi proporre delle soluzioni così come per accertare le eventuali responsabilità  - e dal Consigliere dell'UVP Nello Fabbri - per il quale l'operazione verità sulla Casa da gioco sta andando avanti con forza: il solco tracciato, che approfondirà tutti gli aspetti, anche di responsabilità di chi ha gestito questo dossier, darà i suoi frutti, ma diamo tempo affinché gli approfondimenti siano completi prima di accertare le responsabilità amministrative dei vari personaggi coinvolti.

L'Assessore alle finanze, Ego Perron, ha poi replicato che mentre si contesta al Governo di intervenire nella gestione del Casinò, con questa risoluzione si chiede alla Giunta di elaborare un piano che non le compete perché spetta ai vertici del Casinò. Ha poi aggiunto che il Casinò non ha assunto 40 persone: si tratta della regolarizzazione di personale che da 9 nove anni è chiamato dall'azienda per degli extra. Sui controlli fiscali e contabili, l'Assessore ha detto che questi sono sempre esistiti e sono sempre stati vistati dal Collegio sindacale e dalla KPMG, una società di revisione internazionale che non dipende dal Governo. Per l'Assessore, non si ravvisano danni tali da presupporre azioni di responsabilità e il Governo regionale continua a mantenere alta l'attenzione sul Casinò oltre che ad avere un controllo rigoroso e puntuale sulla società.

Per il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, la replica dell'Assessore è stata imbarazzante, priva di contenuti e di idee.

La seconda risoluzione, respinta con 7 voti a favore e 24 astensioni (UV, UVP, SA, PD-SVdA, PNV), intendeva impegnare il Governo regionale a sospendere la quotazione in borsa della società Compagnia Valdostane delle Acque e, unitamente ai Parlamentari valdostani, ad attivarsi in ogni sede di loro competenza per illustrare le conseguenze negative sui comuni delle realtà montane della cessione di quote di partecipazione nelle società a partecipazione pubblica e a scongiurare nel futuro la riproposizione di provvedimenti legislativi simili.

Il Consigliere di ALPE Alberto Bertin nell'illustrazione ha evidenziato che la recente sentenza della Corte Costituzionale, sancendo l'illegittimità di alcuni articoli della legge Madia, ha cambiato la situazione e consente di ragionare con maggiore ponderazione sull'eventuale quotazione in borsa della CVA; inoltre, anche per la questione della dismissione delle quote di partecipazione da parte dei Comuni nelle società di produzione idroelettrica, è adesso possibile attivarsi con maggiore efficacia per evitare gli effetti negativi sui bilanci comunali, non essendo più un atto di applicazione legislativa.

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara, pur concordando sul fatto che si tratti di una decisione da assumere con calma, ha giudicato i contenuti della risoluzione confusi: per Nogara, devono essere i tecnici ad attestare o meno la validità della quotazione, mentre per la partecipazione degli Enti locali alle società idroelettriche sarà possibile intervenire nella Conferenza Stato-Regioni per realizzare la prescritta intesa.

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha dichiarato che un'operazione del genere dovrebbe essere oggetto di una legge ad hoc. Sospendere la procedura, per Gerandin non andrebbe a discapito del lavoro sinora svolto, ma rafforzerebbe anche il concetto che l'obbligo di quotazione non sussiste più nemmeno per i Comuni. È fondamentale oggi non vanificare l'orientamento della Corte Costituzionale, una volta tanto a favore delle Regioni.

Il Presidente della Regione ha spiegato che la quotazione in borsa della CVA è stata inserita nella finanziaria in modo da garantire una copertura finanziaria, tenuto conto del passaggio che prevede che la società dia all'azionista di riferimento la disponibilità finanziaria rapportata alla situazione societaria, e perché era stata impressa un'accelerazione alla legge Madia. Il Presidente Rollandin, ribadito che con questa operazione ci sono possibilità per cui la CVA possa fare un avanzamento importante in ambito nazionale e internazionale, ha annunciato l'astensione della maggioranza, fermo restando l'impegno a continuare a lavorare congiuntamente agli Enti locali per quanto attiene le partecipazioni pubbliche.

La terza risoluzione, illustrata dalla Consigliera di ALPE Chantal Certan e respinta con 23 astensioni (UV, UVP, SA, PD-SVdA, PNV), intendeva impegnare il Governo regionale ad assumersi a titolo personale gli oneri "per resistere in giudizio" (10 mila euro) in merito alla nomina d'imperio di Efisio Blanc a direttore dell'Istituto musicale regionale, avendo sospeso senza motivazione le libere elezioni, nomina sulla quale pende un ricorso dinanzi al TAR della Valle d'Aosta e a modificare al più presto l'impegno della delibera della Giunta con la quale la Regione si è costituita in giudizio. Per la Consigliera Certan, non si possono, infatti, spendere soldi pubblici per i "capricci" degli Assessori che nominano deliberatamente e liberamente persone sulle quali non c'è condivisione e per le quali mancano persino i requisiti per pagarle.

Il Presidente della Regione ha replicato che la nomina del responsabile Efisio Blanc per chiara fama è più che giustificata e il lavoro che sta portando avanti all'interno dell'Istituto è molto apprezzato. A fronte di un ricorso presentato da alcuni professori, ha aggiunto, la Giunta si è costituita in giudizio per difendere una propria scelta: si tratta di una pratica amministrativa che come tale va gestita e non è quindi possibile rispondere a questo impegno.

La Consigliera ha quindi aggiunto che al peggio non c'è mai fine: dire che in questo momento l'attività dell'Istituto musicale è molto apprezzata è ingannevole nei confronti dei cittadini, visto che la maggior parte dei genitori hanno scelto di ritirare i propri figli dal corso di propedeutica, l'unica modifica fatta dal nuovo direttore.

È stata invece ritirata dai proponenti l'iniziativa in merito all'impegno del Governo regionale a rendere noto nella Commissione consiliare lo stato del contenzioso con Trenitalia. Il Consigliere Elso Gerandin ne ha annunciato il ritiro a seguito della conferma da parte dell'Assessore ai trasporti che ad oggi non ci sono contenziosi in essere.

I lavori dell'Assemblea sono terminati. Il Consiglio tornerà a riunirsi lunedì 12 dicembre alle ore 15.30, martedì 13, mercoledì 14 e giovedì 15 dicembre 2016, alle ore 9.00.


SC-MM

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