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Riunione del Consiglio regionale del 22 e 23 novembre 2016

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Comunicato n° 578 del 16 novembre 2016
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà martedì 22 e mercoledì 23 novembre 2016, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 25 oggetti, tra cui 5 interrogazioni, 11 interpellanze, 2 disegni di legge e 2 proposte di legge di iniziativa popolare.

In discussione, inoltre, l'approvazione del bilancio di previsione del Consiglio regionale per l'anno 2017 e per il triennio 2017-2019, su cui la seconda Commissione "Affari generali" lo scorso 7 novembre ha espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione di ALPE e M5S.

In merito all'attività legislativa, i Consiglieri tratteranno il disegno di legge di proroga dell'efficacia di graduatorie di procedure selettive pubbliche (su cui la seconda Commissione "Affari generali" lo scorso 14 novembre ha espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione di ALPE e M5S), oltre che l'aggiornamento del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell'aria per il novennio 2016-2024 (su cui la terza Commissione "Assetto del territorio" il 3 novembre ha espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione del gruppo ALPE).

All'ordine del giorno ci sono anche due proposte di legge di iniziativa popolare: la prima, da sottoporre a referendum, contiene disposizioni per una ferrovia moderna e un efficiente sistema pubblico integrato dei trasporti; in merito, la quarta Commissione "Sviluppo economico" il 7 novembre ha espresso parere favorevole all'unanimità su di un nuovo testo predisposto dalla Commissione. La seconda modifica la legge regionale 25 giugno 2003, n. 19 sulla disciplina dell'iniziativa legislativa popolare, del referendum propositivo, abrogativo e consultivo, ai sensi dell'articolo 15, secondo comma, dello Statuto speciale: lo scorso 3 novembre, la prima Commissione "Istituzioni e autonomia" ha espresso parere favorevole all'unanimità su di un nuovo testo della proposta di legge.

Tre interrogazioni sono state iscritte dal gruppo ALPE a proposito di: ridefinizione dei progetti e reperimento dei finanziamenti per la realizzazione del nuovo Ospedale; precoce deterioramento delle strutture dell'Istituto Professionale Regionale; accordo di programma per la trasformazione da regime di ricovero a regime ambulatoriale di alcune prestazioni sanitarie.

Le altre due interrogazioni sono state poste dal Movimento 5 Stelle per avere notizie sui controlli dell'utilizzo del parcheggio riservato agli utenti dell'Azienda USL in via Guido Rey ad Aosta e sull'utilizzo scorretto di auto di servizio da parte del personale della società di gestione del Traforo del Gran San Bernardo SITRASB.

Riguardo alle interpellanze, una è stata presentata congiuntamente da ALPE, dal Gruppo Misto e dal Movimento 5 Stelle in merito all'individuazione di soluzioni per la realizzazione e gestione del deposito fiscale di carburanti.

ALPE e il Gruppo Misto congiuntamente hanno proposto due interpellanze: la prima sulle procedure da rispettare per l'effettuazione della "macellazione domiciliare", la seconda sulle risultanze dell'avvio sperimentale di ambulatori di assistenza primaria ad accesso libero.

Un'interpellanza è stata poi depositata congiuntamente da ALPE e dal M5S a proposito della tempistica per l'attuazione delle fasi di gestione dei rifiuti previste dal Piano regionale 2016-2020.

Il gruppo ALPE illustrerà altre sei interpellanze: iniziative per controllare e ridurre il fenomeno dell'assimilazione dei rifiuti; acquisizione di ulteriore documentazione e informazioni in merito alla "Collezione Righetti"; attivazione di percorsi scuola e lavoro presso istituti professionali regionali; risultanze delle adesioni ai programmi di screening previsti dal Piano regionale della prevenzione; riduzione dell'onere finanziario per l'anno 2017 per la gestione della "Maison du Val d'Aoste" di Parigi; presentazione di un emendamento al disegno di legge in discussione al Senato in materia di Istituti musicali pareggiati.

Infine, il gruppo M5S ha posto un'interpellanza a proposito del pagamento dilazionato del servizio trasporto disabili.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 584 del 21 novembre 2016
Iscritta un'interrogazione a risposta immediata all’ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria domani, martedì 22, e dopodomani, mercoledì 23 novembre 2016, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da un punto.

È stata infatti iscritta un'interrogazione a risposta immediata presentata congiuntamente da ALPE, Movimento 5 Stelle e gruppo Misto sulla situazione economico-finanziaria della Casa da gioco.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 585 del 22 novembre 2016
Communications du Président du Conseil de la Vallée

Le Président du Conseil de la Vallée a ouvert les travaux de l'Assemblée convoquée aujourd'hui, mardi 22, et demain, mercredi 23 novembre 2016, pour discuter un ordre du jour composé de 26 objets.

Le Président Andrea Rosset a communiqué que le groupe Pour Notre Vallée a nommé en tant que Vice-Chef de groupe et en tant que membre de la Commission pour le Règlement le Conseiller Antonio Fosson. Le groupe de l'Union Valdôtaine a désigné en tant que Vice-Chef du groupe le Conseiller David Follien et en tant que membre de la Commission pour le Règlement le Conseiller Joël Farcoz.

Il Presidente Rosset ha poi riferito che venerdì 18 novembre scorso, la Consigliera Chantal Certan ha partecipato agli Stati generali delle Donne, riuniti a Roma, sul rapporto tra donne, economia e territori. All'incontro era presente anche la Referente regionale degli Stati generali delle donne, Stefania Notarpietro.

La Consigliera Chantal Certan ha quindi preso la parola per spiegare che si trattava dell'incontro tra le referenti regionali - amministratrici, imprenditrici, libere professioniste e lavoratrici autonome - che partecipano alla Rete nazionale che sta sviluppando proposte concrete e necessarie per un costruttivo rinnovamento della politica e del mondo dell'imprenditoria. La Consigliera ha poi detto che all'evento ha partecipato anche Eliana Levy, Premio Soroptimist 2016 nell'ambito della "Donna dell'Anno", la quale ha illustrato anche il Premio del Consiglio regionale ai partecipanti. Ha sostenuto che si è trattato di un momento di confronto molto importante tra le diverse realtà: per la Valle d'Aosta è stata l'occasione per sottolineare l'importanza della rete valdostana che sta lavorando sulle pari opportunità, per presentare le iniziative legislative sulla violenza di genere, sulla terza preferenza di genere per la legge elettorale comunale, e per presentare il dibattito in atto in Commissione sul welfare valdostano e le azioni concrete messe in campo nel mondo dell'impresa. È stato anche un momento, ha concluso la Consigliera Certan, per evidenziare la bozza di proposta del gruppo di lavoro sulle "pari opportunità" che è ferma in prima Commissione consiliare ed è in attesa di essere portata a termine.


SC

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Comunicato n° 586 del 22 novembre 2016
Interrogazione a risposta immediata sulla situazione economico-finanziaria della Casa da gioco

Con un'interrogazione a risposta immediata posta congiuntamente da ALPE, Gruppo Misto e Movimento 5 Stelle nella seduta del Consiglio regionale del 22 novembre 2016, l'Aula è tornata a parlare della situazione economico-finanziaria della Casa da gioco.

I Consiglieri, richiamato il recente lavoro in seconda Commissione consiliare in merito alle leggi di bilancio, hanno chiesto all'Assessore competente, che peraltro aveva comunicato che "per la Giunta regionale il dossier sul Casinò è chiaro", quale sia l'ulteriore documentazione in possesso del Governo regionale che giustifichi i dati del 2016 e la proiezione per il triennio 2017-2019 dei ricavi e dei costi riferiti alla Casa da gioco di Saint-Vincent.

L'Assessore al bilancio, premesso di non aver mai dichiarato che per la Giunta regionale il dossier Casinò sia "chiaro", ha riferito che, nell'intento di rispondere ad una risoluzione approvata dall'Aula,  il 17 novembre scorsa ha provveduto a trasmettere tutti i documenti a disposizione: la richiesta di intervento a firma dell'Amministratore unico, il prospetto degli oneri sostenuti dalla gestione in conseguenza della realizzazione del Piano di sviluppo e le relative motivazioni, la relazione dei lavori per la creazione del Resort & Casinò con i quadri contabili, la proiezione 2016-2018, i prospetti riepilogativi dei costi dei lavori di ristrutturazione dell'Hôtel Billia, delle sale da gioco e della creazione della nuova centrale termica, il tutto aggiornato al 14 novembre. È la documentazione ricevuta dalla Casinò spa, ha precisato l'Assessore Perron, e puntualmente è stata trasmessa alla Commissione. L'Assessore Perron ha ribadito che al momento non si dispone di ulteriore documentazione e si sta lavorando per produrre un documento che raffronti le spese già sostenute dalla Casinò de la Vallée, come sono state finanziate, distinguendo tra le risorse dell'Amministrazione regionale, i mutui della Finaosta e le risorse proprie. L'Assessore Perron ha confermato che non appena sarà disponibile ulteriore documentazione, sarà propria cura provvedere all'inoltro alla Commissione.

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian si è detto insoddisfatto della risposta: nelle pagine che sono state fornite non c'è nemmeno un minimo passaggio su come il management intenda favorire l'incremento degli introiti e dei ricavi. Eppure, ha sottolineato Chatrian, nel documento che è stato possibile esaminare per il periodo 2016-2018 era previsto un aumento del 10% degli introiti, pur in assenza di dati fondati e oggettivi su cui basare il lavoro. Addirittura, ha proseguito Chatrian, per i due hotel la proiezione prevede un aumento del 40% degli introiti, passando da 5 a 7 milioni di euro. Chatrian si è anche chiesto chi certifica queste proiezioni, concludendo che questa è aria fritta, è l'ennesima presa in giro dei valdostani.

MM

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Comunicato n° 587 del 22 novembre 2016
Interrogazione sull'utilizzo di auto di servizio da parte del personale della SITRASB

Con un'interrogazione discussa nella seduta consiliare del 22 novembre 2016, il Movimento 5 Stelle ha chiesto notizie in merito all'utilizzo di auto di servizio da parte del personale della società SITRASB, la società italiana di gestione del Traforo del Gran San Bernardo.

Il Consigliere Roberto Cognetta, vista la presenza di un'auto con i simboli della società SITRASB presso il parcheggio di un supermercato di Aosta durante il fine settimana e che da una breve indagine effettuata non risultava nessun incarico di servizio relativo alla presenza di tale auto presso il supermercato, ha chiesto se la Società sia a conoscenza di episodi di utilizzo scorretto delle auto di servizio da parte dei dipendenti e se il Governo regionale abbia dato disposizioni al Presidente della Società rispetto ad un maggior controllo delle risorse onde evitare sprechi e/o abusi da parte dei dipendenti.

Il Presidente della Regione ha spiegato che la genericità dell’esposizione non permette alla società SITRASB, allo stato, di verificare i fatti segnalati. Ha poi riferito che il Presidente della Società ha comunicato l’esistenza di una prassi, non codificata in una procedura formale, di utilizzo dell’auto aziendale in maniera continuativa da parte del personale reperibile al fine di permettere, in caso di chiamata, di intervenire senza dover utilizzare l’auto propria. Il Presidente di SITRASB, peraltro, stava già procedendo alla ridefinizione delle modalità di utilizzo delle auto aziendali, ha aggiunto il Presidente Augusto Rollandin: il loro uso, durante la reperibilità, non sarà più consentito e sarà sostituito dal rimborso per l’utilizzo dell’auto propria in caso di chiamata, applicando l’indennità kilometrica prevista per i dipendenti regionali. Inoltre, ha aggiunto Rollandin, preso atto di questa interrogazione, il Presidente di SITRASB ha velocizzato la formalizzazione della nuova procedura denominata “Regolamento per la disciplina e la gestione del parco automezzi”, che è entrata in vigore ieri, lunedì 21 novembre: il nuovo regolamento stabilisce che l’utilizzo dei veicoli della società è possibile solo nella tratta di competenza, cioè dal Traforo al bivio per il Colle del Gran San Bernardo, e deve essere preventivamente autorizzato al di fuori di questa tratta.

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha evidenziato che l'informazione era generica, ma ieri hanno pubblicato la nuova procedura per l'utilizzo delle auto aziendali: quindi, probabilmente, il problema dell'uso scorretto delle auto di servizio esisteva. Meglio tardi che mai, ha detto il Consigliere, e ha chiesto il Regolamento auspicando che fatti del genere non si verifichino più. Ha poi osservato che tali procedure dovrebbero essere utilizzate da tutte le società partecipate dalla Regione.

SC

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Comunicato n° 588 del 22 novembre 2016
Interrogazione sull'Istituto Professionale Regionale

La sede ristrutturata dell'Istituto Professionale Regionale di Aosta è stato il tema di un'interrogazione presentata dal gruppo ALPE nella seduta consiliare del 22 novembre 2016.

I Consiglieri, avendo appreso di episodi di mal funzionamento e di precoce deterioramento delle strutture dell'Istituto recentemente ristrutturato e costato circa 8 milioni di euro, hanno voluto conoscere lo stato dell'arte dell'edificio e se siano stati presi provvedimenti in merito, anche riguardo ad eventuali risarcimenti e/o contenziosi.

L'Assessore alle opere pubbliche ha evidenziato che sono attualmente in corso le operazioni di collaudo tecnico-amministrativo e di taratura degli impianti. In questa fase, può emergere la necessità di messa a punto di alcuni elementi, ciò che viene prontamente fatto e/o programmato dall'impresa ancora presente. L'Assessore Baccega ha precisato che l'edificio dispone di impianti complessi, pertanto la fase di messa a punto può chiedere tempi più lunghi del normale. I materiali utilizzati sono comunque quelli previsti dal capitolato.

Ad oggi, ha proseguito l'Assessore Baccega, l’impresa è sempre prontamente intervenuta, a sue spese, a ripristinare eventuali imperfezioni e malfunzionamenti rilevati (sostituzione delle maniglie difettose delle porte, riparazione di alcuni serramenti, ripristino di parti difettose o danneggiate per uso scorretto, ripristino delle pareti in cartongesso danneggiate). Al momento non risultano esserci i presupposti per un contenzioso con l’impresa, in fase di collaudo amministrativo finale verrà verificato il corretto funzionamento e saranno richiesti gli eventuali adeguamenti; in caso di inottemperanza saranno adottate le misure di legge a garanzia dell’Amministrazione.

L'Assessore ha infine comunicato che la settimana scorsa sono stati eseguiti sopralluoghi da parte dei Vigili del fuoco per il rilascio della certificazione prevenzione incendi e non si sono evidenziati problemi di sorta; da parte dell'USL per verificare la presunta violazione della normativa sulle barriere architettoniche: è stata accertata la fruibilità degli utenti con disabilità motoria su ogni piano, oltre alla presenza di più vie di accesso.

La Consigliera Chantal Certan ha accolto favorevolmente la risposta: l'intento era proprio ricevere delucidazioni su alcune segnalazioni prevenute da parte di studenti e fruitori della scuola. Sono normali le messe a punto, ha osservato la Consigliera Certan, ma occorre provvedere immediatamente alla sistemazione, non ci devono essere costi per Amministrazione regionale. Per la Consigliera, a due mesi dall'inizio della scuola, malfunzionamenti e danneggiamenti non possono essere dovuti agli utenti, ma si stratta anche di problemi progettuali; per questo, ha chiesto di effettuare un controllo puntuale sulla struttura e di tenere conto delle varie segnalazioni che vengono fatte.

MM

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Comunicato n° 589 del 22 novembre 2016
Interpellanza sul servizio trasporto disabili

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 22 novembre 2016 il Movimento 5 Stelle ha chiesto notizie in merito al servizio trasporto disabili.

Il Consigliere Roberto Cognetta, ricordato l'aumento delle tariffe per i disabili - che, nel 2015, relativamente al massimo applicabile sono passate da 250 a 600 euro - e considerate le difficoltà economiche generali nelle quali versano sempre più famiglie, ha voluto sapere se si voglia prevedere, per chi ne faccia richiesta, la possibilità di un pagamento del servizio dilazionato in almeno 3 rate.

L'Assessore ai trasporti ha risposto che sono giunte in Assessorato una serie di richieste in tal senso a seguito dell'introduzione della nuova metodologia di calcolo delle tariffe basata sull'ISEE: richiesta che ritiene condivisibile e per cui proporrà alla Commissione mista di attivare in modo stabile la possibilità di dilazionare in tre tranches il pagamento del servizio per chi ha una tariffa superiore a 200 euro, in modo da alleggerire il carico sulle tasche dei cittadini. L'Assessore Marguerettaz ha poi annunciato che si sta studiando una proposta di riduzione della tariffa per chi ha un utilizzo saltuario del servizio in modo che questa risulti congrua e corretta rispetto all'intensità della fruizione.

Nella replica, il Consigliere Cognetta si è detto soddisfatto della risposta: è una cosa di buon senso dare questa possibilità ai cittadini.


SC

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Comunicato n° 590 del 22 novembre 2016
Interpellanza sull'effettuazione della "macellazione domiciliare"

La "macellazione domiciliare" è stata l'argomento di un'interpellanza depositata congiuntamente dal Gruppo Misto e da ALPE nella seduta consiliare del 22 novembre 2016.

Il Consigliere del gruppo Misto Elso Gerandin, precisato che ci si avvia in Valle d'Aosta al periodo in cui avviene, come di consuetudine, la macellazione a domicilio di specie suine, ovino-caprine e bovine, ha voluto sapere se si intenda dare la più ampia informazione sulle procedure da rispettare per la "macellazione domiciliare" in attesa dell'entrata in vigore della Legge di stabilità regionale 2017, che dovrà definire le modifiche alla legge regionale 16/2016, in particolare all'articolo 6, comma 1, in merito alla non necessaria visita veterinari ante mortem. La preoccupazione, ha detto, che a causa di fraintendimenti gli agricoltori incorrano in sanzioni.

L'Assesseur à la santé a d'abord évoqué le travail effectué avant l'été pour introduire des mesures de simplifications dans le domaine de la zootechnie, et plus précisément pour ce qui est de l'abattage à domicile. Mesures, a-t-il souligné l'Assesseur Laurent Viérin, qui ont été en partie contestées par l'Etat; nous avons donc voulu défendre notre identité, notre zootechnie de montagne. Compte tenu du fait qu'on a trouvé une solution concordée avec l'Etat, l'Assesseur a dit que les nouvelles dispositions ont été introduites dans la loi de stabilité et que la délibération d'application a été déjà préparée.

En partageant la nécessité de véhiculer les informations correctes à l'égard des améliorations aux usagers, l'Assesseur Viérin a annoncé qu'un plan de communication capillaire a déjà été partagé avec les associations de catégorie au mois de juillet dernier. Et ce, dans la conviction que dans notre communauté et surtout dans certains domaines, il faut divulguer l'information à travers les catégories et tous les instruments à notre disposition.

Il Consigliere Gerandin ha ribadito che nel lasso di tempo precedente all'approvazione della finanziaria, in attesa della comunicazione definitiva sulle modifiche che saranno apportate, è opportuno diramare una nota direttamente agli agricoltori informandoli che sono ancora in vigore le vecchie regole.

MM

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Comunicato n° 591 del 22 novembre 2016
Interpellanza sul deposito fiscale di carburanti

Nella seduta consiliare del 22 novembre 2016, ALPE, il Gruppo Misto e il Movimento 5 Stelle, con un'interpellanza congiunta, hanno voluto fare il punto sulla realizzazione e gestione di un deposito fiscale di carburanti e olii combustibili.

La struttura, ha spiegato il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian, prevede un onere stimato di 6 milioni di euro da affidare in gestione a terzi. Considerato che la Giunta regionale ad agosto 2016 ha  conferito alla società finanziaria regionale Finaosta l'incarico di esaminare le possibili soluzioni, il Consigliere ha voluto sapere l'ammontare della perizia per la realizzazione del deposito attraverso l'acquisto di partecipazioni in società già operanti e di quella riferita all'ipotesi di ricostruzione; le soluzioni vagliate da Finaosta per acquistare, realizzare e gestire il deposito fiscale e quali siano le ricadute certe dal punto di vista fiscale. Ha quindi chiesto se e quali siano i soggetti privati interessati e disponibili all'operazione in questione.

Le Président de la Région a répondu qu'à l'heure actuelle il n’est pas possible de répondre avec précision aux questions soulevées. En effet, a-t-il dit le Président Rollandin, Finaosta a mandaté deux expertises, dans le respect des procédures visées au décret législatif n° 50/2016, pour réunir tous les éléments nécessaires à mener à bien la mission que le Gouvernement régional lui a confiée: ce n’est donc que lorsqu’elle aura en main les résultats de ces expertises qu'elle pourra étudier le dossier en toute connaissance de cause et fournir au Gouvernement régional les éléments qui lui permettront de prendre des décisions en vue de la réalisation et de la gestion de l'entrepôt fiscal de stockage. Il faut par ailleurs rappeler, à ce propos, qu’aux termes de la même délibération d'août 2016, l’acquisition de l’entrepôt fiscal de stockage doit faire l’objet d’un mandat spécifique: ce mandat, a-t-il expliqué Augusto Rollandin, sera attribué par la suite à Finaosta par une délibération du Gouvernement régional, après avis de la compétente Commission du Conseil à laquelle seront donc présentées toutes les informations concernant ce dossier.

Le Chef du groupe ALPE, Albert Chatrian, dans sa réplique, a dit que la question est très importante pour le futur de notre Région. Pour Chatrian, il est positif que dans quelques semaines on décidera le parcours administratifs au sein de la Commission compétente où l'on pourra analyser dans le détail les solutions et les expertises afin d'organiser le parcours à réaliser. L'objectif, a-t-il conclu, est celui de gérer mieux la partie fiscale dans les prochaines années et nous attendons donc avec curiosité le travail de Finaosta.

SC

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Comunicato n° 592 del 22 novembre 2016
Interpellanza sui risultati dei programmi di screening

Il gruppo ALPE, con un'interpellanza posta nella seduta consiliare del 22 novembre 2016, ha voluto conoscere le risultanze delle adesioni ai programmi di screening previsti dal Piano regionale della prevenzione.

Considerato che il Piano regionale della prevenzione 2016-2018 prevede l'incremento dei programmi di screening oncologici, la Consigliera Patrizia Morelli ha chiesto quali siano i risultati di adesione dell'ultimo anno ai programmi di screening esistenti, quali le variazioni percentuali rispetto al passato, quali gli obiettivi prefissati e le azioni da mettere in atto; inoltre, ha voluto sapere se sia già stato introdotto il test HPV-DNA per l'individuazione di cellule cancerogene nella cervice uterina.

L'Assessore alla sanità ha ribadito la volontà di lavorare affinché la popolazione valdostana possa continuare ad essere oggetto di azioni di screening, strumento ritenuto fondamentale per la prevenzione di malattie.

L'Assessore Laurent Viérin ha quindi elencato i dati relativi ai vari programmi di screening, per i quali si deve evidenziare un calo percentuale di adesioni: per l'ambito cervico-vaginale nel 2015 si è registrato un 63.3% rispetto al 68.8% del 2014; per il programma mammella 66.6% nel 2015 contro il 71.8% nel 2014. Al fine di perseguire gli obiettivi fissati, l'Assessore ha spiegato che l'intento è di abbracciare la più larga fascia d'utenza:  per la prevenzione del carcinoma alla cervice uterina la fascia d'età non cambia, mentre per la prevenzione del carcinoma alla mammella, gli inviti vengono estesi alle donne con cadenza annuale nella fascia 45-49 anni, con cadenza biennale nella fascia 70-74 anni.

L'Assessore alla sanità ha quindi annunciato che dal 1° dicembre partirà il programma di screening che comprende anche il test HPV. A gennaio 2017 partirà invece il nuovo programma contro il tumore eredo-familiare, l'Assessore ha precisato che sarà inviato loro un questionario per indirizzarle nel percorso diagnostico nel caso di conferma di rischio elevato a seguito di analisi genetiche.

Passando invece ad esaminare le adesioni allo screening contro il tumore al colon-retto, l'Assessore ha comunicato che il dato del 2015 è del 64.5% rispetto al 66.2% del 2014. Per rispettare gli obiettivi, lo screening abbraccia una fascia d'età 50-74 anni, mentre nelle altre regioni la fascia è 50-70 anni. L'indirizzo, ha sottolineato l'Assessore, è quello di arrivare il più possibile alla comunità, garantendo una copertura maggiore. I dati di adesione, ancorché in calo rispetto al 2014, sono tra i migliori in Italia. Questo, ha aggiunto Viérin, non ci deve far rinunciare alla volontà di arrivare ad uno screening che cresce e dà possibilità di prevenzione mirata.

L'Assessore Viérin ha quindi annunciato che, al fine di pervenire ad una maggiore adesione, si sta seguendo un cronoprogramma, comprendente corsi per professionisti, serate divulgative sul territorio, invio lettere agli utenti.

Riguardo all'introduzione del test HPV, l'Assessore ha specificato che saranno interessate le donne dai 30 ai 64 anni con cadenza quinquennale. Infine, l'Assessore ha ribadito come una campagna informazione sia fondamentale per andare a toccare il maggior numero di cittadini.

La Consigliera Patrizia Morelli, nella replica, ha posto l'accento sul calo di adesioni: bisogna porsi delle domande e puntare sull'informazione. Va tenuto conto del fatto, ad esempio, che dare per scontato certi aspetti faccia venire meno l'attenzione. Nel 2012 l'adesione allo screening per la mammografia era arrivata al 77%: essere scesi al 66%, per la Consigliera Morelli, deve far suonare un campanello di allarme. Si tratta di argomenti importanti, che vanno affrontati in maniera puntuale; ad esempio, l'individuazione dei soggetti con familiarità costituisce una novità di rilievo. La Consigliera Morelli ha ribadito che non va mai abbassata la guardia.

MM

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Comunicato n° 593 del 22 novembre 2016
Interpellanza sull'attuazione delle fasi di gestione dei rifiuti

L'attuazione delle fasi di gestione dei rifiuti previste dal Piano regionale 2016-2020 è stato l'argomento di un'interpellanza depositata congiuntamente da ALPE e dal Movimento 5 Stelle nella seduta consiliare del 22 novembre 2016.

Il Consigliere di ALPE Fabrizio Roscio ha voluto conoscere le risultanze emerse dal tavolo tecnico istituito per la risoluzione della problematica del passaggio da tassa a tariffa, che porterà a premiare chi si comporta bene nel differenziare i rifiuti, e le intenzioni del Governo al riguardo; le indicazioni ottenute dall'attuale gestore per la progettazione e la realizzazione degli impianti previsti nel nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti; infine, le intenzioni relativamente alla gestione post chiusura del corpo di discarica esaurito, del biogas estratto e della sua valorizzazione.

L'Assessore al territorio e ambiente ha riferito che il tavolo tecnico di lavoro ha predisposto un documento che riporta, oltreché indicazioni per la redazione dei Piani dei nuovi SubAto, così come individuati nel Piano regionale di gestione dei rifiuti, anche indicazioni puntuali per l’applicazione delle modalità di assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani, prodotti da strutture non domestiche, nonché i criteri per l’applicazione di modalità di tariffazione puntuale, tenuto conto del sistema di raccolta dei rifiuti presente in ciascun territorio dei SubAto e della presenza o meno di sistemi di riconoscimento degli utenti. È inoltre previsto, ha spiegato l'Assessore Bianchi, che i sistemi di tariffazione puntuale si applichino al rifiuto indifferenziato conferito al servizio pubblico, e rappresentino una quota del costo dell’intero servizio, che dovrà essere recuperato dai SubAto attraverso la TARI. Il passaggio dal sistema di tassa a tariffa per il recupero del costo dell’intero servizio, ha aggiunto l'Assessore, è subordinato alla decisione di ciascun SubAto e alla soluzione di alcune problematiche di tipo fiscale che i SubAto stanno affrontando (es. applicazione dell’IVA), ferma restando, quindi, la possibilità di determinare e di applicare la tariffa puntuale per il rifiuto indifferenziato conferito, possibilità che può essere attivata in tempi brevi da ciascun SubAto utilizzando una delle forme individuate.

L'Assessore ha poi spiegato che la Regione ha formulato alla società Valeco, attuale gestore, la redazione di un documento che riportasse le informazioni tecnico-economiche di fattibilità del sistema impiantistico individuato dal Piano regionale di gestione dei rifiuti, per dare avvio quanto meno alla realizzazione degli impianti necessari a rispettare i vincoli normativi. A tale richiesta, ha aggiunto Luca Bianchi, la società non ha fornito puntuali indicazioni, ma ha fatto rilevare la necessità di approfondire, dal punto di vista amministrativo e legale, la possibilità della redazione del documento richiesto, alla luce dell’evoluzione normativa in materia di appalti. Sono state avviate le attività necessarie volte ad inquadrare, dal punto di vista normativo ed operativo, le azioni da porre in atto per dare attuazione al Piano regionale di gestione dei rifiuti, nonché alla nuova gestione del Centro regionale che dovrà essere avviata a partire dal 2018. A tale proposito, Bianchi ha precisato che l’Assessorato ha avviato gli approfondimenti per dare attuazione alle azioni di competenza in una situazione ancora di incertezza normativa. L'Assessore ha anche annunciato l’avvenuta rinuncia da parte del Raggruppamento temporaneo di imprese Noy Ambiente di avviare nei confronti della Regione ulteriori azioni legali (in merito al mancato affidamento vi era ancora, infatti, la possibilità di ricorrere per Cassazione). Pertanto, si stanno valutando le diverse possibilità che la normativa consente di attuare per l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti (che comprende, quindi, anche la realizzazione degli impianti previsti dal Piano rifiuti), possibilità che devono passare in ogni caso attraverso forme ad evidenza pubblica quali: costituzione di società a capitale pubblico, con successivo affidamento in house dei servizi; costituzione di società mista, con individuazione, attraverso evidenza pubblica, del socio privato e successivo affidamento della concessione alla società mista stessa; concessione di servizi attraverso gara a evidenza pubblica o attraverso gara previa presentazione di una proposta di finanza-progetto. La scelta della formula da individuare, ha concluso l'Assessore, come previsto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti, sarà portato in Commissione consiliare.

Infine, in merito alla gestione post chiusura del corpo di discarica esaurito, l'Assessore ha sostenuto che ogni problematica inerente a tale aspetto sarà compresa nel nuovo affidamento della gestione del Centro regionale di trattamento dei rifiuti di Brissogne ed espressamente disciplinata.

Il Consigliere di ALPE Fabrizio Roscio ha replicato che c'è una notizia positiva, ossia la rinuncia della RTI con la capofila Noy Ambiente di proseguire le azioni legali nei confronti della Regione, mentre sono meno positive le altre risposte: per il Consigliere, infatti, l'Assessore è stato evasivo, perché parla di approfondimenti e di documentazione prodotta dal tavolo tecnico - che ci auguriamo sia messa a disposizione della Commissione a breve -, di problematiche varie legate al codice dei contratti, ma al di là dei tecnicismi previsti dalla normativa, non fornisce risposte politiche. Noi, ha detto Roscio, vorremmo capire le intenzioni del Governo sulla futura gestione, in particolare vorremmo sapere quale ruolo avranno gli Enti locali che oggi non sono parte attiva del processo decisionale: invece, sarebbe importante responsabilizzarli rendendoli partecipi di un progetto che va a incidere sulla vita dei cittadini. Il Consigliere ha quindi auspicato che entro la fine dell'anno la questione sia portata all'attenzione dei Commissari: siamo, ha concluso, ancora lontani dai livelli di eccellenza e vorremmo recuperare il tempo perduto a causa delle scelte sbagliate attuate negli anni passati.

SC

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Comunicato n° 594 del 22 novembre 2016
Approvato il bilancio di previsione dell'Assemblea regionale per il 2017-2019

Nella seduta di martedì 22 novembre 2016, il Consiglio Valle ha approvato, con 26 voti a favore (UV, UVP, SA, PD-SVdA, PNV) e 6 astensioni (ALPE, M5S, GM), il proprio bilancio di previsione per il 2017 e per il triennio 2017-2019.

Come riferito dal Presidente dell'Assemblea, con il 2016 si è conclusa per le Regioni a Statuto Speciale la fase di transizione al nuovo sistema contabile, ossia al bilancio armonizzato previsto dal decreto legislativo 118 del 2011. Il bilancio di previsione, ha detto il Presidente Andrea Rosset, chiude in pareggio sulla somma complessiva di 11 milioni 64 mila 880 euro per il 2017, comprensiva dell'avanzo presunto 2016 applicato all'esercizio 2017, che ammonta a 400 mila euro, e delle partite di giro, pari a 2 milioni 2 mila 780 euro.

Le entrate effettive per il 2017 ammontano a 8 milioni 662 mila 100 euro in linea con l'esercizio precedente. Parimenti, la spesa effettiva totalizza complessivi 8 milioni 662 mila 100 euro, sempre in linea con il 2016. Le uscite sono articolate in missioni, programmi e macroaggregati. Nella missione 1 sono declinate le spese per i servizi istituzionali, generali e di gestione: in particolare il programma 1 riguarda le uscite per gli organi istituzionali che comprendono, tra le altre, il trattamento economico dei Consiglieri, l'attività dell'Ufficio del Difensore e del Corecom, le iniziative istituzionali, culturali, ed editoriali, la comunicazione e le inserzioni pubblicitarie, la formazione e le missioni, i trasferimenti per l'Istituto dell'assegno vitalizio, i gruppi consiliari e l'associazione degli ex Consiglieri regionali, per un totale di 6 milioni 423 mila 315 euro per il 2017, che rappresentano il 74,15% del bilancio; nel programma 3 sono inserite le spese per la gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato per un totale di 807 mila 785 euro per il 2017 che rappresentano il 9,33% del bilancio; nel programma 8 sono inserite le spese per i sistemi informativi, che ammontano a 1 milione 208 mila euro per il 2017, pari al 13,95% del bilancio; nel programma 10 sono inserite le spese per servizi e missioni e per la formazione del personale dell'assemblea che ammontano a 83 mila euro pari allo 0,96% del bilancio. La missione 20 è destinata ai fondi e agli accantonamenti, in particolare il programma 1 riguarda il fondo di riserva che ammonta a 140 mila euro e rappresenta l'1,61% del bilancio.

Per il Consigliere di ALPE Alberto Bertin, in questo bilancio manca quel salto di qualità e di modernità che da tempo si sollecita, in particolare verso una maggiore trasparenza e un miglior utilizzo delle nuove tecnologie. Una situazione aggravata dal fatto che all'interno dell'Ufficio di Presidenza non è rappresentata la minoranza. Questa assenza, ha osservato il Consigliere, ha effetti sul funzionamento dell'Assemblea perché impedisce ad una parte del Consiglio di conoscere le decisioni nel dettaglio, visto che non è peraltro prevista l'attività ispettiva nei confronti del Presidente del Consiglio. Per Bertin resta poi irrisolta la questione delle sedi del Consiglio così come non sono stati elaborati dei criteri nella concessione di patrocini e contributi del Consiglio. Diventa difficile, ha concluso Bertin, sostenere questo bilancio.

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha annunciato la propria astensione, precisando che il bilancio del Consiglio è illeggibile non per colpa del Presidente ma delle nuove regole contabili sull'armonizzazione. Questa illeggibilità, ha aggiunto, diventa grave perché all'interno dell'Ufficio di Presidenza non vi sono Consiglieri di minoranza.

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha aggiunto che la questione dei vitalizi non è affrontata ed è tenuta nascosta sul sito del Consiglio, mentre in altre regioni non hanno avuto problemi a pubblicare i dati. Inoltre, ha detto, gli strumenti informatici e i social messi a disposizione dei Consiglieri non sono sufficienti.

Per il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, si tratta di una macchina vecchia e stanca, che stenta a rinnovarsi: il voto di astensione è un'apertura di credito nei confronti del Presidente visto che il pluralismo all'interno dell'UP non è garantito. Ha quindi richiesto al Presidente di fare uno sforzo per rendere maggiormente comprensibile un bilancio che di comprensibile non ha nulla.

Il Presidente del Consiglio, nella replica, si è detto disponibile a portare quella qualità auspicata, pur sottolineando che c'è una grande attenzione al diritto di accesso agli atti da parte dei Consiglieri così come è data massima diffusione ai lavori del Consiglio e delle Commissioni tramite internet, televisione e i social. Ha poi assunto l'impegno di trasmettere al più presto il bilancio di gestione che risulterà sicuramente più chiaro, pur precisando che il bilancio di previsione è stato redatto secondo le nuove regole contabili e che non si poteva fare diversamente.

SC

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Comunicato n° 595 del 22 novembre 2016
Approvata la proroga delle graduatorie di procedure selettive pubbliche

Nella seduta del 22 novembre 2016, il Consiglio Valle ha approvato il disegno di legge che proroga l'efficacia delle graduatorie di procedure selettive pubbliche.

Il testo, approvato con 31 voti a favore e 1 astensione (M5S), e come spiegato dal relatore, il Capogruppo dell'UV Joël Farcoz, si compone di due articoli che dispongono la proroga sino al 31 dicembre 2017 della validità delle graduatorie di procedure selettive pubbliche bandite dall'Amministrazione regionale e dagli Enti del comparto unico, in corso di validità alla data di entrata in vigore del disegno di legge, cui attingere sia per le assunzioni a tempo determinato sia per quelle a tempo indeterminato, in un'ottica di contenimento della spesa pubblica. Per quanto concerne le assunzioni a tempo determinato, è previsto il rispetto del limite massimo di trentasei mesi di durata massima complessiva dei contratti, in base all’articolo 19 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 (Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183), applicabile anche alla pubblica Amministrazione.

Il Capogruppo Albert Chatrian ha annunciato il voto favorevole di ALPE in quanto il provvedimento normativo va a prorogare l'efficacia di graduatorie.

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha motivato la propria astensione data l'introduzione del vincolo dei 36 mesi, che penalizza diverse persone. Si poteva, ha precisato Cognetta, anche non prevederlo nella norma, che a suo parere non è corretta.

Il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha preso la parola per evidenziare che non era possibile andare contro la chiara previsione normativa del limite dei 36 mesi: inserendo esplicitamente questo vincolo nella legge, si è voluto evitare cause di condanne alle Amministrazioni a pagare ai lavoratori i mesi eccedenti. Il testo di legge va nella logica di economizzare, prorogando la validità di concorsi già in essere.

Il Consigliere Elso Gerandin (Gruppo Misto) ha comunicato il proprio voto favorevole, ritenendo questo provvedimento un atto opportuno, tenuto conto del gran numero di idonei in graduatoria. Ha comunque rappresentato dispiacere per il limite dei 36 mesi, che comunque non dipende dalla volontà politica.

Il voto favorevole dell'UVP è stato annunciato dal Consigliere Nello Fabbri, che ha definito l'atto di buon senso.

MM

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Comunicato n° 596 del 22 novembre 2016
Approvato il disegno di legge che aggiorna il Piano Aria

Con 24 voti a favore (UV, UVP, SA, PD-SVdA, PNV) e 7 astenuti (ALPE, M5S, GM), il Consiglio Valle, nella seduta del 22 novembre 2016, ha approvato il disegno di legge che aggiorna il Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell'aria per il novennio 2016-2024.

Il testo, che si compone di tre articoli e un allegato, è stato illustrato dal Presidente della terza Commissione, Pierluigi Marquis (SA), il quale ha sottolineato che rispetto al precedente Piano approvato nel 2007, l'approccio per il suo rinnovamento poggia su due dati di fatto significativi: la qualità dell'aria ambiente è nel complesso migliorata e ha raggiunto valori degli inquinanti conformi a quanto previsto dalle norme vigenti; le risorse economiche a disposizione, rispetto al 2007, si sono drasticamente ridotte, in quanto non è più previsto il cospicuo finanziamento da parte del Ministero competente.

L'obiettivo, ha osservato il Consigliere Marquis, è quello di garantire il livello attuale di qualità dell'aria ambiente, mirando ad un suo ulteriore miglioramento, continuando ad attuare le misure già previste dal Piano precedente e promuovendo azioni improntate anche alla sostenibilità ambientale nei settori sensibili, in particolare quello dei trasporti, dell'energia, delle attività produttive e agricole, oltre che nel campo della comunicazione e della valutazione della qualità dell'aria. Il Consigliere ha confermato che tutte le azioni proposte non comportano costi aggiuntivi rispetto alle iniziative già seguite da tutti gli attori interessati (Assessorati ai trasporti, all'energia, Comune di Aosta, ARPA…) e sono state concordate sia nella forma che nelle tempistiche e nelle metodiche di monitoraggio. Si ritiene, ha concluso Marquis, che il Piano sia correttamente impostato, coerente come contenuti a quanto previsto dalle norme di settore, e che non rappresenti un aggravio né economico né in termini di ore/lavoro rispetto alle previsioni dei settori che sono stati coinvolti in fase di sua elaborazione.

Il Consigliere di ALPE Fabrizio Roscio ha osservato che il Piano Aria viene redatto secondo le norme vigenti ma non sempre le prescrizioni sono in grado di garantire la tutela della salute dei cittadini come indica l'Organizzazione mondiale della sanità: per Roscio, il testo di legge, quindi, non fa chiarezza sugli obiettivi cui tendere nei prossimi anni. Le attività più critiche sono nei settori dei trasporti e nelle attività che bruciano biomasse, come il riscaldamento e gli abbruciamenti di origine vegetale, ha aggiunto il Consigliere; lascia perplessi che vengano ripetute le stesse azioni già contenute nel vecchio Piano e che non sono state realizzate. Non vorremmo, ha concluso, che ci si limitasse agli intenti, che, seppur condivisibili, senza un obiettivo concreto, si rischia di non realizzare le azioni previste per conseguire la migliore qualità dell'aria possibile.

L'Assessore al territorio e ambiente ha replicato sottolineando come gli obiettivi siano chiari: partiamo, ha detto, da un Piano che ha migliorato considerevolmente l'aria che respiriamo, abbiamo inserito alcuni obiettivi già contenuti nel Piano precedente in quanto questi non sono stati pienamente raggiunti. L'intento, ha proseguito Bianchi, è quello di continuare nella stessa direzione per avere risultati ancora migliori. La legge semplifica l'istallazione dei bomboloni gpl che, ha concluso l'Assessore, insieme alle nuove reti metano nelle valli laterali e al teleriscaldamento nella città di Aosta, ci permetterà di migliorare notevolmente la qualità dell'aria, che oggi è già buona.


SC

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Comunicato n° 597 del 22 novembre 2016
Approvata la PL di iniziativa popolare sulla ferrovia e sul sistema integrato di trasporti

Nella seduta del 22 novembre 2016, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità la proposta di legge di iniziativa popolare, da sottoporre a referendum propositivo, che contiene disposizioni per una ferrovia moderna e un efficiente sistema pubblico integrato dei trasporti.

L'iniziativa legislativa, accompagnata da 7.143 firme, è stata presentata alla Presidenza del Consiglio il 19 luglio scorso ed è stata assegnata all'esame della quarta Commissione che, a seguito di un approfondito confronto, ha predisposto un nuovo testo di Commissione.

Il testo, sul quale hanno relazionato il Consigliere dell'UV Giuseppe Isabellon (per la maggioranza) e la Consigliera di ALPE Patrizia Morelli (per l'opposizione), si compone di due articoli che definiscono come asse centrale del sistema della mobilità territoriale regionale il trasporto ferroviario, per assicurare il più alto grado di accessibilità sia sociale sia economica al territorio valdostano, e che deve essere coordinato e integrato con un efficiente servizio di autolinee nelle vallate, nei centri urbani e nelle località laterali.

Il testo prevede che la Giunta regionale, entro 180 giorni dall'entrata in vigore della legge, presenti all'esame del Consiglio regionale un “Programma strategico di interventi”, previa consultazione di Rete ferroviaria italiana, Ministero dei trasporti e Regione Piemonte, finalizzato al potenziamento del trasporto pubblico e all'efficace inserimento della ferrovia valdostana nel contesto nazionale ed internazionale dei trasporti. Il Programma si articola in una serie di punti ed azioni: elettrificare, ammodernare, raddoppiare selettivamente e velocizzare la linea ferroviaria Aosta-Ivrea; riattivare e potenziare la linea Aosta/Pré-Saint-Didier valorizzando le stazioni storiche, le potenzialità turistiche e l'integrazione con la linea Aosta/Ivrea; prospettare le modalità per il reperimento di risorse finanziarie regionali per partecipare agli investimenti infrastrutturali assicurandone la sostenibilità nel quadro complessivo delle finanze regionali; esporre le possibilità di attingere a risorse statali ed europee per il finanziamento delle opere necessarie al potenziamento ferroviario e per la prosecuzione della linea ferroviaria fino a Courmayeur; coordinare modalità ed orari dei servizi ferroviari e dei servizi di autolinee, evitando sovrapposizioni, concorrenze e disagi per gli utenti; introdurre il biglietto e l'abbonamento unico per l'accesso a tutti i mezzi di trasporto pubblico; individuare ulteriori e più incisive modalità di sostegno e promozione dell'uso del trasporto pubblico.

Il Consigliere Giuseppe Isabellon (UV) ha ripercorso il lavoro svolto in Commissione, evidenziando in particolare il coinvolgimento dei vari attori in una serie di audizioni e il proficuo percorso effettuato in condivisione con i proponenti la proposta di legge.

La Consigliera Patrizia Morelli (ALPE) ha ricordato che il valore strategico della ferrovia è sempre stato confermato dai vari Governi che si sono succeduti, ma ha rilevato che a dichiarazioni di intenti non sono poi seguiti impegni concreti. La partecipazione della popolazione a decisioni importanti è un valore aggiunto, ha sottolineato la Consigliera; in questo caso però la lettura deve avere un'altra valenza, riconoscendo che la presentazione di questa proposta di legge acclara e certifica l'inadeguatezza della politica valdostana su di un tema fondamentale. Per Morelli, è proprio per scuotere il Governo regionale dalla sua inerzia che all'inizio del 2016 un gruppo di cittadini affiancati dalle associazioni, dai sindacati e dai movimenti politici più sensibili ha deciso di avviare l'iter non semplice della proposta di legge di iniziativa popolare che in poco tempo è stata sottoscritta da più di 7.000 cittadini. La Consigliera ha sostenuto che accogliere oggi il provvedimento rappresenta per il Consiglio regionale una nuova chance, sancendo in modo chiaro che il miglioramento del servizio ferroviario è indispensabile e urgente, oltre che il suo potenziamento deve essere il grande progetto per il prossimo decennio. Oggi, ha aggiunto la Consigliera, possiamo segnare un punto di partenza importante, che convogli tutte le competenze per l'ammodernamento della ferrovia, che costituisce un obiettivo irrinunciabile per il futuro della nostra regione. La Consigliera Morelli ha concluso affermando che la legge dà legittimazione ad azioni puntuali su cui non sarà più necessario discutere, ma agire di conseguenza prevedendo altresì i finanziamenti necessari; il Consiglio regionale non può rimanere sordo a quanto la comunità chiede a gran voce.

Per il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara, una ferrovia efficiente porterebbe benefici importanti, ai pendolari e agli studenti valdostani, e può rappresentare un atout formidabile per la Valle d'Aosta perché anche il turismo ne gioverebbe: la sua elettrificazione con raddoppi selettivi e la diminuzione dei tempi di percorrenza sono punti fondamentali, ma a monte di questo ci deve essere una forte volontà politica. Vista l'iniziativa popolare e visto l'impegno politico profuso in Commissione, ha detto il Consigliere, sono convinto che questa sarà la volta buona per portare a compimento un discorso positivo sullo sviluppo della ferrovia in Valle d'Aosta.

Il Capogruppo del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz ha sottolineato che il testo di Commissione è molto simile all'originale e ha ribadito la necessità di un raccordo con la Regione Piemonte. I Consiglieri del PD-SVdA, ha evidenziato il Capogruppo, possono dirsi soddisfatti dell'esito rapido dell'iter della proposta di legge, in primis per i contenuti della norma, che va nella direzione da noi sempre auspicata: si parla di ammodernamento, di elettrificazione e raddoppio selettivo del binario; inoltre, la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier torna ad essere considerata strategica, allontanando il rischio di un abbandono definitivo dell'infrastruttura. Il testo di legge, inoltre, dimostra l'attenzione del Consiglio Valle al problema della mobilità. Il percorso sarà ancora lungo, ha precisato Guichardaz, non vanno sottovalutate le difficoltà per la stesura del piano, ma si è anche detto convinto che nei tempi previsti si passerà alla parte operativa.

Il Capogruppo di Pour Notre Vallée, Claudio Restano, ha evidenziato che, qualora oggi si approvi il testo in esame, saranno soddisfatti tutti coloro che si sono impegnati nel presentare la proposta di legge popolare e che i cittadini hanno mal recepito le decisioni assunte dal Consiglio, la sospensione dell'Aosta/Pré-Saint-Didier e i lavori sulla tratta Aosta/Torino, ma è stata principalmente la politica a non percepire le richieste della popolazione. Con questa iniziativa popolare siamo costretti a cambiare direzione, ha osservato Restano, a fare un'inversione di marcia. Esaminare questo testo normativo per Restano ha stimolato una nuova voglia di confrontarsi fra i Consiglieri. I sette punti da realizzare apriranno un dibattito, anche per quanto attiene gli investimenti finanziari: il percorso è tracciato, l'importante, ha concluso, è avere le idee chiare, andare avanti senza più cambiare rotta.

Il Capogruppo di Stella Alpina, Pierluigi Marquis, ha detto che l'argomento è di grande interesse perché riguarda l'accessibilità del nostro territorio dal punto di vista sia sociale, che commerciale e turistico. Per Marquis, il confronto in Commissione è stato positivo e ha dimostrato la capacità della politica di fare sintesi. Come Stella Alpina, ha continuato, abbiamo discusso al congresso di questo argomento e abbiamo prodotto delle schede di approfondimento che sono state utili in questo percorso. Entrando nel merito, Marquis ha osservato come sia importante ribadire la centralità del trasporto pubblico e, in particolare, della ferrovia, che oggi necessita di un intervento di ammodernamento, capace di garantire un servizio coerente con le aspettative dell'utenza sia locale che esterna oltre che di dare attrattività turistica al nostro territorio. Per Marquis, anche se la strada sarà ancora lunga, questo provvedimento legislativo pone delle basi politiche forti che impegnano la Giunta, previo accordo con la Regione Piemonte, RFI e il Ministero, ad individuare un Piano strategico che contempli delle azioni per uno sviluppo del servizio ferroviario, che consenta il collegamento con le località esterne alla Valle in termini rapidi, con la rete dell'alta velocità, con gli aeroporti.

La Consigliera Chantal Certan (ALPE) si è chiesta come mai solo oggi si riconosca che il servizio ferroviario è indispensabile e urgente, che sia utile al turismo, ai lavoratori, agli studenti e alla popolazione. Per la Consigliera Certan sinora ci sono state solo tante belle parole, ma non si è mai voluto andare fino in fondo con le azioni e le scelte politiche. Ha quindi interpretato questo rinvigorimento come volontà di discontinuità. Oggi è necessaria una decisione politica chiara, non servono studi ulteriori, ma la concretizzazione di progetti chiari che applichino la legge. La Consigliera ha anche evidenziato che la programmazione europea per il prossimo settennio dedica molte risorse al trasporto ferroviario. Siamo ben consci, ha aggiunto la Consigliera, che chi viene in Valle d'Aosta nota che questo servizio è una pecca che stride con molte altre opere: oggi dobbiamo dare gambe a tutte le parole dette in questi anni, trasformando a partire già dai prossimi mesi una ferrovia che si può definire storica in un servizio all'avanguardia che diventi volano per l'economia della nostra Regione.

Per il Capogruppo UVP Luigi Bertschy è importante lanciare il messaggio che si è trovata unità d'intenti, entusiasmo per lavorare insieme su un dossier così importante come la mobilità valdostana. Il Consigliere Bertschy ha osservato che bisogna pensare immediatamente ai 180 giorni che rappresentano il punto fondamentale di sviluppo di questa iniziativa popolare, bisogna essere pragmatici nel lavorare e procedere con le idee chiare, instaurando sinergie con i cittadini, con le altre Istituzioni e con gli Enti preposti. Occorre anche esplorare nuove soluzioni per reperire le risorse finanziarie e per questo il Consigliere Bertschy ha suggerito di tenere in considerazione la quotazione in borsa della CVA. Per il Consigliere Bertschy occorre definire le priorità e per il gruppo UVP tra le prime c'è l'accessibilità. La convergenza non si deve limitare a oggi: l'approvazione di questa legge, ha concluso il Capogruppo, è soltanto la prima fase di un lavoro rivolto allo sviluppo delle future generazioni.

L'Assessore ai trasporti, ribadito che il principio di questa legge è assolutamente condivisibile, ha evidenziato alcune criticità che interessano la tratta ferroviaria: innanzitutto le otto zone rosse per frane e le quattro zone rosse per alluvione, ma anche i costi delle progettazioni e degli studi effettuati. La ferrovia è un valore per tutti, per Marguerettaz il problema è riuscire a creare le condizioni per svolgere attività. Relativamente da poco la Valle d'Aosta ha avuto le competenze e nel Documento di programmazione economica sono state inserite le risorse necessarie a elaborare i vari atti prodromici alla programmazione, alla progettazione e esecuzione dei lavori. L'Assessorato si impegnerà immediatamente nell'applicazione della norma, ma Marguerettaz ha chiesto che venga subito costituito un gruppo per verificare congiuntamente lo stato di avanzamento delle attività conseguenti a questa norma, coinvolgendo anche i proponenti. Questo, in modo che non sorga alcun equivoco sulla volontà di procedere nel senso auspicato da tutti. Nessuno, ha sottolineato l'Assessore, si è mai dichiarato contrario all'obiettivo che cerchiamo di perseguire per la nostra ferrovia. Per Marguerettaz, il percorso che ci attende sarà particolarmente difficoltoso: non bisogna farsi illusioni, soprattutto per quanto riguarda i finanziamenti; a questo proposito, tenuto conto delle ristrettezze da parte dello Stato, ha auspicato l'attribuzione di risorse europee.

Il Consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Cognetta ha osservato che per smuovere le acque si è resa necessaria un'iniziativa popolare e ha ipotizzato che il nuovo gruppo di lavoro finirà subito in una palude. Per Cognetta, non è stato sufficiente aver speso un milione e mezzo di euro per i progetti: si sta per creare una nuova commissione che elaborerà nuovi progetti. Questo, ha concluso Cognetta, è il massimo che sa fare la politica.

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha sottolineato che quando i cittadini devono presentare un'iniziativa legislativa di iniziativa popolare significa che la politica è stata sorda alle sollecitazioni: l'Assessore rispetto a quanto detto in Commissione è stato completamente smentito e per la prima volta in quest'Aula si assume degli impegni concreti, nel DEFR c'è solo una riga dedicata al tema delicato della ferrovia. Oggi, ha aggiunto, facciamo chiarezza ed è un grande momento di democrazia. Purtroppo, rispetto al passato, il treno è un po' perso, ma, ha concluso Gerandin, confidiamo che le azioni declinate in legge si trasformino in realtà.

Il Vicepresidente Marco Viérin (SA) ha affermato che oggi è ribadita la centralità del trasporto pubblico che è fondamentale in una regione come la nostra; si è altresì tracciato un percorso d'azione per la ferrovia, ma dobbiamo essere consci che il cammino sarà ancora molto difficile. Per Viérin, i prossimi sei mesi saranno fondamentali per il confronto da instaurare con RFI, con il Ministero, ma soprattutto con la Regione Piemonte per avere una ferrovia che dia risposte concrete alle attese dei cittadini e, sempre nei prossimi sei mesi, si dovranno individuare e reperire le risorse con lo Stato, con l'Europa, ma anche direttamente come Regione utilizzando, ad esempio, una parte delle disponibilità finanziarie di CVA: se l'operazione in passato condotta per dar vita a CVA è stata lungimirante, oggi sarebbe ancora più bello iniziare un percorso per cui da quell'operazione possa derivare anche un rilancio della ferrovia, indispensabile per la vita sociale ed economica dei valdostani. Stella Alpina ha avuto un mandato chiaro dal proprio Congresso, ha concluso il Vicepresidente, e quindi lavorerà attivamente per giungere a questo obiettivo. Per Viérin, questo momento suggella anche l'importanza dell'istituto del referendum.

Il Presidente della Regione è intervenuto per sottolineare l'impegno a rispettare una tempistica stringente. La tratta valdostana era militare, ha ricordato Rollandin, non era una ferrovia come mezzo di trasporto ordinaria; oggi vogliamo arrivare ad un'autostrada ferrata, sapendo che per i trasporti di questo genere si può sfruttare solo il fondo Valle. Non abbiamo uno sbocco internazionale, ha evidenziato Rollandin, non possiamo programmare finanziamenti in questo senso. Le risorse economiche rappresentano un punto nodale, su cui riflettere con molta attenzione. Ha quindi ribadito l'impegno a fare verifiche per portare avanti un percorso che dia risultati in considerazione delle nostre prerogative e le nostre forze. Oggi, ha detto Rollandin, la volontà è unanime, ma dovrà fare fronte a notevoli difficoltà, per le quali ha auspicato il superamento, chiedendo l'attenzione di tutte le forze politiche.

Il testo approvato dovrà essere ora sottoposto alla Commissione per i procedimenti referendari per verificare se il nuovo testo recepisce i principi ispiratori ed i contenuti essenziali della proposta di legge di iniziativa popolare depositata, al fine dell’avvio o meno del successivo iter di indizione del referendum propositivo sulla proposta di legge di iniziativa popolare.

 

SC-MM

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Comunicato n° 598 del 22 novembre 2016
Approvata la PL di iniziativa popolare sulla disciplina del referendum

Nella seduta del 22 novembre 2016, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità la proposta di legge di iniziativa popolare che modifica la disciplina dell'iniziativa legislativa popolare, del referendum propositivo, abrogativo e consultivo (l.r. n. 19 del 2003).  

La proposta di legge è stata depositata alla Presidenza del Consiglio il 19 luglio scorso ed era accompagnata da 6.486 firme; il 19 settembre è iniziato il percorso in prima Commissione, la quale ha nominato quali relatori i Consiglieri Luigi Bertschy (per la maggioranza) e Alberto Bertin (per la minoranza) e ha licenziato un nuovo testo predisposto dalla Commissione. In particolare, i cinque articoli del provvedimento sono volti a modificare il quorum di partecipanti al voto necessario per la validità del referendum propositivo e abrogativo di una legge regionale, stabilendo che è necessario il 50 per cento del numero dei votanti alle ultime elezioni regionali precedenti al referendum (la legge in vigore, invece, prevedeva il 45 per cento degli elettori). Inoltre, viene corretta l'iniziativa del referendum consultivo, prevedendo che la richiesta possa essere avanzata dalla Giunta regionale o da almeno un terzo dei Consiglieri regionali o da almeno un cinquantesimo degli elettori.

Per il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy democrazia rappresentativa e democrazia diretta, seppur per alcuni appaiono in antitesi, nella nostra realtà, sono strumenti che possono e devono coesistere in quanto sono complementari l'uno all'altro e rendono la democrazia unica. In Valle d'Aosta, ha detto Bertschy, c'è stata una svolta negli strumenti di democrazia diretta dopo la revisione dello Statuto speciale del 2001 con la quale la Regione ha poi disciplinato la materia con la legge n. 19 del 2003: una buona legge che ha innovato notevolmente il tema ma che nei tredici anni di applicazione ha fatto emergere alcune lacune che richiedono oggi dei correttivi. La nuova proposta di legge, così come corretta dalla Commissione, ha constatato il Capogruppo, ha ridotto il quorum per la validità della consultazione popolare di quasi una decina di punti percentuali rispetto alla situazione attuale: un percorso già avviato da molte Regioni e che è opportuno approvare anche in Valle d'Aosta. La riduzione del quorum porterà ad una maggiore partecipazione al voto arginando il fenomeno delle campagne astensionistiche che invitano i cittadini a non esprimersi. L'approbation de cette loi, a-t-il conclu le Conseiller Bertschy, est un message important que les forces politiques représentées au Conseil portent au peuple valdôtain, car il démontre que les élus n'ont aucune crainte d'améliorer les instruments de participation populaire et de démocratie directe.

Il Consigliere di ALPE Alberto Bertin ha aggiunto che la norma di riferimento del 2003 poi riformata nel 2006 non è stata sufficiente a rendere lo strumento referendario efficiente: negli anni, diverse iniziative referendarie non hanno raggiunto il quorum di validità, mortificando la partecipazione democratica e sprecando risorse pubbliche in una consultazione elettorale sostanzialmente inutile. Per il Consigliere Bertin, il referendum può essere considerato anche come uno strumento idoneo a ridurre la distanza tra la politica e i cittadini, una soluzione per contrastare gli aspetti negativi di un sistema troppo spesso autoreferenziale, a volte legato a tecnicismi, eccessivamente burocratizzato e lontano dalle effettive aspettative della comunità. La democrazia diretta, ha aggiunto, non deve e non vuole sostituire gli organi rappresentativi ma integrarli e con questo perfezionare la democrazia al fine di migliorare il processo decisionale e le scelte facendo partecipare la società civile: essa rappresenta inoltre uno strumento di consolidamento delle democrazie. Per gli oppositori di una proposta referendaria, come si è visto in molte occasioni, ha osservato Bertin, diventa più interessante boicottare il dibattito pubblico e puntare sull'astensione della popolazione piuttosto che aprirsi al confronto democratico; inoltre, soprattutto nei comuni più piccoli, gli appelli al boicottaggio del voto lanciati dagli oppositori a una proposta referendaria mettono in discussione la segretezza stessa del voto. Per questa ragione, circa tre anni fa, nel disinteresse generale, ha spiegato, avevo presentato una proposta di legge per ridurre il quorum di validità del referendum che l'avrebbe portato intorno al 25%, ma che non riuscì ad aprire una discussione seria su questa materia. Pertanto, ha concluso il Consigliere Bertin, va reso merito ai 6.486 cittadini, che sono stati i principali protagonisti di questo provvedimento legislativo sollecitando un intervento in questo settore: una volta tanto, cosa che succede raramente, siamo all'avanguardia e non nelle retrovie in un settore così importante per la vita democratica di una comunità.

Il Presidente della prima Commissione "Istituzioni e autonomia", Stefano Borrello, ha sottolineato che nel momento in cui la cittadinanza attiva si è fatta portavoce delle istanze e delle problematiche, la politica deve farsi delle domande. Nel futuro, ha aggiunto il Consigliere, questa legge avrà un impatto positivo, andando a valorizzare l'istituto del referendum, spesso sottovalutato o abusato. In merito, il Consigliere Borrello ha dichiarato che i partiti e i movimenti politici devono fare mea culpa, aiutando la popolazione ad orientarsi nello studio dei quesiti referendari. In rappresentanza del gruppo Stella Alpina, ha infine annunciato il voto favorevole.

Il Consigliere di Pour Notre Vallée Antonio Fosson ha affermato che la partecipazione popolare e il referendum hanno sempre più un ruolo significativo: la partecipazione del popolo in modo diretto può ridurre la distanza tra cittadini e Istituzioni, ridurre la disaffezione. Ma, ha proseguito Fosson, perché questo istituto democratico possa avere significato, deve essere uno strumento percorribile, proprio come si propone questa proposta di legge. Per Fosson, sono corretti i paletti fissati in Commissione, come quello che prevede di legare il quorum a coloro che hanno votato alle ultime elezioni regionali. Il Consigliere Fosson ha infine sottolineato che il voto unanime in Commissione è segno del nuovo clima di collaborazione e di dialogo all'interno della maggioranza.

Il Capogruppo del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz ha accolto favorevolmente la conclusione di questo iter legislativo. Il previsto abbassamento di circa 9 punti percentuali del quorum non banalizza l'istituto referendario. La proposta di legge popolare non ha inserito una modifica del numero delle firme, che rimangono in proporzione alla popolazione superiori a quelle previste per il prossimo referendum sulla riforma costituzionale. I proponenti hanno cercato di favorire il raggiungimento del quorum, facendolo diventare uno strumento alternativo ai consueti mezzi legislativi democratici. Per Guichardaz, è importante che su argomenti così rilevanti ci sia la più ampia condivisione di tutti, politici e cittadini; non è così scontato questo dialogo, nemmeno scontato il suo risultato. Oggi, ha sottolineato Guichardaz, assistiamo ad un cambiamento di passo della politica, frutto anche del diverso assetto di maggioranza e dell'inoculazione nella squadra di nuove sensibilità.

Il Capogruppo Joël Farcoz, nell'annunciare il voto positivo dell'UV, ha espresso due auspici: il primo è che abbassando il quorum, l'istituto referendario sia utilizzato con buon senso evitando strumentalizzazioni; il secondo che alle prossime elezioni regionali gli elettori possano aumentare, altrimenti si verificherebbe una ambiguità tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa.

Trattandosi di legge "statutaria", ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto speciale, entro 3 mesi dalla pubblicazione a fini notiziali sul BUR, su richiesta, potrà essere sottoposta a referendum. Decorsi i 3 mesi senza richiesta di referendum, la legge sarà promulgata ed entrerà in vigore.

SC-MM

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Comunicato n° 599 del 22 novembre 2016
Respinta una risoluzione che invitava l'Assessore al turismo a dimettersi

Nella serata di martedì 22 novembre 2016, il Consiglio regionale ha respinto, con 7 voti favorevoli (ALPE, M5S, Gruppo Misto), 24 contrari (UV, UVP, SA, PD-SVdA, PNV) e 1 astensione (Consigliere La Torre), una risoluzione depositata dai gruppi di minoranza che invitava l'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti a dare un segnale di rispetto nei confronti dei colleghi rassegnando le dimissioni dalla carica.

Il Consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Cognetta ha motivato l'invito alle dimissioni con le attività a suo dire fallimentari portate avanti dall'Assessore.

Il Consigliere Leonardo La Torre (UV) ha auspicato un dibattito alla luce del sole, senza voti segreti e possibili franchi tiratori. Ha quindi evocato che in prima persona, in passato, aveva suggerito all'Assessore una valutazione sul proprio lavoro; oggi, ha detto, il mio voto è di opinione, di invito all'Assessore a riflettere. Oggi un voto politico sarebbe inopportuno, andrebbe a destabilizzare ulteriormente la situazione. Secondo La Torre, l'Assessore Marguerettaz non è più rappresentativo, il suo è più che altro un Assessorato al contenzioso e per questo è sufficiente pensare alla questione dell'aeroporto. Il Consigliere La Torre ha aggiunto che per il turismo e per i trasporti manca un progetto complessivo, una visione più internazionale della Valle d'Aosta; a maggior ragione, occorre una riflessione, pacata ma concreta.

Il Presidente della Regione ha sottolineato che sull'aeroporto si è dovuto far fronte a questioni legali piuttosto che alla difesa della struttura, mentre per la tratta ferroviaria si sono presentate svariate difficoltà. Risultati positivi, per Rollandin, sono stati ottenuti anche nel settore turistico. I problemi non sono imputabili esclusivamente all'Assessore, ha proseguito il Presidente, che ha dichiarato che tutti abbiamo delle carenze, ma bisogna trovare il modo di discutere sui vari temi e cercare soluzioni positive. Negli anni, ha osservato Rollandin, si sono concretizzate azioni coordinate e altre che si sono arenate. Ciò non toglie, ha concluso il Presidente della Regione, che occorra richiedere le dimissioni dell'Assessore.

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian ha osservato che si può e si deve fare meglio, come nel caso della creazione di un soggetto unico per la promozione turistica della regione. Queste, per Chatrian, sono critiche amministrative, che tuttavia sfociano in un dato politico che dovrebbe stimolare una riflessione nella maggioranza.

Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha evidenziato che per la maggioranza i tempi e i luoghi per discutere di programmi e persone sono altri. L'UVP in passato ha ritenuto l'azione dell'Assessore debole, e oggi, con un ruolo diverso, è soddisfatto che UV, pur avendo una visione diversa, abbia trovato un punto di sintesi sulla proposta di legge di iniziativa popolare e riconosce all'Assessore di essersi speso in questo senso. Un passo alla volta, ha detto Bertschy, proviamo a capire se si cambia veramente marcia. Ognuno di noi sta portando la propria sensibilità per affrontare le problematiche, in un confronto che deve essere sempre più proficuo. Per Bertschy, l'Assessore sa che ci sono grandi aspettative per una nuova politica dei trasporti.

Il Capogruppo della Stella Alpina Pierluigi Marquis ha evidenziato che l'Assessore Marguerettaz deve occuparsi di dossier su cui sono state messe diverse mani e che si protraggono da anni. Occorre prendere spunto da questa iniziativa per analizzare e trovare il fil rouge. La riflessione da fare, per Marquis, è sulla fine di un modello che in passato andava bene, mentre oggi è indispensabile uno sguardo orientato più lontano, un approccio più organico e non frammentato. Bisogna puntare a un rapporto più stretto coi cittadini. Il Capogruppo Marquis ha sostenuto che questo non è un processo a Marguerettaz, ma uno stimolo perché l'Assessore lavori imprimendo un'accelerazione a dossier rilevanti per la Valle d'Aosta, nonché un invito a seguire un modello più partecipato.

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha lamentato un approccio sbagliato dell'Assessore, che si è rivelato debole coi forti e forte coi deboli. Così facendo, come nel caso del trasporto su gomma, ha dimostrato poco rispetto per il Consiglio regionale assumendo decisioni autoreferenziali. Un cambiamento di metodo, per Gerandin, è alla base di questa risoluzione.

MM

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Comunicato n° 600 del 22 novembre 2016
Approvata una risoluzione sulla partecipazione degli Enti locali nelle società partecipate

In chiusura dei lavori consiliari del 22 novembre 2016, l'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità una risoluzione depositata in Aula dai gruppi ALPE, M5S e GM, che impegna i Parlamentari valdostani affinché, in collaborazione con gli altri rappresentanti delle collettività interessate dalle problematiche legate al testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, operino per inserire opportune deroghe al decreto legislativo per le società partecipate in attivo, a tutela e nell'interesse generale delle collettività locali.

Il Consigliere di ALPE Alberto Bertin ha osservato che questo decreto provocherebbe dei danni per i Comuni valdostani che sarebbero obbligati a cedere le proprie partecipazioni nelle società che gestiscono le centraline idroelettriche e rinunciare così a un'importante integrazione finanziaria ai loro sempre più risicati bilanci.

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha aggiunto che non vi sono grossi margini nel decreto Madia e si è detto preoccupato: sarà importante operare all'interno della Finanziaria statale se si è ancora in tempo altrimenti elaborare una proposta alternativa.

Il Capogruppo di Pour Notre Vallée, Claudio Restano, le centraline sono patrimonio della comunità non solo dal punto di vista finanziario ma anche per il mantenimento del territorio.

Il Presidente della Regione ha annunciato il voto positivo della maggioranza, pur osservando che si tratta di un testo che è già legge e che quindi le chances di avere un esito positivo sono obiettivamente ridotte.

L'Assemblea ha anche discusso altre due risoluzioni depositate in Aula sempre dai gruppi di minoranza

La prima, respinta con 26 voti di astensione (UV, UVP, SA, PD-SVdA e PNV) e 7 voti a favore, intendeva impegnare l'Assessore allo sport a sospendere qualsiasi iniziativa di promozione di trail o gara sportiva tipo 4K e a comunicare ufficialmente tale decisione attraverso un annuncio posto sul sito internet del Forte di Bard.

La Consigliera di ALPE Chantal Certan ha illustrato il testo richiamando la risoluzione approvata dal Consiglio regionale il 22 settembre scorso che impegnava la Giunta regionale ad adoperarsi affinché si arrivasse all'organizzazione di un unico trail "Tor des Géants". Visto che l'inserimento di 300 mila euro nel bilancio 2017 per il 4K-Alpine endurance trail Valle d'Aosta è stato definito "un refuso" dall'Assessore al turismo e sport in quanto non c'è più nessuna intenzione di finanziare l'evento, la Consigliera Certan ha, però, evidenziato che il Forte di Bard sta continuando a promuovere l'organizzazione del trail anche per il prossimo anno e quindi ha chiesto che l'Amministrazione regionale dichiarasse ufficialmente che il 4K non sia più né organizzato né finanziato. Ha poi considerato interessante la proposta degli organizzatori del Tor des Géants di perseguire un accordo sull'organizzazione di questo trail per il 2017 previo accordo con l'Amministrazione regionale: lettera alla quale la Regione non ha mai risposto. Per Certan, i gruppi di minoranza sono da sempre convinti dell'utilità di avere una sola manifestazione, ma è importante impegnare chiaramente e politicamente l'Assessore attraverso una risoluzione del Consiglio.

L'Assessore al turismo e sport, nella replica, pensava che il suo intervento in Aula nel primo pomeriggio di oggi avesse chiarito i contorni di questa situazione: più che dire che è un refuso, che non c'è nessuna intenzione di finanziare il 4K e che le risorse sono in disponibilità su di un capitolo estraneo alle manifestazioni sportive, ha detto l'Assessore Marguerettaz, non so cosa fare. Per Marguerettaz, questo impegno produrrebbe uno smarrimento per coloro che vanno sul sito internet del Forte di Bard perché risulterebbe che l'associazione non organizza più eventi tipo trail. Pur condividendo il principio, l'Assessore ha quindi annunciato che la risoluzione non è votabile, evidenziando inoltre che la Regione si è incontrata con VdA Trailers ribadendo loro la posizione dell'Amministrazione riguardo all'utilizzo del marchio, che una sentenza del Tribunale ha riconosciuto in comproprietà.

La terza risoluzione, illustrata dalla Consigliera di ALPE Chantal Certan, intendeva impegnare il Governo regionale a istituire un gruppo di lavoro interistituzionale con una rappresentanza, su base volontaria, di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio regionale, delle Organizzazioni sindacali, dei docenti e dei vertici dell'Ateneo valdostano per approfondire le criticità e le problematiche e ridefinire il ruolo futuro e la programmazione dell'Università della Valle d'Aosta. Il testo è stato ritirato a seguito della richiesta del Presidente della Regione di essere sentito in Commissione consiliare per spiegare il lavoro che si sta portando avanti all'Università.  

I lavori dell'Assemblea sono terminati. Il Consiglio tornerà a riunirsi martedì 29 novembre alle ore 15.30, mercoledì 30 novembre, giovedì 1 e venerdì 2 dicembre 2016, alle ore 9.00.


SC

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