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Riunione del Consiglio regionale del 5 e 6 ottobre 2016

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Comunicato n° 495 del 28 settembre 2016
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 5 e giovedì 6 ottobre 2016, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 29 oggetti, tra cui 5 interrogazioni, 14 interpellanze e 5 mozioni.

All'esame dell'Aula anche l'approvazione del programma di dismissione di beni immobili della società Vallée d'Aoste Structure, ai sensi della legge regionale n. 10/2004.

Le cinque interrogazioni sono state tutte depositate dal gruppo ALPE: attuazione dell'ordinanza dell'Agenzia nazionale per la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata; mancato inserimento con riserva nelle graduatorie ad esaurimento di alcuni insegnanti; mantenimento delle funzioni e del ruolo del Corpo forestale della Valle d'Aosta; modalità organizzative delle iniziative espositive per la stagione invernale 2016/2017; stato di attuazione del Progetto Lavanda, volto ad incentivare l'uso dei pannolini lavabili da parte delle famiglie e degli operatori sanitari.

Riguardo alle interpellanze, una è stata presentata congiuntamente dal Movimento 5 Stelle, dal Gruppo misto e da ALPE in merito alla definizione degli aspetti finanziari riguardanti la cessione da parte della società CVA delle quote di partecipazione al capitale della Water Gen Power srl.

Il gruppo ALPE illustrerà altre dieci interpellanze, a proposito di: adozione di ulteriori misure per la prevenzione e il contrasto del gioco d'azzardo patologico; tempistica per l'erogazione del bonus di 500 euro ai ragazzi diciottenni; riorganizzazione della didattica museale e l'utilizzo della figura del promotore culturale; interventi nelle scuole per prevenire il fenomeno del cyberbullismo; eventuale proroga del calendario di apertura dei comprensori sciistici di Chamois, Torgnon e Valtournenche; sostegno dell'inclusione sociale degli alunni; valorisation de la voie romaine des Gaules et du site de Pierre Taillée dans la commune d'Avise; adozione di iniziative promozionali e/o regolamentari per uno sviluppo responsabile del ciclo-escursionismo in Valle d'Aosta; stato di attuazione dei piani di riordino fondiario; richiesta all'Associazione Forte di Bard della programmazione delle spese per la realizzazione del 4K-Alpine Endurance Trail Valle d'Aosta.

Il gruppo M5S ha posto un'interpellanza sullo sviluppo del software riguardante la gestione dei procedimenti urbanistici.

Due sono le interpellanze iscritte dal Gruppo Misto: la prima concerne lo stato di attuazione delle disposizioni legislative in materia di politiche abitative; la seconda gli interventi a tutela dei lavoratori dipendenti delle imprese cooperative aggiudicatarie del servizio di pulizia dei locali dell'Amministrazione regionale.

Inoltre, il Consiglio sarà chiamato a trattare cinque mozioni, di cui tre presentate congiuntamente da ALPE, Gruppo Misto e Movimento 5 Stelle: reperimento di risorse per garantire un'occupazione adeguata ai lavoratori svantaggiati dei cantieri forestali; impegno per la fornitura ai Consiglieri regionali, da parte delle Società controllate dalla Regione, delle informazioni utili all'espletamento del mandato consiliare; interventi per assicurare la gratuità della percorrenza della tratta autostradale Aosta Est-Aosta Ovest a tutti gli utenti.

Le altre due mozioni sono state proposte dal gruppo ALPE: la prima è volta alla revoca della nomina del Direttore dell'Istituto musicale pareggiato, la seconda all'impegno per la liquidazione dei rimborsi per mancato introito spettanti agli esercenti di attività commerciali di La Palud a Courmayeur.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 


MM

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Comunicato n° 502 del 3 ottobre 2016
Iscritti tre punti all’ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria mercoledì 5 e giovedì 6 ottobre 2016, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da tre punti.

Sono state infatti iscritte due interrogazioni a risposta immediata: la prima, presentata dal Gruppo Misto, è volta a conoscere le decisioni assunte dal Governo valdostano in merito alle impugnative delle leggi regionali di variazioni al bilancio 2016 da parte del Consiglio dei ministri; la seconda, depositata dal gruppo ALPE, riguarda il programma di interventi per ridurre i rischi connessi ad un aumento incontrollato di lupi in Valle d'Aosta.

I Consiglieri saranno poi chiamati ad esaminare la petizione "No ai tagli sulla scuola di tutti" presentata il 21 giugno scorso dal comitato SOSécoleVdA ed esaminata dalla quinta Commissione "Servizi sociali".

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

SC

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Comunicato n° 504 del 5 ottobre 2016
Interrogazione a risposta immediata sulle impugnative delle leggi regionali di variazioni al bilancio 2016

Le impugnative delle leggi regionali di variazioni al bilancio 2016 da parte del Consiglio dei ministri sono state l'argomento di un'interrogazione a risposta immediata posta dal Gruppo Misto a inizio dei lavori dell'Assemblea convocata oggi, mercoledì 5, e domani, giovedì 6 ottobre 2016, per discutere un ordine del giorno composto di 32 oggetti.

Il Consigliere Elso Gerandin, ritenuto indispensabile capire le reali conseguenze di tali ricorsi, ha voluto sapere se il Governo regionale abbia già posto rimedio, dicendosi seriamente preoccupato per l'autonomia delle Regioni.

Le Président de la Région a répondu que pour ce qui est des recours à la Cour Constitutionnelle proposés concernant certaines parties des lois régionales n° 15 et n° 16 de 2016, la Région se constituera devant la Cour, mais en même temps demandera l’ouverture d’un groupe de travail avec les Ministères compétents afin de vérifier s’il est possible de parvenir à des modifications qui puissent être satisfaisantes soit pour l’Etat soit pour la Région. 

Il Consigliere Gerandin, nella replica, ha annunciato la presentazione di una risoluzione congiuntamente agli altri gruppi di minoranza visto che si tratta di un argomento di serio impatto sul sistema valdostano.

SC

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Comunicato n° 505 del 5 ottobre 2016
Interrogazione a risposta immediata sui rischi connessi ad un aumento di lupi

Il gruppo ALPE, ponendo un'interrogazione a risposta immediata nella seduta del Consiglio regionale del 5 ottobre 2016, ha trattato la questione dei rischi connessi ad un aumento incontrollato di lupi in Valle d'Aosta.

Il Capogruppo Albert Chatrian, ricordato l'avvistamento da parte di un cacciatore, lo scorso 28 settembre, di un branco di undici lupi a Torgnon, rappresentando preoccupazione, ha voluto conoscere quale sia il programma di interventi previsti per ridurre i rischi connessi ad un aumento non controllato del fenomeno.

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, ha risposto che la presenza attuale del lupo nel territorio regionale può considerarsi in linea coi dati forniti nella scorsa primavera. Non è raro che i branchi in autunno da 4-5 arrivino a una decina di unità; al momento, i competenti uffici ritengono che in regione ci siano 20-25 lupi, un numero, questo, destinato a diminuire nel corso dell'inverno. Per l'Assessore, la presenza di questi predatori è certamente fonte di preoccupazione per i frequentatori della montagna, ma anche per il settore zootecnico.

Al momento, ha specificato l'Assessore Testolin, le segnalazioni di aggressioni di greggi sono in linea con quelle degli anni precedenti; ciò nonostante, essendo penalizzante per le aziende perdere anche solo un capo, gli uffici stanno lavorando all'ultimazione del Programma 2017-2019 per cercare di garantire la coesistenza dell'agricoltura tradizionale di montagna con i predatori. Queste linee di azione vedono l'incentivazione alla custodia delle greggi con incentivi economici per l'adozione di sistemi di pascolo gestito o tramite opere di sensibilizzazione e assistenza tecnica; in più, è previsto il risarcimento dei danni subiti e, se del caso, sono ipotizzati interventi di controllo numerico. Per quest'ultima previsione, è già stata inoltrata specifica richiesta.

L'Assessore Testolin ha anche comunicato che è in fase di conclusione l'iter per l'approvazione del nuovo Piano nazionale, che potrebbe prevedere la possibilità di abbattimento di singoli esemplari di lupo in caso di ripetuti e massicci episodi di uccisione di bestiame. L'attenzione dell'Amministrazione regionale resta elevata, ha osservato l'Assessore, e si esplicita con intensificazione di monitoraggi e con puntuali azioni di divulgazione che a partire dalla prossima settimana toccheranno l'opinione pubblica oltre che le specifiche categorie, come gli allevatori che potranno incontrare allevatori di altre regioni che hanno già affrontato questa tematica. L'Assessore ha concluso precisando che gli uffici contribuiscono in maniera attiva alle varie iniziative nazionali per la redazione della normativa in materia.

Il Capogruppo Chatrian, nella replica, ha auspicato che il monitoraggio e le azioni siano continue, che non si aspetti la recrudescenza del fenomeno per intervenire, come invece sembra avvenire. Per il Consigliere la creazione delle condizioni di coesistenza deve essere il compito dell'Assessore competente: in questo senso, ci sono progetti europei molto interessanti. Spiace, ha aggiunto, che la nostra sia l'unica Regione che non abbia presentato osservazioni per la redazione del Piano nazionale. La parola d'ordine, ha concluso il Consigliere, deve essere programmazione.

MM

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Comunicato n° 506 del 5 ottobre 2016
Interrogazione sulle iniziative espositive per la stagione invernale 2016-2017

Nella seduta consiliare del 5 ottobre 2016, il gruppo ALPE ha voluto fare il punto sulle mostre organizzate nella stagione estiva 2016 e chiedere notizie sulle iniziative previste per la stagione invernale 2016-2017.

In particolare, i Consiglieri hanno voluto conoscere il numero di visitatori, paganti e non paganti e l'ammontare del costo totale, personale compreso, delle due mostre che si sono tenute nel corso dell'estate; in merito alla prossima stagione, hanno chiesto quali saranno le iniziative espositive in calendario e se siano stati previsti dei biglietti integrati per le varie manifestazioni organizzate dall'Assessorato.

L'Assesseur à l'éducation a répondu que l’exposition sur Leonard Freed réalisée au Centre Saint-Bénin a accueilli 2.757 visiteurs, dont 1 165 payants: le coût pour son organisation, y compris le catalogue, a été de 34.300 euros alors que le coût du personnel – qui représente une retombée positive du point de vue de l’emploi dans notre région – a été de de 42.050 euros. L'exposition sur Enrico Baj, aménagée au Musée archéologique régional et qui est encore ouverte et dont les données ne sont pas définitives, a enregistré jusqu’à présent 2.672 entrées, dont 1.193 payantes; son coût s’élève à 138.500 euros alors que le coût du personnel est quant à lui de 62.800 euros. Pour l'Assesseur Rini, ces deux expositions ne doivent toutefois pas être prises en considération séparément, mais bien replacées dans le cadre de l’offre globale de l’été en matière d’expositions, qui a vu un total de 21.256 visiteurs enregistré.

Pour ce qui est de la saison hivernale 2016-2017, l'Assesseur a expliqué que sont au programme l’exposition "Alpimagia. Rites, légendes et mystères des peuples alpins" du photographe Stefano Torrione au Musée archéologique régional et l’exposition "Cathédrales de glace. Vittorio Sella, Himalaya 1909" au Centre Saint-Bénin; deux initiatives particulièrement importantes du point de vue culturel et étroitement liées à la montagne. Il y aura aussi une exposition documentaire sur Amédée VIII et la Vallée d’Aoste dans la salle de l’Hôtel des États pour début décembre, qui sera organisée en collaboration avec les Archives historiques régionales. L'Assesseur a aussi ajouté que l'on est en train d'étudier la possibilité de proposer au public des billets donnant accès à plusieurs expositions.

Il Consigliere Alberto Bertin ha replicato che i risultati sono costantemente disastrosi, poiché le due maggiori esposizioni in Aosta hanno dei riscontri bassissimi e imbarazzanti. Per il Consigliere il problema principale è la mancanza di programmazione e di promozione: alla luce di queste presenze, ha aggiunto Bertin, bisogna impostare l'organizzazione in maniera diversa per invertire questa tendenza consolidata, che non si può definire come offerta per potenziare il turismo culturale. Secondo il Consigliere, il fatto che la realizzazione di un biglietto unico integrato per le mostre organizzate sia solo allo stadio della riflessione è sintomatico di come viene affrontata la questione.

SC

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Comunicato n° 507 del 5 ottobre 2016
Interpellation sur le site de Pierre Taillée

Au cours de la séance du Conseil de la Vallée du 5 octobre 2016, le groupe ALPE a interpellé le Gouvernement régional au sujet de la valorisation du site de Pierre Taillée dans la commune d'Avise.

En particulier, la Conseillère Patrizia Morelli, en ayant constaté que le site se trouve dans une situation de grave dégradation et d'inaccessibilité, a demandé si le Gouvernement estime intervenir et dans quels temps; quelles sont les intentions quant à la valorisation de la voie romaine des Gaules et notamment du site de Pierre Taillée; enfin, si, à cet effet, l'on entend faire recours à des financements européens.

L'Assesseur à l'éducation et à la culture a répondu que la réhabilitation du site monumental de Pierre Taillée figure dans les programmes de valorisation à moyen et long terme proposés par les techniciens de la Surintendance régionale des activités et des biens culturels. Cependant, même si les graves problèmes de stabilité et de conservation des importantes structures et des murs de l’ancienne Route romaine des Gaules ont été pris en charge et, dans certains cas, résolus, on n'est pas encore parvenus au stade de la conception d’un projet intégré de valorisation à des fins touristiques et culturelles de cet ensemble archéologique.

L'Assesseur a expliqué qu'un certain nombre de considérations, liées à l’écroulement en 1986 de la structure en question, rendent cette démarche impossible. Au lendemain de cette catastrophe, un rapport du professeur Franco Grasso soulignait la forte instabilité géologique du versant: les techniciens responsables de la Commune d’Avise décidèrent donc de clôturer la zone, dans la mesure du possible, et d’interdire l’accès au sentier la traversant. C’est pour cette raison, a-t-elle dit l'Assesseur, qu’à ce jour, il n’est toujours pas possible d’envisager la moindre intervention; en effet, tout projet visant à permettre au public de visiter ces structures monumentales nécessite la réalisation d’une étude géologique, avant que des spécialistes puissent intervenir et sécuriser toute la zone.

Pour ce qui est des autres grands tronçons de la Route romaine des Gaules, l'Assesseur Emily Rini a rappelé que dans le cadre du Projet de coopération transfrontalière Italie/Suisse 2007/2013, la Surintendance régionale des activités et des biens culturels a entrepris une série d’activités avec ses partenaires helvétiques du Valais; le but étant d’approfondir les connaissances de chacun, ainsi que de concevoir de nouveaux outils didactiques et du matériel de divulgation. Mais du fait des problèmes de sécurité, il n’a pas été possible d’insérer le site de Pierre Taillée dans ce projet. Les résultats de ces activités ont tous été publiés dans "La Route des Gaules. Une route longue de 2000 ans", en novembre 2015. Enfin, l'Assesseur a précisé que les bureaux compétents de la Surintendance ne pourront décider s’il convient de poursuivre ces activités que quand les problèmes susmentionnés auront été résolus.

La Conseillère Morelli a répliqué que, si l'on continue à tergiverser, le risque est que le site disparaisse. La Conseillère Morelli a souligné que depuis 2009 la réponse de l'Administration régionale est toujours la même: rien n'a changé. Il y a des priorités, il est impossible de faire face à tous les problèmes, a-t-elle dit la Conseillère, mais si ce site est inséré dans un Plan, il faut agir et d'abord il faut procéder à l'étude géologique; autrement, l'on en décrète la fin. Mais, même en ce cas, a-t-elle ajouté, il faut intervenir pour lui rendre un minimum de dignité, puisque maintenant il est dans une situation de dégradation inacceptable pour une région touristique comme la Vallée d'Aoste, qui vient, entre autre, de lancer un projet comme celui des Basses Voies qui ne pourrait que bénéficier de l'accessibilité de Pierre Taillée.

MM

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Comunicato n° 508 del 5 ottobre 2016
Presa d'atto della petizione popolare sulla scuola

Nella seduta del 5 ottobre 2016, il Consiglio Valle ha preso atto della petizione popolare presentata il 21 giugno scorso dal Comitato SOSécoleVdA e sottoscritta da 2535 cittadini per richiedere che non vengano effettuati tagli alla scuola secondaria di primo grado.

Il Presidente della quinta Commissione "Servizi sociali" ha illustrato all'Aula la relazione approvata a maggioranza a conclusione dell'iter di discussione dell'iniziativa. Il Presidente ha spiegato che alla Commissione, contestualmente alla petizione, è stato assegnato il disegno di legge recante disposizioni per l'armonizzazione della riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione con l'ordinamento scolastico della Valle d'Aosta, poi diventato legge regionale n. 18 del 3 agosto 2016. La Commissione ha concentrato le proprie riunioni nel mese di luglio al fine di approfondire il provvedimento legislativo, sentendo le categorie interessate tra cui anche i rappresentanti del Comitato SOSécoleVdA, in modo che potesse essere approvato prima della pausa estiva ed entrare, quindi, in vigore prima del nuovo anno scolastico. Il Presidente Luigi Bertschy ha poi riferito che il 9 settembre, in risposta all'invito a partecipare ad un'audizione in Commissione sulla petizione, i rappresentanti del Comitato hanno giudicato la convocazione irricevibile nei tempi in quanto i principi enunciati nella petizione erano ormai stati puntualmente declinati nella legge regionale n. 18/2016. Il 16 settembre, la Commissione ha quindi audito l'Assessore all'istruzione e cultura, la quale ha fatto presente che le questioni sollevate dal Comitato, che mettevano in discussione dei punti cardini della riforma scolastica, erano state superate con l'approvazione della legge regionale, precisando che era stata accolta e approfondita, attraverso l'articolato o l'approvazione di ordini del giorno specifici buona parte dei rilievi fatti sia dal Comitato, sia dai Sindacati e che con questi ultimi era stato svolto un lavoro proficuo.

La Consigliera di ALPE Chantal Certan ha osservato che anche il metodo con cui è stata affrontata la discussione in Commissione ha determinato il voto contrario alla relazione: dei cittadini, ha detto la Consigliera, si sono attivati per porre l'attenzione su alcune criticità, ma la Commissione ha violato il loro diritto ad essere ascoltati perché sono stati auditi dopo che la legge di armonizzazione della Buona Scuola alla realtà valdostana era stata approvata. Ha quindi invitato la Commissione ad avere rispetto per i cittadini che presentano delle iniziative. Per Certan non è vero che la legge ha superato le criticità espresse nella petizione perché alcuni aspetti persistono, permanendo la delibera di Giunta n. 93 del 2016.

Il Consigliere Roberto Cognetta del M5S ha aggiunto che l'Assessore, con un atteggiamento poco democratico, ha stravolto le regole del Consiglio, esautorando l'Assemblea dal suo ruolo e mancando di rispetto nei confronti di oltre 2500 cittadini. Questa riforma, ha detto, andrà probabilmente ulteriormente riformata, perché se non ci sono le risorse economiche e i mezzi per poterla applicare, tutto questo lavoro è stato inutile oltre che dannoso. Per Cognetta, che venga presentata una relazione di questo tipo alla fine dell'esame della petizione è una presa in giro: ha quindi invitato l'Assessore a coinvolgere maggiormente le Commissioni al fine di evitare percorsi di questo tipo e migliorare le decisioni.

Il Consigliere di ALPE Fabrizio Roscio ha preso le distanze dalla relazione perché manca un aspetto essenziale, ossia che l'esautorazione della petizione è avvenuta per una scelta della maggioranza, in quanto nessuno obbligava ad approvare entro l'inizio dell'anno scolastico la legge regionale di armonizzazione alla Buona Scuola. Secondo Roscio, c'erano tutti i tempi per discutere l'iniziativa popolare al fine di dare una risposta ai proponenti, invece il metodo seguito e le risultanze sono offensive nei confronti di chi l'ha presentata.

L'Assessore all'istruzione e cultura ha replicato precisando che questa riforma non è ancora entrata in vigore, ma lo farà nel 2017-2018: non si può quindi parlare di fallimento prima ancora di averla applicata. La riforma nazionale sarebbe diventata legge anche in Valle d'Aosta con una serie di ripercussioni sul nostro modello scolastico se la Regione non avesse approvato una propria norma: ci siamo quindi attivati presso il Governo nazionale, ha spiegato Rini, al fine di addivenire ad un protocollo che ha poi portato all'approvazione di una norma di attuazione che ci ha permesso di legiferare e di discostarci completamente dalla norma nazionale e di mantenere, ad esempio, il sistema di reclutamento dei docenti come avveniva nel passato. Ha poi proseguito: la petizione popolare si ispirava ad una delibera di Giunta che era precedente al testo della legge approvata: molti degli aspetti sollevati, ha puntualizzato Rini, sono stati recepiti dal provvedimento legislativo, ma, purtroppo, non si possono accontentare tutte le singole richieste. Per l'Assessore, c'è stato il coraggio politico, la serietà e la responsabilità di mettere mano ad un settore molto delicato, cercando di fare il meglio per la scuola valdostana: ora, ha concluso, cercheremo di garantire il livello di eccellenza che ha dimostrato di avere l'istruzione in Valle d'Aosta.

SC

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Comunicato n° 509 del 5 ottobre 2016
Respinta una mozione sulla revoca della nomina del Direttore dell'Istituto Musicale Pareggiato

La nomina del Direttore dell'Istituto Musicale Pareggiato è stata al centro della mozione presentata dal gruppo ALPE, discussa nella seduta consiliare del 5 ottobre 2016.

Il testo è stato respinto, con votazione ad appello nominale, con 25 astensioni (UV, SA, UVP, PD-SVdA) e 7 voti a favore (ALPE, M5S, Gruppo Misto), intendeva impegnare il Governo regionale a revocare tale nomina e a permettere le normali elezioni del Direttore dell’Istituto Musicale Pareggiato come previsto dalla legge; l'iniziativa mirava anche alla creazione di un tavolo di lavoro con tutti gli attori che si occupano di educazione musicale.

Nell'illustrazione, la Consigliera Chantal Certan ha ripercorso la vicenda, ritenendo il provvedimento illegittimo e frutto di un abuso di potere, in quanto l'Assessore, nel firmare il decreto, si è arrogata il titolo di Ministro e ha leso l'autonomia dell'Istituto e il principio di democrazia, bloccando di fatto le elezioni in corso. Le regole vanno rispettate da tutti, ha affermato la Consigliera Certan, ed essere coerenti con le dichiarazioni che si fanno: si è parlato di razionalizzazione e invece ora mancano le risorse finanziarie perché con tale nomina i costi sono aumentati.

L'Assessore all'istruzione e cultura ha replicato che alla situazione eccezionale rappresentata dalla necessità di rivedere l’offerta formativa musicale in Valle d’Aosta, di cui l’Istituto Musicale Pareggiato rappresenta il livello più alto, si è risposto con una soluzione parimenti eccezionale, ossia con una nomina esterna, esplicitamente prevista dalla legge. Ricorrendo pertanto i presupposti, compreso anche il possesso da parte del neonominato Direttore di tutti i requisiti professionali previsti, non si ritiene evidentemente di dover revocare la nomina.

L'Assessore ha anche evidenziato che la Conferenza dei Direttori dei Conservatori di Musica, con nota del 14 settembre, indirizzata al Ministro dell’istruzione, ha chiesto che venisse fatta chiarezza sul caso, ritenendo altresì necessario specificare le modalità di realizzazione della nomina per chiara fama. Tra l'altro, è stato richiesto di definire il valore giuridico del parere richiesto al Consiglio accademico e il carattere di eccezionalità della scelta. L'Assessore ha riferito che, in risposta a questi chiarimenti, il Direttore generale del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca ha comunicato che la Regione Valle d’Aosta ha correttamente applicato la normativa prevista per l’istituto della nomina del Direttore per chiara fama, richiamando la natura obbligatoria e non vincolante del parere del Consiglio accademico. Il Ministero ha chiarito che si tratta pertanto di un parere dal quale l’Amministrazione regionale può discostarsi dandone adeguata motivazione, come avvenuto in questa situazione; per tutte queste ragioni, è impossibile ancorare la scelta ad una casistica predefinita.

L'Assessore ha anche spiegato che nello scorso mese di maggio è stata istituita una Commissione per analizzare dettagliatamente l’offerta musicale attualmente esistente in Valle d’Aosta e di presentare proposte di riorganizzazione, in modo da ottenere la migliore efficienza e il rilancio del sistema complessivo, a livello amatoriale e universitario, nonché di assicurare il miglior utilizzo delle risorse finanziarie disponibili. La Commissione ha terminato i suoi lavori a fine agosto, producendo una relazione che sarà consegnata alla quinta Commissione consiliare. Nell'annunciare l'astensione della maggioranza, l'Assessore ha comunicato di non ritenere né necessario né utile istituire ulteriori tavoli di lavoro.

La Consigliera Chantal Certan ha osservato che i contenuti della lettera di chiarimenti da parte del Ministero sono condivisibili, ma non per il caso di specie: non c'è eccezionalità, non ci sono motivazioni valide. Anzi, ha puntualizzato la Consigliera, l'Assessore richiama l'eccezionalità sostenendo che non ci sono né criticità né problematiche. Per Certan, si tratta di una battaglia per il rispetto delle regole, che devono essere uguali per tutti. Sappiamo, ha aggiunto, che i problemi dell'Istituto musicale non sono iniziati oggi e ribadiamo la necessità di revocare questa nomina e procedere ad elezioni corrette, per poi operare scelte congiunte con l'Istituto.

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha dichiarato di votare convintamente questa mozione, perché, a suo avviso, appare chiaro che si sta parlando di un atto di forza dell'Assessore come è accaduto in occasione della legge sulla scuola fatta approvare a luglio nonostante, vista la sua applicazione a partire dal 2017, si sarebbe potuto tranquillamente votare a settembre.

Per il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy occorre trovare una via d'uscita per continuare ad aiutare questo settore che per la Valle d'Aosta è un'eccellenza; occorre trovare stabilità e ridare serenità all'ambiente musicale, salvaguardando in primis i posti di lavoro. Il Conservatorio, ha aggiunto Bertschy, in questi anni è cresciuto e i nostri giovani stanno dimostrando anche fuori Valle il loro talento e le loro competenze acquisite grazie al lavoro di chi se ne è occupato in questi anni: il Direttore e tutto il corpo docente. Il Consigliere Bertschy ha evidenziato che questa è una soluzione eccezionale per questo periodo, di cui si assume la responsabilità l'Assessore ma che non deve essere ripetibile. Ha infine comunicato il prosieguo dei lavori in quinta Commissione.

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha aggiunto che è proprio quando ci si trova in difficoltà che si deve cercare la massima condivisione. L'approccio dell'Assessore è stato fallimentare, ha fatto cadere dall'alto una decisione; è un metodo, ha concluso, che non può continuare ad esistere.

Il Presidente della Regione ha precisato che la mozione è tesa a revocare una nomina; atteso che l'Assessore ha dimostrato che la procedura seguita è stata corretta, l'unico comportamento da assumere è prendere atto della risposta del Ministero, altrimenti non si rispettano le regole. Per Rollandin, si è trattato di un passaggio straordinario per ripristinare la normalità.

MM

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Comunicato n° 510 del 5 ottobre 2016
Interpellanza sulla legislazione in materia di politiche abitative

Lo stato di attuazione delle disposizioni legislative in materia di politiche abitative è stato l'argomento di un'interpellanza illustrata dal Gruppo Misto nella seduta consiliare del 5 ottobre 2016.

Il Consigliere Elso Gerandin, evidenziato che la legge regionale approvata nel luglio scorso prevede l'abrogazione del regolamento regionale del 2009 e la sua sostituzione, ha voluto conoscere i motivi per cui non si è ancora provveduto a presentare una proposta di delibera di Giunta al parere della Commissione consiliare competente, chiedendo se sia possibile, nelle more di una norma attuativa, continuare ad esaminare e dare risposte ai cittadini valdostani richiedenti un mutuo prima casa sulla base del precedente regolamento, seppur abrogato. Ha inoltre chiesto se sia intenzione mantenere fede all'impegno politico assunto in merito alla riduzione dei tassi d'interesse per i redditi ISEE nella fascia 12 mila-20 mila euro.

L'Assessore alle opere pubbliche, nella risposta, ha confermato che le strutture stanno continuando ad esaminare le richieste di mutuo prima casa, anche ai sensi di quanto previsto dalla legge regionale n. 13 del 21 luglio scorso. L'Assessore Baccega ha poi spiegato che la deliberazione attuativa della nuova norma sarà presentata nei prossimi 15 giorni: questa non si limita alla modifica del regolamento regionale n. 2/2009, ma dovrà disciplinare i mutui prima casa, semplificando le procedure, oltre che i “mutui per i centri storici” e, soprattutto, i nuovi finanziamenti per il rifacimento dei tetti in lose e per il recupero edilizio privato (anticipazione del credito fiscale del 50%). La corposità degli atti giustifica anche in parte il percorso estivo che ha richiesto agli uffici un lavoro di approfondimento soprattutto alla luce delle importanti novità contenute nella legge e ha richiesto un coordinamento più impegnativo, che si è concluso con Finaosta il 3 ottobre scorso per definire la questione delle garanzie da richiedere per i nuovi finanziamenti.

Infine, l'Assessore ha ribadito l'impegno politico, che è stato valutato e approfondito dalla Giunta regionale, al fine di sottoporre alla Commissione consiliare competente la riduzione dei tassi d'interesse per la prima fascia dell'ISEE.

Il Consigliere Gerandin si è detto soddisfatto della risposta sia perché vi è l'intenzione di mantenere fede all'impegno politico di ridurre i tassi d'interesse per i mutui prima casa delle fasce ISEE più basse (12mila-20mila euro) sia perché la gestione delle pratiche non si è fermata, ma si è utilizzato il buon senso nell'attesa della nuova disciplina attuativa.

SC

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Comunicato n° 511 del 5 ottobre 2016
Interpellanza sul software per la gestione dei procedimenti urbanistici

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 5 ottobre 2016 il Movimento 5 Stelle ha chiesto notizie in merito al software per la gestione dei procedimenti urbanistici.

Il Consigliere Roberto Cognetta ha riferito che questo software, il cui costo complessivo ammonterebbe a circa 334 mila euro, è sviluppato dalla società INVA, ma dopo 10 anni non è ancora completato in quanto per alcune parti non si è avviata la sperimentazione mentre per altre sono necessarie ulteriori modifiche. Ha quindi chiesto se sia intenzione completare lo sviluppo di questo software, con quali tempistiche e con quali costi.

L'Assessore al territorio e ambiente ha risposto che il software messo a punto da INVA si compone di tre moduli: la gestione dei procedimenti veri e propri (che ha implicato il 50% degli investimenti), la gestione dei dati sui piani regolatori comunali prodotti dagli Enti locali nella fase di variante sostanziale (37% dei costi) e la segnalazione mensile degli abusi edilizi effettuata dai Comuni (9%). Il restante 4% dei costi complessivi è riservato al servizio di supporto e assistenza all'avviamento. Questo software, ha proseguito l'Assessore Bianchi, è stato predisposto a seguito di quanto previsto dal Piano operativo annuale 2010; tutto il percorso di realizzazione del nuovo software, che ha anticipato il complesso iter di semplificazione della pubblica Amministrazione, anche in un'ottica di unitarietà, trasparenza e interattività tra utenti coinvolti, è stato seguito da diverse strutture regionali competenti.

L'Assessore ha specificato che questo programma consente la completa gestione dei procedimenti urbanistici, instaurando un dialogo informatico tra l'Amministrazione regionale e gli Enti locali; persegue un obiettivo ambizioso, necessitando un'implementazione della sua già articolata architettura. Le tre parti del programma sono state concluse secondo quanto previsto dalla proposta tecnico-economica; durante lo sviluppo è però emersa l'opportunità di collegare il programma con il sistema di conoscenze territoriali oltre che di rafforzare il livello di condivisione con le Amministrazioni locali; inoltre, è stata rappresentata la necessità di modificare la parte di comunicazione degli abusi edilizi. Tutto ciò ha portato alla sospensione dello sviluppo del programma.

L'Assessore Bianchi ha concluso comunicando che i tempi necessari al completamento saranno definiti dal tavolo aperto con gli Enti locali, mentre risulta difficile prevedere i costi ancora da sostenere, non essendo perfezionati i requisiti. Tuttavia, considerato che l'impostazione generale è già stata individuata, potranno che essere marginali rispetto alla cifra impegnata.

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha commentato che se le stime non vengono fatte è perché chi di dovere non ha le competenze adeguate. Se un software è poco facile da usare, ha detto Cognetta, non verrà usato. Quando si fanno investimenti, anche importanti, e non si ottiene il prodotto che serve, si è compiuta un'operazione inutile: per Cognetta è ciò che è accaduto in questo caso. Il Consigliere ha quindi auspicato una soluzione dopo tutto il tempo perso e i costi sostenuti.

MM

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Comunicato n° 512 del 5 ottobre 2016
Interpellanza sulla cessione delle quote di partecipazione al capitale della Water Gen Power da parte di CVA

Nel corso della seduta consiliare del 5 ottobre 2016, il Movimento 5 Stelle, il Gruppo Misto e ALPE hanno voluto sapere se siano stati definiti gli aspetti finanziari riguardanti la cessione delle quote di partecipazione al capitale della Water Gen Power srl da parte della Compagnia Valdostana delle Acque, la società partecipata dalla Regione per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

I Consiglieri, richiamate le precedenti iniziative di inizio anno sullo stesso argomento, hanno evidenziato che dal 2009 è stata affidata sistematicamente a Water Gen Power (di cui la CVA deteneva la quota del 35%) la quasi totalità delle forniture per le centrali idroelettriche della nostra Regione.

Le Président de la Région a répondu que CVA a fait savoir que pour le moment les aspects financiers relatifs à la cession de ses parts dans le capital de la société en question ne sont pas encore définis; et ce, en raison du fait que l’audit technique, fiscal et légal  lié à l’acquisition de parts du capital social de Water Gen Power par un tiers, n’est pas encore terminé. C’est cette opération qui permettra de déterminer le prix définitif des parts cédées par CVA. Le Président Rollandin a ainsi communiqué que selon la société, les activités en question se concluront vraisemblablement d’ici la fin de l’année. 

Il Consigliere Cognetta (M5S), nella replica, ha osservato che dieci mesi non sono bastati per definire questa questione e si è chiesto quanto si dovrà ancora aspettare per avere una risposta.

Il Capogruppo di ALPE Chatrian ha aggiunto che questa vicenda ha qualcosa dell'incredibile e a noi non resta che aspettare non senza impazienza i tempi indicati oggi dal Presidente.

SC

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Comunicato n° 513 del 5 ottobre 2016
Interpellanza sulla programmazione delle spese del 4k-Alpine endurance trail

La programmazione delle spese per la realizzazione del 4k-Alpine endurance trail Valle d'Aosta è stato il tema di un'interpellanza presentata dal gruppo ALPE nella seduta consiliare del 5 ottobre 2016.

La Consigliera Chantal Certan, ricordando la richiesta formulata riguardo alle spese sostenute per l'organizzazione del 4k alla quale non ha ricevuto risposta, ha richiamato un provvedimento dirigenziale di fine agosto con cui sono state trasferite risorse per 300 mila euro a favore dell'Associazione Forte di Bard per la realizzazione del trail senza la presentazione di alcun preventivo di spesa. Per la Consigliera questa operazione, frutto di una variazione di bilancio alquanto dubbia, era incongruente con le finalità del Forte di Bard: ha quindi voluto conoscere la motivazione per cui non sia stata richiesta la programmazione delle spese prima di procedere alla liquidazione.

L'Assessore al turismo e sport ha risposto che il trasferimento è stato effettuato sulla base dell'importo deliberato dalla Giunta il 26 febbraio 2016, che ha individuato nell'associazione Forte di Bard il soggetto attuatore dell’organizzazione del 4K cui trasferire 300mila euro per l'organizzazione della manifestazione secondo le linee guida emanate dal Comitato promotore istituito con delibera del 12 febbraio 2016; linee guida che prevedevano, tra le altre cose, una particolare attenzione nel rilevamento della posizione degli atleti al fine di migliorare gli aspetti legati alla sicurezza dei partecipanti.

La Consigliera Certan ha replicato che oltre 200mila euro erano stati previsti per la sicurezza degli atleti; 30 mila euro per le spese legali a seguito della costituzione in giudizio della Regione al Tribunale delle imprese di Torino; rimangono quindi 70mila euro per spese varie. Per la Consigliera non era così difficile capire quanto è costato questo trail: ha quindi chiesto quando si potranno avere i dati relativi alle spese totali del 4k e se la somma di 300mila euro è la sola ad essere stata impegnata per il trail. Per la Consigliera il ritardo nel presentare i consuntivi preoccupa molto il gruppo ALPE.

SC

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Comunicato n° 514 del 5 ottobre 2016
Approvato il piano di dismissione di beni della società Vallée d'Aoste Structure

Nella seduta del 5 ottobre 2016, il Consiglio Valle ha approvato, con 31 voti a favore e un'astensione (M5S), il programma di dismissione di beni immobili di Vallée d'Aoste Structure, società cui sono stati conferiti beni facenti parte del patrimonio immobiliare regionale destinato ad attività produttive e commerciali.

In particolare, il piano prevede la dismissione e la loro contestuale alienazione di alcuni appezzamenti di terreno situati ad Aosta e di superfici coperte nei comuni di Arnad, Donnas, Saint-Marcel e Saint-Pierre. La scarsa integrabilità del bene nel complesso logistico-immobiliare del patrimonio gestito, gli eccessivi oneri di riqualificazione, l'elevato degrado, la logistica sfavorevole, il non collegamento agli investimenti gerarchicamente più strategici, il palesamento di un interesse all'alienazione sono alcuni dei criteri che hanno portato la società Vallée d'Aoste Structure ad inserire questi beni nel programma di dismissione. Analoga procedura sarà aperta per le cooperative agricole che vorranno acquisire i beni trasferiti a VdA Structure, nel momento in cui saranno definiti i relativi contratti d'affitto.

L'Assessore alle attività produttive ha evidenziato che si tratta di un percorso di valorizzazione dei beni, non è un'operazione per far cassa ma per rispondere alle esigenze dell'imprenditoria locale di diventare proprietaria. È un segnale positivo, ha detto l'Assessore, perché sta ad indicare lo sviluppo imprenditoriale ed è un bene per l'intera comunità. L'Assessore Donzel ha anche precisato che la procedura di dismissione seguirà l'iter dell'asta pubblica e ha concluso auspicando la creazione di posti di lavoro.

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian ha affermato che questa è la strada giusta per la solidità dell'imprenditoria, per creare indotto e occupazione; ha anche osservato che fare semplicemente cassa non sarebbe utile né per la VdA Structure né per gli imprenditori. Il Consigliere Chatrian si è poi soffermato sull'alienazione dei beni immobiliari a destinazione casearia e vitivinicola, auspicando di velocizzare le pratiche e discutere a breve un nuovo piano dismissioni.

Il Consigliere Nello Fabbri ha espresso il parere favorevole dell'UVP a un'operazione ritenuta utile sia all'azienda che si toglie una zavorra sia agli imprenditori. Si tratta, ha detto, di un'inversione di tendenza nell'imprenditoria locale e nell'Amministrazione regionale, in un'ottica collaborativa che lascia prevedere un futuro di sviluppo.

Il Consigliere Alessandro Nogara (UVP) ha chiesto di aiutare e sollecitare VdA Structure per quanto riguarda le strutture agricole e i caseifici, in modo da giungere ad una definizione della questione, in particolare la scissione dei locali di grandi dimensioni per poter così usufruire degli spazi effettivamente necessari per la trasformazione dei prodotti, con una conseguente riduzione dei canoni d'affitto.

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha annunciato la propria astensione al provvedimento, in quanto, non disponendo di alcuni dati richiesti a VdA Structure a proposito degli introiti, non ritiene di avere il quadro completo.

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha motivato il proprio voto favorevole perché è importante responsabilizzare i nuovi proprietari. Per Gerandin, decidendo di investire nel mondo cooperativistico valdostano è stata compiuta la scelta giusta.

I lavori riprendono domani, giovedì 6 ottobre 2016, alle ore 9.00.

SC-MM

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Comunicato n° 515 del 6 ottobre 2016
Respinta una mozione sull'occupazione per i lavoratori svantaggiati dei cantieri forestali

A inizio della seduta del 6 ottobre 2016, il Consiglio Valle, dopo un ampio dibattito, ha respinto con 25 astensioni e 7 voti a favore una mozione presentata congiuntamente dal Gruppo Misto, ALPE e Movimento 5 Stelle che riguardava i lavoratori svantaggiati dei cantieri forestali.

Il testo intendeva impegnare la Giunta regionale a reperire nel bilancio regionale 2017-2019, che verrà predisposto a breve, risorse sufficienti a garantire almeno 101 giornate lavorative alle lavoratrici ed ai lavoratori svantaggiati individuati dal Piano straordinario di interventi di natura agricolo-forestale e nel settore delle opere di pubblica utilità approvato dall'Aula il 4 giugno 2014.

Nel corso della discussione, la maggioranza aveva proposto un emendamento, che non è stato accettato dalle forze di opposizione, volto a dare corso, come previsto dal programma di maggioranza e dalle priorità di investimento previste dal Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) nella parte destinata all'agricoltura, all'innalzamento delle giornate lavorative per i lavoratori svantaggiati dei cantieri idraulico-forestali e dell'edilizia, al fine di garantire, al più ampio numero di lavoratori possibile e con rispetto delle attuali tipologie di prestazione lavorativa, di accedere alle misure di sostegno previste per i lavoratori stagionali.

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha precisato che a più riprese i lavoratori hanno manifestato disagio per il fatto che, sino ad oggi, sono state garantite 67 giornate annue di impiego, un numero assolutamente inadeguato al mantenimento di una famiglia e insufficiente dal punto di vista contributivo. Il Consigliere ha quindi auspicato di poter lanciare un segnale forte di equità, in vista della redazione del bilancio regionale, con l'approvazione di un atto condiviso.

Per il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian, è opportuno assumersi un impegno politico, essendo moralmente obbligatorio creare migliori condizioni per i lavoratori svantaggiati. Di tecnico non c'è nulla, ha detto, è una scelta politica che va nella direzione di reperire ulteriori risorse finanziarie per il prossimo triennio per il settore forestale, che dal 2010 a oggi è stato distrutto dalla maggioranza.

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara, dopo aver ripercorso la vicenda degli operai forestali, rappresentando l'importanza di porre la massima attenzione a questi lavoratori, ha illustrato l'emendamento all'impegnativa della mozione. In effetti, ha affermato Nogara, fissare un numero rischia di dare false illusioni, ma sicuramente le giornate aumenteranno, è un impegno che la maggioranza si assume perché l'intenzione è quella di aiutare le categorie svantaggiate che inoltre per la Valle d'Aosta hanno un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'assetto idrogeologico e forestale.

Il Consigliere Elso Gerandin ha osservato che la proposta della maggioranza avrebbe potuto essere condivisibile, ma soltanto con la specificazione del numero delle giornate e del reperimento delle risorse finanziarie. Altrimenti, ha sottolineato, si ripetono soltanto concetti già noti e troppo generici, senza assumersi un impegno politico per un problema non più procrastinabile. Per Gerandin, non è questione di populismo, ma di affrontare tempestivamente una criticità prima di avere un bilancio già deciso e non emendabile.

Il Consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Cognetta ha dichiarato che è impossibile credere all'impegno aleatorio della maggioranza; ormai, ha aggiunto, si è capito il gioco del Governo regionale che fa promesse sapendo di non poterle mantenere e pubblica editti inutili.

Il Capogruppo del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz ha evidenziato che questa tematica si interseca con la tutela del territorio. È normale, ha proseguito, che chi fa opposizione giochi al rialzo e che chi governa abbia la consapevolezza di dover restare coi piedi per terra. Per Guichardaz, la maggioranza ha assunto l'impegno di trovare la soluzione più ampia possibile alla problematica dei lavoratori svantaggiati, purtroppo nei limiti delle disponibilità finanziarie. È una categoria, quella dei lavoratori svantaggiati, di cui la comunità si è fatta carico, attraverso politiche di inclusione attiva ed incentivi economici. Oggi non stiamo facendo promesse, ha ribadito Guichardaz, ma concretizziamo un impegno compreso nel programma di Legislatura, cercando di conciliare il più possibile l'esigenza di impiegare le persone appartenenti a categorie svantaggiare con l'esigenza di mantenere in buone condizioni il territorio, i sentieri, i boschi.

Il Consigliere della Stella Alpina Stefano Borrello ha sottolineato la volontà comune di risolvere il problema, senza giochi politici. La maggioranza, ha detto, rimodulando l'impegnativa della mozione, vuole lanciare un segnale chiaro ma che sia responsabile, così come definito negli indirizzi del DEFR.

L'Assessore all'agricoltura ha preso la parola per puntualizzare l'intenzione del Governo di tutelare i lavoratori disagiati. L'emendamento proposto, per Testolin non è evasivo, ma serio: ad oggi, in effetti, conti alla mano, non si possono fare previsioni; le risorse necessarie per i 330 aventi diritto sarebbero troppo elevate per garantire le 101 giornate auspicate. Nella costruzione del bilancio, con una visione più complessiva, , ha osservato l'Assessore, ci sarà spazio per esaminare la questione al fine di intervenire nei confronti delle fasce più deboli, pur dovendo ancora far fronte ai vincoli del Patto di stabilità. Il Governo regionale vuole dare risposte al territorio, anche dando garanzie ad una categoria occupazionale in difficoltà. L'impegno di questa mozione, ha ribadito Testolin, non è banale e dispiace non trovare una condivisione. Quando presenteremo il bilancio, ha concluso l'Assessore, dimostreremo che a una scelta politica seguono risposte amministrative di pari grado.

Il Presidente della Regione ha spiegato che è la prima volta che il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) sarà presentato; non è un documento contabile, ma soltanto di indirizzo; peraltro, ad oggi non ci sono ancora le cifre ripartite in ogni singola voce di bilancio. Per Rollandin, le soluzioni sono già esplicitate, ma è impossibile indicare numeri, se ne riparlerà in sede di redazione di legge di bilancio. La maggioranza, ha precisato Rollandin, in quest'Aula ha assunto diversi impegni poi mantenuti. Mi stupisce, ha detto, che non si approvi questo emendamento, perché è l'unico provvedimento che possiamo mettere in atto, aggiungendo poi che la discussione di oggi fa capire che l'indirizzo è chiaro, ed è in questo senso che la maggioranza lavora. Il Presidente della Regione ha quindi annunciato l'astensione della maggioranza.

Il Capogruppo di ALPE ha replicato che a diverse mozioni non si è poi dato seguito e che si sta parlando di un argomento preciso, non del bilancio in generale. Preso atto che, nel 2016, 226 persone hanno potuto lavorare, ma i potenziali interessati erano 330, Chatrian ha ribadito l'opportunità di scrivere nero su bianco l'impegno a reperire una percentuale maggiore di risorse al fine di dare prospettive certe a una categoria di lavoratori svantaggiati. Non possiamo accettare l'emendamento della maggioranza, ha concluso Chatrian, perché non va oltre le buone intenzioni e manca di concretezza.

La trasparenza delle società controllate dalla Regione è stata l'oggetto di una seconda mozione illustrata dai gruppi ALPE, Gruppo Misto e Movimento 5 Stelle e sempre discussa nella seduta del 6 ottobre 2016. Il testo, che era volto a impegnare il Presidente della Regione a garantire che siano fornite ai Consiglieri regionali da parte delle società controllate dalla Regione le informazioni utili all'espletamento del loro mandato, è stato ritirato dai proponenti a fronte dell'impegno politico assunto dal Presidente della seconda Commissione e dai Capigruppo di portare quanto prima all'approvazione del Consiglio la proposta di legge sulle società partecipate.

SC-MM

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Comunicato n° 516 del 6 ottobre 2016
Approvate all'unanimità due risoluzioni

In chiusura dei lavori dell'adunanza del 5 e 6 ottobre 2016, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità due risoluzioni depositate in Aula congiuntamente da ALPE, Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto.

La prima, così come emendata in Aula su proposta del Presidente della Regione, concerneva la proposta di inquadramento nella Società regionale dei Servizi spa del personale assunto dalla Regione con contratti privatistici a tempo indeterminato (177 unità di personale tra impiegati, operai forestali, dei lavori pubblici e formatori dell'ex Agenzia del lavoro). L'iniziativa impegna il Governo regionale ad attivare un tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali confederali e di categoria al fine di raggiungere un'intesa a tutela dei lavoratori e dei diritti legittimamente acquisiti oltre che a rivalutare i contenuti del provvedimento a seguito del confronto. Inoltre chiede di riferire alla Commissione consiliare competente gli esiti di tale concertazione.

Il Capogruppo di ALPE ha osservato che è importante mettere tutte le carte sul tavolo per decidere con attenzione il percorso da seguire e valutare le alternative e le soluzioni che ad oggi non sono state ancora approvate. Il sistema Valle d'Aosta sta cambiando, ha detto il Consigliere Chatrian, ma mai come in questo momento il metodo con cui si decide di modificare certi assetti va condiviso e non ci devono essere forzature. Per Chatrian, è necessario avere un confronto serrato, puntale su tematiche così importanti.

Il Presidente della Regione ha concordato sul fatto che si tratta di una questione delicata, da analizzare nel modo più corretto per fornire soluzioni alle esigenze che man mano si presentano nella pubblica Amministrazione.

La seconda risoluzione, illustrata dalla Consigliera di ALPE Patrizia Morelli, riguarda le tariffe autostradali impegnando il Presidente della Regione ad adoperarsi nei confronti della società di gestione RAV affinché sia resa possibile l'erogazione del biglietto al casello Aosta Ovest anche nella direzione Torino, facendo sì che la tariffa sia commisurata alla distanza percorsa.

Il Presidente della Regione, nel concordare sui contenuti della risoluzione, ha assunto l'impegno di attivare un meccanismo che corregga questa situazione; si tratta, ha detto di un'operazione di buon senso e di giustizia, in un'ottica di equità.

L'Assemblea ha poi  respinto con 25 astensioni (UV, SA, UVP, PD-SVdA) e con 7 voti favorevoli (ALPE, M5S e Gruppo Misto), una risoluzione che riguardava l'impugnativa del Consiglio dei ministri del 23 settembre scorso ad una serie di articoli riguardanti le leggi regionali in materia di bilancio e intendeva impegnare il Governo regionale a riferire alla Commissione consiliare competente sugli effetti immediati di tale provvedimento, su quali articoli e punti si vuole costituire in giudizio di fronte alla Corte costituzionale, su quali si intende mediare con il Governo Renzi, su quali parti si vuole comunque dare attuazione, malgrado l'impegnativa; prevedeva inoltre l'impegno ad informare immediatamente i cittadini.

Il Consigliere Elso Gerandin del Gruppo Misto ha illustrato la risoluzione ricordando che le leggi regionali impugnate riguardano in particolare l'assunzione di personale nell'Azienda USL, la trasformazione casearia e la macellazione di carne in ambito domestico oltre che la gestione dei rifiuti, e potrebbero avere un forte impatto sul sistema valdostano.

L'Assessore alla sanità ha preso atto con stupore degli attacchi arrivati dai gruppi misti di minoranza che definivano l'impugnativa statale essere frutto di approssimazione e improvvisazione da parte dell'Amministrazione regionale nella stesura delle norme mentre si è difeso invece dei principi. L'Assessore ha ribadito invece che con la redazione delle leggi è stata esercitata e difesa l'autonomia valdostana. L'Assessore ha ribadito l'impegno dell'Amministrazione regionale alla costituzione in giudizio, che implica il mantenimento delle norme che quindi entreranno comunque in vigore per quanto riguarda le semplificazioni in ambito zootecnico e che vedono la Regione resistere anche sulla stabilizzazione dei precari per cercare di dare certezze ai lavoratori. L'Assessore ha sottolineato che l'impianto generale dei principi che sono stati difesi (la semplificazione nella zootecnia e la stabilizzazione dei precari nella sanità) verrà ribadito proprio attraverso questa impugnativa. In questa direzione, ha concluso l'Assessore Viérin, continueremo a difendere le prerogative della comunità valdostana e le norme che sono a difesa dell'Autonomia valdostana, stigmatizzando chi gioisce per questa impugnativa sulla pelle dei cittadini.

Il Consigliere Gerandin ha ribadito la propria preoccupazione per quanto potrà succedere nel caso in cui la Regione perdesse il ricorso, in particolare a proposito della stabilizzazione del personale, ha confermato l'importanza di effettuare approfondimenti in Commissione e ha specificato che le battaglie per la Valle d'Aosta e la difesa dell'autonomia si devono basare sui contenuti.

Nel corso della mattinata è stata anche ritirata dai proponenti del gruppo ALPE una mozione concernente la liquidazione dei rimborsi spettanti agli esercenti di attività commerciali di La Palud a Courmayeur.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio tornerà a riunirsi mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre 2016.

SC-MM

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