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Comunicato n° 225 dell'8 aprile 2019

Premio Donna dell’Anno 2019: Cacilda Massango, Aminetou Ely e Francesca Faedi le finaliste

Da oggi, lunedì 8 aprile il pubblico può votare on line per assegnare il Premio Popolarità

Sono le attiviste umanitarie Cacilda Massango e Aminetou Ely e l’astrofisica Francesca Faedi le tre finaliste del Premio Internazionale "La Donna dell'Anno" 2019, promosso dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità, in collaborazione con il Soroptimist International Club Valle d'Aosta e con il brand Donna Moderna in qualità di media partner.

Giunto alla 21a edizione, il Premio vanta una lunga lista di donne straordinarie selezionate nelle scorse edizioni: l'attivista yazida contro i crimini dell'Isis e Premio Nobel per la pace Nadia Murad, la giornalista congolese Caddy Adzuba Furaha, la deputata curda Leyla Zana, il medico italiano Chiara Castellani, la delegata dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati Alessandra Morelli, la biologa scozzese Karina Atkinson, per citarne alcune.

Cacilda Massango, mozambicana, si è scoperta sieropositiva e madre di una bambina malata. Attivista di "Eu DREAM" in Mozambico, movimento in difesa del diritto alla salute e all'accesso gratuito alla terapia per i malati di AIDS, ha sostenuto centinaia di donne affette da HIV aiutandole a ritrovare un loro ruolo centrale nella famiglia e nella società e promosso il diritto alle cure per i loro bambini, spesso dimenticati. Riprendendo gli studi e acquisendo competenze tecnico scientifiche anche di alto livello, ha contribuito a diffondere una nuova cultura di valorizzazione e di crescita della donna in un contesto spesso difficile.

Aminetou Ely, mauritana, è stata costretta a sposarsi a soli 13 anni. Nonostante le drammatiche condizioni sociali che ha vissuto nel suo Paese, ha portato avanti con determinazione la lotta per i diritti e ha fondato in Mauritania l'"Associazione delle Donne Capi Famiglia" (AFCF), che combatte contro le violenze domestiche e sessuali, il lavoro domestico delle minorenni, la schiavitù, il razzismo, l'esclusione, la tratta e il matrimonio precoce, la povertà. AFCF assiste legalmente donne vittime di violenze e opera per l'alfabetizzazione, reinserendo le donne a scuola. Altro obiettivo di Aminetou è l'accesso delle donne al livello decisionale del suo paese.

Francesca Faedi, astrofisica marchigiana, si è dedicata in particolare alla ricerca e allo studio di pianeti extrasolari, rivoluzionando la ricerca scientifica, prima basata solo sulle osservazioni del nostro sistema solare. Si è dedicata all'esplorazione spaziale, contribuendo a scoprire pianeti che sono diventati target preferenziali per studi atmosferici intensi ed ha scoperto pianeti di dimensioni minori. Fortemente impegnata nel sensibilizzare le giovani donne allo studio di materie scientifiche, svolge azione di formazione nelle scuole. Una parte importante del suo lavoro consiste nella divulgazione scientifica, all'estero e in Italia.

"Donne resilienti"

"Donne resilienti" è il tema centrale di questa edizione del Premio: essere resilienti implica una dinamica positiva, una capacità di andare avanti, nonostante le crisi, permettendo la costruzione, anzi la ricostruzione, di un nuovo percorso di vita.

Cacilda, Francesca e Aminetou sono donne simbolo della resilienza: hanno mostrato resistenza agli urti della vita senza spezzarsi e hanno affrontato sfide ambiziose con coraggio e determinazione. Una di loro, il 31 maggio 2019, ad Aosta, al teatro Splendor, sarà proclamata la vincitrice del 21° Premio Internazionale “La Donna dell’Anno”

Il Premio è finalizzato a sostenere le attività che hanno determinato la nomina a finaliste: il Premio "La Donna dell'Anno" ammonta a 20 mila euro; il riconoscimento “Popolarità", del valore di 15 mila euro, sarà dato alla finalista più votata dal pubblico tramite il sito internet del Consiglio regionale; alla terza finalista verranno assegnati 10 mila euro.

Le tre finaliste sono state selezionate dalla giuria del Premio, presieduta dal Presidente del Consiglio della Valle d’Aosta e composta da tutte le Consigliere regionali, da una referente del Soroptimist Club International della Valle d'Aosta e da un rappresentante del media partner "Donna Moderna".

Il Premio Soroptimist Valle d'Aosta

Il Soroptimist International Club Valle d'Aosta ha attribuito il proprio riconoscimento di 3mila euro a Elisabetta Iannelli, avvocato e vicepresidente di AIMaC (Associazione Italiana Malati di Cancro parenti e amici). Elisabetta, colpita da un cancro a 25 anni, è riuscita a sconfiggerlo e a rinascere. Impegnata nel volontariato al servizio dei disabili, dagli anni novanta dedica il suo tempo al miglioramento della qualità della vita dei malati oncologici e allo sviluppo della normativa a tutela dei malati e dei loro familiari in ambito sociale, sanitario e lavoristico.

Dall'8 aprile il voto on line

A partire da oggi, lunedì 8 aprile 2019, è possibile votare una delle tre finaliste per l'attribuzione del Premio Popolarità sul sito del Consiglio regionale della Valle d’Aosta (www.consiglio.vda.it/app/donnadellanno).

La procedura prevede che, dopo aver votato, verrà inviata una mail di verifica, dalla quale si deve confermare scelta utilizzando l'apposito link. Nel caso in cui non si trovi la mail nella inbox, occorre controllare la posta indesiderata (spam).

Una targa “speciale” Donna Moderna

Durante la cerimonia di premiazione, una targa speciale sarà assegnata a una delle tre finaliste dal direttore del settimanale Donna Moderna, media partner del Premio.

 

SC