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Comunicato n° 11 del 9 gennaio 2019

Interrogazione a risposta immediata sulla gestione della specie protetta del lupo

Seduta consiliare del 9 gennaio 2019. Respinta una mozione sulla tariffa dei rifiuti

Con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta consiliare del 9 gennaio 2019, la Lega Vallée d'Aoste ha voluto conoscere i dettagli delle misure adottate dal Governo regionale per una corretta gestione del rapporto tra l'ambito umano e quello selvatico, in particolare riferendosi alla specie protetta del lupo.

L'Assessore all'ambiente, risorse naturali e Corpo forestale, Albert Chatrian, ha riferito: «Premesso che il lupo è specie protetta a livello europeo, la Regione è chiamata ad agire, non solamente quando avvengono episodi di predazione, ma adottando misure atte a garantire un rapporto equilibrato tra l’ambito umano e quello selvatico. Per quanto riguarda i danni causati al patrimonio zootecnico, la normativa regionale prevede il risarcimento pari al 100% del valore dei capi predati, più un eventuale 10% nel caso di femmine gravide, oltre al rimborso delle eventuali spese veterinarie per gli animali feriti nonché dei costi per il trasporto in elicottero degli animali uccisi se non recuperabili altrimenti.»

Consapevole dell'importanza del tema, l'Assessore ha poi ricordato che nella giornata di ieri ha convocato il Tavolo tecnico regionale per la gestione del lupo «con all’ordine del giorno l’esame dei recenti episodi di predazione al patrimonio zootecnico e l’illustrazione della proposta di progetto Life Wolfalps. Si tratta di un progetto cofinanziato dall’UE, di cui è capofila il Parco piemontese delle Alpi marittime, avviato in continuità con un precedente progetto Life, condotto nel quinquennio 2014-2018, che ha consentito di sviluppare metodiche comuni in ordine al monitoraggio della specie lupo. Il nuovo progetto, che la Giunta regionale ha deciso di appoggiare nel suo iter di approvazione garantendo anche il finanziamento della quota parte regionale, ha come obiettivo principale proprio la riduzione dei conflitti tra il lupo e le popolazioni alpine, soprattutto agricoltori e cacciatori. Per ciò fare l’intento è di formare delle squadre di pronto intervento composte da agenti del Corpo forestale, guardaparco, veterinari, periti agrari e tecnici faunistici, incaricate di recarsi presso le aziende a rischio o danneggiate per affrontare in maniera specifica i singoli casi e fornire le indicazioni per risolvere i problemi immediati e per prevenire altri attacchi. Fondamentale, per la riuscita del progetto, sarà il coinvolgimento degli agricoltori e dei cacciatori nel definire le azioni da mettere in campo.»

Il Consigliere Luca Distort ha preso atto «dell'impegno del Governo di disporre indennizzi più celeri nell'immediato, così come, nel lungo periodo, di aderire al progetto europeo Life 2019-2024, al quale, tra le Regioni interessate dalla presenza del lupo, solo la Valle d'Aosta a tutt'oggi non ha ancora aderito. Sarà mio impegno personale, insieme al contributo di tutto il gruppo della Lega VdA, svolgere la necessaria sorveglianza nei confronti del Governo regionale, compresa la messa in campo della nostra collaborazione per garantire il massimo livello di gestione del rapporto tra l'ambito antropico e quello naturale, con impiego dei mezzi e dei sistemi più avanzati messi a disposizione dalle attuali ricerche in atto, nell'obiettivo della miglior tutela possibile degli interessi e della professionalità degli allevatori, in primis, insieme, in ogni caso, alla salvaguardia di una specie protetta quale il lupo, capace di contribuire all'immagine di biodiversità del nostro territorio.»

L'Assemblea ha inoltre affrontato una mozione presentata congiuntamente dai gruppi ADU VdA, RC-AC e Movimento 5 Stelle, la cui discussione è stata rinviata dallo scorso mese di dicembre. Il provvedimento, respinto con 17 voti a favore (Lega VdA, Mouv', M5S, RC-AC, ADU VdA) e 18 astensioni (UV, UVP, ALPE, SA, GM), ha riguardato lo smaltimento e il conferimento dei rifiuti. Nel dettaglio, come hanno illustrato in Aula la Capogruppo di ADU-VdA Daria Pulz e il Vicecapogruppo del M5S, Luigi Vesan, si intendeva ristabilire una corretta relazione tra la tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati e la tariffa per il conferimento dell'organico, in base al principio "chi più inquina più paga", nonché rimodulare le tariffe di conferimento dei materiali riciclabili in funzione della qualità dei materiali effettivamente conferiti da ciascun Sub-ATO.

L'Assessore all'ambiente, Albert Chatrian, assuntosi l'impegno di essere audito in Commissione consilioare già la prossima settimana per un confronto politico e tecnico, ha chiesto il ritiro della mozione, in quanto la modalità attualmente applicata per la determinazione della tariffa di gestione delle diverse tipologie di rifiuti conferiti al Centro regionale di Brissogne viene ritenuta equa, rispettosa del principio “chi inquina paga” - condiviso dalla Giunta regionale -, nonché conforme ai criteri stabiliti dalla normativa nazionale.

SC-MM