Info Conseil

Comunicato n° 8 del 10 gennaio 2018

Dibattito sull'elezione del nuovo Presidente del Consiglio e del Vicepresidente

Riunione consiliare del 10 gennaio 2018

L'Assemblea regionale, nella seduta mattutina del 10 gennaio 2018, ha affrontato il dibattito riguardante l'elezione del neo Presidente del Consiglio e del Vicepresidente, a seguito delle dimissioni rassegnate rispettivamente il 29 dicembre 2017 da Andrea Rosset e l'8 gennaio 2018 da Joël Farcoz.

Ad aprire la discussione è stato il Presidente dimissionario Andrea Rosset (UVP), spiegando come per una questione di correttezza e al fine di onorare gli accordi politici tra le forze autonomiste di maggioranza, abbia ritenuto doveroso rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio, a seguito della richiesta di una disponibilità a candidarsi alle elezioni politiche. Ha quindi ricordato che durante il suo mandato da Presidente ha sempre cercato di salvaguardare l'autonomia decisionale e l'autorevolezza del Consiglio, nella convinzione che l'Assemblea legislativa, in quanto massima espressione della democrazia rappresentativa in Valle d'Aosta, viva attraverso la pluralità delle sensibilità e delle visioni politiche che la compongono. Ha infine auspicato che in quest'ultimo scorcio di Legislatura possano prevalere il senso di responsabilità, il dialogo, il rispetto e la cultura dell'ascolto e che si ritrovino le energie positive per favorire lo sviluppo che la Valle d'Aosta chiede a gran voce.

Il Consigliere Claudio Restano (AC-SA-PNV) ha sottolineato come l'elezione del Presidente del Consiglio, in un momento tanto importante e delicato, avrebbe potuto rappresentare un'occasione unica per aprire un tavolo di confronto a 360 gradi. Un confronto, ha aggiunto, che avrebbe permesso di guardare alle prossime elezioni politiche, alla difesa delle prerogative della nostra Regione ed aprire di fatto un tavolo politico di confronto tanto evocato e mai realizzato; invece si limita ad essere un dibattito su un accordo politico, su decisioni già assunte. L'ennesima occasione persa, secondo il Consigliere Restano, per dimostrare di essere capaci di assumere scelte ponderate e condivise. Non ci saranno quindi vincitori, ha concluso, ma tutti perdenti per manifesta incapacità.

Il Capogruppo di UVP, Nello Fabbri, nell'annunciare la candidatura alla Vicepresidenza del Consigliere Vincenzo Grosjean, ha ringraziato il Presidente Rosset per il senso di responsabilità politica e istituzionale dimostrata durante il suo mandato: ha saputo condurre i lavori con la giusta determinazione in uno dei periodi più burrascosi in cui si è trovata l'Assemblea regionale, trovandosi di fronte a situazioni nuove che ha saputo affrontare positivamente grazie alla sua fermezza e grazie al competente appoggio degli Uffici del Consiglio. Per Fabbri, Rosset lascia in eredità il lavoro realizzato sul Regolamento del Consiglio e la proposta di legge sul sistema previdenziale dei Consiglieri, che si auspica venga approvata al più presto dal Consiglio. Il Capogruppo dell'UVP si è quindi augurato che la sua competenza possa esplicarsi in altri ambiti a servizio della comunità.

Il Capogruppo del PD-SVdA, Paolo Cretier, ha osservato che in una Legislatura molto travagliata la conduzione dell'Assemblea da parte del Presidente Rosset è stata molto rispettosa delle Istituzioni e le divergenze emerse sono sempre rientrate, all'insegna di un rispetto reciproco. Il Consigliere si è detto perplesso dell'annuncio delle dimissioni in occasione della conferenza stampa di fine anno, senza una condivisione preliminare, e si è augurato la continuità dell'attività del Consiglio e dell'Ufficio di Presidenza, con semplicità, puntualità e determinazione.

Per la Consigliera di ALPE Chantal Certan, il Presidente Rosset ha cercato di dare un contorno istituzionale ad una vicenda che di istituzionale non ha nulla, perché è frutto di accordi politici assunti tra partiti da cui ALPE ha sempre preso le distanze e di cui prende atto ma che non può né condividere né avallare. Certan ha apprezzato lo stile di Rosset che ha voluto dare la sua disponibilità ad una candidatura al Senato della Repubblica da Consigliere semplice: è un "beau geste", ha detto, ma sappiamo che nel confezionare la "maggioranza di ottobre" è stato messo nero su bianco che il Presidente Rosset avrebbe dovuto dare le dimissioni a favore del collega Rollandin. Per la Consigliera, in una Legislatura così travagliata, i valdostani non sentivano la necessità di un nuovo Presidente del Consiglio, i problemi sono altri: oggi, per senso di responsabilità, ha affermato, le forze di minoranza rimangono in Aula per permettere questo cambio di Presidenza, ma di sicuro, ha affermato, sono strategie vostre ed è "cosa vostra". La Consigliera ha concluso augurando buon lavoro al Presidente per i due mesi per i quali verrà eletto.

Le Chef de groupe de l'UV, Augusto Rollandin, en proposant le Conseiller Joël Farcoz à la charge de Président du Conseil, a souligné que dès le début cette Législature a été caractérisée par une certaine attitude: les groupes de minorité en situations analogues ont abandonné la Salle. Ce serait hypocrite aujourd'hui, a-t-il dit le Conseiller, d'évoquer un débat commun à propos de l'élection du nouveau Président du Conseil. Il a précisé qu'il s'agit d'une charge qui nécessite une attitude neutre et responsable, afin de sauvegarder le respect des règles de l'Assemblée: le Conseiller Farcoz, tout en étant très jeune, sera en mesure d'assumer correctement ce rôle.

Il Vicecapogruppo di AC-SA-PNV, Stefano Borrello, ha ribadito l'opportunità per il suo gruppo di garantire la presenza in Aula al fine di non rimandare l'elezione, pur non condividendo questo percorso che risulta essere palesemente frutto di meri accordi politici. Ha ringraziato tutti i Presidenti del Consiglio della 14a Legislatura, che hanno condotto l'Assemblea in un momento difficile nella storia del Consiglio. Il Presidente Rosset, ha aggiunto Borrello, ha avuto l'onere di gestire certi passaggi storici, come quello del 10 marzo: ha potuto farlo perché il suo ruolo era fortemente sostenuto, oltre che dalla competenza dei pareri degli Uffici, dall'unità delle forze politiche dell'allora maggioranza.

Il Capogruppo di AC-SA-PNV, Antonio Fosson, ha sottolineato l'esigenza di finire con i giochini politici, per cui è stata garantita la presenza in Aula. In ogni caso, nonostante una situazione atipica, per il Consigliere si sarebbe potuto comunque aprire un dibattito. Ha quindi precisato che dietro alla rinuncia del Consigliere Rosset c'è un accordo politico, noto già da tempo. Ha giudicato positivamente la giovane età del nuovo Presidente, riconoscendo a tal proposito la capacità e la lungimiranza del Consigliere Rosset nel bloccare altre candidature. Ha quindi assicurato la disponibilità del proprio gruppo a lavorare oggettivamente e proficuamente.

Il Consigliere del GM Alberto Bertin ha osservato che questa elezione è un'altra testimonianza di una Legislatura che non lascerà buoni ricordi e che ha fatto saltare tutti i meccanismi politici e istituzionali. Oggi, ha aggiunto, si conclude la telenovela dell'accordo politico della nuova maggioranza: una triste commedia che potremmo intitolare "una poltrona per due". Ha quindi concluso che questo è un ulteriore passaggio negativo per il Consiglio Valle e il suo rapporto con i cittadini.

Il Consigliere André Lanièce (EPAV) ha definito il Presidente Rosset attento, preciso e disponibile al dialogo, che si sia trattato di argomento politico, istituzionale o regolamentare. Per il Consigliere Lanièce, Rosset è stato un Presidente preparato, pronto ad assumere decisioni anche difficili; il suo comportamento è stato dichiarato ineccepibile, così come quello degli uffici, in una situazione davvero delicata all'interno di una Legislatura strampalata e assurda come questa. Tornare ad avere un Presidente giovane è un bel segnale in previsione delle prossime elezioni politiche. Si è quindi augurato che il Consigliere Farcoz sappia essere un Presidente difensore dell'Assemblea, dei valori dell'Autonomia; possa essere un esempio per i giovani che si avvicinano alla politica, dimostrando capacità, la determinazione e l'operosità di chi ama la Valle d'Aosta e che vuole lavorare a tutela delle sue specificità.

Per il Consigliere del GM Andrea Padovani, la questione della Presidenza del Consiglio dovrebbe essere un tema che interessa tutte le forze politiche, perché il Presidente è figura di garanzia di tutta l'Assemblea. La scelta, invece, è stata quella di fare un accordo tra due forze politiche della nuova maggioranza, neanche tutte: uno sgarbo istituzionale che non si può condividere. Ha quindi considerato irrituale l'annuncio di dimissioni del Presidente Rosset in conferenza stampa di fine anno, anche perché non si capisce se sarà candidato o meno alle elezioni politiche. Ha concluso con l'apprezzamento a Rosset per aver gestito con grande responsabilità e polso il Consiglio regionale.

Il Consigliere Pierluigi Marquis (AC-SA-PNV) ha ricordato la fermezza del Presidente Rosset in alcune fasi del suo mandato, sostenendo che la politica abbia assunto comportamenti poco lineari: ciascuno nell'Aula dovrebbe assumere comportamenti responsabili. La politica non ha mai avuto un ruolo così irresponsabile a livello comportamentale come il 10 marzo, quando qualcuno uscì dall'Aula gridando al colpo di Stato. Il Consigliere Marquis ha quindi rilevato che il Consigliere Lanièce ha affermato per la prima volta che l'insediamento di quel giorno fu legittimo e corretto. Marquis ha proseguito osservando che l'opposizione deve essere costruttiva, non creare difficoltà strumentali. Oggi, ha detto, siamo in Aula, non siamo scappati dall'Aula. Ha definito legittima la candidatura del Consigliere Rosset alle elezioni politiche, ma oggi si perde un'occasione per unire l'Aula attraverso una candidatura trasversale. Avrebbe potuto essere la candidatura di tutta la Valle d'Aosta, non solo della maggioranza. Non bastano gli slogan, bisogna lavorare diversamente a difesa delle prerogative dell'Autonomia, per dare risposte ai valdostani. Ha infine auspicato che il Consigliere Farcoz possa essere davvero il Presidente di tutti.

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, nel formulare gli auguri al Consigliere Farcoz che per poche settimane dovrà gestire l'Aula consiliare, si è detto contento che questa poco edificante commedia sulla poltrona della Presidenza del Consiglio si chiuda dopo tre mesi abbondanti: al gruppo ALPE come ai valdostani non interessa questo accordo politico tra le due principali forze di maggioranza anche perché in questo momento sono altre le urgenze cui la comunità valdostana aspetta soluzioni da parte di un'Aula che legifera. Ha espresso rammarico per il metodo con cui si è arrivati all'epilogo di questa vicenda.

Il Capogruppo di GM, Elso Gerandin, pur non condividendo questo ennesimo cambio di Presidente del Consiglio, si è detto felice che il Presidente Rosset non abbia accettato nessun incarico all'interno dell'Ufficio di Presidenza, a testimonianza che non tutti sono disponibili per tutte le poltrone. Ha quindi augurato al collega Farcoz un proficuo lavoro apprezzando che si sia optato per un giovane.

Il Consiglio ha quindi accettato, con 18 voti a favore e 13 astensioni della minoranza, le dimissioni del Consigliere Andrea Rosset dalla carica di Presidente del Consiglio e di quelle del Consigliere Joël Farcoz da Vicepresidente.

SC-MM