Info Conseil

Comunicato n° 356 del 21 giugno 2017

Approvata la prima variazione al bilancio 2017-2019 della Regione

Seduta consiliare del 21 giugno 2017

Nella seduta del 21 giugno 2017, il Consiglio Valle ha approvato, con 33 voti a favore e 2 contrari (M5S), il primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2017-2019 e di riconoscimento dei debiti fuori bilancio.

Il disegno di legge, che si compone di quattro articoli, aggiorna le autorizzazioni di spesa per l'esercizio 2017 per un importo complessivo di 267 mila 392 euro di competenza e 75 mila 392 di cassa; inoltre riconosce debiti fuori bilancio della Regione per un importo complessivo di 2 milioni di euro.

La Presidente della quarta Commissione, Patrizia Morelli (ALPE) ne ha illustrato i contenuti: «La variazione di bilancio si rende necessaria in particolare per l'acquisizione, attraverso una procedura ad evidenza pubblica, di un servizio di supporto all'elaborazione del Piano regionale dei trasporti, previsto dalla legge regionale n. 29/1997, documento considerato altamente complesso e specialistico che richiede elevate e diversificate professionalità, esulanti dalle competenze della struttura competente in materia di trasporti. La spesa prevista ammonta a 200 mila euro.»

«L'articolato - ha proseguito la Consigliera Morelli - prevede inoltre il riconoscimento di debiti fuori bilancio, per un importo complessivo di circa 2 milioni di euro, che, secondo le disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, devono trovare apposita forma legislativa, ai sensi del decreto legislativo n. 118/2011. Il decreto in questione prevede, infatti, che il Consiglio regionale riconosca con legge la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti, fra gli altri, da sentenze esecutive (Corte d'Appello a favore della ditta Agnese Carlo spa in esito a controversia su progettazione ed esecuzione dei lavori di ristrutturazione della Torre dei Balivi per un importo di 529 mila 676 euro; esecuzione del lodo arbitrale del 2014 con cui la Regione è stata condannata a corrispondere ad AVDA spa il corrispettivo per la gestione aeroportuale per il triennio 2010-2012 e l'adeguamento 2013 e 2014 nonché il compenso dell'interruzione di agibilità dello scalo aostano per 90 giorni nell'inverno 2010, per importo totale di 580 mila 676 euro, a fronte della richiesta avanzata da AVDA di 10 milioni di euro) e da acquisizioni di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa (366 mila euro di rimborso a INVA per oneri legati allo svolgimento delle funzioni di Centrale Unica di committenza; 309 mila 213 euro per la convenzione con la Casa di Riposo Père Laurent).»

A conclusione della relazione la Consigliera Morelli ha espresso l'auspicio che i debiti fuori bilancio, anziché contemplati dalla legge, non diventino una prassi a cui fare ricorso.

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha lamentato il «continuo verificarsi di ammanchi importanti nelle procedure: noi, come Consiglio, dovremmo dare un segnale a chi gestisce in questa maniera i soldi pubblici non votando il provvedimento

Il Consigliere dell'UVP Nello Fabbri ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo: «Si tratta di un atto dovuto di questo Consiglio, anche se invitiamo le strutture dirigenziali a fare in modo che questi debiti fuori bilancio non si ripetano. Si capiscono le urgenze, mentre non si capiscono le esigenze di debiti fuori bilancio per una mancanza gestionale da parte della dirigenza

Il Consigliere del PD-SVdA Paolo Cretier ha comunicato di non potersi esprimere in quanto «questi impegni sono precedenti alla mia entrata in Consiglio

Il Capogruppo dell'UV Ego Perron ha condiviso «la necessità di uno sforzo supplementare nella gestione di tutta la Regione anche se nell'ambito di una macchina così complessa e così grande non sempre si possono programmare determinate spese. Voteremo a favore di questo provvedimento, anche se ricordo la lapidazione cui fui sottoposto quando presentai la prima misura di debiti fuori bilancio: oggi siamo nella stessa situazione e invitiamo l'Assessore a cercare di far funzionare al meglio le strutture

Per il Consigliere del GM Elso Gerandin, «il riconoscimento di debiti fuori bilancio non è sintomo di trasparenza né di buona gestione. È una pagina che non dovrebbe mai esistere perché significa che qualcuno non ha fatto il proprio dovere con la dovuta attenzione

L'Assessore al bilancio, Albert Chatrian, ha evidenziato come questa variazione di bilancio consentirà di «dare corso al programma regionale dei trasporti, concepito come strumento che affronti trasversalmente il problema della mobilità, analizzando tutte le esigenze: è un documento complesso e molto importante per la Regione. Riguardo ai debiti fuori bilancio, per quelli derivanti da sentenze esecutive non ci può essere certezza prima della chiusura del cerchio giuridico, mentre per i restanti si deve lavorare affinché diventi pari a zero. In quest'ottica, l'Assessorato lo scorso anno ha diramato due circolari - e nelle prossime settimane ne pubblicheremo un'altra - a tutte le strutture regionali per ribadire le regole: ci deve essere la prenotazione della spesa e subito dopo l'impegno tramite provvedimento dirigenziale.»

Nell'ambito della trattazione del provvedimento, il Consiglio ha respinto con 33 astensioni e 2 voti a favore, un emendamento del Movimento 5 Stelle volto ad abrogare l'articolo di legge che autorizza la Regione ad adottare ogni atto necessario a quotare in borsa la CVA. Sulla proposta si è innescato un dibattito.

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta, nell'illustrare l'emendamento del suo gruppo, ha spiegato che «quando è stato votato l'articolo di legge in finanziaria, la legge Madia imponeva la quotazione in borsa. Nel momento in cui le società petrolifere mondiali dismettono le loro pompe di benzina per andare verso il business delle energie rinnovabili, che noi abbiamo in mano, perché vendere le nostre quote? Noi crediamo che dovremmo fare joint venture con aziende più grandi, sfruttare le colonnine sul territorio: invece, senza coinvolgere nessuno e senza il minimo approfondimento, consegniamo tutto nelle mani di Finaosta affinché decida per noi. Come Consiglio prendiamo una decisione per i valdostani che riguarda il futuro dei prossimi 30-40 anni: il nostro emendamento è quindi un invito a interrompere il processo di quotazione e riflettere per assumere delle scelte più consapevoli

Il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, ha aggiunto: «Non svendiamo questo gioiello di famiglia, non facciamo altri danni sulla nostra risorsa principale: l'acqua. In questo Consiglio si professano tutti autonomisti, ma è il M5S che deve difendere lo Statuto speciale laddove parla della tutela delle acque. Abbiamo fatto qualcosa di buono, che funziona e ora vogliamo disfarcene, mentre ci teniamo la paccottiglia del Casinò. Mi viene un sospetto, che spero venga disatteso: i soldi della vendita servono per le prossime operazioni elettorali o hanno già una destinazione?»

Per il Consigliere di GM Elso Gerandin, «visto che non c'è più l'obbligo di procedere per legge, dobbiamo avere la capacità di pensare al bene dei valdostani. Per noi ci deve essere una pausa di riflessione su di un bene così importante.»

Anche il Consigliere dell'UV Paolo Contoz ha espresso la sua astensione sull'emendamento, vista la necessità di approfondire la questione.

Per il Capogruppo dell'UVP, Alessandro Nogara, «come UVP sulle acque abbiamo sempre fatto di tutto e di più per mantenerle in Valle d'Aosta. Le accuse del M5S le rimandiamo al mittente: tutti vogliamo sapere se la quotazione in borsa di CVA sia per la Valle un'operazione di beneficio oppure no. Non siamo degli specialisti e siamo in attesa della documentazione che ci fornirà la società CVA e sulla quale poi faremo un dibattito. Su questa tematica avremo anche l'obbligo di informare i valdostani una volta acquisiti i documenti

Il Presidente della Regione, Pierluigi Marquis ha spiegato il voto di astensione della maggioranza: «Essere valdôtain significa difendere lo Statuto, i valdostani, assicurare le condizioni di sviluppo. Si fa confusione tra proprietà acque, diritto allo sfruttamento, vendita. Invece occorre distinguere i concetti: non possiamo usare termini impropri che non ci mettono nelle condizioni di compiere scelte consapevoli. Sarebbe altamente irresponsabile nei confronti dei valdostani votare questo emendamento così come presentato. È invece corretto che il Consiglio regionale faccia tutti gli approfondimenti, anche coinvolgendo la popolazione, che deve essere messa in grado di capire le potenzialità della CVA. È la più grande azienda valdostana, con l'acquisto di 26 centrali dall'Enel nel 2000 ha compiuto un grosso passo in avanti e noi dobbiamo salvaguardare tutto il lavoro fatto e le possibilità future

Il Consigliere dell'UV Augusto Rollandin ha puntualizzato: «Questo emendamento non è opportuno in questo momento. Ciò non toglie che debba essere dedicata la massima attenzione a questa tematica così delicata. CVA ha saputo allargare il suo campo anche ad altri settori, come il fotovoltaico e l'eolico. Quest'ultimo, purtroppo non può essere sviluppato data la nostra conformazione territoriale. Ad oggi sono cambiate le condizioni rispetto all'avvio della procedura per la quotazione in Borsa. Va poi tenuta in considerazione la problematica legata al fatto di non avere la certezza di poter continuare con le concessioni in atto, alcune delle quali scadranno nel 2029. Ci manca la potestà del rinnovo automatico

Il Consigliere Alberto Bertin (ALPE) ha osservato: «Si è cercato di far passare la quotazione come obbligo di legge, ma questo tentativo non potrà andare a buon fine. Stiamo parlando di una decisione da assumere consapevolmente, perché va a incidere sulla nostra comunità. È un atto di rilevanza politica ma anche economica; rappresenta un tornante in questo momento

Il Consigliere Andrea Padovani (GM) ha annunciato il voto di astensione all'emendamento, chiedendosi «l'utilizzo che sarà fatto del denaro nel caso di concretizzazione della quotazione: dovrà assolutamente essere impegnato per opere in favore dei valdostani. Prima di decidere sul prosieguo del procedimento di quotazione, ci dovrà essere un confronto con la comunità

SC-MM