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Comunicato n° 22 del 12 gennaio 2017

Al via nelle scuole valdostane il progetto "Ti dico un libro – il teatro va a scuola"

Oggi, giovedì 12 gennaio 2017

L’Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali della Regione autonoma Valle d’Aosta e la Presidenza del Consiglio regionale informano che da oggi, giovedì 12 gennaio 2017, prende avvio, nelle scuole valdostane, la seconda parte della settima edizione del progetto "Ti dico un libro – il teatro va a scuola" a cura di Barbara Caviglia e Andrea Damarco, direttori artistici di Replicante Teatro, progetto sostenuto e finanziato dall’Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali e dalla Presidenza del Consiglio regionale.

L’iniziativa, che si sviluppa sui prossimi cinque mesi, è un vero e proprio omaggio al piacere della lettura attraverso il Gioco d’attore, e si realizza oggi grazie a una sinergia tra l'Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali e la Presidenza del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, in collaborazione con l'Assessorato Istruzione e Cultura, le Istituzioni scolastiche valdostane i sindacati CIGL, SAVT e SNALS, l’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta e il Lions Club Aosta Mont Blanc e Zonta Club of Aosta Valley Area.

Il progetto -  cui hanno aderito 40 classi e oltre 800 studenti - mira a coinvolgere il pubblico scolastico in modo attivo, nel tentativo di condividere la gioia della lettura come gesto concreto, ricercando una vera relazione biunivoca tra il proponente e il destinatario, affinché essa possa concludersi con un momento dialettico e di scambio, rendendo così il libro corpo vivo all’interno della programmazione scolastica.

I titoli e i temi proposti all’interno del progetto sono Cuore o del tagliente uso della Retorica (E. De Amicis), La fattoria degli animali o del Sogno e 1984 o del Potere (G. Orwell), Il cavaliere inesistente o dell’Essere e dell’Esistere (I. Calvino), Il segreto del Bosco Vecchio o del Tutto Mondo (D. Buzzati), Il libro di Giobbe o del Dolore (Antico Testamento), Il grande Inquisitore o dell’Abisso (F.Dostoevskij) e la Trilogia dantesca.

Ogni titolo scelto ha lo scopo di stimolare dunque una riflessione sui contenuti propri dei volumi proposti al fine di creare uno scambio aperto alle intelligenze e alle sensibilità dei ragazzi e per far decollare tra di loro momenti di confronto e di dibattito.

In particolare, l’attività lavora al consolidamento di un'immagine positiva di sé attraverso processi costruttivi di identificazione con i coetanei e con gli adulti in un clima relazionale di accoglienza. Infine, punta a migliorare la qualità delle relazioni sociali, a stimolare la scoperta dell’altro, a promuove l'autostima e la cultura del “dono”.

«“Ti dico un Libro - il teatro va a scuola” sostiene i valori dell'inclusione e della solidarietà sociale, segnando un piccolo ma grande cambiamento del sistema artistico culturale e sociale sul territorio valdostano – dichiara l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Laurent Viérin -. Favorisce infatti la compartecipazione e la condivisione di interventi artistici e culturali, espressamente rivolti a fasce sociali deboli, facendosi carico di un problema sociale importante quale la solidarietà nei confronti dei minori e l’ascolto delle loro necessità. Sensibilizzare quindi le nuove generazioni alla cultura dell’inclusione e della solidarietà – prosegue Viérin – è un atto dovuto da parte dell’Amministrazione pubblica e che può realizzarsi solo alimentando sul territorio la dimensione informale dell’aiuto reciproco

«Il Consiglio Valle - evidenzia il Presidente Andrea Rosset - crede fortemente nei giovani e li segue da vicino con l'organizzazione di eventi e di progetti volti alla loro formazione personale e professionale. È negli occhi di questi ragazzi che si specchia il nostro futuro, sono loro che saranno i cittadini del domani: il nostro comune obiettivo deve essere educarli e sensibilizzarli, stimolare il dibattito, la voglia di mettersi in gioco. In questo senso, i libri rappresentano una risorsa fondamentale: i libri aiutano ad essere più consapevoli, portando nuove conoscenze, suscitando riflessioni. Far vivere alcuni romanzi famosi agli studenti in un'esperienza originale e coinvolgente non può che essere una carta vincente

«“Ti dico un libro – il teatro va a scuola” nasce sette anni fa da una convinzione: la lettura ad alta voce esprime una possibilità di arricchimento e di scoperta sia per chi legge sia per chi ascolta – così presentano l’iniziativa Barbara Caviglia e Andrea Damarco, Direttori artistici di Replicante Teatro -. Nel nostro progetto il testo diventa materia comune attraverso cui affiorano emozioni ed esperienze da condividere. Attori ed ascoltatori entrano in una relazione particolare – che è già Teatro. “Ti dico un libro”; non “Ti leggo”: Dire è fare propria un'esperienza e poi comunicarla; con-dividere qualcosa che ormai ci appartiene e che si fa atto concreto, anzi: Visione Concreta. Nel dire ci si carica del fardello del non riferire. Oggi il progetto gode della qualità di essere un progetto maturo soprattutto perché cresciuto e rafforzatosi “dal Basso”: la scuola non ha sufficienti economie. Per questo Replicante teatro ha lavorato negli anni a cercare possibili sostenitori. La nostra scelta di continuare con sempre più motivazione ad andare nelle scuole ad un prezzo politico è anche un modo contingente di far fronte, speriamo in modo temporaneo, ai gravi tagli che la scuola sta subendo e che compromettono fra l’altro, ogni giorno di più, la possibilità stessa di portare i ragazzi a teatro. Per noi il teatro ha una funzione etica oltre che estetica, e siamo contenti di poter dire di aver trovato i partner che hanno voluto condividere questa scelta politica

 

MM