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Comunicato n° 428 del 28 luglio 2016

Iniziato l'esame del disegno di legge di armonizzazione della riforma nazionale alla scuola valdostana

Seduta consiliare del 28 luglio 2016

Nella mattinata di giovedì 28 luglio 2016, è iniziata in Consiglio la discussione sul disegno di legge di armonizzazione della legge nazionale 107/2015 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione) con l'ordinamento scolastico valdostano.

Presentato dalla Giunta regionale il 5 luglio 2016 ed emendato dalla quinta Commissione consiliare, il provvedimento si compone di 27 articoli che sono stati illustrati all'Aula dal Capogruppo del PD-SVdA e dall'Assessore all'istruzione e cultura. In Aula sono stati depositati 7 emendamenti dal gruppo ALPE e 896 emendamenti dal gruppo M5S, oltre ad un ordine del giorno della maggioranza e uno congiunto ALPE e Gruppo Misto.

«Il disegno di legge - ha spiegato il Capogruppo del PD-SVdA, Jean-Pierre Guichardaz, relatore del provvedimento - recepisce parte delle proposte elaborate dal gruppo tecnico di lavoro costituito con delibera di Giunta del gennaio 2016: gli scostamenti sono intervenuti a seguito di attente valutazioni di carattere politico e di un ampio confronto con le rappresentanze sociali. Il delicato lavoro di armonizzazione ha tenuto in conto e salvaguardato le peculiarità del nostro sistema ritenute funzionali allo specifico modello di scuola valdostano, integrandole con indubitabili migliorie introdotte dalla normativa statale, quali, ad esempio, il bonus di 500 euro per l'autoformazione. Si è, per esempio, ritenuto di mantenere il meccanismo di reclutamento degli insegnanti su base annuale, assicurando la conservazione della titolarità del posto presso un'istituzione scolastica da parte dei docenti assunti a tempo indeterminato. Questo provvedimento pone particolare attenzione alla comunità educante, valorizzando il ruolo degli organi collegiali scolastici e delle rappresentanze degli studenti e delle famiglie nella definizione dell'azione educativa, il tutto nella cornice degli indirizzi fissati dal dirigente scolastico, il quale resta il garante del buon funzionamento dell'istituzione scolastica. A seguito di un serrato dibattito con gli attori del mondo scolastico, si è ritenuto di non irrigidire l'articolazione delle lezioni sui cinque giorni, anche nel rispetto dell'autonomia delle scuole e delle esigenze dei diversi territori. Ugualmente, si è valutata la necessità di mantenere, nella scuola media, i dodici posti aggiuntivi assegnati per l'integrazione degli alunni stranieri e per il potenziamento dell'offerta formativa. Inoltre, il sistema delle sostituzioni del personale assente, contrariamente a quanto previsto dalla legge statale, rimane quello vigente. È stata poi recepita, col favore di tutti i soggetti auditi, l'obbligatorietà della formazione continua, a garanzia della qualità dell'offerta formativa erogata. Particolare attenzione è anche posta agli studenti con fragilità di apprendimento, consapevoli del fatto che "nessuno debba rimanere indietro": saranno attivati tirocini formativi attivi e a questo proposito presentiamo, come maggioranza, un ordine del giorno che impegna anche la Giunta a valutare con i Sindacati la definizione di un futuro pieno di assunzioni nella scuola, nei limiti del fabbisogno di personale docente

Parlando dell'offerta formativa, il Consigliere Guichardaz ha evidenziato che «in vista del suo potenziamento, saranno attribuiti 36 posti aggiuntivi alle istituzioni scolastiche di secondo grado. Si è poi voluto il rafforzamento delle discipline scientifiche prevedendo, nella scuola media, un modulo aggiuntivo di matematica. Riguardo alle competenze linguistiche, gli adattamenti delle indicazioni nazionali alla realtà locale hanno ricevuto venerdì scorso il parere favorevole della commissione mista Regione-MIUR e vedranno completato il loro iter di approvazione entro il mese di agosto: è importante, pertanto, che anche questo disegno di legge concluda il suo iter quest'oggi in Aula, la fine di dispiegare i suoi effetti in parallelo con gli adattamenti dei programmi. Crediamo che si siano poste concretamente le basi per l'apertura del nostro sistema educativo bilingue al plurilinguismo, con particolare attenzione all'apprendimento della lingua inglese, strumento fondamentale per rendere competitivi i nostri giovani nel mondo del lavoro. Si tratta di un processo graduale che investirà progressivamente tutti i livelli scolastici con l'ambizione di giungere, fra qualche anno, a un ordinamento scolastico realmente trilingue. Nell'intento poi di configurare la scuola come un vero centro di aggregazione anche al di fuori dell'orario scolastico, il disegno di legge prevede che nei periodi di sospensione dell'attività didattica, i locali degli istituti scolastici possano essere utilizzati per attività ricreative, culturali, artistiche e sportive, d'intesa anche con gli enti locali. Per quanto riguarda la disciplina dell'alternanza scuola-lavoro, si è previsto che le ore di alternanza possano essere svolte già dal biennio della scuola secondaria di secondo grado e per tutto il quinquennio. Infine, a dimostrazione dell'attenzione riservata al settore scolastico, l'onere complessivo per l'applicazione della legge ammonta a più di sei milioni e mezzo di euro, senza contare gli ulteriori fondi che già vengono attribuiti dall'Amministrazione alle istituzioni scolastiche per la dotazione ordinaria, quella perequativa e il fondo di istituto

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha sottolineato: «Oggi si conclude un percorso iniziato due anni fa, e sin da subito ci siamo preoccupati dell'impatto che certe previsioni nazionali avrebbero potuto avere sul nostro territorio, piccolo e particolare: ci siamo attivati per arginare l'immediata applicazione della norma, esercitando la nostra autonomia, potendo anche contare su un proficuo rapporto con il Ministero. L'approvazione della norma di attuazione è stata capitale, dandoci un rilevante spazio di manovra. Siamo consci di non poter risolvere tutti i problemi, accontentare tutti, ma al centro abbiamo sempre posto lo studente. Esercitare la potestà legislativa significa ricoprire il ruolo di garante delle peculiarità scolastiche valdostane e compiere delle scelte a beneficio dell'intera comunità scolastica. Abbiamo voluto soffermarci espressamente sulla scuola dell'infanzia, un tassello dimenticato dalla riforma nazionale: le nostre scuole dell'infanzia sono un fiore all'occhiello. Purtroppo però abbiamo anche dovuto scontrarci con gli obblighi giuridici rappresentati dai vincoli generali di esclusiva competenza statale, ad esempio la materia dello stato giuridico ed economico degli insegnanti, su cui non abbiamo spazio per legiferare in maniera diversa.»

«L'obiettivo di questo provvedimento - ha ribadito l'Assessore Rini -, è porre al centro del nostro operato il futuro dei giovani valdostani. Dobbiamo rafforzare i punti di eccellenza del sistema scolastico valdostano, ma anche avere il coraggio di raccogliere nuove sfide, non dobbiamo avere paura di guardare avanti, apportando continue migliorie. Continuiamo ad investire su un sistema di qualità come il nostro. Da qui deriva la scelta di discostarci totalmente dal modello nazionale imposto. Siamo consapevoli della centralità del ruolo dei dirigenti scolastici. Crediamo nella digitalizzazione, nell'informatica che diventa trasversale a tutte le materie, esplicitando questa volontà con la previsione di risorse economiche: è un aspetto, questo, richiesto dai nostri giovani, dal mondo di oggi.»

«Tanto si è investito nella scuola secondaria di secondo grado, e continueremo a farlo - ha aggiunto l'Assessore Rini -; l'innalzamento delle ore frontali è stato voluto per garantire equità tra i vari ordini scolastici. Ma attenzione è stata accordata anche alle famiglie, che devono tornare ad essere partecipi della scuola, e al corpo docente, nei cui confronti, ad esempio, abbiamo deciso l'immediata erogazione del bonus per l'autoformazione. La valutazione degli insegnanti, dei dirigenti scolastici, deve essere intesa positivamente, spronare a fare meglio, a capire dove si è sbagliato per ripartire nella giusta direzione. Non abbiamo inserito un piano di assunzioni straordinario perché si è sempre proceduto a assunzioni periodiche. Permangono comunque situazioni di precariato che vogliamo cercare di risolvere; per questo ci assumiamo l'impegno di giungere a un accordo con le Organizzazioni sindacali nell'autunno prossimo. Inoltre, intendiamo codificare la nostra volontà di mettere mano al settore nella sua completezza.»

L'Assessore Rini si è quindi soffermato sull'aspetto finanziario e sugli adattamenti: «Il disegno di legge impegna circa 6 milioni di euro nel triennio: in tempi di risorse contratte è un segno tangibile dell'attenzione di questa Assemblea alla scuola. Non ci aspetta una sfida facile, ma crediamo di non aver lesinato energie per giungere a questo risultato, che auspico essere condiviso. In merito agli adattamenti, non abbiamo voluto aspettare per i 2.200 bambini che avrebbero perso l'opportunità di formarsi, di accrescere le loro capacità in inglese. In questo, abbiamo avuto il supporto di insegnanti. Siamo fieri di aver dato un'opportunità in più ai bambini.»

In conclusione, per l'Assessore Rini, «abbiamo denominato questo percorso la "Nostra scuola", perché la nostra scuola è già "buona". Abbiamo solo apportato piccole migliorie per dare uno nuovo slancio a questo ambito fondamentale.»

SC-MM