Info Conseil

Comunicato n° 292 del 24 maggio 2016

Interrogazione a risposta immediata sul disegno di legge in materia venatoria

Seduta consiliare del 24 maggio 2016

Il disegno di legge in materia venatoria è stato al centro di un'interrogazione a risposta immediata illustrata dal gruppo ALPE nella seduta consiliare del 24 maggio 2016.

Il Capogruppo Albert Chatrian, ricordato che lo scorso 18 maggio si sono dimessi il Presidente e i rappresentanti del Comitato regionale per la gestione venatoria e che il Consiglio regionale ha approvato una risoluzione affinché si concluda l'iter di approvazione della legge sulla caccia rispettando le opinioni espresse dai cacciatori, ha chiesto «se sia stato previsto di tener conto delle loro osservazioni, visto che per il 90 per cento non sono d'accordo con l'ultima versione del disegno di legge. I cacciatori hanno peraltro inviato alla terza Commissione una proposta che tende una mano alla circoscrizione 4; vi si ipotizza infatti l'apertura delle residenze venatorie per i cacciatori della quarta in altre circoscrizioni, oltre alla possibilità di poter usufruire dei capi di altre circoscrizioni per due anni.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha risposto che «l'impegno assunto in Consiglio di rispettare la volontà dei cacciatori è stato mantenuto. I cacciatori, in una riunione a Gressan, avevano chiesto di mantenere il disegno di legge tale e quale era stato proposto. Il progetto è stato integrato solo di un comma specifico che si richiamava ai due punti sottolineati dai cacciatori: il comma 3 specifica che le disposizioni di cui al comma 2bis dell’articolo 31 della l.r. 64/1994 2bis (che recita: "per le specie cacciabili soggette ad assegnazione nominativa, al fine di assicurare il legame cacciatore-territorio, i capi prelevabili in una determinata unità gestionale sono ripartiti, prioritariamente, nelle sezioni comunali cacciatori situate nel territorio in cui ricade l'unità gestionale medesima"), come modificato dall’articolo 9 del disegno di legge,  si applicano a far data dal 1° gennaio 2018. Per quanto riguarda il prelievo dei cinghiali non è cambiato nulla. Abbiamo quindi tenuto conto di tutto quello che era stato detto e proposto.»

Il Consigliere Chatrian, nella replica, ha osservato: «Il Presidente dice che si è tenuto conto di tutto, mentre la lettera inviata quattro giorni fa dai cacciatori afferma il contrario, va nella direzione alternativa alle proposte della Giunta ed esprime assoluta contrarietà. Schizofrenia pura? Il Governo deve compiacere qualcuno?  Torneremo in questo Consiglio sull'argomento perché non possiamo permettere che nel momento in cui la maggioranza dei cacciatori valdostani non si sente rappresentata da questa bozza, il Presidente ci dica invece che è tutto a posto. Non è tutto a posto.»

SC