Info Conseil

Comunicato n° 612 del 19 novembre 2015

Respinta una mozione sulla gestione delle tratte autostradali valdostane

Seduta consiliare del 19 novembre 2015

La gestione delle tratte autostradali valdostane è tornata all'attenzione del Consiglio regionale il 19 novembre 2015 affrontando, all'inizio della seduta pomeridiana una mozione dei gruppi UVP e ALPE.

Il testo, che è stato respinto con 14 voti a favore (UVP, ALPE e M5S) e 21 astensioni (UV, SA e PD-SVdA), intendeva impegnare la quarta Commissione "Sviluppo economico" a predisporre una risoluzione da presentare nel corso di questa adunanza consiliare; il Consiglio regionale ad inviare la risoluzione approvata a tutti i Consigli comunali della Valle d'Aosta, al Parlamento italiano e a quello europeo; il Governo regionale ad attivare, presso le società concessionarie delle tratte SAV e RAV, una proposta di acquisto delle quote azionarie al fine di ottenere la maggioranza necessaria ad adottare nuove politiche di gestione delle stesse.

«Alla luce delle continue problematiche, in particolare gli aumenti esorbitanti dei pedaggi assolutamente fuori scala e l'impossibilità di riuscire ad ottenere più efficaci sconti per i valdostani – ha spiegato il Capogruppo dell'UVP Lugi Bertschy illustrando l'iniziativa –, riteniamo necessario a questo punto adottare una chiara e forte iniziativa politica per poterci riappropriare del governo delle nostre autostrade. Pensare che in Sicilia 210 chilometri di autostrada per collegare Catania a Palermo sono gratuiti, mentre da noi 14 chilometri costano un salasso e, visto che siamo tutti in Italia, riteniamo questa una beffa. Ma non solo, a nostro avviso la Valle d'Aosta da tempo subisce torti in ogni sede istituzionale possibile. Basti pensare all'impossibilità dei rappresentanti nominati dalla Regione nei Consigli di amministrazione di SAV e RAV di dare corso agli indirizzi politici assunti in Consiglio regionale a tutela degli interessi economici e sociali della Valle d'Aosta. La nostra è una provocazione verso di voi, ma è anche un'azione politica. Se infatti RAV perde, SAV fa importanti utili: negli ultimi nove anni quasi 100 milioni di euro.»

La Consigliera di ALPE Patrizia Morelli ha evidenziato: «Il nostro gruppo ha sempre affrontato la problematica dei trasporti, anche dal punto di vista di traino turistico. La Valle d'Aosta è frequentata ad esempio da pendolari dello sci, fortemente penalizzati dai pedaggi autostradali. Viste le distanze ridotte, i turisti spesso effettuano viaggi dall'alta e bassa Valle e viceversa: rendendosi conto dell'anomalia dei pedaggi della tratta RAV (se si prende l'autostrada dal casello Aosta Ovest si spende quasi il doppio rispetto a Aosta Est), i nostri ospiti si sentono truffati. Spiace dover constatare che dal Consiglio monotematico sui trasporti non si è mosso nulla, eppure la criticità è pesante.»

Il Capogruppo della Stella Alpina, Pierluigi Marquis, ha condiviso «il ragionamento su questo tema trasversale, che interessa tutta la comunità valdostana, oltre che il traffico turistico ed internazionale. Sin dal 1998, pur in un contesto difficile, si sono portate avanti diverse iniziative: la Stella Alpina per la prima volta chiese la gratuità del percorso Aosta Est-Aosta Ovest. Il primo risultato è arrivato nel 2007, con lo sconto del 20% per i residenti. Ciò che è stato fatto non va mortificato, anche se siamo consci che le aspettative rimangono ancora alte. Bisogna perseverare nella sensibilizzazione dello Stato. Non è pensabile l'acquisizione delle quote mancanti per raggiungere la maggioranza nelle due società concessionarie, che in ogni caso non risolverebbe il problema: ci si troverebbe in condizione di essere in maggioranza relativa, ma i contratti in essere andrebbero comunque modificati in condivisione con lo Stato, non si avrebbe indipendenza. Non siamo nella condizione di stabilire le politiche tariffarie. La proposta della mozione si dovrebbe inserire nel contesto economico critico, nelle dinamiche del traffico e va tenuto conto che la concessione delle società scade nel 2032. Inoltre lo scenario odierno sicuramente cambierà: ad esempio, nel 2018 aprirà la seconda canna del Fréjus e questo comporterà dei cambiamenti al traffico del Traforo del Monte Bianco, che peraltro sarà oggetto di interventi di ristrutturazione, con conseguenti chiusure. Continueremo nell'attività di confronto con il Governo nazionale per addivenire a soluzioni per far fronte all'insostenibilità tariffaria e al conseguente sviamento del traffico dall'autostrada alla Statale. Il disagio sulla difficile sostenibilità delle tariffe è condiviso

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, annunciando l'astensione della maggioranza, ha specificato: «C'è un divario alto tra l'utilizzo dell'autostrada e i pedaggi. Il paragone con la Sicilia è insostenibile. Per la SAV non abbiamo partecipato alla costruzione della tratta, per la RAV abbiamo invece sborsato notevoli somme di denaro per realizzare l'autostrada fino a Courmayeur, peraltro ancora in fase di completamento. A chilometro quadrato questa è la tratta più costosa costruita in Italia. Il piano finanziario dell'autostrada RAV è partito in salita e quelli seguenti sono sempre stati in perdita, gli ammortamenti sono a livelli pressoché insopportabili. Altri elementi negativi, il fatto che da parte dello Stato non c'è volontà di risanare la situazione con finanziamenti e che la tendenza del traffico è in diminuzione. La partecipazione regionale della RAV non solo non ci ha dato utili, ma ci ha coinvolti nel deficit. Capiamo la vostra provocazione, ma di certo nessuno comprerebbe le azioni di questa società. Per la SAV pochi anni fa abbiamo versato tre milioni di euro per mantenere il 28% di azioni. Anche se fossimo totalmente proprietari non risolveremmo il problema, nemmeno abbassando drasticamente le tariffe. Siamo disponibili a riprendere questo tema, lavorando insieme, anche se francamente ad oggi un percorso non è ipotizzabile, visto che abbiamo già tentato tutte le vie. Non siamo rinunciatari, ribadiremo i concetti già condivisi cercando soluzioni per la nostra realtà particolare

Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha replicato: «Le concessioni si possono ricontrattare, soprattutto alla luce dei danni che stiamo subendo. Le regole che sono alla base del sistema tariffario penalizzano fortemente autostrade come le nostre e rendono legali tariffe assolutamente improponibili e che ci danneggiano fortemente. Vista la vostra rassegnazione, non presenteremo più mozioni o interpellanze su questo tema in Consiglio regionale, lanceremo invece, insieme al gruppo ALPE, iniziative con i cittadini e porteremo l'argomento nei Consigli comunali. L'obiettivo finale è denunciare questa assurda situazione al Parlamento italiano e a quello europeo. Non vogliamo tollerare oltre questa assurda situazione e continuare a giustificare i responsabili del disastro in cui ci troviamo in generale nel settore dei trasporti e dell'accessibilità

La Consigliera Patrizia Morelli ha aggiunto: «L'autostrada sembra essere l'ambito su cui si possa intervenire nell'immediato, a differenza delle ferrovie e dell'aeroporto. Cerchiamo di trovare soluzioni che vadano al di là del solito impegno di intenti condivisi. Torniamo a ragionare sui pedaggi: ad esempio, l'applicazione della tariffa intera per il tratto dell'alta Valle avrebbe dovuto essere una misura temporanea, che invece è diventata ormai definitiva, impegniamoci per far sì che gli utenti paghino tariffe proporzionate al tratto percorso

MM