Info Conseil

Comunicato n° 610 del 19 novembre 2015

Respinta una mozione sulla messa in liquidazione della società COUP srl

Riunione del Consiglio del 19 novembre 2015

La messa in liquidazione della società COUP srl, costituita per coordinare i lavori di ampliamento dell'Ospedale Umberto Parini, è stata al centro di una mozione presentata dai gruppi Union Valdôtaine Progressiste e ALPE, discussa ad inizio della seduta del Consiglio regionale del 19 novembre 2015. Il testo, respinto con 14 voti favorevoli (UVP, ALPE e M5S) e 21 astensioni (UV, SA e PD-SVdA), intendeva impegnare la Giunta regionale «a prevedere all'interno della legge finanziaria 2016 un percorso di messa in liquidazione della società COUP srl da concludersi entro i primi mesi 2016, nell'intesa che conclusione lavori o contabilità rimanente vengano gestite all'interno delle strutture regionali.»

Il Consigliere dell'UVP Elso Gerandin ha spiegato: «Le società di scopo come la COUP non hanno più ragione di esistere, occorre dare un segnale di cambiamento di volontà sin da subito, senza aspettare il 2017, quando questa società entrerà a tutti gli effetti nel bilancio regionale, così come tutte le partecipate. Le drastiche riduzioni di risorse finanziarie non faranno che peggiorare una situazione già precaria, penalizzando il sociale e altri settori strategici per la Valle d'Aosta: non possiamo sacrificare questi ambiti e tenere in piedi la COUP, con la propria sede e il proprio personale. A questo proposito, il quasi dimezzamento del bilancio regionale sta comportando un esubero di dipendenti qualificati, soprattutto in figure professionali tecniche: sono risorse che possono occuparsi delle pratiche seguite dalla COUP

Il Capogruppo dell'ALPE Albert Chatrian ha evocato «le nostre battaglie in quest'Aula: più volte, negli anni, abbiamo cercato di impegnare il Governo a porre in liquidazione la COUP. La gestione di questa società ci è costata più di 700 mila euro all'anno. Nella nuova finanziaria i 118 milioni sinora previsti per l'ampliamento dell'ospedale sono stati riallocati in altri investimenti: la COUP è stata prosciugata dalle risorse economiche e dalla sua mission, non ha proprio più ragione di essere. A questo punto, cerchiamo un percorso condiviso di messa in liquidazione, facciamo assumere dagli uffici regionali le incombenze rimanenti. I doppioni e gli sprechi non possono e non devono più esistere.»

Le Président de la Région, Augusto Rollandin, a précisé : «Les changements du projet de l'hôpital ne concernent pas le choix d'avoir un siège unique, mais ils sont plutôt liés aux fouilles archéologiques qui ont permis de découvrir un patrimoine important, encore aujourd'hui à l'examen d'une commission d'experts. La société COUP est en train de suivre cet aspect et les dépenses afférentes pour le 2016 sont réduites à 80.000 euros

«L'azione portata avanti con la COUP è quindi sub judice – ha continuato il Presidente Rollandin –, le valutazioni sul suo mantenimento potranno essere fatte solamente dopo aver ricevuto le indicazioni da parte della commissione di esperti: solo allora sapremo se l'area dei ritrovamenti dovrà essere protetta, stravolgendo il progetto di ampliamento dell'ospedale. A quel punto si prenderanno le misure che saranno necessarie. L'impegno della COUP è ridotto, ma serve a mantenere il raccordo per gli approfondimenti archeologici. Se la COUP non sarà più necessaria, saremo i primi a discuterne in Consiglio per le valutazioni del caso, ma, ad oggi, non possiamo programmare la messa in liquidazione della società nei primi mesi del 2016. Su questa mozione ci asteniamo, ribadendo la nostra disponibilità a dare conto il più presto possibile delle determinazioni prodotte dalla commissione, determinanti per il futuro dell'azione della società

Nelle repliche, il Consigliere Elso Gerandin (UVP) ha osservato: «Non mettiamo in discussione il presidio unico né vogliamo mandare a casa dei dipendenti. Questa società di scopo è nata come un escamotage per aggirare il Patto di stabilità. Oggi la maggioranza continua a fare proclami anziché dare un segnale diverso, alla vigilia di un bilancio che comporterà grandi sacrifici alla comunità. Votare questa mozione è indice di buon senso

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian ha aggiunto: «Spiace constatare la posizione rinunciataria e di retroguardia del Presidente. La maggioranza nasconde qualcosa? Deve ancora fare dei favori al cerchio magico?  Tale contenitore non garantisce pari opportunità e 80 mila euro annui sono comunque tanti per la semplice gestione senza portafoglio, il costo dovrebbe essere pari a zero. Non dimentichiamo i tagli radicali ai servizi sociali

Il Capogruppo del M5S Stefano Ferrero ha sottolineato: «Questa società ha sbagliato tutto, dall'inizio alla fine: i sondaggi archeologici andavano fatti prima del costosissimo parcheggio. La COUP ha lavorato con approssimazione se non con incompetenza: non solo non ha fatto il proprio dovere, ma ha anche cagionato danni alla Regione. Andava preso atto di questa situazione e bloccare l'emorragia di soldi, non ostinarsi a tenere in piedi questo carrozzone

Il Capogruppo del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz è intervenuto per specificare: «Non rinneghiamo l'azione di contrasto alla COUP che abbiamo condotto, fosse stato per noi non si sarebbe nemmeno intrapreso l'ampliamento dell'ospedale. Invece questi lavori sono andati avanti. Il nostro impegno va verso una razionalizzazione dei costi, una eradicazione progressiva di tutte quelle società e entità non utili e non necessarie. Quando si conoscerà il destino del progetto dell'ospedale, il nostro gruppo cercherà di ridurre i costi, limitare le risorse, anche con un'internalizzazione delle funzioni attualmente in capo alla COUP



MM