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Comunicato n° 510 del 9 ottobre 2015

Aperti i lavori della settima edizione della Scuola per la Democrazia

In programma dal 9 all'11 ottobre 2015, ad Aosta e a Courmayeur

Il Presidente del Consiglio Valle, Marco Viérin, ha aperto i lavori della settima edizione della Scuola per la Democrazia, il corso di altra formazione politica rivolto a giovani amministratori locali al di sotto dei 35 anni, in programma da oggi, venerdì 9, a domenica 11 ottobre 2015, ad Aosta e a Courmayeur.

«La Scuola per la Democrazia – ha detto il Presidente del Consiglio Marco Viérinè un'iniziativa che si rinnova anno dopo anno con lo stesso entusiasmo. Per noi, questo appuntamento, che ha visto in queste sette edizioni, la partecipazione di oltre 500 giovani amministratori locali, è molto importante perché unisce giovani provenienti da tutta Italia che cercano formazione e confronto grazie alla prestigiosa presenza di relatori di primissimo livello.»

«Oggi, chi sceglie di impegnarsi in politica fa un atto di coraggio e di passione – ha proseguito il Presidente Viérin –. Perché, purtroppo, chi è chiamato a rappresentare i propri territori si trova in enormi e crescenti difficoltà. È pertanto sempre più difficile far crescere nei cittadini la voglia di impegnarsi in prima persona anche per la comunità. Questi giovani amministratori, che rappresentano la nuova classe dirigente del territorio, sono la dimostrazione che le giovani generazioni hanno voglia di partecipare alla vita pubblica per migliorare il nostro Paese, contribuendo così anche a riavvicinare le Istituzioni e la politica ai cittadini.»

«Il tema molto concreto scelto quest'anno – ha aggiunto – è particolarmente caro alla Valle d'Aosta per la peculiare conformazione del nostro territorio, dove gli amministratori pubblici si sono spesso trovati a coniugare il rischio del dissesto idrogeologico con la necessità di evitare l'abbandono della montagna, pianificando lo sviluppo sociale delle popolazioni che ci vivono. Rischio idrogeologico, rischio sismico, rischio valanghe: sono questi alcuni dei fattori che condizionano pesantemente il nostro territorio e purtroppo non è sufficiente intervenire con misure legislative e con opere concrete per mitigare il rischio, perché il rischio "zero" non esiste. Purtroppo, oggi più di ieri, l'Amministrazione pubblica deve misurarsi con eventi eccezionali non prevedibili. È quindi essenziale che si lavori sulla prevenzione affinché anche il cittadino sia sempre più consapevole dei potenziali rischi del proprio territorio e partecipe del sistema di prevenzione.»

Ha quindi preso la parola il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, che si è soffermato sul tema della Scuola: «È chiaro che le azioni di governo debbono relazionarsi strettamente con il territorio a cui sono rivolte. A tale proposito, la conoscenza, non solo delle realtà fisiche, ma anche e soprattutto delle dinamiche sociali e culturali che si sono sviluppate nei secoli, costituisce lo strumento principe di ideazione, valutazione e condivisione delle azioni, a tutti i livelli istituzionali e sociali. Ecco perché da tempo si sta chiedendo a gran voce di introdurre il concetto di "rischio compatibile" anche nell'ordinamento giuridico, per poter tenere in dovuta considerazione la cultura di un popolo che da sempre convive con i rischi idrogeologici e che dalla consapevolezza del rischio, basata sul rispetto e l'attenta valutazione dei fenomeni ha saputo costruire un modello di equilibrio con la natura.»

Il Presidente Rollandin ha poi evidenziato che «sostenibilità dello sviluppo, pianificazione, valutazione ambientale, sono temi non astratti di dibattito e di confronto politico. Ridurli a semplici tecnicismi, o a fastidiose procedure burocratiche, è una tentazione forte per gli amministratori, anche per quelli più attenti e specie di fronte a domande sempre più incalzanti, ma anche spesso contraddittorie, che provengono dalla società. La vera sfida è tradurli in strumenti di partecipazione consapevole della società ai processi decisionali su infrastrutture e trasformazioni territoriali.»

Le lezioni proseguiranno nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.00, con Paolo Urbani, Professore ordinario di diritto amministrativo all'Università di Chieti-Pescara ("le tutele differenziate: dal provvedimento di vincolo alla pianificazione"), Raffaele Rocco, Coordinatore del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della Regione autonoma Valle d'Aosta ("le politiche di difesa del suolo in Valle d'Aosta"), Francesco Karrer, Professore ordinario di urbanistico all'Università di Roma "La Sapienza" ("la pianificazione e la valutazione ambientale, territoriale e urbanistica").

Sabato 10 ottobre, i lavori proseguiranno a Courmayeur, nella sala conferenze del Pavillon du Mont-Fréty, dove i partecipanti saranno impegnati nei gruppi di lavoro e si confronteranno con il Capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio (ore 16.30), il Direttore della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, Mauro Grassi (ore 15.30), e il Segretario generale dell'Autorità di Bacino del fiume Po, Francesco Puma (ore 11.00).

La settima edizione della Scuola si concluderà domenica 11 ottobre, nella Sala Maria Ida Viglino, a Palazzo regionale, con un dialogo tra i giovani amministratori e il Ministro per le politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, in programma a partire dalle ore 11.00.



SC