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Comunicato n° 512 dell'11 ottobre 2009

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE FINI ALLA "SCUOLA PER LA DEMOCRAZIA"

A conclusione dei lavori, oggi, domenica 11 ottobre 2009

I lavori della terza giornata della "Scuola per la Democrazia", che si chiude oggi, domenica 11 ottobre 2009, sono iniziati con la lettura del messaggio inviato al Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Alberto Cerise, dal Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, impossibilitato a partecipare per "sopravvenute e indifferibili ragioni di natura familiare".

Nell'esprimere "vivo apprezzamento al Presidente Alberto Cerise e al Presidente Luciano Violante per l'importante iniziativa rappresentata dalla Scuola per la Democrazia", il Presidente Fini ha auspicato "vivamente di poter presto programmare di nuovo una visita in Valle d'Aosta, aderendo in tal modo all'invito da lei rivoltomi già all'indomani della sua elezione a Presidente del Consiglio della Regione autonoma."

"L'assise odierna - ha proseguito il Presidente Fini - compendia e rappresenta in tutta la sua varietà ed unicità le diverse realtà territoriali e amministrative in cui si rispecchia l'identità del nostro Paese. La ricchezza e l'efficienza del sistema, che trova nelle autonomie locali uno dei suoi elementi fondamentali, non sono il risultato di una semplice logica riorganizzativa degli assetti istituzionali né di una ripartizione di funzioni tra gli apparati pubblici; la sua vitalità e forza propulsiva sono connesse piuttosto a quel principio di 'buon governo' che dipende da una effettiva e leale collaborazione tra i vari livelli decisionali e che si realizza rispondendo concretamente alle aspettative dei cittadini."

 "La sensazione che il rapporto tra politica e cittadini sia in crisi dipende dalla incapacità di far fronte alle richieste che salgono dal Paese. La politica e le Istituzioni, specialmente quelle locali, devono avere la capacità di recepire tali richieste e di considerarle tutte armonicamente. Ciò richiede senso di responsabilità non disgiunto da una forte sensibilità istituzionale. Laddove la politica e l'amministrazione si trovino tuttavia nell'impossibilità di dare seguito ad alcune di quelle legittime aspettative, esse devono avere la capacità di spiegare ai cittadini le ragioni per cui le condizioni generali o l'esistenza di altre contrapposte esigenze non ne rendano praticabile l'accoglimento. Ciò risulterà tanto più facile quanto più l'azione delle amministrazioni sarà caratterizzata da una rigorosa trasparenza ed equanimità nei confronti dei cittadini che mai devono essere discriminati per distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."

"Alla capacità di essere costantemente orientati a recepire le istanze delle comunità di riferimento deve accompagnarsi una forte cultura della decisione che sappia, volta per volta, scegliere, perseguire e realizzare nei fatti gli obiettivi individuati. Tali esigenze diverranno ancor più cogenti con il progressivo ampliamento degli ambiti funzionali e decisionali locali."

"Agli amministratori sono dunque sempre più richieste una elevata coscienza dei propri compiti, un forte spirito di servizio e una disponibilità piena a confrontarsi in modo aperto e costruttivo con i problemi della quotidianità dei loro cittadini, mettendo a frutto conoscenze ed esperienze diverse, con l'unico intento di contribuire al miglioramento della qualità della vita di tutti e al rilancio del sistema paese nella competizione internazionale."

Infine, rivolgendosi direttamente alla platea di giovani, il Presidente Fini ha sottolineato che "il futuro dell'Italia a vocazione federalista non può che essere affidato ai giovani amministratori. Sono pertanto lieto di rivolgermi a voi, che realmente intendente rappresentarli tutti, nella consapevolezza che le giovani energie del mondo degli enti locali italiani sono le migliori ambasciatrici di una cultura politica, istituzionale e amministrativa ispirata a quel principio di sussidiarietà solidale che va veicolato in profondità nel tessuto del nostro Paese. Occorre infatti un decisivo cambiamento di mentalità di cui dovete essere protagonisti primari. È con tale auspicio che rivolgo a tutti i partecipanti all'odierno incontro i miei più fervidi auguri per il miglior successo dell'iniziativa."