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Comunicato n° 277 dell'11 maggio 2022

Interpellanza sulla discarica di Pompiod

 

Il tema della discarica di Pompiod è stato nuovamente affrontato nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022, con un'interpellanza presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista.

La Capogruppo Erika Guichardaz, rifacendosi alle dichiarazioni del Presidente della Regione, il quale, nel corso del dibattito in Aula del 27 aprile scorso, aveva evidenziato come per la questione di Pompiod e di Chalamy si stesse giungendo a delle soluzioni in maniera coordinata con i territori e i Comuni, ha voluto sapere quali siano queste soluzioni anche alla luce della volontà manifestata dai portatori di interesse (Comune ed ente gestore) di intraprendere attività diverse rispetto a quelle previste attualmente nel sito. Ha inoltre chiesto quali siano le verifiche che la Regione intende avviare sulla discarica di Pompiod per l'applicazione delle disposizioni di settore della legge regionale che ha approvato il Piano di gestione dei rifiuti 2022-2026, le cui norme imperative devono essere applicate anche agli impianti già autorizzati.

Il Presidente della Regione, in qualità di Assessore ad interim all'ambiente, ha ricordato che l'autorizzazione all'esercizio della discarica di Pompiod è pressoché scaduta e la ripresa della coltivazione potrà avvenire solo dopo l'analisi puntuale di tutta la documentazione progettuale da parte dell'impresa a cui seguirà la fase autorizzatoria. Il procedimento di rinnovo non è ancora stato riavviato a seguito della sentenza del Tribunale penale che ha previsto il pagamento di una sanzione pecuniaria per il conferimento di rifiuti con codici CER non autorizzati, disponendo che i rifiuti già conferiti rimanessero sul posto. Ad oggi la ditta ha completato la fase di impermeabilizzazione e la discarica è pronta a recepire il materiale nuovo anche se, visto il fermo delle attività della discarica, l'attività di conferimento dei rifiuti potrà eventualmente riprendere solo a seguito del procedimento di rinnovo. Solo dopo il rinnovo potranno essere effettuate le verifiche sulla rispondenza della discarica alla normativa vigente.  

Il Presidente Lavevaz ha poi chiarito che sono stati presi contatti con le Amministrazioni comunali di Issogne, Aymavilles e Jovençan e con i soggetti gestori, i quali sono stati parte proattiva per individuare soluzioni per i due siti di Chalamy e Pompiod, al fine di renderli funzionali ai fabbisogni del territorio. L'obiettivo finale è quello del recupero ambientale che può essere realizzato in vari modi: Chalamy è un'area facilmente valorizzabile, mentre per Pompiod bisognerà chiarire quale sarà lo sviluppo successivo del sito e delle aree circostanti. Questo definirà anche la quantità finale di materiale che potrà essere conferito. Le valutazioni, ha concluso, sono in corso e non è esclusa una gestione pubblica del sito.

La Consigliera Guichardaz ha accolto con favore quanto fatto finora, raccomandando di non tralasciare le indicazioni fornite dalla Procura, non solo a livello progettuale ma anche di monitoraggio del sito e di ripristino ambientale. Permanendo preoccupazione nella popolazione, si è augurata che la gestione della discarica veda una maggiore presa in carico da parte della pubblica amministrazione. Rispetto alle future autorizzazioni è importante poi tenere in maggiore considerazione la tempistica delle fidejussioni, argomento di cui si sta occupando anche la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite legate al ciclo dei rifiuti. Infine, la Consigliera si è augurata che si possa andare nell'ottica individuata nelle conclusioni della perizia della Procura, in cui si evidenzia che un sito di discarica rimarrà tale nel tempo e bisogna concordare con i portatori di interesse una destinazione d'uso compatibile come ad esempio la riforestazione per il ripristino paesistico dell'area.

La Consigliera Chiara Minelli è intervenuta per precisare che, a prescindere da qualsiasi decisione sarà presa, bisogna pensare fin da ora a quale tipo di verifica di conformità attuare anche alla luce dei pregressi della discarica di Pompiod che non possono essere semplicemente annullati dalla posa di teli impermeabilizzanti.

 

LT