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Comunicato n° 266 dell'11 maggio 2022

Interrogazione sull'Osservatorio regionale delle liste d'attesa

 

L'Osservatorio regionale delle liste di attesa è stato riportato all'attenzione dell'Aula nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022 con un'interrogazione presentata dal gruppo Forza Italia.

In particolare, il gruppo ha chiesto se l'Osservatorio è ancora operativo; quante volte è stato convocato nel 2021 e nel 2022 e con quali esiti.

L'Assessore alla sanità ha premesso che il problema delle liste d'attesa è noto da tempo ma già in passato non sono state adottate soluzioni risolutive e, con la pandemia, la situazione si è ulteriormente aggravata. Ha quindi riferito che l'Osservatorio, nato nel 2013 e confermato nel 2019, è formalmente operativo ed espleta le sue funzioni in periodi di attività ordinaria: con gli effetti della pandemia, nessuno degli strumenti ordinari di concertazione come, ad esempio, l'Osservatorio liste di attesa nazionale, è stato giudicato efficace. Per tale ragione il Ministero ha attivato strumenti straordinari assegnando appositi fondi alle Regioni per il recupero delle liste d'attesa, con un monitoraggio periodico delle attività compiute. L'Assessore alla sanità ha poi precisato che, per le motivazioni indicate, l'Osservatorio non si è riunito nel 2021 e nel 2022 e sarà convocato non appena ci saranno le condizioni che consentiranno una reale efficacia della sua azione, al fine di non procedere a una convocazione puramente formale. Ha quindi assunto l'impegno di farlo convocare.

Il Consigliere Mauro Baccega, evidenziando che l'Osservatorio è stato fortemente voluto, anche dal Consiglio regionale, nel 2019, ha preso atto che questo organismo non ha più interesse per l'Assessore e che non è più stato convocato. Per il Consigliere c'è la necessità di risolvere la questione delle liste d'attesa: l'attenzione che va posta deve coinvolgere tutti gli attori, perché non è possibile che chi ha i mezzi può essere curato mentre gli altri sono costretti ad aspettare. Si è augurato che il Piano per la salute e il benessere sociale cominci finalmente il suo iter in Commissione consiliare. Tenuto conto che sono necessarie professionalità di alto livello per la riorganizzazione del sistema sanitario regionale, il Consigliere ha proposto di affidarsi a centri di ricerca universitaria di "Health Administration", che possano aiutare in modo scientifico e senza condizionamenti a trovare la strada giusta.

 

SC