Info Conseil

Comunicato n° 174 del 23 marzo 2022

Comunicazioni del Presidente della Regione, Erik Lavevaz

Ha fatto sul punto sulla diffusione Covid-19 e sull'accoglienza dei profughi ucraini

 

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, nelle sue comunicazioni al Consiglio del 23 marzo 2022, si è concentrato in particolare su due tematiche: Covid-19 e accoglienza profughi ucraini.

«Oggi è l’ultima riunione del Consiglio regionale che si svolge nello “stato di emergenza” decretato per affrontare la pandemia, che si concluderà con la fine di marzo - ha ricordato il Presidente Lavevaz -. In questi mesi le restrizioni si sono sempre più allentate, e dal 1° aprile verrà fatto un passo ulteriore verso la normalità, ancora da recuperare pienamente. I dati di questi ultimi giorni parlano di una risalita dei numeri dei contagi: la nostra attenzione è però sulla situazione ospedaliera, che continua a migliorare. Stiamo insomma uscendo dall’emergenza, ma non siamo ancora pienamente fuori dalla pandemia. Sono ancora necessari alcuni strumenti creati in questi due anni per affrontare il contagio, dalla disponibilità del Covid hôtel a spazi adeguati per le vaccinazioni: per questo ringrazio chi continua a lavorare in questa direzione, permettendoci di affrontare con serenità quelli che speriamo essere gli ultimi passi di questo cammino doloroso, come è stato ricordato con la celebrazione della giornata nazionale dedicata alle vittime della pandemia.»

In merito alla gestione dell’emergenza legata all’accoglienza dei profughi ucraini, che stanno arrivando anche in Valle d’Aosta in queste settimane, il Presidente Lavevaz ha sottolineato come «la risposta della nostra comunità sia stata particolarmente coesa e ricca, in questa prima fase: le diverse iniziative si sono armonizzate in un messaggio chiaro di solidarietà e di accoglienza. La collaborazione tra le amministrazioni locali, con Regione ed enti locali e l'azienda USL, si è da subito affiancata a un coordinamento con il Terzo settore che ha permesso di dare risposte coese. Un ruolo centrale è quello ricoperto dalla Croce Rossa, che ha fatto in modo che la sua sede di Villeneuve diventasse il punto di accesso per chi arriva in Valle d’Aosta: alla data di ieri erano quasi 200 le persone transitate da Chavonne, dove viene messa in campo la prima presa in carico sanitaria e dove si formalizza il primo contatto con chi arriva. Lo sforzo comune di Protezione Civile, enti locali, AUSL e mondo del volontariato ha quindi permesso di trovare una sistemazione per circa 40 persone che non avevano già una soluzione abitativa indipendente. Il lavoro di coordinamento continua, in questi giorni, mentre guardiamo con orrore quanto accade in Ucraina e continuiamo a chiedere che il conflitto si arresti al più presto.»

 

LT