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Comunicato n° 143 del 9 marzo 2022

Interrogazione sulle tempistiche di approvazione della norma di attuazione per le concessioni di derivazione d'acqua

 

Nella seduta consiliare del 9 marzo 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha interrogato il Governo sulle tempistiche di approvazione della norma di attuazione necessaria per la stesura della legge regionale in materia di concessioni di derivazione acqua, considerato che la Commissione paritetica Stato-Regione ne ha predisposto una bozza già nel 2019 ma che l'iter di definizione non è ancora concluso a causa della mancanza di alcuni pareri. Il gruppo ha quindi voluto conoscere quali siano i pareri pervenuti alla Commissione paritetica e quali quelli ancora mancanti; la data e il contenuto della corrispondenza indirizzata dal Presidente della Regione al Presidente della Commissione paritetica e ai Ministri competenti per sollecitare la conclusione dell'iter.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha precisato che «la Commissione paritetica è un organo tecnico-politico con una sua autonomia operativa: elabora gli schemi di norma in collaborazione con le strutture regionali, licenzia lo schema che viene approvato, prima, dal Consiglio regionale e, poi, dal Governo italiano. Nel tempo abbiamo avuto una casistica molto varia nell'iter di approvazione delle norme, ma non si è mai riusciti a codificare questi passaggi in maniera chiara: avere una regolamentazione di questo genere sarebbe auspicabile per avere certezza del percorso e dei tempi, ma al momento non è così. È quindi evidente che il Presidente della Regione non possa sollecitare un Ministro o il Presidente della Commissione - e non è successo neanche quando questo era di espressione regionale - in merito alla conclusione dell’istruttoria: è una questione di rispetto istituzionale.»

Nel merito della norma, il Presidente ha evidenziato che «è complessa e i Ministeri interessati hanno la necessità di fare un esame approfondito, anche per i riflessi con la normativa comunitaria. La Consigliera è già in possesso della risposta che ha fornito il Presidente della Commissione Paritetica in merito ai quesiti posti con la Deputata Tripodi: il Presidente Occhiena ha comunicato che l'istruttoria della norma sta seguendo l'iter naturale, senza particolari ritardi. Ho sentito i Commissari di parte regionale che si sono incontrati la settimana scorsa per esaminare i pareri arrivati: io credo che sia vicina la conclusione dell'iter.»

La Consigliera Chiara Minelli ha considerato «del tutto insoddisfacente la risposta del Presidente: non c'è nulla di definito, si sa solo che c'è un testo, che mancano due pareri ma non sappiamo quali. Il Presidente dice che ha sentito recentemente i componenti di parte regionale della Paritetica: non bastano le interlocuzioni verbali, qui ci vogliono delle sollecitazioni formali, degli atti, che non sono una mancanza di rispetto istituzionale e non vanno certo a ledere l'autonomia di un organismo che è indipendente. Questo è un tema estremamente rilevante per la Valle d'Aosta, sia per le sue implicazioni economiche sia perché riguarda l'esercizio dell'autonomia. Se la norma non sarà approvata entro quest'anno, dovremo aspettare le nuove elezioni politiche, il nuovo Governo, la nuova Commissione paritetica: quindi l'urgenza c'è ed è conclamata, anche perché rappresenta solo l'inizio del percorso per arrivare alla legge regionale di disciplina delle procedure e le concessioni a scopo idroelettrico (che oggi hanno invece persino le Regioni a Statuto ordinario). Il Presidente non risponde oggi, come non ha risposto alla lettera mia e della deputata Tripodi del 14 febbraio, che conteneva domande rivolte anche a lui e non solo al Presidente della Paritetica. È pur vero che è sua abitudine non rispondere alle mie richieste, non lo ha fatto per mesi. Il tema della norma sulle concessioni dovrebbe essere particolarmente caro alle forze autonomiste, che dovrebbero impegnarsi pancia a terra, ma così non sembra.»

 

SC