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Comunicato n° 43 del 26 gennaio 2022

I lavori del Consiglio si aprono nel ricordo di Piero Roullet

Convocato il 26 e 27 gennaio per discutere un ordine del giorno composto di 44 punti

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio regionale, convocato oggi, mercoledì 26, e domani, giovedì 27 gennaio 2022, ricordando Piero Roullet, Chevalier de l'Autonomie, morto sabato scorso all'età di 76 anni.

«Un imprenditore lungimirante - ha detto il Presidente Alberto Bertin -, la cui passione e competenza hanno reso onore alla Valle d'Aosta e, in particolare, al settore turistico-ricettivo. Ha saputo mettersi al servizio della comunità, trasmettendo sapere e visione, facendo anche scuola con le sue idee illuminanti. Alla sua famiglia, vanno le più sentite condoglianze della nostra Assemblea legislativa.»

Le Vice-Chef de groupe d'AV-VdA Unie, Corrado Jordan, a évoqué sa capacité «d'anticiper les événements et les tendances en se plaçant à l'avant-garde du secteur de l'hôtellerie et de la restauration et en plaçant la Vallée d'Aoste au centre de son action. Toujours attentif à la tradition, mais aussi capable de regarder à l'avenir avec un œil clair et prospectif, valorisant le potentiel de nos produits typiques d'excellence et se donnant comme exemple pour l'ensemble du système touristique régional.»

«Piero era una persona di grandi qualità, ma il successo è sempre figlio di un percorso e di come ci avviciniamo alla vita - ha evidenziato il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz -. Piero non è nato albergatore, ma come geometra: da professionista, ha cercato di assorbire e di mettere a frutto tutto quello che ha imparato. È la rappresentazione di una trilogia: prima bisogna apprendere, poi fare e, quindi, trasmettere e insegnare. E lui ha insegnato non solo ai suoi dipendenti, ma a tutte le persone che hanno lavorato per lui.»

Il Consigliere Mauro Baccega (GM) ha parlato di «persona carismatica, che adorava il suo lavoro, che amava la Valle d'Aosta e il suo territorio di Cogne: un uomo che era a disposizione degli altri per trasmettere il suo sapere, le sue conoscenza, i suoi sogni. Energia, schiettezza lo caratterizzavano e lascia un vuoto incolmabile.»

Per il Consigliere Nicoletta Spelgatti (Lega VdA), «ha portato lustro a tutta la Valle d'Aosta non solo per la sua capacità imprenditoriale, ma per il suo spirito indomito. Aveva una bellezza e una profondità d'animo che ha trasmesso alla sua famiglia, che saprà portare avanti l'eredità di Piero. Avrebbe potuto occuparsi solo della sua attività imprenditoriale, e invece ha sempre lottato per la sua comunità e per la visione che aveva della Valle d'Aosta. E lo ha fatto fino all'ultimo: e per questo è un esempio per tutti noi.»

«Per Piero - ha evidenziato l'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz -, la bellezza e la cura dei particolari erano antidoto contro l'imbarbarimento: sentiva il dovere di perpetrare ciò che aveva avuto in custodia e di non rinnegare mai il passato. E dietro quella apparenza a volte spigolosa, dietro alla sua famosa “vis polemica” sapeva meritarsi la stima di tutti con le azioni e i gesti concreti. Che la sua eredità umana e professionale possa essere d’esempio e di stimolo per le generazioni a venire.»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, a nome del Governo regionale, ne ha ricordato la «personalità poliedrica, che ha attraversato la vita di corsa, con idee, proposte ma anche critiche, talvolta anche ruvide. Ma la schiettezza è sempre un alimento arricchente, anche nei rapporti di amicizia. Piero è diventato "Cognein" per scelta, a dimostrazione di come si possa costruire qualcosa di forte e utile per tutta la comunità. Importante oggi rendergli onore in quest'Aula.»

«Avoir connu Piero a été une chance - a dit le Conseiller Augusto Rollandin (PlA) -: il avait le sens de l'amitié et il aimait discuter des thèmes qui touchent à la Vallée d'Aoste, le maintien de l'agriculture, le développement du tourisme, la défense de notre langue. Il était cohérent avec les choix qu'il avait fait et il les a maintenus pendant toute sa vie. Il était un exemple pour la communauté et nous nous devons de suivre son école dans le sillon de ce qu'il nous a transmis.»

 

SC