Info Conseil

Comunicato n° 32 del 13 gennaio 2022

Approvate una mozione e una risoluzione

Conclusi i lavori dell'adunanza del 12 e 13 gennaio 2022

 

Nella seduta pomeridiana del 13 gennaio 2022, in chiusura dei lavori, il Consiglio Valle ha discusso una mozione oltre che tre risoluzioni.

Iniziative approvate

È stata approvata all'unanimità la mozione, depositata dal gruppo Lega VdA così come emendata su proposta dell'Assessore allo sviluppo economico, che impegna il Governo regionale a istituire un tavolo di lavoro, in collaborazione con l'Associazione valdostana impianti a fune, l'Associazione valdostana maestri di sci e tutte le associazioni e categorie direttamente interessate, finalizzato a stimolare la creazione dei servizi, tra cui anche skirama dedicati, necessari a promuovere un'immagine di Valle d'Aosta quale importante realtà turistica inclusiva. «La Valle d'Aosta ha fatto un grande sforzo per sviluppare lo sport dilettantistico riconoscendo la sua funzione sociale e la tutela della salute fisica e dell'integrità morale - ha spiegato nell'illustrazione il Consigliere Dennis Brunod -. Visti i progetti portati avanti da diverse associazioni per le persone con disabilità affinché possano praticare diverse attività sportive invernali ed estive, sarebbe importante attuare delle azioni concrete e ben strutturate in tal senso. Si potrebbe cominciare dagli sport invernali, dato che non vi sono agevolazioni per l'acquisto dello ski pass ad un prezzo forfettario per le persone diversamente abili e per i loro accompagnatori. Sarebbe anche l'occasione per promuovere e valorizzare un'immagine turistica di Valle d'Aosta inclusiva a 360 gradi rispetto ad altre località concorrenti.» L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, nel condividere l'iniziativa, ha proposto una modifica alle premesse e all'impegnativa con la finalità «da una parte, di valorizzare quanto già svolto dalla Regione in questa direzione e, dall'altra, di porre le basi per un lavoro serio e strutturato che coinvolga tutti gli attori interessati. Il nostro obiettivo non è solo quello di dare delle agevolazioni, ma di creare un vero progetto di inclusività a beneficio sia delle persone con disabilità sia della nostra immagine turistica.»

Il Consiglio ha anche approvato all'unanimità una risoluzione, depositata in Aula dai gruppi Lega VdA, Pour l'Autonomie e Misto (Consigliere Baccega) così come emendata su proposta dell'Assessore all'istruzione, che impegna il Vicepresidente della quinta Commissione consiliare ad avviare, entro 30 giorni, la calendarizzazione di audizioni preliminari finalizzate all'avvio di un lavoro di approfondimento volto alla possibile creazione di un liceo scientifico a indirizzo sportivo nella sede di via Monsignor Alliod a Saint-Vincent, anche valutando una sinergia con l'Istituto Gervasone di Châtillon. Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA), nell'illustrare l'iniziativa, ha sottolineato: «Il nostro territorio vanta il più alto numero, in percentuale, di praticanti, strutture ed associazioni sportive d'Italia rendendoci una regione "sportiva a 360 gradi". Nonostante il Quadro strategico regionale di sviluppo sostenibile 2030 preveda la definizione di percorsi di istruzione e di formazione attinenti alle esigenze formative degli studenti e del mercato del lavoro, la Valle d'Aosta è l'unica regione italiana a non avere un liceo scientifico ad indirizzo sportivo così come indicato dal DPR n. 52/2013. Riteniamo importante la creazione di un istituto di questo tipo nella sede di via Monsignor Alliod di Saint-Vincent, con l'obiettivo di rivalutare l'area della media Valle come polo studentesco per giovani sportivi e futuri professionisti del settore sport, ampliando anche l'offerta formativa della nostra regione.» Il Capogruppo di PlA, Marco Carrel, ha aggiunto: «Presentando questa risoluzione vogliamo dare una prospettiva a un territorio che, nel tempo, ha perso numerosi istituti scolastici. È importante per lo sviluppo della media Valle mantenere una scuola che porta studenti e favorisce l'indotto.» «Fa piacere che con questa iniziativa si guardi avanti - ha detto l L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri -. Naturalmente il dossier è da approfondire anche con la scuola di Verrès che ospita il liceo scientifico e si dovrà fare una riflessione complessiva in Commissione per capire quali sono i costi e l'attrattività.» Il Vicepresidente della quinta Commissione, Claudio Restano, ha sottolineato: «La risoluzione tende a fornire una risposta alla situazione contingente che vivono Saint-Vincent e i comuni limitrofi con lo spostamento della scuola a Verrès. Per quanto mi riguarda, tutto quello che favorisce il connubio tra scuola e sport è sempre accolto favorevolmente ma bisogna avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere. Il decreto che istituisce i licei sportivi non prevede lo svolgimento di attività sportiva e agonistica. In Valle d'Aosta necessitiamo di collegi sportivi che permettano agli atleti di seguire gli allenamenti, le gare e la scuola. Per quanto attiene l'offerta formativa, guardando anche ad altre realtà e agli Stati stranieri, in cui questi percorsi di studio sono inseriti a livello universitario, propongo ai colleghi di valutare l'inserimento di un percorso formativo presso la nostra università che sia "superiore o diverso" alle scienze motorie, così come avviene in Spagna o in Inghilterra. Al di là di questo, comunque, la quinta Commissione affronterà con attenzione il tema proposto.»

Risoluzioni respinte

È stata respinta, in sede di votazione segreta, una risoluzione, depositata in Aula dai gruppi Lega Vallée d'Aoste, Pour l'Autonomie e Misto (Consigliere Baccega), che riguardava i pignoramenti a titolari di partite Iva aventi diritto ai ristori Covid. «A fronte della risposta data oggi dall'Assessore alle finanze - ha specificato il Consigliere della Lega VdA Paolo Sammaritani - riguardo ai pignoramenti avviati dal Fisco nei confronti degli imprenditori valdostani che hanno ricevuto il bonus previsto dalla legge regionale 15/2021 per indennizzare le perdite di reddito derivanti perdurare della pandemia, torniamo sull'argomento con una proposta per fare giustizia. Noi riteniamo che queste somme (1 milione 252 mila euro di somme pignorate su 133 soggetti) siano state indebitamente incamerate dall'Agenzia delle Entrate, in quanto i soggetti hanno ricevuto gli indennizzi regionali per fare fronte alle esigenze di liquidità necessaria ad assicurare la continuità operativa della loro attività e non perché fossero dati al Fisco. Chiediamo quindi che in caso di future liquidazioni di somme a titolo di indennizzo, gli uffici regionali non procedano alla comunicazione all'Agenzia delle Entrate e che la Regione, attraverso i suoi legali, partecipi ad eventuali giudizi di opposizione al pignoramento promossi dai beneficiari. Sollecitiamo anche la Giunta affinché avvii le necessarie interlocuzioni con il Governo centrale, anche attraverso i parlamentari valdostani, al fine di sancire con chiarezza l'assoluta identità fra gli indennizzi Covid-19 di provenienza nazionale e quelli di provenienza regionale e quindi la conseguente impignorabilità dei medesimi e disporre la restituzione agli aventi diritto delle somme indebitamente incamerate dal Fisco, senza possibilità di compensazioni.» L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha sottolineato che «l'Amministrazione ha approfondito il tema e si è fatta parte attiva anche in sede di Comitato interregionale affari finanziari affinché lo Stato permetta di superare il disagio arrecato dalla mancata estensione della impignorabilità oltre i suoi contributi. La sensibilità sull'argomento è alta e confidiamo si possa trovare una soluzione. In termini politici, quindi, siamo assolutamente d'accordo con questa iniziativa, ma in termini amministrativi, abbiamo già evidenziato oggi come non si possa fare altrimenti oltre ad attendere tutto il tempo utile in capo al beneficiario.»

È stata infine respinta una risoluzione (con 20 voti di astensione e 13 a favore), depositata in Aula dai gruppi Lega VdA, Pour l'Autonomie e Misto (Consigliere Baccega) riguardante un diverso conteggio dei ricoveri di pazienti Covid. In particolare, il testo intendeva impegnare il Presidente della Regione a richiedere al Ministero della salute e in Conferenza Stato-Regioni di non contare, nel bollettino quotidiano sull'andamento del coronavirus, i ricoveri di pazienti ospedalizzati per altre patologie e poi risultati positivi; a iniziare a fornire, analogamente alla Regione Lombardia, la distinzione, nei bollettini, tra i "ricoveri Covid positivi" quelli che hanno una patologia "Covid­dipendente". «Secondo il report Fiaso (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere) - ha detto il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin - il 34% dei pazienti positivi ricoverati non è malato di Covid, ma è in ospedale per altri motivi. Anche numerosi esponenti di primo piano nella lotta alla pandemia hanno parlato di numeri falsati rispetto al suo andamento. Sulla base di questo studio, la Regione Lombardia ha chiesto di non contare, nel bollettino quotidiano sull'andamento del coronavirus, i ricoveri di pazienti ospedalizzati per altre patologie e poi risultati positivi, con lo scopo di dare una rappresentazione più realistica e oggettiva della pressione sugli ospedali causata dal Covid. Questo nuovo metodo di conteggio è importante perché circoscrive il Covid, ma dall'altra parte permette alle Regioni di non dover adottare quelle misure restrittive che limitano le attività economiche e la libertà dei cittadini. Il Presidente della Regione ha il dovere di tutelare i suoi cittadini, ma anche di promuovere comportamenti corretti nei confronti del Governo.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, si è detto d'accordo con l'analisi fatta dal Consigliere Manfrin: «Il corretto conteggio dei positivi, la distinzione tra chi è malato di Covid e chi è malato con il Covid, sono problematiche di cui si parla da molto. Con i Presidenti di Regione abbiamo condiviso queste riflessioni e siamo perfettamente allineati nel portarle avanti, anche se mai ascoltate dal Governo italiano. Quella della Regione Lombardia è un esercizio di stile, una provocazione: la modifica dei conteggi deve infatti essere fatta a monte, a livello di Ministero, altrimenti risulta inutile, perché il Governo continua ad applicare i suoi parametri. La risoluzione così come presentata non è accettabile.»

Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 26 e giovedì 27 gennaio.

 

SC-LT