Info Conseil

Comunicato n° 13 del 12 gennaio 2022

Comunicazioni del Presidente della Regione

Ha fatto il punto sulla situazione pandemica in Valle d'Aosta

 

Nelle sue comunicazioni al Consiglio, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha portato all’attenzione dell'Aula alcuni degli elementi della situazione pandemica nella nostra regione.

«Il ritorno in zona gialla è segno di una pressione ospedaliera che è ormai costante e che ha portato alla riapertura di reparti dedicati specificamente alla cura dei contagiati - ha detto il Presidente -. L’attenzione deve essere altissima perché i piccoli numeri della Valle d’Aosta possono portare a cambiamenti di colore anche per situazioni puntuali legate ai ricoveri. I dati sono inequivocabili: la grande maggioranza dei ricoverati è composta da chi ancora non ha aderito alla campagna vaccinale. Più che mai, ora, la vaccinazione è un dovere civico: l’immunizzazione protegge dalle forme più gravi della malattia, quelle che portano in ospedale e che quindi mettono in difficoltà anche chi deve accedere al sistema sanitario per altre patologie o per altri percorsi.»

«La Valle d’Aosta brilla per la velocità di somministrazione delle terze dosi, ma ancora molto può essere fatto per chi inizia adesso questo percorso - ha proseguito Lavevaz -. Ribadisco il mio invito a non aver paura: vaccinarsi significa prendersi cura di coloro che si ha intorno, in una dinamica di comunità che deve renderci orgogliosi dei risultati che possiamo ancora raggiungere. Alla luce dei cambiamenti normativi dell’ultimo periodo, nelle ultime settimane ci siamo confrontati a più riprese in Conferenza delle Regioni e col Governo, chiedendo in particolare di intervenire per semplificare le procedure della quarantena. Negli ultimi giorni si è susseguito un confronto serrato anche con le nostre strutture, con l’Azienda USL e con il CPEL per arrivare a una definizione più chiara e soprattutto più semplice delle procedure sia amministrative che sanitarie.»

«Ritengo anche opportuno ribadire in questa sede l’importanza che ha lo sforzo fatto per tenere aperte le scuole: questa è una priorità del Governo centrale che condividiamo a pieno - ha concluso -. Credo che garantire il più possibile la didattica in presenza sia un impegno di cui dobbiamo tutti farci carico, pensando a quanto sia fondamentale l’esperienza vissuta dai nostri bambini e dai nostri ragazzi in un’emergenza che anzitutto per loro è vissuta con tempi dilatati. La formazione a distanza non deve essere la normalità, e dobbiamo tutti impegnarci in questa direzione: siamo in una fase in cui alla lotta contro il contagio si affiancano spazi di convivenza con il virus, che dobbiamo imparare a gestire per riprendere in mano a pieno le nostre vite.»

 

SC