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Comunicato n° 738 del 13 dicembre 2021

Leggi di bilancio: l'intervento dell'Assessore Marzi

 

Nella seduta pomeridiana del 13 dicembre 2021, l'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha illustrato la legge di stabilità regionale, le sue disposizioni collegate e il bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2022-2024.

Il bilancio regionale pareggia nell’importo complessivo di 1 miliardo 542 milioni per il 2022, 1 miliardo 516 milioni per il 2023 e 1 miliardo 460 milioni per il 2024.

«La fase di emergenza che viviamo oramai da quasi due anni - ha esordito l'Assessore Marzi -, al di là delle singole percezioni, sta profondamente cambiando le logiche e le consuetudini più profonde e intime delle nostre comunità: la capacità di vivere relazioni pubbliche e private. Ciò ha un riverbero ad ogni livello di governo della cosa pubblica, sia politico che amministrativo, soprattutto se raffrontato con quanto avveniva nel passato. Dobbiamo proseguire il lavoro che è stato fatto da questo Consiglio nel 2021: un’azione politica, portata avanti da persone comuni, che hanno affrontato un periodo e una serie di accadimenti che tutto avevano tranne che una connotazione comune. In tale contesto, il documento di prospettiva poggia le basi sul lavoro svolto con gli organi consiliari in questo primo anno di Legislatura, attraverso un continuo confronto con tutti i rappresentanti del territorio. Un confronto che si è sviluppato nella consapevolezza comune di dover ricercare la massima unità possibile rispetto agli approcci e alle scelte di ordine politico e amministrativo. Condizione, questa che, se unita al senso di comunità e di appartenenza, è determinante per superare insieme il momento più complesso della nostra recente storia sociale, economica, politica ed amministrativa.»

Entrando nel merito dei documenti, l'Assessore Marzi ha sottolineato che «rispetto all’ultima finanziaria, la programmazione aumenta le voci di spesa che connotano i concetti di persona e di comunità: la famiglia, il lavoro, la salute e la tutela dei più fragili. Per questo motivo crescono la sanità e le politiche sociali (+ 16 e + 9%), la cultura e l'istruzione (+10 e + 3%), lo sviluppo economico e il lavoro (+ 8,6 e + 8,5%), il turismo e lo sport (+ 6 e + 4,4%), l'agricoltura (+ 11,6%), il territorio e l'ambiente (+16 e + 4.6%. Contestualmente al bilancio di previsione, vengono approvati il Programma regionale dei lavori pubblici e dei servizi di architettura e ingegneria per il triennio 2022-2024 e il relativo elenco annuale, rafforzando il perseguimento di due obiettivi: sviluppare il massimo livello di congruità tra la programmazione dei lavori pubblici e la necessità di copertura finanziaria che ne deriva, rappresentare una fotografia più esaustiva della spesa complessiva per gli investimenti dedicati ai lavori pubblici, permettendo di avere già in sede di approvazione del bilancio il dettaglio degli interventi finanziati per la realizzazione di lavori. Nel triennio di bilancio non è previsto alcun ricorso all’indebitamento, ma concorrono al raggiungimento del pareggio di bilancio le entrate “una tantum” derivanti dal rientro di fondi dalla Gestione speciale presso Finaosta, iscritte nel Titolo 3 dell’entrata, per 28 milioni di euro annui per il 2022 e il 2023 e per 14 milioni di euro per il 2024. Le entrate di natura tributaria - pari a 1.165 milioni per il 2022 - costituiscono l’84% delle entrate totali finali e sono rappresentate da 129 milioni di tributi propri e da 1.036.000 di compartecipazione ai tributi erariali

Venendo alle spese, l'Assessore ha specificato che «le risorse disponibili sono pari a poco meno di 1,4 miliardi di euro per gli anni 2022 e 2023 e poco più di 1,3 miliardi per il 2024. La spesa corrente per il 2022, al netto del contributo allo Stato, risulta pari a poco meno di 1.100 milioni di euro (83%), mentre gli investimenti previsti ammontano a 247 milioni di euro (7%). Per quanto concerne la distribuzione complessiva della spesa per missioni, su tutte spiccano la tutela della salute, a cui è destinato il 24,63% delle risorse e l’istruzione e diritto allo studio con il 13,38%, che insieme rappresentano il 38% degli stanziamenti complessivi

«Viviamo tempi nei quali uno dei concetti più richiamati è quello della "libertà individuale" - ha concluso l'Assessore -. Un individuo, se rappresentato nella sua capacità di avere relazioni con altri individui, “diventa” una persona. Il fondamento di una comunità è quindi rappresentato dalla capacità dei propri membri di avere relazioni, riuscendo a cedere una parte della propria individualità per il bene superiore della comunità di appartenenza. Ogni singola persona, quindi, nel suo essere parte di una comunità incarna vari ruoli. Se quindi nella lettura di una finanziaria regionale sono rappresentate in maniera distinta tante esigenze, in apparenza slegate tra loro, è solo attraverso una lettura congiunta di queste stesse esigenze che si può cogliere il lavoro centrale che tutti noi, al di sopra delle parti, siamo chiamati a compiere. Ecco quindi che la scelta, apparentemente necessitata dalla pandemia, di dare particolare rilievo alla tutela della persona e delle famiglie rende questo bilancio prerogativa di tutte e di tutti noi, ponendo a fattor comune non solo i singoli diritti individuali ma le esigenze che ci rendono una vera comunità, prima fra tutte, il dovere dei più forti di occuparsi dei più deboli

 

SC