Info Conseil

Comunicato n° 722 del 2 dicembre 2021

Interpellanza sul servizio di emodialisi di Saint-Vincent

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 2 dicembre 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto conoscere gli intendimenti sul futuro del centro dialisi di Saint-Vincent.

In particolare, la Consigliera Raffaella Foudraz ha chiesto quale sia il numero di pazienti dializzati che ha fruito della struttura, evidenziando: «Ad oggi permane una carenza generalizzata di medici e operatori su tutto il territorio regionale: si ritiene che la presenza di due strutture identiche (Saint-Vincent e Donnas) site a poca distanza una dall'altra e che servono in maniera proporzionale un numero limitato di pazienti con esborsi enormi a carico dell'Amministrazione regionale siano probabilmente eccessive. Vorremmo, inoltre, sapere se corrispondano al vero le segnalazioni ricevute in merito all'utilizzo improprio delle autoambulanze per il trasporto dei pazienti non allettati e sostanzialmente autosufficienti da casa verso l'ospedale e viceversa

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito: «Nel periodo gennaio-ottobre 2021 il numero di pazienti nefropatici che ha usufruito del centro dialisi di Saint-Vincent è stato in media di 16,8 assisti con una frequenza di 2-3 volte alla settimana. A seguito della conversione di una sala dialisi di Aosta in un'unità Covid, il valore massimo di pazienti è salito a 26 per il bimestre gennaio-febbraio, mentre, dopo la chiusura di un turno dialitico a Saint-Vincent, a partire dal mese di giugno, il valore minimo è sceso a 12 pazienti. In dettaglio: sono stati erogati 1.677 trattamenti e sono state eseguite 1.284 visite ambulatoriali di cui 265 prime visite e 103 visite a pazienti. I dati illustrati confermano quindi un regolare utilizzo del centro dialisi di Saint-Vincent e la volontà politica è quella di mantenere operativa questa struttura. A questo proposito, ricordo, che a Saint-Vincent, sarà potenziata l'attività del centro con l'apertura di un ambulatorio il sabato mattina.»

«Per quanto riguarda la questione delle ambulanze - ha proseguito l'Assessore -, informo che, ad oggi, all'Assessorato alla sanità non sono pervenute segnalazioni di utilizzi impropri per il trasporto dei pazienti dializzati. La normativa prevede che, nel caso in cui il nefrologo ne faccia richiesta, il trasporto avvenga a carico dell'Azienda USL e il 118 si occupa di organizzare i trasferimenti, distinguendo l'utilizzo dell'ambulanza per i pazienti barellati da quello con l'auto, per i non barellati. Preciso inoltre che è anche previsto il rimborso delle spese documentate di trasporto per i soggetti nefropatici che si spostano in autonomia con mezzi propri o con il trasporto pubblico.»

Nella replica, la Consigliera Foudraz ha osservato: «I dati forniti parlano da soli: una media di 20 pazienti con un costo di 760 mila euro annui oltre ai compensi per l'attività lavorativa svolta dai medici e dal personale sanitario. Queste cifre meriterebbero accurate riflessioni e approfondimenti anche rispetto alle ricadute sul già ridotto personale che in questo periodo è costretto a veri tour de force. Per quanto riguarda l'improprio utilizzo delle ambulanze, prendo atto della sua risposta

 

LT