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Comunicato n° 715 del 1° dicembre 2021

Interpellanza sugli interventi di edilizia scolastica nelle scuole superiori di Aosta

 

La carenza di palestre nelle scuole di Aosta è stata portata all'attenzione del Consiglio nella seduta del 1° dicembre 2021 con un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista.

«Il Programma di Legislatura 2020 e gli ultimi Documenti di economia e finanza regionale prevedevano importanti interventi di edilizia scolastica per le scuole di secondo grado di Aosta per sopperire alla carenza cronica di palestre nel capoluogo regionale - ha ricordato la Capogruppo Erika Guichardaz -.  Il Liceo classico, artistico e musicale con 41 classi utilizza 5 palestre diverse e ha molte classi che si recano in autobus, stessa sorte per il liceo Maria Adelaide di Aosta e l'Istituto tecnico Manzetti. A parte i costi di trasporto, l'affitto di palestre e il disagio arrecato alle scuole e ai docenti che devono cercare di incastrare gli orari delle lezioni con la gestione delle varie palestre o spostare il materiale didattico da un impianto sportivo all'altro, il disagio a livello didattico non può essere trascurato visto che i 100 minuti curriculari previsti si riducono a 50 minuti. Vorremmo quindi avere notizie in merito alla programmazione complessiva, ai tempi di realizzazione e alla localizzazione di queste strutture. Inoltre, avendo avuto notizia dell'indisponibilità del Comune di Aosta a concedere l'area in piazza Ducler individuata dall'Amministrazione regionale per la costruzione della palestra ad uso del Liceo delle scienze Regina Maria Adelaide, chiediamo se è stata presa in considerazione l'ipotesi progettuale di una palestra sopraelevata sul Liceo di via Chavanne e con quali responsi tecnici ed economici. Come si intende procedere per risolvere le criticità esposte?»

L'Assessore all'istruzione Luciano Caveri, premettendo che la criticità legata alla carenza di palestre nelle scuole è un dato storico che è peggiorato nel tempo, ha riferito: «Con la legge di bilancio 2020 sono state stanziate le risorse per la costruzione di una palestra e sono iniziati i confronti con il Comune di Aosta per individuare il sito. La linea politica del Comune è quella di immaginare che non ci debba essere occupazione del suolo per cui sono state scartate tutte le soluzioni individuate nel centro della città. Da qui è nata l'idea di andare verso piazza Ducler, poi accantonata a seguito del ritrovamento di una necropoli romana. Alla fine, il Comune di Aosta si è detto d'accordo di utilizzare la via Dalla Chiesa (a ovest del parcheggio del supermercato Cidac). I tempi necessari per il completamento dell'opera sono collegati ai tempi di realizzazione dell'Accordo di programma a cui seguiranno la fase progettuale e l'appalto dei lavori.»

«Oltre alla costruzione di questa palestra, nel nuovo bilancio di previsione 2022-2024 sono state stanziate sul 2024 risorse per la progettazione di una seconda struttura di cui dovrà essere individuato il sito. Inoltre, nel corrente anno sono stati aggiudicati i lavori di sopraelevazione dell'ala ovest della scuola di via Chavanne per ricavare nuove aule didattiche e l'avvio dei lavori è previsto nei primi mesi del prossimo anno - ha proseguito Caveri -: l'ipotesi di sopraelevare ulteriormente l'edificio per collocare la palestra è però ritenuta impossibile dalla Struttura edilizia strutture scolastiche, sia dal punto di vista strutturale, sia in relazione alle dimensioni e alla tipologia dei locali che si potrebbero ricavare.» 

L'Assessore ha poi informato che «oltre a queste due palestre, è in corso la ristrutturazione dell'edificio scolastico di via Festaz che ospita l'Istituto tecnico Manzetti ed è in gioco la possibilità di realizzare un apposito spazio interno per l'attività motoria degli alunni. Un'altra delle ipotesi prese in considerazione è quella di allocare una palestra in una parte dell'area del Campus universitario.»

La Consigliera Erika Guichardaz ha sostenuto che «questa idea non ci convince. La zona individuata è distante da tutti gli edifici scolastici. Mi fa piacere comunque che nella valutazione delle future strutture si stia già pensando alla creazione di palestre interne alle scuole a differenza di quanto avvenuto per il Liceo Bérard, appena costruito, subito acquistato, dove gli spazi non coprono le esigenze didattiche. Concludo con una battuta: il consumo del suolo e i reperti archeologici diventano un problema solo se si tratta di palestre, ma non quando si deve costruire un ospedale

 

LT