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Comunicato n° 710 del 1° dicembre 2021

Interpellanza sul contenimento della specie Canis Lupus

 

Con un'interpellanza, illustrata nella seduta consiliare del 1° dicembre 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha riportato all'attenzione dell'Aula la problematica relativa alla proliferazione della specie Canis Lupus sul territorio regionale.

«La proliferazione dei grossi canidi come il Canis Lupus è causa di danni all'agricoltura, all'ambiente faunistico, al mondo venatorio ed espone a inutili rischi la popolazione - ha ricordato il Consigliere Christian Ganis -. Per sopperire a tale criticità, a maggio 2021, è stata approvata una legge ad hoc e nell'ambito del progetto Life WolfAlps è stato organizzato un corso specifico istruendo tre squadre di personale specializzato. Considerato che il "Rapporto lupo 2021" ha stimato a 54 unità il numero minimo certo di presenze del lupo mentre il documento dell'anno precedente stimava la presenza di una popolazione di circa 40-50 esemplari, ci chiediamo se ad oggi, grazie alla legge regionale, la problematica del lupo sia rientrata, se ci siano stati interventi specifici e con quali esisti, sia da parte delle autorità preposte per il contenimento di questa specie, sia da parte del Governo regionale.»

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, ha risposto che «nessuno ha mai pensato che bastasse una legge per risolvere la questione: è un primo passo per andare verso l'obiettivo. Negli ultimi anni l’Amministrazione regionale ha promosso molte azioni per limitare le problematiche legate alla presenza del lupo, cercando di accompagnare l’allevatore nel percorso di convivenza con il predatore, che si traduce non solo nell’indennizzo per il danno subito ma anche nell’erogazione di contributi per l’acquisto e l’utilizzo di misure di prevenzione: i dati in nostro possesso ci parlano di un aumento delle richieste per materiale da prevenzione e di una diminuzione delle denunce da prevenzione che però, va detto, a volte hanno coinvolto più capi contemporaneamente. Le domande di indennizzo presentate sono passate dalle 39 del 2019 alle 56 del 2021, mentre i danni di predazione erano 51 nel 2019, 31 nel 2020 e 16 nel 2021. Grazie alle squadre di pronto intervento del progetto Life Wolfalps EU, sono stati effettuati numerosi sopralluoghi in aziende agricole (7 in alta Valle, 5 in media e 6 in bassa Valle) per la formazione e informazione degli allevatori in alpeggio al fine di fornire assistenza tecnica e definire la migliore strategia di protezione del bestiame.»

«A fine estate 2021 - ha aggiunto l'Assessore - è partita una importante iniziativa in collaborazione con AREV e Institut Agricole Régional che prevede l’utilizzo, per ora in via sperimentale, di supporti tecnologici molto avanzati per contrastare l’azione dei predatori: si tratta di collari dotati di numerosi sensori e, soprattutto, di un sistema di dissuasione a ultrasuoni, da posizionare sugli animali domestici, che in caso di attacco andrebbero ad allontanare i predatori. Prima della stagione invernale sono state installate, in sei diversi allevamenti, le centraline di controllo e di comunicazione. Non appena sarà possibile, si provvederà a, sistemare i collari sugli animali verificandone costantemente il funzionamento e soprattutto l’efficacia.»

Il Consigliere Ganis ha quindi replicato: «Nessuno di noi ha l'intenzione di cancellare la specie lupo, ma va contenuta. Bisognerà affrontare la questione, intervenendo prima che la situazione ci sfugga dalle mani. È importante dare voce a chi lavora e vive la montagna, perché sono loro che devono fronteggiare i predatori e difendere il bestiame. I nostri allevatori non possono essere le vittime di questa situazione, che rischia di mettere in difficoltà l'economia della regione e di un settore che è già stato particolarmente colpito dalla crisi. Visto che abbiamo una legge, applichiamola a dovere.»

 

SC