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Comunicato n° 634 del 3 novembre 2021

Interrogazione sull'anticipo alla scuola dell'infanzia

Seduta consiliare del 3 novembre 2021

Nella seduta consiliare del 3 novembre 2021, il gruppo Progetto Civico Progressista ha interrogato il Governo sulla sperimentazione avviata per l'anticipo alla scuola dell'infanzia per le bambine e i bambini che compiono tre anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento, prevista dal protocollo d'intesa siglato a gennaio scorso tra Regione, Consiglio permanente degli enti locali e sindacati.

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha risposto che «il protocollo d’intesa riguarda unicamente le scuole pubbliche e non le scuole paritarie e interessa i Comuni con popolazione non superiore a 700 abitanti. Le istituzioni scolastiche che hanno avviato la sperimentazione, per un totale di 24 anticipatari, sono la “Maria Ida Viglino” - plesso di Introd (3 anticipatari), la “Grand Combin” - plessi di Etroubles (1), Oyace (2) e Valpelline (7), la “Luigi Barone” - plesso di Challand-Saint-Victor (1), la “Walser e Mont Rose B” (oggi Elio Reinotti) - plessi di Gaby/Issime (3), Perloz (3) e Lillianes/Fontainemore (4).»

«Il tavolo tecnico previsto dal protocollo d'intesa - ha proseguito l'Assessore - è coordinato dalla dirigente tecnica dell’area infanzia e primaria ed è composto da rappresentanti dell'Assessorato delle politiche sociali, dell'Università, delle istituzioni scolastiche coinvolte nella sperimentazione, dei sindacati, del Celva. Il tavolo prevede un monitoraggio della sperimentazione che sarà oggetto di verifiche periodiche durante l’anno scolastico nonché di confronto generale, tra le varie parti interessate, sulla scuola dell’infanzia. La riunione di insediamento si è tenuta il 25 ottobre: si ipotizza di predisporre un primo report entro il mese di gennaio, in vista delle prossime iscrizioni 2022-2023, e una relazione finale, entro luglio 2022, a conclusione della fase di sperimentazione (30 giugno 2022).»

Per l'Assessore si tratta di «una sperimentazione importante: si tratta di allinearsi alla situazione che c'è fuori Valle per evitare che ci siano fughe verso le scuole materne del Canavesano; serve anche per tenere aperte delle materne che altrimenti sarebbero state chiuse a causa della crisi demografica.»

La Capogruppo Erika Guichardaz, nella replica, ha sostenuto: «Nel protocollo d'intesa si parlava anche di possibile generalizzazione di questa sperimentazione, ampliandolo anche ad altre realtà: dalla risposta dell'Assessore pare che non vi sia questa intenzione, ma che si aspettino gli esiti. E questo ci rassicura, perché a noi risultano alcune situazioni di criticità soprattutto ad Aosta, dove le scuole paritarie stanno avviando tale sperimentazione e di cui purtroppo nemmeno oggi conosciamo i numeri nonostante le ingenti risorse impegnate dall’amministrazione. Sappiamo bene che la criticità dei nidi sono i costi, ma non può essere questa una motivazione per voler a tutti costi anticipare i tempi di sviluppo dei bambini perché questa non è la scelta migliore; è grazie alle politiche intraprese negli anni che la scuola dell'infanzia valdostana risulta essere un'eccellenza proprio perché è rimasta nel sistema di istruzione. Le sezioni primavera e le esperienze di altre regioni infatti comportano una dimensione organizzativa e pedagogica ben diversa dall' accogliere nelle classi comuni i bambini di 2 anni e mezzo. Sono attualmente in revisione a livello nazionale le linee guida del sistema 0-6 e sarebbe importante che prima di pensare a generalizzare una qualunque sperimentazione si facesse una seria riflessione anche su questo coinvolgendo il mondo della scuola. Non vorremmo infatti ritrovarci di fronte ad un nuovo fallimento come fu per le adaptations e dover ripensare il modello pedagogico e didattico della scuola dell'infanzia. Rispetto al mantenimento dei posti di lavoro si potrebbero rimodulare i numeri evitando sezioni dell’infanzia con 22 bambini. Spero vivamente che di questo nel tavolo tecnico si terrà conto, come si dovrebbe tener conto che, se si vuole andare in un'ottica diversa, che non ci vede favorevoli, vanno comunque aumentate notevolmente le risorse per la scuola dell'infanzia e gli insegnanti debbano essere affiancati da altre figure professionali necessarie a garantire la medesima qualità

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.00.

 

SC