Info Conseil

Comunicato n° 604 del 20 ottobre 2021

Comunicazioni del Presidente del Consiglio Valle

Restano aderisce al Gruppo Misto, Erika Guichardaz e Minelli lasciano la maggioranza

 

In apertura dei lavori dell'adunanza consiliare, convocata oggi, mercoledì 20, e domani, giovedì 21 ottobre 2021, il Presidente Alberto Bertin ha rivolto un pensiero alle vittime dell'alluvione «che 21 anni fa causò una vera e propria catastrofe, sia in termini di perdite umane che di devastazione del territorio.»

Il Presidente Alberto Bertin ha quindi riferito all'Aula che nella giornata di ieri, il Consigliere Claudio Restano ha comunicato la fuoriuscita dal gruppo Vallée d'Aoste Unie per aderire al Gruppo Misto.

Il Consigliere Restano ha preso la parola per motivare la sua decisione: «La crisi dell'attuale sistema politico è un dato di fatto oggettivo: siamo di fronte a una lotta frenetica di ciò che resta di partiti e partitini. Non si vede emergere un nuovo convincente orizzonte di valori: i progetti si inseguono senza raggiungere risultati concreti, in un circuito autoreferenziale, improntato al leaderismo, dove la dialettica prevale sulla concretezza. Con altri cittadini intendiamo arrestare questa paralizzante deriva e vogliamo uscire dalla lotta di potere che impedisce di trovare le giuste risposte per la comunità. Da qui il mio impegno a lavorare a proposte innovative, per poter esercitare in piena autonomia i nostri intendimenti. Questa comunicazione non vuole destabilizzare l'Esecutivo, non è una critica al suo operato, tende ad aprire una nuova fase più sensibile alla ricerca di stabili affinità elettive piuttosto che elettoralistiche. Intendiamo essere un punto di riferimento di un centro liberale riformista oggi non sufficientemente rappresentato in questo Consiglio, attraverso forme innovative e creative di approccio ai problemi posti dalla politica. Non cambio casacca: questa è la naturale e coerente prosecuzione dei miei interventi in questi ultimi anni

Il Presidente Bertin ha anche informato l'Aula che nella serata di ieri, tramite mail, le Consigliere Chiara Minelli e Erika Guichardaz hanno annunciato la loro uscita dalla maggioranza regionale.

La Consigliera Erika Guichardaz ha affermato: «Rispettando l'indicazione dell'assemblea di PCP di lunedì 18 e recependo l'invito del tavolo di coordinamento, la collega Minelli e io abbiamo comunicato l'uscita dalla maggioranza. A distanza di parecchi mesi dalla richiesta di verifica politica e programmatica, gli organismi di PCP hanno preso atto della mancata volontà di confronto da parte degli autonomisti; questo per noi non consente di proseguire una proficua collaborazione. E lo dico con rammarico: ci abbiamo creduto, abbiamo contribuito in maniera forte al programma di legislatura del 2020. Ma bisogna anche prendere atto di come sono andate le cose: non ci sentiamo più parte della maggioranza.»

«Esattamente un anno fa aveva inizio la nuova Legislatura, dalle urne era emersa una chiara e forte richiesta di cambiamento - ha detto la Consigliera Chiara Minelli -. Eravamo entrati in maggioranza per costruire il futuro della regione, per affrontare il difficile momento di pandemia, ma guardando anche al prossimo decennio, e il punto di incontro era stato trovato in un Programma, frutto di tre settimane di confronto. A un anno di distanza, era d'obbligo interrogarci: il cambiamento auspicato dagli elettori è stato avviato sia sul versante del metodo e degli atteggiamenti, sia sul versante dei contenuti? Per PCP e i suoi organismi, riunitisi lunedì e martedì, il bilancio di quest'anno di alleanza è negativo; non percepiamo negli autonomisti un autentico disegno di rinnovamento: la manifestazione più eloquente è la mancanza di volontà di confronto sulla verifica richiesta con un documento a giugno, e condiviso da tutto PCP. Non succede spesso che si abbandonino posti di rilievo in Giunta e in maggioranza perché si rileva incoerenza programmatica. Però per noi il programma e i contenuti sono centrali. Abbiamo avuto pazienza, aspettando mesi senza ricevere risposte: abbiamo quindi preso atto che da parte dei gruppi autonomisti non c'è intenzione di collaborare con il PCP e le sue forze politiche. La collega Guichardaz e io non saremo più in maggioranza, come richiesto dagli organismi di PCP: valuteremo ogni provvedimento nel merito, sostenendo ciò che riteniamo valido e dicendo no a ciò che non condividiamo. Saremo propositive ma non vogliamo e possiamo far parte di una maggioranza che non ha un disegno lungimirante e non rispetta i programmi concordati.»

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha proposto una riunione dell'Ufficio di Presidenza con la Commissione per il Regolamento: «Non si possono proseguire i lavori con questa ambiguità. Il fatto di avere due persone che dichiarano di far parte della minoranza, come si colloca questa scelta nell'ambito dell'organizzazione dei nostri lavori? E cosa fanno le due colleghe che non fanno più parte della maggioranza: confluiscono nel Gruppo Misto insieme a Restano? Non possiamo proseguire i nostri lavori se non c'è chiarezza in questo senso.»

Riferendosi all'uscita della maggioranza da parte delle Consigliere Minelli e Guichardaz, il Capogruppo di PCP, Paolo Cretier, ha parlato di «una scelta nuovamente improvvisata: le comunicazioni dovrebbero arrivare al gruppo, mentre ne veniamo a conoscenza insieme a tutti gli altri. Quindi ne prendiamo atto ora, come voi tutti. Auguro sinceramente buon lavoro alle Consigliere. Siamo rimasti in cinque Consiglieri di maggioranza e ci auguriamo di poter continuare a lavorare per la maggioranza, confrontandoci sui temi, che sono concreti e legati alla crisi sanitaria ed economica. In politica la condivisione è assolutamente necessaria, ma in questo caso è mancata.»

Il Capogruppo Manfrin ha aggiunto: «La questione è esiziale: abbiamo un gruppo costituito da sette persone, di cui cinque della maggioranza e due della minoranza. Come conta il voto del Capogruppo in Conferenza dei Capigruppo? Sarà difficile trovare una soluzione a questo caso, però è chiaro che prima di proseguire c'è la necessità di chiarire.»

Il Presidente Bertin ha quindi sospeso i lavori per riunioni della Conferenza dei Capigruppo e dell'Ufficio di Presidenza.

 

SC-MM