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Comunicato n° 583 del 7 ottobre 2021

Interpellanza sulla decadenza dagli alloggi di edilizia residenziale pubblica

Seduta consiliare del 7 ottobre 2021

 

Il gruppo Lega VdA, nella seduta del 7 ottobre 2021, discutendo un'interpellanza, ha riportato l'attenzione dell'Aula sulla tematica della decadenza dall'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica in caso di mancato rispetto dei regolamenti da parte degli assegnatari.

«Alla luce delle numerose segnalazioni di molestie condominiali, di episodi di intolleranza e comportamenti che hanno reso impossibile la convivenza di un assegnatario di ERP con altri inquilini, tra l'altro con denunce - ha specificato il Capogruppo Andrea Manfrin -, vogliamo conoscere se sia intenzione dare applicazione a quanto previsto dalla legge regionale 3/2013, ovvero procedere alla decadenza dall'assegnazione di alloggi.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha spiegato: «In base alla legge regionale 3/2013, non è sufficiente un unico richiamo per determinare l'avvio dell'iter di decadenza. Nel caso di specie, a seguito di verifiche fatte con l'ARER, per i due nuclei in questione, tra cui c'erano stati importanti contrasti, non sussistono le condizioni per la procedura di decadenza, ma l'ARER è intervenuta per risolvere la questione attuando la mobilità coatta di uno dei due. A seguito del ricevimento di segnalazioni di comportamenti irrispettosi del regolamento e del vivere civile, a seguito della ricezione di segnalazioni, l'ARER provvede alle necessarie verifiche e, se accertata la violazione delle regole e qualora ricorrano le condizioni per un'intimazione, provvede a sanzionare il nucleo responsabile. Allo stesso modo, nel caso di sussistenza del procedimento della decadenza, l'ARER provvede a un avvio tempestivo dell'iter, secondo le modalità disciplinate per legge. Questa è la normativa attuale: ci sono tante problematiche e alcuni regolamenti dovrebbero essere rivisti, anche alla luce di comportamenti irrispettosi sia nei confronti delle persone sia delle cose, così come sarebbe necessaria una maggiore sorveglianza su quanto succede.»

Il Capogruppo Manfrin, nella replica, ha osservato: «È assurdo rilevare che una persona che si è resa responsabile di molestie e aggressioni usufruisca di un cambio alloggio. Un altro tema è chi decide se fare un richiamo o meno all’interno dell’ARER. In questo caso c'era una querela, l'ARER sei mesi dopo fa un richiamo: perché si è deciso di non fare un ulteriore richiamo a fronte di uno scontro fisico? L'ARER poi crede di risolvere la questione con un cambio di alloggio. È incomprensibile e sicuramente non è un segnale positivo. Se potremo cambiare le regole bene, se potremo approfondire quello che è accaduto meglio.»

 

SC