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Comunicato n° 490 del 30 luglio 2021

Assestamento e disposizioni collegate: approvato un ordine del giorno

Seduta straordinaria del Consiglio del 30 luglio 2021

 

Nell'ambito della trattazione del secondo provvedimento di assestamento al bilancio 2021 e sue disposizioni collegate, il Consiglio Valle ha discusso cinque ordini del giorno depositati in Aula dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, approvandone uno.

Il Consiglio ha approvato all'unanimità una iniziativa che impegna i Presidenti della terza e della quarta Commissione consiliare a procedere, quanto prima, alla calendarizzazione di un incontro congiunto di approfondimento sulla tematica delle deroghe ai divieti di edificazione in prossimità della ferrovia, convocando i responsabili di Rete Ferroviaria Italiana.  Come ha spiegato nell'illustrazione il Consigliere Luca Distort, «la fascia di rispetto della linea ferroviaria è quella fascia di 30 metri dalla più vicina rotaia ferroviaria in cui è vietato costruire, ricostruire o ampliare edifici o manufatti. La giurisprudenza prevede tuttavia la possibilità di autorizzazioni in deroga su cui però RFI, in base a diverse segnalazioni che abbiamo ricevuto, pare aver dimostrato irrigidimento. A fronte di questa situazione, vogliamo impegnare i Presidenti della terza e quarta Commissione, ciascuno per la rispettiva competenza, a procedere, quanto prima, alla calendarizzazione di un incontro congiunto di approfondimento sul tema, convocando i responsabili di RFI. Riteniamo importante affrontare questa tematica considerato il ruolo fondamentale dell'edilizia nell'economia della Valle d'Aosta e la particolare rilevanza delle discipline di settore in questa particolare fase di crisi.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, nell'annunciare il voto favorevole della maggioranza, ha richiamato «l'importanza della problematica e la complessità di risoluzione.»

Ordini del giorno respinti

Il Consiglio ha respinto, con 21 voti di astensione (UV, AV-SA, PCP, VdA Unie) e 14 voti a favore (Lega VdA, PlA) un ordine del giorno in tema di interventi per gli anziani. Come illustrato dal Capogruppo Andrea Manfrin, nel riprendere «le misure assunte nel 2020 per alleviare il peso che grava sulle famiglie dei degenti nelle strutture per gli anziani», intendeva impegnare il Presidente della Regione e l'Assessore competente a valutarne la riproposizione, al fine di assicurare la gratuità agli ospiti delle strutture residenziali che dovessero risultare positivi o che siano risultati positivi in passato. L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, nel chiedere il ritiro dell'iniziativa, ha specificato che «per il 2021 le misure sono state diverse: è stata istituita la struttura di Variney finalizzata ad accogliere pazienti positivi, cui si è aggiunta la campagna vaccinale che ha contribuito a diminuire i contagi. Non abbiamo quindi ritenuto utile prorogare queste misure.»

È stato respinto con 24 voti di astensione (UV, AV-SA, PCP, VdA Unie, PlA) e 11 a favore (Lega VdA) anche l'ordine del giorno della Lega VdA riguardante gli interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale, illustrato dal Capogruppo Andrea Manfrin, che ha rappresentato «criticità riscontrate nell'erogazione di contributi a sostegno di situazioni di fragilità socio-economica, così come si evince da numerose segnalazioni ricevute: è necessario che l'Amministrazione regionale predisponga le opportune verifiche, di concerto con i competenti uffici, per evitare potenziali sperequazioni.» L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha chiesto ritiro a fronte dei «controlli già eseguiti, a tappeto e in via preventiva. Le verifiche hanno riguardato anche sulle segnalazioni riferite e risultate corrette dal punto di vista normativo e procedurale.»

Respinto con 20 voti di astensione (UV, AV-SA, PCP, VdA Unie) e 14 a favore (Lega VdA, PlA) l'ordine del giorno in merito alla realizzazione del campo di tiro a volo a Châtillon. L'iniziativa era volta a impegnare i Presidenti delle competenti Commissioni a calendarizzare le audizioni con le controparti coinvolte nell'Accordo di programma tra Comune di Châtillon, Federazione italiana tiro a volo (FITAV) e Regione al fine, come ha detto nell'illustrazione il Consigliere Simone Perron, «in un'ottica di trasparenza e della funzione di controllo da parte della minoranza, chiediamo di avere contezza delle modalità di concretizzazione del progetto, avendo anche appreso, a mezzo stampa, di una variazione all'accordo. È una questione che finalmente pare essere arrivata a conclusione, anche grazie alla nostra mozione sul tema discussa a giugno, ma sulla quale vorremo avere delle audizioni nelle Commissioni consiliari competenti.» L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ribadita «la massima attenzione del Governo su una questione che parte da lontano e che oggi trova soluzione», ha chiesto il ritiro dell'ordine del giorno, «tenuto conto della massima disponibilità da parte di tutti i soggetti a continuare un proficuo confronto, anche nelle Commissioni consiliari deputate, se necessario. Le risorse che l'assestamento destina al tiro a volo rappresentano un successo di tutto il Consiglio ma anche del territorio; è una forma di rispetto e di una scommessa da un punto di vista sportivo e turistico-ricreativo. Peraltro, la variazione dell'accordo di programma di iniziativa comunale perché l'Amministrazione è proprietaria dei terreni, viene dalla FITAV e il Consiglio di Châtillon provvederà ad approvarla proprio in questi giorni.»

Il Consiglio ha anche respinto, con 21 voti di astensione (UV, AV-SA, PCP, VdA Unie) e 14 a favore (Lega VdA, PlA), un'altra iniziativa che sollecitava l'attivazione da parte dei Comuni dei PUC, i Progetti utili alla comunità. Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha spiegato: «Alla realizzazione di questi progetti sono obbligati a partecipare, per almeno otto ore settimanali, aumentabili fino a sedici, i percettori del reddito di cittadinanza; in base a quanto riferito in Aula a marzo scorso dall'Assessore, non risultano attivazioni di PUC da parte dei Comuni valdostani.» L'ordine del giorno intendeva impegnare il Presidente della Regione e l'Assessore competente a farsi promotori, per il tramite dei servizi sociali e di rimando ai centri per l'impiego, dell'attivazione, da parte dei Comuni, dei Progetti utili alla collettività che possano portare da una parte all'esecuzione dei progetti stessi, dall'altra all'impiego dei percettori di reddito di cittadinanza e alla loro conseguente valorizzazione. L'Assessore allo sviluppo economico e lavoro, Luigi Bertschy, ne ha chiesto il ritiro: «Si tratta di un impegno che già stiamo portando avanti per rispondere a una precedente iniziativa del collega. Ci sono alcune criticità sulle quali si sta lavorando: nel mese di settembre consegneremo alla quinta Commissione una relazione su quanto fatto.»

 

SC-MM