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Comunicato n° 418 del 7 luglio 2021

Approvato un disegno di legge di sostegno alle imprese titolari di mutui agevolati

Seduta consiliare del 7 luglio 2021

 

Nella seduta del 7 luglio 2021, il Consiglio ha approvato con 21 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 astenuti (Lega VdA e Pour l'Autonomie), un disegno di legge a sostegno delle imprese titolari di mutui agevolati previsti da leggi regionali, in relazione all'emergenza epidemiologica da Covid-19, iscritto in via d'urgenza in Aula.

Composto di quattro articoli e presentato dalla Giunta regionale il 30 giugno scorso, il testo è stato illustrato dal Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (PCP). «Il provvedimento - ha sottolineato Malacrinò - prosegue nel solco di quanto già fatto con le leggi in materia di sospensione dei mutui a sostegno delle imprese e dei lavoratori. Si tratta di una misura ad hoc per definire un percorso personalizzato volto a salvare le nostre imprese che manifestano segnali di difficoltà per effetto della crisi pandemica. Un intervento eccezionale atteso, chiesto a più riprese anche durante le audizioni sul bilancio della Regione, che garantisce alle imprese classificate come "credito deteriorato" da Finaosta la liquidità necessaria per affrontare e superare questa difficile fase dell'economia valdostana.»

Entrando nel merito della misura, il Presidente Malacrinò ha specificato: «Si propone un pre-ammortamento per un massimo di due anni nel quale sostanzialmente saranno pagate solo le quote di interessi: il che significa che le rate da pagare saranno ridotte di cifre considerevoli. Successivamente a questo periodo, si tornerà a pagare il debito sia per la quota di capitale sia per la quota di interesse ma allungando il piano di ammortamento di sette anni al massimo: anche in questo caso, il beneficio consisterà in un notevole abbassamento della rata e di conseguenza maggiori liquidità per le aziende. È infine previsto che Finaosta Spa presenti entro fine anno una relazione sull'efficacia del provvedimento, al fine di fare una valutazione sulla possibilità di estendere questo provvedimento anche a ulteriori imprese che allo stato attuale non presentano situazioni di difficoltà.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha annunciato l'astensione del suo gruppo: «Da parte nostra, non c'è contrarietà nella sostanza, perché si tratta di un provvedimento che darà fiato alle posizioni che sono maggiormente in difficoltà, ma evidenziamo la necessità di valutare l'efficacia di questa norma nel tempo, dopo che la Giunta avrà definito le modalità di attuazione e quando avremo contezza della sua applicazione.»

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha evidenziato: «Questa legge era molto attesa e non possiamo che essere soddisfatti del fatto che sia approdata in Aula oggi, con anticipo, nonostante il percorso non facile. È uno strumento per riprogrammare il debito e dare corso agli investimenti fatti negli ultimi anni per decine di imprese che hanno manifestato difficoltà in un contesto socio-economico difficile come quello attuale. Due gli aspetti principali che vogliamo sottolineare: il pre-ammortamento e l'allungamento del piano di ammortamento fino a un massimo di sette anni

Per il Consigliere dell'UV Renzo Testolin, «si tratta di un provvedimento opportuno e atteso e siamo lieti che sia stata accelerata la sua discussione in Aula. Un atto che ha avuto bisogno di un momento di elaborazione molto importante perché tratta di una questione particolarmente delicata e complessa. Ci auguriamo che le 51 aziende che potranno essere coinvolte da questo provvedimento possano beneficiarne in pieno e trovarlo efficace per mantenere la propria attività e quindi per preservare posti di lavoro. Quello del monitoraggio sarà un momento fondamentale e valuteremo se sarà il caso di estenderlo anche alle altre aziende, prendendo in considerazione tutti gli elementi utili alla scelta più opportuna.»

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha osservato: «Oggi chiudiamo un ciclo: siamo partiti ad aprile con un disegno di legge che, con criteri assolutamente diversi rispetto al passato, ha proposto una moratoria dei mutui presso Finaosta, possibile solo se rivolta a chi molto in difficoltà per la pandemia. La scelta di questo Consiglio è stata di emergenza e forza, e i riscontri positivi stanno arrivando: il 22% delle pratiche di mutuo di imprese è stato oggetto di richiesta di moratoria. Rispetto alle posizioni di mutui per i privati, le risposte sono ancora più positive: solo il 4% è stato oggetto di richiesta di moratoria e questo permette anche di poter continuare a finanziare mutui con i fondi derivanti dal pagamento delle rate. Da subito, però, l'Aula ha manifestato l'opportunità di intervenire per quelle 76 pratiche escluse dalla moratoria, inserite a credito deteriorato. Siamo intervenuti per 25 di queste e ci siamo impegnati per le 51 pratiche a imprese che si trovavano invece in situazioni di rate non pagate. Oggi arriviamo alla conclusione, perché questo disegno di legge rappresenta il massimo che il Consiglio può fare dando un mandato a Finaosta. Pensando all'emergere di nuovi soggetti in difficoltà a partire dal 2022, la valutazione da fare non è solo legata al credito deteriorato, ma va ipotizzato il fatto di dare mandato a Finaosta per rendere continuativo il rapporto con i soggetti in difficoltà, facendo in modo che la Finanziaria regionale diventi ancora più proattiva per il prossimo futuro. Solo collaborando tutti e facendo azioni finanziarie equilibrate possiamo portare avanti azioni di sostegno mirate. Non ci possiamo più permettere infatti azioni massive e rivolte a tutti senza distinzioni.»

 

SC-MM