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Comunicato n° 349 del 9 giugno 2021

Approvato il disegno di legge di istituzione del Collegio dei revisori dei conti per la Regione

Nella seduta consiliare del 9 giugno 2021

 

Nella seduta del 9 giugno 2021, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità il disegno di legge che istituisce il Collegio dei revisori dei conti per la Regione, ai sensi della norma di attuazione dello Statuto speciale n. 179/2010 così come modificata nel 2019.

Il provvedimento legislativo, che si compone di 9 articoli, introduce il Collegio dei revisori dei conti operante in posizione di indipendenza quale organo di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della Regione, in raccordo con la Sezione di controllo della Corte dei conti per la Valle d'Aosta.

«Questo disegno di legge - ha detto il Consigliere Stefano Aggravi (Lega VdA), relatore - consente finalmente di allineare la nostra Amministrazione agli standard di controllo contabile già definiti da altri ordinamenti regionali, potenziando la terzietà dei pareri e una maggiore trasparenza della gestione finanziaria e del bilancio pubblico. Soprattutto, favorirà l'autorevolezza e il lavoro svolto da questa Amministrazione, fatta di leggi, atti e provvedimenti oltre che di persone egualmente importanti nell'esercizio del proprio lavoro e delle proprie responsabilità. Mi auguro che possa aumentare la sensibilità di quest'Aula e dell'Amministrazione tutta sull'importanza della tematica del controllo nonché di far rivalutare la scelta di eliminare la struttura dell'Audit interno: un servizio che costituiva uno dei tasselli funzionali alla definizione di un sistema di controlli interni strutturato e funzionante, sull'esempio di altre consolidate realtà, che ad oggi manca alla Regione Valle d'Aosta.»

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha parlato di «passaggio portato avanti da questo Governo che chiude un cerchio politico e amministrativo e dota l'Amministrazione di uno strumento che significa trasparenza, certezza, controllo. Una forma di controllo che va interpretata come una maggiore occasione di confronto che arricchirà l'azione amministrativa della Regione e del Consiglio.»

 

SC