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Comunicato n° 221 del 16 aprile 2021

La Valle d'Aosta aderisce all’Associazione Avviso Pubblico

La rete di enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie

La Valle d'Aosta aderisce all'associazione Avviso Pubblico, la rete di enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie. A comunicarlo oggi, venerdì 16 aprile 2021, sono stati i Presidenti della Regione, Erik Lavevaz (collegato in videoconferenza), del Consiglio Valle, Alberto Bertin, e di Avviso Pubblico, Roberto Montà, Sindaco di Grugliasco. A rappresentare la Regione nell'Assemblea dei soci dell'Associazione sarà il Presidente Bertin.

L'iniziativa risponde a un ordine del giorno approvato dal Consiglio Valle a gennaio 2020, che impegnava il Governo regionale ad aderire all'associazione e a organizzare attività di formazione e informazione rivolta innanzitutto ad amministratori e personale della pubblica amministrazione.

Avviso Pubblico, cui aderiscono ad oggi 459 enti pubblici, tra cui 11 regioni (compresa la Valle d'Aosta), è un'Associazione nata nel 1996 con l'intento di collegare e organizzare gli amministratori locali che si impegnano concretamente a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella pubblica amministrazione e sui territori da essi governati. A dicembre 2014, Avviso Pubblico ha dato vita al progetto "Osservatorio Parlamentare", un portale che monitora quotidianamente l'attività della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica in materia di prevenzione e di contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione e fornisce approfondimenti su argomenti specifici. Inoltre, organizza corsi di formazione per amministratori e personale della pubblica amministrazione oltre che iniziative pubbliche di sensibilizzazione rivolte a tutti i cittadini e agli studenti delle scuole di vario ordine e grado.

I Presidenti Lavevaz, Bertin e Montà hanno quindi annunciato che si sta lavorando all'organizzazione di un percorso formativo in Valle d'Aosta che avrà due tipologie di destinatari: da una parte, dipendenti della Regione, degli enti locali e del complesso delle pubbliche amministrazioni; dall'altra, cittadini, amministratori regionali e locali, mondo delle professioni, associazioni di categoria e del volontariato, scuola. L'obiettivo è quello di diffondere una corretta conoscenza dei rischi dei fenomeni della corruzione e delle infiltrazioni mafiose, offrire strumenti interpretativi e di azione concreta nella logica della prevenzione e del contrasto, anche avvalendosi di buone prassi amministrative già sperimentate, restituire senso di responsabilità e di possibilità di azione a tutti i cittadini, favorire la costruzione e l'implementazione di reti sociali capaci di contrastare questi fenomeni.

 

 

SC