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Comunicato n° 205 del 7 aprile 2021

Documento di economia e finanza regionale per il 2021-2023: il dibattito

Seduta consiliare del 7 aprile 2021

 

Nella seduta consiliare del 7 aprile 2021, il Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023 è stato oggetto di un articolato dibattito.

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha detto: «Ci aspettavamo questo documento molto prima della data attuale. Così non è stato e per molti temi ci sono dubbi e ombre: turismo e sport, riforma normativa sulle discariche, società partecipate, trasporti. Concordiamo sulla necessità degli interventi per contrastare gli effetti della pandemia, ma leggere che si sta istituendo un tavolo di lavoro ci lascia perplessi. Avremmo voluto un capitolo più puntuale. Ci auguriamo che la legge di assestamento possa rispondere alla crisi con poche e chiare misure, immediatamente spendibili per dare respiro alle attività economiche ormai al collasso. Noi siamo pronti a collaborare, ma il tempo è scaduto e le manifestazioni ce lo dimostrano ogni giorno di più. Se non creiamo le giuste condizioni di sviluppo, non avremo alcun risultato: vi è la necessità di maggiore coordinamento, innovazione e programmazione, perché le risorse sono sempre meno. Ci saremmo poi aspettati di più sul futuro delle nostre acque e auspichiamo che presto si possa approvare una nostra legge regionale. In merito ai trasporti, mi chiedo se il piano regionale porti a una revisione degli interventi per la ferrovia, altrimenti dove troviamo le risorse, che oggi non sono contemplate negli accordi di programma? Quale futuro poi intravede questa maggioranza sul nostro aeroporto? Mi auguro poi che si vada ad azzerare l'addizionale IRPEF non solo per il primo scaglione, perché questa è una gabella per i nostri cittadini. In questo DEFR ritroviamo un paragrafo sibillino sul collegamento di Cime Bianche: l'ennesimo calcio in avanti nell'attesa che ci sia un evento miracoloso? Questa è solo la punta dell'iceberg di una differenza di vedute che divide la maggioranza: che ne sarà della ferrovia, del turismo sciistico delle terre alte, del futuro della nostra industria idroelettrica, del futuro delle discariche? È tempo di dare una risposta concreta altrimenti la crisi si aggraverà ogni giorno di più

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha evidenziato: «In questo DEFR ci sono pochi obiettivi misurabili: sono rappresentati tutti i sogni del Governo, ma non c'è nulla di concreto. E questo è molto preoccupante perché non emerge dove la maggioranza voglia andare e dove voglia portare la Valle d'Aosta. Si parla in generale di ristori, ma non c'è un quanto, un quando e un dove. Riguardo all'annoso problema della carenza di aule per la scuola, si parla al condizionale declinando una serie di interventi sui quali però incombe il problema della disponibilità delle risorse. Sempre in tema di istruzione, si mette sul tavolo il problema del precariato senza indicare la via da seguire per uscirne. Le politiche giovanili nella nostra regione sono buone, ma bisogna agire con maggiore incisività con progetti che guardano alle difficoltà che i giovani stanno affrontando soprattutto in questo triste periodo: non è dunque sufficiente agire "in continuità" come avete scritto nel documento. In ambito culturale si parla di digitalizzazione dei libri, ma rileviamo che non si cita la digitalizzazione né della bigliettazione né delle visite a castelli e mostre. È con rammarico poi che non si parla della valorizzazione e della formazione del personale della Società di servizi Spa che svolge un importante lavoro di divulgazione culturale sul nostro patrimonio artistico. A livello turistico non si trova un planning dell'attività promozionale, né un'idea di come si voglia promuovere la nostra regione all'esterno. Nel DEFR si parla poi di riprendere il dialogo con il Governo centrale costruendo un rapporto di rispetto reciproco: questa affermazione ci lascia perplessi e ci pone di fronte a delle legittime domande: non ci sono contatti con il Governo centrale? E, soprattutto, non c'è rispetto?»

Il Consigliere Luca Distort (Lega VdA) ha specificato: «La sanità è il tema cruciale, ma mi pare che la mano dell'Assessore, nonché medico, ci sia poco. Mi aspettavo di ritrovare la capacità di visione che avevo riscontrato in occasione della trattazione di precedenti iniziative in Consiglio, invece ho percepito semplici tacconi in un'ottica ospedale-centrica. Chi ha scritto il DEFR appartiene a una visione passata, quella stessa che non è stata in grado di reagire nel modo corretto nella gestione del Covid. Riguardo alla scuola, è curioso rilevare che l'ipotesi della sede provvisoria del liceo Bérard sia diventata permanente, mentre nel campo della cultura, è sconfortante leggere una composizione autoreferenziale, un mero elenco di interventi, privo di visioni: nihil sub sole novum, abbiamo perso un'altra occasione. Per quanto attiene al commercio, non bisogna lavorare sul meccanismo compensativo dei contributi, altrimenti ci tagliamo fuori dal mercato. Non c'è chiarezza sulla visione dello sfruttamento dell'energia e tanto meno sul coraggio di realizzare opere sul territorio e manca la visione di insieme sulle scelte relative alla ferrovia. Si sarebbe dovuto osare anche in altri ambiti, ad esempio quello di contrasto alla vulnerabilità idrogeologica. Infine c'è un eterno assente nel concepimento del DEFR: l'urbanistica. Questo, in sintesi, è un libro dei ricordi: ricordi non di un passato valoroso da riproporre per custodire una ricchezza, ma di un passato prossimo che sa soltanto di vecchio. E non è in questo modo che si affronta la sfida del prossimo futuro

«Obiettivi, azioni, risorse e tempi certi: è ciò che si chiede a un DEFR - ha affermato il Vicecapogruppo di Pour l'Autonomie, Mauro Baccega -. Ci aspettavamo un documento più coraggioso, ma soprattutto più chiaro. Rispetto a quello precedente, non solo manca un rilancio, ma anche la trasparenza. Questo è un passo indietro, un semplice elenco di temi. Se il bilancio era il libro dei sogni, questo DEFR è un capitolo delle buone intenzioni e delle mancate opportunità. Difficile dare una valutazione positiva: siamo ben lontani dalle concretezze del fare.» Entrando nel merito, il Consigliere Baccega ha osservato: «Non vediamo nessuna idea di riorganizzazione per utilizzare le risorse europee: si sarebbe potuto individuare un Dipartimento che seguisse tutti i progetti di tutti gli Assessorati. Esprimo preoccupazione per l'edilizia scolastica, in quanto mancano le risorse. Sul tema strategico dell'innovazione, si deve pensare a nuove forme di economia, così come bisogna guardare con fiducia alle nostre Società partecipate, chiudendo alle interferenze e ai conflitti in atto. Nell'ambito sanitario, diversi aspetti andranno approfonditi: indispensabile riorganizzare i servizi territoriali, tra cui le microcomunità. Altri temi che andrebbero maggiormente affrontati sono la disabilità, il fattore famiglia, i rapporti tra l'USL e il privato accreditato. Riguardo alla tutela del territorio non è opportuno affermare che gli interventi vanno di pari passo alle risorse economiche: non è una prospettiva per la sicurezza. Infine, sull'ampliamento dell'ospedale Parini siete andati alla fiera dell'incertezza, nel segno del non sapere cosa fare

Il Consigliere della Lega VdA Simone Perron si è soffermato su quattro temi: «Innanzitutto i percorsi di istruzione professionale: si tratta di una riforma particolarmente urgente, perché oggi manca l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, con una percentuale di abbandono scolastico preoccupante. Sarà importante che questa riforma parta da un confronto con gli attori economici, altrimenti si rischia di creare qualcosa di scollegato dal tessuto produttivo. In merito alle politiche industriali della Valle, occorre intervenire sui processi di deindustrializzazione collegandoli alla strategia di decarbonizzazione, con un investimento nel settore dell'idrogeno. Le piccole e medie imprese sono l'ossatura economica della nostra regione: nel DEFR viene menzionato un percorso di ingresso sui mercati esteri, ci auguriamo che questo non rimanga solo sulla carta e vigileremo affinché si proceda in questo senso. Riguardo alle politiche giovanili, poco si dice sull'abuso di stupefacenti e alcol, i cui danni sono molto gravi sugli adolescenti: servono interventi mirati in sinergia con le scuole e le forze dell'ordine. Infine, la musica e i festival musicali: sarebbe importante costruire festival, come hanno fatto altre realtà italiane, con una visione internazionale, che fino ad oggi è mancata: siamo stati troppo autoreferenziali, con scelte che hanno generato vantaggio per pochi. Si può e si deve osare di più

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, definito il DEFR «un assemblaggio di vari pezzi, con formule lessicali volutamente fumose, a dimostrazione di una maggioranza vincolata dai veti incrociati», ha focalizzato il suo intervento sul tema delle politiche sociali: «Lati positivi riguardo alla disabilità, ma ci sono anche tante criticità: innanzitutto la mancanza di uno studio analitico, aggiornato, sulla povertà in relazione al Covid, che avevamo già sollecitato. La troppa parcellizzazione potrebbe essere superata dalla misura unica di sostegno al reddito: altra iniziativa che avevamo auspicato e su cui siamo decisamente in ritardo. In merito alla riorganizzazione delle strutture residenziali, bisogna garantire socialità agli anziani che possono avere ancora autonomia senza trattarli come malati gravi. Occorrono ingenti sostegni per rilanciare le nascite e venire incontro alle esigenze delle famiglie. Avrebbe dovuto esserci più attenzione al disagio psicologico, alle categorie più svantaggiate, alla definizione delle nuove povertà. Perplessità poi sull'adozione della formula della coprogettazione nel terzo settore anziché ricorrere alle ordinarie gare d'appalto. Per quanto attiene al contrasto alla violenza, è fondamentale che rientrino nella tutela tutte le vittime di violenza. Nessuna menzione per un settore così importante come l'edilizia residenziale pubblica, in compenso c'è un capitolo sull'immigrazione e sarà bene dire ai valdostani chi pensa a loro e chi no

Per il Consigliere della Lega VdA, Dennis Brunod, «l'immagine di questo DEFR corrisponde all'immagine politica di questa maggioranza: si preferisce stare sul vago, invece di entrare nel merito delle scelte. In materia di sport, oltre alle misure compensative di ristoro, sarà necessario investire sui grandi eventi con un forte coinvolgimento dei nostri grandi atleti del presente e del passato, che hanno maturato conoscenze tecniche che potrebbero rendere più puntuali e più appetibili le nostre manifestazioni. Ci auguriamo inoltre che vengano rivisti gli importi per la sponsorizzazione degli atleti, che ora sono irrisori. Sarà anche importante proseguire con gli investimenti per lo sci di fondo: dagli studi bisogna passare ai fatti, puntando sempre di più sullo snowfarming per conservare la neve durante l’estate e consentire agli atleti di allenarsi tutto l'anno in Valle d'Aosta. In questo DEFR non c'è nessun riferimento allo scialpinismo per migliorarne l'offerta, mentre la pandemia ci ha fatto capire quanto sia importante la pratica di quest'attività sportiva. È poi assente la tematica del doping: un aspetto delicato che va trattato, anche in collaborazione con le scuole per crescere i nostri giovani sui valori dello sport. Assenti anche gli indirizzi per lo sport per i disabili: lo sport deve essere praticato da tutti perché è vita e salute. Anche degli sport popolari valdostani non se ne parla, nonostante l'importanza storica che hanno per la nostra regione e per il nostro particolarismo. Non si menziona nemmeno alcuna campagna di valorizzazione dei nostri sentieri a favore del cicloturismo: un settore in piena espansione, che ben si adatta al nostro territorio e che avrebbe potuto essere messo in piedi già per la prossima stagione estiva. Infine, segnaliamo l'assenza di una strategia concreta per destagionalizzare i flussi turistici e di due settori fondamentali e strategici della montagna quali l’Unione valdostana guide alta montagna e il Soccorso alpino valdostano, due realtà, due eccellenze che sono un grande valore aggiunto per la nostra regione per promuovere e far scoprire le nostre montagne in completa sicurezza

Il Consigliere Augusto Rollandin (PlA) ha affermato: «Si parla di prospettive, ma dove prendiamo i soldi? Nel DEFR su questo ci sono solo dei cenni, e allora è difficile entrare nel merito di situazioni. L'analisi condotta è corretta, ma l'impostazione è debole, lascia dei vuoti, mancano i riferimenti essenziali per il reperimento delle risorse. Mantenere l'agricoltura è basilare per la nostra regione. Nelle valli laterali ci sono troppe difficoltà, ci sono sempre meno persone desiderose di portare avanti queste pratiche gloriose. Invece dobbiamo alimentare l'amore per la nostra terra, che è alla base dei successi di cui oggi godiamo. Per questo, dobbiamo partire dal mondo della scuola. Bisogna anche intervenire in difesa del territorio. Pur nella pandemia, non abbiamo più tempo, è essenziale capire come far vivere la Valle d'Aosta: è la direzione per ottenere risultati positivi

Il Consigliere della Lega VdA Nicoletta Spelgatti ha parlato «di esasperazione e tensione sociale crescente: se non si dà la possibilità di lavorare, non si danno ristori, la disperazione diventa insostenibile con conseguenze sempre più pesanti. A sette mesi dall'insediamento di questo Governo, dovremmo avere delle risposte e invece siamo qui a parlare del DEFR, il libro dei sogni. Ma qui non ci sono nemmeno più i sogni: qual è la visione che avete della Valle d'Aosta? Quali sono le misure che volete mettere in atto? Non si muore solo di pandemia, si muore anche di mancanza di futuro. Nel DEFR non c'è nemmeno una visione sulla sanità: quattro righe, tranne il passaggio sull'ospedale, con un'accelerazione per andare verso l'allargamento del Parini. Ma dove vogliamo andare? È cambiato qualcosa dopo la pandemia? Vi siete posti queste domande? Altrimenti rischiamo di creare cattedrali nel deserto che creeranno solo danni. Bisogna creare una struttura all'interno dell'Amministrazione regionale che verifichi tutte le strategie, come avevamo fatto quando eravamo al governo istituendo la struttura dell'Audit: l'attuale Giunta ha smantellato tutto e parla di grandi progetti

Il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) si è detto «deluso, ma non stupito, perché è esattamente la prosecuzione di un non programma iniziato con il Programma di Legislatura. La scrittura del DEFR è evidentemente stata demandata ai tecnici che ci dicono soltanto che i problemi vanno risolti: questo lo sapevamo già, vogliamo conoscere le soluzioni. Manca un progetto, ma così non usciamo da questa situazione così critica. Ci sono opportunità per rilanciare l'economica, ad esempio col Bonus 110%, ma gli uffici non riescono a dare risposte: anziché paralizzare la macchina si sarebbe dovuta creare immediatamente una task force. Tiriamo a campare: è questo il motto di questo DEFR, ma non è in questo modo che la Valle d'Aosta potrà salvarsi

Il Consigliere della Lega VdA Dino Planaz ha espresso «amarezza per queste 124 pagine che dicono tutto e dicono nulla. Tenendo conto che siamo in una situazione pandemica senza precedenti, tutti ci aspettavamo qualcosa di più concreto: il nostro compito sarebbe quello di intervenire con risorse puntuali per fare fronte allo stato di crisi. I giovani, le aziende, i lavoratori hanno bisogno di risposte.» Il Consigliere si è quindi soffermato sul settore dell'agricoltura che «è fondamentale per la nostra regione: la mia preoccupazione di un anno fa era il mercato lattiero-caseario, oggi i dati danno un leggero andamento positivo, segno che i nostri allevatori hanno lavorato bene. Tuttavia bisogna migliorare la programmazione del Piano di sviluppo rurale, bisogna intervenire sui pagamenti di AREA VdA per le campagne agrarie, sulla possibilità di ricominciare le batailles des reines. Non dobbiamo vedere solo una critica da parte della minoranza: dobbiamo lavorare tutti insieme per dare risposte alla comunità che sta soffrendo

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 8 aprile, alle ore 9.00.

 

SC-MM