Info Conseil

Comunicato n° 178 del 25 marzo 2021

Interpellanza sulle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico

Seduta consiliare del 25 marzo 2021

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 25 marzo 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha posto l'attenzione sulle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha posto l'accento in particolare sul «termine per l'emanazione di una disciplina regionale sulle procedure di assegnazione; è vero che la legislazione nazionale ha concesso una proroga, ma la Regione è in coda rispetto alle altre: come si pensa di agire per rispettare la prossima scadenza? Lo strumento della norma di attuazione può essere utile in questo senso? Ci chiediamo infine se questa problematica sia stata oggetto di interlocuzione con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie o con altri rappresentanti del Governo centrale. Questo è un tema che è una spada di Damocle per la nostra Regione

L'Assessore all'istruzione e partecipate, Luciano Caveri, ha risposto: «Sicuramente la scadenza va rispettata e una legge regionale va presentata, per quanto non sufficiente: ci vuole una norma di attuazione. Ad oggi, il nostro impegno è focalizzato nella verifica dei contenuti della legge regionale, anche sulla base dei testi di legge di altre Regioni già impugnati. Il nostro intento è di confezionare un provvedimento che possa reggere eventuali censure e che sia in grado di conciliare le esigenze regionali, pur nella debolezza dello Statuto su questo aspetto, col rispetto dei principi di origine europea e i criteri del decreto semplificazioni

«È del tutto evidente che tra una legge regionale e le norme di attuazione si privilegiano queste ultime, che nelle fonti del diritto sono al di sopra di qualunque norma regionale - ha aggiunto l'Assessore Caveri -. Va comunque tenuto conto del fatto che, anche per la mancanza della Commissione Paritetica, fino a maggio non si potranno immaginare norme di attuazione. Riguardo alle interlocuzioni con lo Stato, il Senatore Lanièce sta seguendo la questione, così come il Presidente Lavevaz, nei vari colloqui con Roma, riporta l'attenzione su questo tema, assolutamente centrale

In conclusione, l'Assessore Caveri ha dichiarato: «È opportuna una riflessione seria sul rafforzamento di CVA. Ci pare di capire che il Governo Draghi intenda fare qualche passo per allentare la camicia di forza rappresentata dai vincoli della legge Madia

Replicando, il Vicecapogruppo Aggravi ha evidenziato: «Su questa tematica spesso si parla soltanto degli emendamenti alla Madia, ma il problema concessorio va risolto. Ho apprezzato il doppio binario seguito dall'Assessore nella risposta: da un lato il lavoro sulla legge, dall'altro il richiamo al futuro di CVA. I tempi sono strettissimi, è necessario legiferare, nell'auspicio che si possa confezionare un testo efficace, ben valutato e discusso prima in Commissione e poi in Consiglio. Ritengo che una nuova legge regionale, per quanto col rischio dell'impugnazione di alcuni articoli, potrebbe essere utile per aprire uno spiraglio di discussione, favorendo quella diplomazia necessaria alle Regioni, in particolare quelle dell'arco alpino, più interessate allo sviluppo dell'idroelettrico. Rinnovo infine l'invito a riaprire una discussione sul futuro di CVA: il lavoro travagliato condotto nella scorsa Legislatura e poi bloccato va ben valutato: questa società è l'asset più importante di cui la Regione dispone

 

MM