Info Conseil

Comunicato n° 171 del 24 marzo 2021

Interrogazione a risposta immediata sul divieto di accesso alle seconde case per i non residenti nel territorio valdostano

Seduta consiliare del 24 marzo 2021

Con un'interrogazione a risposta immediata il gruppo Lega Vallée d'Aoste, nella seduta consiliare del 24 marzo 2021, ha affrontato la questione del divieto di accesso alle seconde case per i non residenti nel territorio valdostano previsto dall'ordinanza del Presidente della Regione n. 117 del 13 marzo scorso.

In particolare, il Consigliere Dino Planaz ha voluto conoscere «i criteri e le valutazioni in base ai quali è stato stabilito questo divieto. Noi riteniamo che sarebbe stato meglio sottoporre a tampone i non residenti, piuttosto che impedire loro l'entrata.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «La disposizione in questione non è stata presa a cuor leggero, ma solo a seguito del confronto avvenuto in seno all’Unità di supporto e di coordinamento con gli enti locali e con la componente sanitaria dell’Unità stessa. Come abbiamo tutti potuto constatare in questi giorni, i casi di positività sono aumentati esponenzialmente, dovuti essenzialmente alla diffusione della cosiddetta variante inglese del virus: la nuova classificazione della Regione in zona arancione, le proiezioni del contagio e le preoccupazioni relative al sistema sanitario hanno quindi suggerito di adottare, temporaneamente, delle misure per appiattire la curva di crescita del contagio, anche per non gravare sul sistema sanitario e in particolare sull'ospedale regionale, per di più in una fase in cui tutti gli sforzi dovrebbero essere invece concentrati sulla vaccinazione dei valdostani. Se non fosse stata introdotta questa limitazione, una libertà totale di movimento avrebbe creato uno spostamento di massa dei villeggianti: non è una misura contro di loro, ma per cercare di averli di nuovo in Valle d'Aosta in una situazione di non vulnerabilità e di maggiore sicurezza.»

Nella sua replica, il Consigliere Planaz ha sostenuto: «Prima di attuare delle misure più stringenti di quelle nazionali, bisognerebbe verificarne l'efficacia. Oggi abbiamo dei metodi per poter lasciare più libertà di movimento: i tamponi si possono effettuare in modo rapido, ci sono i vaccini che speriamo siano efficaci. Quando ci assumiamo la responsabilità di imporre restrizioni, dovremmo essere in grado di dare risposte a chi non può esercitare la proprietà o il proprio lavoro.»

 

SC