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Comunicato n° 90 del 17 aprile 2020

Ulteriori misure regionali per famiglie, lavoratori e imprese: iniziato il dibattito sulla proposta di legge

Seduta consiliare straordinaria per fronteggiare la crisi da COVID-19

La seduta mattutina del Consiglio straordinario del 17 aprile 2020 è stata dedicata al dibattito sulla proposta di legge che prevede ulteriori misure regionali urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il Consigliere Stefano Aggravi (Lega VdA) ha evidenziato: «Non è stato un lavoro facile, ma ogni Consigliere ha portato fattivamente il proprio contributo. Si sarebbe potuto e dovuto fare di più, ma abbiamo ritenuto opportuno non rimandare una risposta, seppur imperfetta, a famiglie e lavoratori. La guardia è sempre alta e non l'abbasseremo. Dobbiamo lavorare a un intervento legislativo per non mettere in ginocchio il sistema dopo questa serrata. Spero che permanga la collaborazione da parte della Giunta, perché tutti dobbiamo lavorare alla pari, senza calcare il momento. Dobbiamo mettere in atto investimenti utili alla ripartenza: basta dare false aspettative, soprattutto a chi è in difficoltà, non fingiamo che l'emergenza giustifichi tutto. Due sono le strade da seguire: defiscalizzare e sburocratizzare. In questo senso, sarà importante un'azione di moral suasion agli uffici e l'INVA dovrà diventare davvero l'informatica pubblica valdostana, perché la liquidazione di queste misure non può aspettare.»»

Il Consigliere Roberto Cognetta (Mouv') si è detto «soddisfatto per un lavoro lungo e complesso: spesso ho attaccato le incongruenze e le incapacità dei governi che si sono succeduti, ma in questa occasione siamo riusciti a collaborare in modo fruttuoso con tutti coloro che hanno compreso la gravità del momento. In questo momento emerge più che mai lo scollamento tra i tempi delle emergenze e quelli della burocrazia: è qualcosa che non possiamo più permetterci, in una regione piccola come la nostra. Dobbiamo smettere di avere strutture faraoniche, e dobbiamo sfruttare meglio l'informatica per poter andare oltre questa tragica situazione. Questa è una crisi strutturale: il peggio lo abbiamo davanti, quando in tanti perderanno il posto di lavoro. È questo il momento di ristrutturare il sistema, per fare sì che le risorse che stiamo impegnando non vadano sprecate».

Il Consigliere Luciano Mossa (M5S) ha sostenuto: «Questa è una legge che potrà dare una mano ai valdostani a superare dignitosamente questa crisi. Una legge che è stata elaborata da un team, a dimostrazione che se c'è la volontà ci sono anche le potenzialità per lavorare bene. In effetti, ci siamo spogliati delle vesti politiche, dei pregiudizi, per lavorare egregiamente. Se siamo stati capaci di lavorare a questo regime, in un'ottica di stretta collaborazione, soltanto negli ultimi quindici giorni, è spontaneo domandarsi cosa avremmo potuto realizzare per il bene dei valdostani nel corso della Legislatura se ci fossimo sempre comportati in questo modo. Speriamo che questa emergenza serva da lezione a noi e ai prossimi Consiglieri, che dovranno capire che i giochi di palazzo sono deleteri, contrariamente al gioco di squadra che ottiene risultati ottimi, se finalizzato alla costruzione del bene comune. Approvata questa legge mettiamoci subito a lavorare, con lo stesso tenore, al prossimo importante provvedimento. Forza Valle d'Aosta, usciamo a testa alta da questa crisi.»

Per la Consigliera Chiara Minelli (RC-AC) occorre «distinguere le misure per le persone e le famiglie da quelle per le imprese. Alle famiglie vengono proposte misure di mera sopravvivenza, con impatto molto limitato; alle imprese vengono proposte in sostanza dilazioni e accesso al credito. Molte associazioni, da Chambre a Coldiretti, da Confartigianato a Confcommercio a Adava hanno richiesto alla Regione di intervenire con sostegni e indennizzi a fondo perduto. Condividiamo questa impostazione; per questo riproponiamo un emendamento alla relazione, non recepito dalla Commissione, che impegna a inserire misure di indennizzo nel terzo provvedimento legislativo. Abbiamo esempi cui guardare: ad esempio. il Valais in Svizzera o la Provincia autonoma di Bolzano. A livello nazionale autorevoli economisti stanno suggerendo al Governo di andare in questa direzione, consapevoli che non si può solo dire alle imprese di indebitarsi. Con circa 80 milioni di euro si può indennizzare gran parte delle piccole e micro imprese locali. La Regione deve fare operazioni straordinarie per reperire risorse, anche emettendo bond, come fatto in passato, con l'acquisto delle centrali idroelettriche dall'Enel. Un intervento strategico, come oggi è strategico rimettere in piedi il sistema produttivo valdostano. Accanto a ciò si devono fare economie in molti settori della macchina regionale. Abbiamo perciò presentato un emendamento con cui, riducendo del 20/30% gli emolumenti dei Consiglieri e della Giunta e azzerando i contributi ai gruppi per un anno, si recupererebbe un milione di euro. Una proposta diversa da quanto previsto in questo testo, cioè la semplice possibilità di decurtarsi lo stipendio. I piani sono totalmente diversi e chiunque lo può comprendere.»

Il Consigliere Roberto Luboz (Lega VdA): «Per confezionare questa legge si è lavorato anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta: è giusto riconoscere l'abnegazione di funzionari, tecnici e Consiglieri. Ho accolto con favore tutti i contributi, pur comprendendo le varie richieste della comunità. Confidiamo che a breve con una più robusta manovra si dedichino ulteriori misure ai settori in difficoltà, e per farlo bisogna che la Giunta provveda a una ricognizione attenta del bilancio, ad esempio stornando sin da subito somme impegnate per eventi che non potranno avere luogo. Riguardo alla riduzione delle indennità dei singoli Consiglieri, sarebbe auspicabile una presa di posizione collegiale dell'intero Consiglio, che peraltro ridarebbe credibilità all'Istituzione. In mancanza di questa, ben vengano le iniziative personali di solidarietà o l'adesione all'iniziativa del Celva. Basta sprechi per le inutilità valdostane, il momento che stiamo attraversando ci offre la possibilità unica di ritrovare una dimensione più umana e di ripensare all'intero sistema, per recuperare l'autentico concetto di comunità.»

La Consigliera Maria Luisa Russo (M5S) ha dichiarato: «Dobbiamo creare le condizioni di una graduale ripartenza, gestendo però correttamente la situazione sanitaria. Occorre rimuovere gradualmente le misure di contenimento, con un monitoraggio costante e diffuso degli effetti prodotti; deve esserci un significativo calo dei nuovi casi, un'adeguata capacità del sistema sanitario, sia come numeri sia come separazione dei pazienti Covid-19 e non Covid e l'effettuazione di test su vasta scala sulla popolazione con tamponi e indagini sierologiche. Occorre analizzare attentamente i dati e sviluppare una capacità di intervenire rapidamente ed efficacemente per bloccare la catena di contagio: per questo i servizi di prevenzione sul territorio devono essere potenziati. È necessario lavorare su dispositivi di protezione, sanificazione degli ambienti, distanziamento dei lavoratori, rilancio dello smart-working. Siamo una regione piccola: dobbiamo scegliere poche misure chiare per rispondere alla pandemia.»

La Capogruppo di Alliance Valdôtaine, Patrizia Morelli, ha osservato: «Si è cercata la sintesi, riuscendo a superare la classica dicotomia Consiglio/Giunta e facendo incontrare due linee che ordinariamente tendono a proseguire parallele. È stato un bene e allo stesso modo bisognerà procedere per il prossimo intervento legislativo. È prevalso lo spirito di comunità, che ha fatto sì che venisse superato lo spirito di fazione, anche perché non farlo sarebbe stato deleterio. Ciò non significa che non ci siano più divergenze di visioni, ma ci si è dati una priorità, senza per questo impoverire il confronto democratico. Queste sono misure improntate all'urgenza, con una somma importante ma che non è sufficiente: dobbiamo essere realistici. Ed è proprio il realismo che ci deve imporre la semplificazione della macchina amministrativa, bisogna combattere la burocrazia e l’iper regolamentazione, cogliendo questa occasione. Così come sarà necessario implementare l’adozione di modalità e innovazioni tecnologiche, alla luce di questa esperienza emergenziale. Come gruppo AV, ci siamo impegnati e continueremo a farlo per far fronte all'emergenza sanitaria e a quella sociale. A poco a poco, bisogna ragionare per una ripartenza, anche attraverso piccoli passi, ma fondamentali per i nostri cittadini, avvalendoci del senso di responsabilità maturato in questo periodo.»

Il Consigliere Jean-Claude Daudry (AV), nel riconoscere «tutto l'impegno profuso per rispettare la road map», ha specificato: «Questa norma rappresenta un atto di normalità per venire incontro alla nostra comunità in un momento tanto critico. Oggi affrontiamo la questione della liquidità, con misure che raccolgono trasversalmente le esigenze delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese, nell'intento di garantire sicurezza. L'obiettivo è dare ossigeno, ma lo sguardo è già rivolto al futuro, all'introduzione di ulteriori misure di sistema, dimostrando di saper ascoltare le istanze delle categorie e dei cittadini e di lavorare seriamente. I valdostani giudicheranno il nostro operato e invito a non entrare in un clima da campagna elettorale perché mai come questa volta i valdostani valuteranno la serietà del nostro operato.»

Il Capogruppo del M5S Luigi Vesan ha evidenziato che «la crisi è anzitutto sanitaria, ancora prima che economica. Il nostro tessuto economico non è quello cinese, con un'industria anzitutto manifatturiera: il nostro principale atout è il turismo. La nostra struttura sanitaria, però, si è rivelata capace di dare una risposta solo per la popolazione residente, e non per quella turistica che invece consideriamo per molti altri settori. Occorre quindi mettere una forte attenzione su questo tema, perché sarà indispensabile per rilanciare la Valle d'Aosta anche dal punto di vista turistico e quindi economico. Anche l'organizzazione dei lavori, quindi, deve partire dalla scelta dei capitoli dai quali prendiamo le risorse, perché non possiamo rilanciare l'economia con l'emergenza sanitaria ancora in corso, senza destinare prioritariamente le risorse alla salute.»

Per la Consigliera Daria Pulz (ADU-VdA) «è necessario evitare contributi a pioggia, che sono retaggio di un passato con risorse che non ci sono più. La sensazione è che si vogliano arginare questi disastri con le stesse misure di prima: invece bisogna capire che stiamo vivendo un cambiamento epocale, che ha bisogno di nuove strategie. Servono soluzioni rapide e immediate, come sta cercando di fare questo Consiglio. Una delle misure più urgenti è quella di investire nella sanità, con personale qualificato e strutture efficienti: per questo occorre mettere uno stop alle privatizzazioni. Più che prestiti, oggi, servono contribuiti a fondo perduto e idee coraggiose, come quelle della provincia di Bolzano. Servono maggiore equità e solidarietà, per ridistribuire le risorse: altrimenti rischiamo solo di rimandare il problema, anziché affrontarlo. È vero che la burocrazia è molta, ma in Italia questo accade a causa di chi coloro che si approfittano delle situazioni di emergenza: quindi dobbiamo stare attenti che i fondi vadano a chi ne ha effettivamente più bisogno. Ci troviamo di fronte a un vuoto legislativo, ma è il momento di rivendicare la nostra autonomia per agire, anche attraverso un reintegro della Giunta che di certo non è un lusso di fronte a questa emergenza. Siamo favorevoli a questa iniziativa, e speriamo di poter ridare presto alla comunità valdostana un Consiglio degno di questa istituzione.»

Il Consigliere Giovanni Barocco (GM) ha ripercorso i lavori di Commissione che «dopo iniziali scossoni e qualche incomprensione, sono proseguiti in clima di fattiva condivisione, basandosi sul concetto "abbiamo bisogno di tutti", “nen fata de tcheut” nell'ottica di dare risposte a chi più è in difficoltà. In questo provvedimento, non sono previste misure in campo sanitario, perché, d'intesa con i referenti, si è optato per intervenire in seconda battuta con una norma ad hoc. Nella stesura di questa legge, abbiamo puntato sugli interventi maggiormente realizzabili e sulle necessità più impellenti, anche agendo su  alcune scadenze del mondo agricolo e commerciale. C’è necessità di maggior risorse, i prossimi 120 milioni di euro previsti nel futuro assestamento non basteranno. Percorrendo l'opportuna strada della defiscalizzazione, dovremo interloquire maggiormente con i Comuni e creare lavoro. Dalle audizioni, è emersa l'esigenza di fare in fretta, di procedere a misure agili, strutturali, che facilitino la ripartenza. Per il futuro dobbiamo continuare a lavorare in condivisione, dobbiamo agire per la semplificazione burocratica, per l'implementazione della tecnologia. Dobbiamo essere umili, abbiamo bisogno di tutti e potremmo quindi avvalerci di un gruppo di lavoro di esperti di chiara fama in ambito giuridico, economico, sociale, sanitario. Ma bisogna fare in fretta, senza far tardare le risposte.»

La Consigliera Manuela Nasso (M5S) ha sottolineato «il buon lavoro della seconda Commissione che ha risposto alla necessità di lavorare in maniera unita. Questo provvedimento è una base di partenza, ma dobbiamo da subito guardare avanti: occorre snellire il processo burocratico, anche prendendo esempio da realtà geograficamente vicine. È vero che questa seconda misura prevede indebitamenti, ma è altrettanto vero che con 25 milioni di euro non si potevano fare. Bisogna essere più coraggiosi, non possiamo dimenticare che siamo la Regione che ha tirato fuori 140 milioni per il Casinò, ora bisogna fare davvero di più. Si è molto parlato, poi, delle indennità di noi Consiglieri, io mi sono sempre tagliata lo stipendio fin dal primo giorno senza aspettare l’emergenza in corso. Al di là di quanto fa ciascuno Consigliere singolarmente, credo che sarebbe un bel gesto fare un'azione condivisa, come Consiglio regionale. Questa non è beneficienza, ma al contrario un segnale importante. La cittadinanza è abituata a leggere obbrobri da parte della politica: non c'è niente di male, quindi, nel rendere pubblico un atto lodevole.»

La Consigliera Luisa Trione (SA) ha voluto ribadire «il grande lavoro svolto dall'intero Consiglio per la confezione di questa legge. C'è bisogno di sottolinearlo ancora, perché la politica è sempre interpretata come un qualcosa di sbagliato, di losco, fatta da incompetenti. Invece in questo caso si sono prese decisioni in modo celere, tenendo al centro il vero senso della legge e non altre logiche, nel rispetto dei ruoli, attraverso l'ascolto, la mediazione. Per il prossimo intervento normativo, occorre trovare una consistenza finanziaria significativa per garantire la sopravvivenza di tante imprese; occorre immaginare un mondo diverso e un modo diverso di lavorare, di prendersi delle responsabilità. In questo frangente la politica valdostana, pur con margini miglioramento, ha dimostrato che questo è possibile, pur restando fedeli ai propri ideali e  valori, ma tenendo conto della comunità.»

L'Assessore alla sanità Mauro Baccega ha parlato di «un grande lavoro di squadra, che ha dato risposte importanti. Bisogna ripensare le strategie sanitarie: il bilancio 2020 dava già svolte significative in questo senso, ma occorrerà un'ulteriore riorganizzazione che dovrà coinvolgere la quinta Commissione in un lavoro condiviso. Riguardo alla popolazione equivalente, cioè quella che tiene in conto le presenze turistiche, il sistema sanitario si è dimostrato finora in grado di gestire i carichi dell'alta stagione turistica: ovviamente la pandemia propone uno scenario completamente nuovo, che deve essere affrontato con strumenti nuovi.»

Il Capogruppo dell'UV, Erik Lavevaz, ha parlato di «una misura normativa necessaria, per quanto non rappresenti un lavoro perfetto. Le risorse disponibili non erano di certo illimitate, ma abbiamo fatto tutto il possibile. Bisogna lavorare senza indugi alle misure successive, andando oltre l'aspetto legato al conto consuntivo 2019 e all'avanzo: l'emergenza ha cambiato drasticamente la situazione, saremo in ordinaria amministrazione fino all'autunno inoltrato. Dovremo proseguire con lo spirito partecipativo e di condivisione che abbiamo dimostrato in queste settimane. Attenzione dovrà essere accordata agli Enti locali e creare condizioni di lavoro, attraverso uno specifico piano. Il nostro gruppo ritiene necessario un "patto per la ripresa", con una cabina di regia formata da esperti e tecnici che, senza sostituirsi alla politica, sappia accelerare i tempi, che sia propositiva alla fonte, non a posteriori. Siamo in un'ordinaria amministrazione che è straordinaria. E come tale va affrontata.»

Il Consigliere Diego Lucianaz (Lega VdA) ha sottolineato «la difficoltà dei professionisti e dei lavoratori che si sono trovati impossibilitati a svolgere l'attività fonte del loro sostentamento. Da un giorno all'altro, il decreto del Presidente del Consiglio italiano ha di fatto chiuso un intero paese di 60 milioni di persone, arrogandosi poteri eccezionali. Entrambi i Parlamentari valdostani sostengono il Governo Conte: che cosa stanno votando, oggi, i rappresentanti dei valdostani? La nostra Regione è ancora la prima a livello italiano per numero di contagiati rispetto alla popolazione. In questo quadro, il Consiglio regionale è chiamato a dare risposte concrete: deve tornare ad avere il suo potere preminente, che deve essere al servizio degli interessi e delle peculiarità del popolo che lo ha eletto per rappresentarlo. Questa crisi ci sta evidenziando la debolezza di un'autonomia sempre più minacciata dal centro, e che invece dobbiamo ribadire: che senso avrebbe un sistema di autonomia se ci limitassimo a scimmiottare le scelte italiane? I valdostani non chiedono l'elemosina, ma di riprendere a lavorare. Chiedono di ribaltare il sistema burocratico, tenendo conto delle specificità del territorio. Il Consiglio deve riprendere per sé questo ruolo prestigioso.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 14.00.

 

SC-MM-DJ