Info Conseil

Comunicato n° 655 del 7 novembre 2019

Interpellanza sull'attrattività della regione per i medici specialisti

Seduta consiliare del 7 novembre 2019

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 7 novembre 2019, il gruppo Movimento 5 Stelle è tornato ad affrontare il tema dell'attrattività della Valle d'Aosta per i medici specialisti.

La Consigliera Maria Luisa Russo ha ricordato che «il Sistema sanitario regionale conta un'importante carenza di medici specialisti, con conseguenze negative su diagnosi e cure. La poca attrattività dipende anche da retribuzioni più basse e da possibilità limitate di carriera, non solo rispetto a regioni vicine ma anche rispetto a Francia e Svizzera. Ci chiediamo quindi quali misure si voglia mettere in atto per affrontare questo problema, anche per sostenere i medici che sono già in servizio, e da quando.»

L'Assessore alla sanità Mauro Baccega, nella risposta, ha dichiarato: «Rendere maggiormente attrattivo il Sistema sanitario regionale è uno dei più importanti obiettivi dell'Assessorato, per il quale ormai da mesi si stanno concentrando le forze sia a livello politico, sia a livello tecnico. Sul primo fronte, la Giunta regionale ha approvato nella seduta del 25 ottobre scorso il disegno di legge che contiene disposizioni urgenti per l'attrattività del SSR e la formazione del personale sanitario, il cui intento è di porre in essere delle misure eccezionali per agevolare il superamento della prova di accertamento della lingua nei concorsi banditi dall'Azienda USL a tempo determinato e per incentivare la partecipazione ai concorsi a tempo indeterminato o, allo stesso modo, la mobilità verso il SSR. Sul fronte tecnico, con riferimento al personale già in servizio presso l'Azienda sanitaria, l'Assessorato sta lavorando su diverse misure che troveranno concretezza nella legge di stabilità regionale: il consolidamento delle Risorse aggiuntive regionali, per un importo complessivo di 1 milione 520 mila euro, per finanziare il Fondo per la retribuzione di risultato e per la qualità della prestazione individuale di cui ai contratti collettivi nazionali, prevedendo la distribuzione delle risorse a tutta la dirigenza (medica, veterinaria, sanitaria nonché professionale tecnica e amministrativa) senza correlarle al perseguimento di obiettivi specifici; la rivalutazione delle risorse da destinare alla Libera professione aziendale (LPA), pur nei limiti di un utilizzo in via eccezionale e temporaneo per far fronte a problematiche non immediatamente risolvibili, al fine di contrastare ulteriormente le carenza di medici e dare piena attuazione al Piano delle liste di attesa; la previsione di risorse aggiuntive per circa un milione di euro destinate ad una puntuale pesatura delle strutture e a incentivare il riconoscimento di nuove alte specializzazioni. Ricordo poi il rinnovo contrattuale della dirigenza che dovrebbe diventare efficace entro pochi mesi e dal quale risulta un aumento medio pro capite mensile di 200 euro lordo busta; raddoppierà altresì l'indennità di guardia notturna da 50 a 100 euro per notte così come saranno previsti 120 euro per chi lavora in pronto soccorso.»

L'Assessore, in conclusione, ha annunciato che «a breve, è in previsione la rivisitazione dell'Atto aziendale. Si tratta di un momento importante e un'occasione per rivedere complessivamente l'organigramma aziendale al fine di rispondere in modo sempre più efficace ed efficiente ai bisogni di assistenza. Migliorare l'attrattività non è solo una questione di denaro, bisogna anche dare prospettive di carriera, occorre poter disporre di strutture efficienti e strumentazioni di livello. Dare, insomma, un futuro.»

La Consigliera Maria Luisa Russo ha replicato: «La questione dello stipendio è una componente importante nel lavoro dei medici e la professionalità è garantita quando c'è un salario adeguato: se non siamo in grado di assicurarlo non possiamo essere attrattivi per i medici che arrivano dal resto d'Italia. È altresì importante la questione della valutazione del benessere dei medici: come percepiscono la situazione nei reparti, come si rapportano con la dirigenza amministrativa e con i vertici dell'USL.»

SC