Info Conseil

Comunicato n° 652 del 7 novembre 2019

Interpellanza sulla nuova sala operatoria ibrida dell'Ospedale di Aosta

Seduta consiliare del 7 novembre 2019

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 7 novembre 2019, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato la discussione sulla nuova sala operatoria ibrida dell'Ospedale regionale.

«La sala inaugurata a maggio - ha dichiarato il Consigliere Paolo Sammaritani - è costata 2,5 milioni di euro: al momento dell'inaugurazione è stata presentata come un grande miglioramento della struttura, anche per la possibilità di ospitare interventi multidisciplinari con il coinvolgimento di specialisti di diverse discipline. Chiediamo di sapere quante e quali siano le tipologie degli interventi eseguiti, insieme ai costi complessivi di queste operazioni. Desideriamo anche sapere quanti siano i pazienti residenti in Valle d'Aosta sul totale dei soggetti coinvolti, anche rispetto a quelli delle sale operatorie tradizionali. Infine, sono emerse criticità a seguito dell'attivazione della nuova sala e come si pensa di risolverle?»

L'Assessore alla sanità, Mauro Baccega, ha premesso che «la sala ibrida essendo entrata in funzione il 20 maggio scorso, il primo periodo di attività si connota quale “sperimentale”» e ha quindi riferito i dati forniti dall'Azienda USL: «Il numero totale di interventi è stato pari a 261, di cui 121 in chirurgia vascolare (91 residenti e 30 non residenti in Valle), 118 in cardiologia (98 residenti e 20 non residenti) e 22 in radiologia (19 residenti e 3 non residenti), ai quali si devono aggiungere 123 coronarografie. Gli spazi dedicati a livello settimanale in sala ibrida sono stati: 2 giorni per la cardiologia, 2 giorni per la chirurgia vascolare, 1 giorno per la radiologia interventistica. Considerato questo periodo di rodaggio, che ha peraltro riguardato anche il periodo estivo, che ha comportato una flessione dell'attività chirurgica nel mese di agosto, si ritiene pienamente raggiungibile l'obiettivo di 900 interventi annui. Il costo medio per intervento, che si riferisce al momento al materiale di consumo escludendo il costo del personale - ancora in fase di monitoraggio - ammonta a 2.566 euro per la cardiologia, 300 euro per le coronarografie, 2.399 per la chirurgia vascolare, 270 per la radiologia. Fatte salve le normali criticità derivanti dalle fasi di start up, attualmente la sala funziona in modo adeguato rispetto agli standard previsti.»

Concludendo, l'Assessore ha osservato che «c'è molto interesse attorno a questa sala ibrida e stiamo ricevendo numerose richieste da parte di chirurghi fuori Valle. Una sala quindi che, grazie alla sua attrattività, può generare una mobilità sanitaria attiva per la nostra regione.»

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha replicato: «Comprendo che si tratti di un presidio operatorio inaugurato pochi mesi fa e quindi in pochi mesi non si possano dare dei giudizi, tuttavia visto che l'investimento economico è stato rilevante, bisogna capire se la scelta sia stata oculata e opportuna. L'auspicio è che questa sala ibrida possa rendere attrattivo il nostro ospedale e che favorisca la mobilità sanitaria attiva. Invito l'Assessore a monitorare attentamente questo presidio affinché non diventi motivo di ulteriori criticità per la sanità valdostana, ma sia fonte di sviluppo. Ne abbiamo davvero bisogno. Dal canto nostro continueremo a chiedere conto della situazione.»

SC