Info Conseil

Comunicato n° 649 del 7 novembre 2019

Interpellanza sulla gestione delle risorse idriche per i Consorzi di miglioramento fondiario

Seduta consiliare del 6 novembre 2019

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare di ieri, mercoledì 6 novembre 2019, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto affrontare la gestione del Sistema informativo nazionale per la gestione delle risorse idriche in agricoltura.

Il Consigliere Roberto Luboz ha evidenziato come «la Regione sia riferimento del Ministero delle politiche agricole per la gestione del Sistema informativo nazionale per la gestione idriche in agricoltura (SIGRIAN), supportando i Consorzi di miglioramento fondiario (CMF) per inserire i propri dati nella piattaforma. Ci chiediamo quanti e quali CMF siano coinvolti e abbiano trasmesso i dati agli uffici, secondo quali elaborazioni. Qual è la variazione potenziale delle quantità irrigue in base alle nuove regole? Non sarebbe meglio illustrare più adeguatamente queste imposizioni a chi gestisce gli impianti di irrigazione?».

L'Assessore all'agricoltura, Laurent Viérin, ha risposto: «I Consorzi di miglioramento fondiario sono 176, di questi 159 sono tenuti all'implementazione della piattaforma, che è una disposizione nazionale. Altri 6 consorzi, anche se nati dopo il 2005, hanno manifestato la volontà di iscriversi. I Consorzi iscritti alla Fédération des Coopératives possono delegare la stessa per inserire i dati: sono 23 quelli che hanno presentato i dati per rinnovare la domanda. A oggi le autorizzazioni giunte sono poche, tanto che non è possibile avere dati sulle variazioni. L'obiettivo è quello di evitare che la quantità di acqua cali rispetto alle concessioni originali: in questa direzione rientra anche il lavoro al Piano di tutela delle acque, con lo scopo di razionalizzare gli utilizzi. Dal 2005 a oggi c'è stata una lunga serie di incontri con i rappresentanti dei Consorzi: nel 2017 è stato poi creato un tavolo di lavoro che li coinvolge tutti»

«Nella riorganizzazione dell'Assessorato - ha continuato l'Assessore -, ci sarà una nuova struttura dirigenziale che si occuperà di acqua e Consorzi, in modo da rafforzare la gestione del settore. Nella costruzione del Piano, quindi, si lavorerà per evitare che ci sia una rottura tra territorio e Consorzi, che devono rimanere punto di riferimento per la tutela del territorio. L'ultima sfida è quella di lavorare per garantire che i quantitativi assegnati siano il più possibile al rialzo rispetto al passato, trovando il giusto equilibrio tra l'uso rurale e quello delle abitazioni, anche tenendo conto dell'evoluzione dell'antropizzazione delle diverse aree.»

Il Consigliere Roberto Luboz ha replicato: «Rimane la perplessità sull'interpretazione delle normative europee quando queste si applicano a piccole realtà come le nostre, specie su temi come l'acqua. La gestione oculata dell'acqua, infatti, è una garanzia di tutela del territorio. Qui non si fa neppure distinzione tra vallate piovose e località più secche: lo stesso sistema viene però applicato a tutti. Bisogna valutare attentamente l'argomento, e l'informazione non deve mai mancare

 

 
DJ