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Comunicato n° 644 del 6 novembre 2019

Interrogazioni a risposta immediata sulle modalità ed effetti dello Strumento finanziario partecipativo del Casinò

Seduta consiliare del 6 novembre 2019

 

Due interrogazioni a risposta immediata, nella seduta del Consiglio regionale del 6 novembre 2019, hanno portato la discussione sullo Strumento finanziario partecipativo (SFP) della Casinò de la Vallée Spa.

La prima, presentata dal gruppo Mouv', ha chiesto se «dopo l'omologa del concordato del Casinò - ha detto il Consigliere Roberto Cognetta - sia necessario modificare la legge regionale 8/2019 sul Casinò per riuscire ad attivare lo Strumento finanziario partecipativo emesso dalla società

La seconda è stata presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste. «Il credito postergato di 48 milioni di euro - ha detto il Consigliere Stefano Aggravi - che viene convertito in patrimonio per effetto dello SFP del Casinò è iscritto nel bilancio di Finaosta Spa: la legge 8/2019 prevede che la società sottoscriverà l'SFP in nome e per conto della Regione. Vogliamo dunque sapere quali saranno gli effetti contabili che la sottoscrizione dello strumento avrà sui bilanci di Finaosta e della Regione stessa.»

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha risposto che «non è necessario modificare la legge regionale, perché questa regola già gli adempimenti necessari all’emissione e alla sottoscrizione dell'SFP in modo chiaro ed esaustivo. La conversione in apporto patrimoniale del credito, come scritto dal Tribunale, deve concludersi entro sessanta giorni dalla data di omologazione, perché siano rispettate le previsioni della legge fallimentare che, in costanza di procedimento di concordato preventivo e di omologazione, sospende gli obblighi di ricapitalizzazione delle società in crisi. Sotto questo profilo, la legge 8/2019 distingue il titolare dello strumento finanziario partecipativo, la Regione, dal sottoscrittore per delega dello stesso, vale a dire Finaosta, essendo la Regione la titolare del credito nei confronti di Casinò de la Vallée, derivante dai contratti di mutuo a suo tempo stipulati per il tramite di Finaosta, secondo lo schema civilistico del mandato senza rappresentanza, in favore della società oggi in concordato».

«Il certificato già emesso da Casinò de la Vallée Spa - ha continuato il Presidente Fosson - in attuazione della citata legge regionale, sarà quindi offerto in sottoscrizione dall’Amministratore unico di Casinò; il Presidente di Finaosta dichiarerà di sottoscrivere formalmente lo strumento, in nome e per conto della Regione, sempre in conformità alla legge regionale e al mandato ricevuto, a fronte dell’apporto dei crediti residui derivanti dai contratti stipulati per il tramite di Finaosta per il finanziamento dei piani di investimento per la ristrutturazione della Casa da gioco e dell’Hotel Billia».

«Il Tribunale stesso - ha concluso il Presidente Fosson - scrive che questo percorso consente di ritenere superata questa difficile situazione contabile. Politicamente, voglio sottolineare quindi come questa legge sia stata importantissima nel consentire l'omologa del concordato. Il 12 novembre ci sarà la conclusione di questo procedimento con la consegna a Finaosta di questo documento contabile

Il Consigliere Roberto Cognetta ha replicato al Presidente dichiarando: «Valuterò se presentare un esposto, perché non ha risposto alla mia domanda. Il Governo non sta rispettando la legge: chiedo di avere il dettaglio della documentazione, ma siamo certi che il discorso non si concluda qui.»

Il Consigliere Stefano Aggravi ha aggiunto: «Anche io chiedo di avere la documentazione di dettaglio, perché anche in questo caso il Presidente non ha risposto. Dire che l'omologa è stata possibile grazie a questa legge è una difesa disperata della sua posizione, Presidente: il 16 dicembre dovrà comunque votare quel bilancio, e da qui a quella data speriamo che sia possibile avere piena chiarezza su quanto chiesto.»

DJ