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Comunicato n° 537 del 19 settembre 2019

Approvato il disegno di legge per il reclutamento di segretari negli Enti locali valdostani

Seduta consiliare del 19 settembre 2019

 

Con 20 voti a favore (AV, UV, SA, PNV-AC-FV, RC-AC e ADU-VdA), 11 contrari (Lega VdA, Mouv' e Misto) e 4 astensioni (M5S), il Consiglio Valle, nella seduta del 19 settembre 2019, ha approvato il disegno di legge che contiene disposizioni urgenti per il reclutamento di segretari degli Enti locali della Valle d’Aosta.

Il provvedimento legislativo, presentato dalla Giunta regionale il 12 luglio scorso e poi modificato in sede di esame della prima e della seconda Commissione, si compone di dodici articoli volti a rispondere all’esigenza di consentire l’avvio e lo svolgimento della procedura concorsuale per il reclutamento di nuovi segretari degli Enti locali della Valle d’Aosta, al fine di garantire la piena copertura dei posti in vista delle elezioni comunali del 2020.

Il Consigliere Jean-Claude Daudry (AV), relatore, ha detto che «il disegno di legge è il frutto del lavoro di diversi tavoli, tecnici e politici, che in questi ultimi mesi hanno affrontato l'annosa e nota problematicità segnalata e recentemente ribadita, con identica forza, dall'Agenzia dei segretari e dai rappresentanti degli Enti locali. Entrambi gli organismi, infatti, hanno manifestato all'Amministrazione regionale la necessità, dovuta in particolare ai recenti e prossimi pensionamenti che investono la categoria, di reperire nuove figure di segretari comunali, avviando il concorso in tempo utile con l'auspicio di garantirne la conclusione prima delle elezioni comunali della prossima primavera

«La procedura concorsuale - ha specificato Daudry - consiste in un corso-concorso, per la cui partecipazione è richiesto il possesso della laurea magistrale e dei requisiti previsti dalla normativa regionale vigente per l’accesso alla qualifica unica dirigenziale. Il corso-concorso sarà preceduto dall’accertamento della conoscenza della lingua francese o italiana e da una prova preselettiva avente lo scopo di selezionare i candidati che avranno accesso alle successive fasi del corso-concorso, in aggiunta ai soggetti che, entro i limiti massimi (50 per cento del numero dei posti del corso) e secondo le modalità stabilite dalla legge, sono esonerati dalla prova preselettiva, essendo loro riconosciuta la formazione e/o la professionalità già acquisita quale segretario di ente locale

Il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA), specificato di «parlare a nome del Mouv' e del Consigliere Restano, perché tutti abbiamo la stessa netta convinzione che questa legge "non s'ha da fare"», ha dichiarato: «Nella nostra Regione ci sono delle anomalie rispetto al contesto nazionale, in cui per ricoprire la delicata carica di Segretario occorre avere una laurea specifica, aver superato un corso concorso della durata di nove mesi, cui fanno seguito un praticantato, la stesura di una tesi e l'esame orale. I nostri gruppi, già a luglio, avevano sostenuto che questa legge sul reclutamento non risolve il problema ma rappresenta una sanatoria, per di più pasticciata; a nostro avviso bisogna partire dalla legge n. 6/2014 (sulla disciplina dell'esercizio associato di funzioni e servizi comunali e soppressione delle Comunità montane) e poi intervenire in maniera più organica. Ma il testo che esaminiamo oggi, rispetto a quello di luglio, è ulteriormente peggiorato. Non dimentichiamo che il buon politico deve garantire pari opportunità a tutti i concorrenti, non scavalcare la meritocrazia. Forse, a maggio 2020, i posti vacanti saranno più di 15, ma il concorso che sarà bandito in tutta urgenza prevede 8 posti. Sbagliato anche il prospettato criterio di scelta dei Segretari da parte dei Sindaci, non rispettoso dello spoil system. Bisogna dare soluzione di continuità facendo le cose per bene. La nostra opposizione vuole essere costruttiva

Il Consigliere Elso Gerandin (Mouv') ha osservato: «Si è partiti da un problema reale, sollevato già nello scorso aprile, eppure ci troviamo oggi a trattare un disegno di legge che non risponde alle esigenze rappresentate e manca di una visione di prospettiva. Avremmo potuto lavorare su un testo più impattante e confacente alle richieste degli Enti locali. Invece alcuni contenuti sono ridondanti, come il prevedere l'utilizzo delle graduatorie a scorrimento, già sancito da un precedente regolamento. Il percorso avrebbe potuto essere diverso, ben più proficuo. L'emergenza resta. Questa è una legge inutile in quanto la possibilità di bandire un corso-concorso è già nelle possibilità dell'Agenzia dei Segretari che, a legislazione attuale invariata, può procedere con le tempistiche e le modalità che desidera

Il Capogruppo dell'UV, Luca Bianchi, ha evidenziato: «Questa legge risponde in maniera concreta ad un'urgenza manifestata dalle Amministrazioni comunali. Può essere migliorata, ma intanto fornisce indicazioni chiare. Può anche essere lo spunto per rendere più stretta la collaborazione con gli Enti locali. Mi chiedo perché, quando è stato fatto il corso per la parte II dell'Albo dei Segretari, non sia stato espletato il concorso; forse oggi non saremmo in una fase così urgente

Il Capogruppo di ADU-VdA, Daria Pulz, ha annunciato il voto favorevole al provvedimento: «Il reclutamento dei Segretari comunali rappresenta la cartina di tornasole per valutare il cattivo stato dell'autonomia. Tuttavia questa legge, seppur in ritardo, segna il punto di rottura perché finalmente consente di bandire un concorso. Non possiamo non ascoltare le richieste di aiuti dei Sindaci. Ma uguale attenzione va concessa da parte della maggioranza alla radicale riforma della legge sull'associazione obbligatoria tra Comuni, la legge n. 6 del 2014. Abbiamo presentato un emendamento sui requisiti perché il Segretario comunale deve avere innanzitutto un'adeguata formazione giuridica, non di certo acquisibile con un mero corso, deve infatti assicurare la conformità dell'attività amministrativa alla legge. I cittadini onesti sono stufi dei vecchi sistemi volti a garantire alcune posizioni di rendita, procediamo col cambiamento

Il Vicecapogruppo del M5S, Luigi Vesan, ha rappresentato «significative perplessità su questa legge a sanatoria che svilisce gli specifici titoli di studio e non mette mano alla legge n. 6/2014. È un azzardo: la graduatoria probabilmente sarà già esaurita il prossimo anno, figuriamoci se potrà coprire tre anni. È triste che un dirigente del calibro del Segretario comunale, unica figura dirigenziale in tutti i Comuni valdostani, esclusa Aosta, sia così vincolato dal carattere fiduciario della sua nomina, tanto che già in passato si è assistito ad una sorta di mercato del bestiame piuttosto che ad un reclutamento di qualità. Il M5S resta fermo sull'astensione se gli emendamenti proposti saranno rifiutati

Il Vicecapogruppo dell'UV, Giovanni Barocco, ha voluto «sfatare l'equivalenza tra la nomina fiduciaria e la sudditanza al vertice da parte dei Segretari comunali. A livello prospettico, è intenzione di questa maggioranza procedere ad una proficua riorganizzazione per quanto attiene la complessa organizzazione degli Enti locali. Questa legge è valida e ci consente di dare risposte agli Enti locali, così come poi gli Enti locali dovranno dare risposte ai cittadini

La Presidente della prima Commissione, Patrizia Morelli, ha sostenuto: «La ratio di questa legge è raccogliere il grido d'allarme lanciato dai Sindaci; rappresenta la soluzione ad un problema pressante. Non pretendiamo entusiasmo, ma nemmeno disfattismi. La sola modifica della legge 6/2014 non sarebbe sufficiente, le situazioni sono tali e tante, affastellate nel tempo, e richiedono un'analisi molto attenta. Comunque il percorso in prima Commissione è già iniziato con l'esame della proposta di legge del GM, Mouv' e Lega VdA. Da parte della maggioranza c'è assoluta apertura al confronto

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson è intervenuto dopo un dibattito che ha definito «propositivo in una situazione complessa. I Segretari comunali negli anni hanno garantito il funzionamento del sistema degli Enti locali. E queste figure non andavano mortificate. Il requisito della laurea magistrale è previsto dalla normativa vigente, ma non sottovalutiamo le persone che hanno lavorato per tanti anni e sono state capaci di acquisire competenze e professionalità. Sicuramente si dovrà procedere ad una revisione legislativa complessiva degli Enti locali, che sia in grado di riconoscere la nostra Autonomia. Ma per questo, ci vogliono il senso di responsabilità da parte di tutti e una situazione politica solida

Il Consigliere Roberto Cognetta (Mouv') ha annunciato il voto contrario del gruppo, rimarcando «l'acclarata situazione di gravità dovuta alla mancanza di programmazione e ad una gestione amministrativa sbagliata del sistema degli Enti locali negli ultimi dieci anni. Questa è solo una toppa, l'ennesima toppa messa da una maggioranza che dimostra, in continuità col passato, di non essere capace di programmare e gestire nulla

Il Consigliere del gruppo Misto, Claudio Restano ha espresso contrarietà «ad un provvedimento che non era urgente perché si sarebbe potuto organizzare il concorso seguendo la normativa in vigore, che non ha tenuto conto delle suggestioni dei Segretari della parte II dell'Albo che andavano valorizzati maggiormente e nemmeno di quelle dei dirigenti del comparto unico iscritti alla parte II dell'Albo

I Consiglieri della Lega VdA Stefano Aggravi e Diego Lucianaz hanno esplicitato il voto contrario: «Siamo andati lunghi nel rispondere ad un grido d'allarme in una situazione definita d'urgenza; restano dubbi sui costi del corso che vanno sostenuti dalla collettività. Se il percorso di riforma del sistema degli Enti locali di questo Governo inizia con una legge sanatoria, ci preoccupiamo per quelle che seguiranno

Voto favorevole invece da parte dei Consiglieri di RC-AC, perché, come ha spiegato Alberto Bertin, «il provvedimento risponde alle richieste avanzate dagli Enti locali in una situazione particolare, che deve essere affrontata in tempi stretti.»

SC-MM