Info Conseil

Comunicato n° 536 del 19 settembre 2019

Interpellanza sul contratto degli operatori di sostegno nelle scuole

Seduta consiliare del 19 settembre 2019

 

Il contratto per gli operatori di sostegno nelle Istituzioni scolastiche è stato l'argomento dell'interpellanza illustrata dal gruppo Ambiente Diritti Uguaglianza VdA, nel corso della seduta consiliare del 19 settembre 2019.

La Consigliera Daria Pulz ha ricordato che «lo scorso anno scolastico è stata avviata nella scuola dell'infanzia una sperimentazione per questa attività di assistenza e sostegno agli allievi con disabilità, erogata dalla società in house "Società di Servizi". Una sperimentazione, tuttavia, criticata dagli operatori stessi. Vorrei quindi capire perché il contratto a tempo indeterminato sia pagato solo dalla metà del mese di settembre e fino alla metà del mese di giugno - e questa è una contraddizione in termini -, impedendo tra l'altro l'accompagnamento degli allievi agli esami finali del ciclo di studi, nonché se si intenda garantire nei fatti la qualità degli interventi sui casi ritenuti gravi a seguito di valutazione neuropsichiatrica. Più in generale, mi chiedo se si voglia reinquadrare, anche dal punto di vista normativo, questa qualifica.»

L'Assessora all'istruzione, Chantal Certan, ha risposto che «il contratto che gli operatori di sostegno a tempo indeterminato siglano con la Società di Servizi è un part-time verticale che dà copertura al periodo scolastico: ogni operatore ne è a conoscenza nel momento in cui sottoscrive il contratto. Preso atto di una realtà sociale che si sta diversificando, per il fabbisogno - sia in termini di operatori che di ore - si fa riferimento al Piano Educativo Individuale (PEI) dell'alunno. Valutata la necessità di fornire assistenza di sostegno per la scuola dell'infanzia, lo scorso anno scolastico abbiamo proposto di prolungare il servizio degli operatori di sostegno fino alla fine del mese di giugno garantendo anche la continuità: abbiamo considerato la fascia 3-6 anni, perché l'attività educativa continua sino a fine giugno ed è la fascia più piccola e vulnerabile. È intenzione ripetere la sperimentazione e ci siamo incontrati con la Società di Servizi, avendo però cura di confrontarci con i dirigenti scolastici. Per un eventuale supporto durante gli esami nelle scuole secondarie, la decisione dovrà essere assunta con i dirigenti scolastici, anche perché bisogna tenere conto che l'alunno con disabilità fa parte del gruppo classe e pertanto il suo percorso educativo è in capo a tutti i docenti della classe e non soltanto a quello di sostegno. Prossimamente, saranno previsti ulteriori incontri sia con la Società che con i dirigenti.»

La Consigliera Daria Pulz ha replicato che «la risposta è confortante solo in parte. Infatti, la Regione sembra non essere responsabile della Società di Servizi anche se ne è socio unico. Noi crediamo che si debba lavorare a un quadro normativo serio, che consenta di superare le problematiche evidenziate da anni dagli operatori. Non c'è un'interfaccia chiara per superare le piccole e grandi difficoltà quotidiane, c'è confusione di competenze; gli operatori, peraltro, se devono spostarsi fuori Valle non hanno nessuna qualifica spendibile. Questi operatori devono avere delle garanzie, devono percepire uno stipendio adeguato, anche per il periodo estivo, organizzando meglio il lavoro. Ci vuole più rispetto e più ascolto per le rimostranze di questa categoria di lavoratori, che trascinano questa situazione da anni. Il loro lavoro dedicato all'inclusione è assai prezioso per la scuola e per la società tutta.»

SC