Info Conseil

Comunicato n° 534 del 19 settembre 2019

Interpellanza sulla tutela dell'ecosistema del torrente Chalamy nel Parco naturale Mont Avic

Seduta consiliare del 19 settembre 2019

 

Il gruppo Ambiente Diritti Uguaglianza VdA, nel corso della seduta consiliare del 19 settembre 2019, ha affrontato la tutela dell'ecosistema del torrente Chalamy nel territorio del Parco naturale Mont Avic.

La Consigliera Daria Pulz, rappresentando la bellezza rara di questo sito, ha chiesto spiegazioni su «un’incongruenza determinata da due planimetrie catastali: una conferma l’appartenenza del tratto di torrente Chalamy, a Chevrère di Champdepraz al territorio del Parco, un'altra, invece, sembra escluderlo». Inoltre, ha voluto sapere «come sia stato possibile autorizzare, proprio in questo tratto, la costruzione di un impianto idroelettrico da parte di un privato a scopo di lucro, con un'opera di presa nel torrente, nonché una pista per l’interramento della tubazione a lato del parco, dichiarata incredibilmente pista finalizzata allo sci di fondo e a varie attività sportive invernali. Infine, chiedo di esplicitare le azioni che questo Governo intende mettere in campo per tutelare realmente l'ecosistema di questa vera perla del Parco naturale del Mont Avic che è il torrente Chalamy

L'Assessore all'ambiente, Albert Chatrian, ha risposto: «Gli accertamenti sulla cartografia evidenziano che non ci sono discordanze, dal punto di vista tecnico: il confine del parco è sulla destra orografica del torrente Chalamy, quindi il tratto di torrente in oggetto è fuori dal Parco. Per quanto riguarda le opere, sia l'impianto idroelettrico sia la pista da sci, che è di iniziativa comunale, sono stati oggetto di un'analisi di impatto ambientale: tutti i soggetti coinvolti hanno ritenuto i progetti compatibili con la collocazione nell'area, con le cautele del caso come il divieto di prelievo d'acqua nel periodo invernale per tutelare il torrente stesso. Non sembrano quindi esserci situazioni che mettano in pericolo la tutela dell'area: il piano di estensione del Parco, di cui stiamo parlando in questo periodo, va proprio nella direzione di potenziare questa tutela e porre nuove sfide che non hanno colore politico.»

La Consigliera Daria Pulz ha replicato: «Stando così le cose, sembra che ci sia da chiedersi se l'auspicato ampliamento del Parco sia una buona notizia, visto che le aree tutelate rischiano di diventare sempre meno selvagge. Qual è la logica che sostiene l'esclusione dal Parco della destra orografica del suo gioiello? Rischiamo di piegare le aree tutelate alle esigenze economiche di alcuni, anziché alla necessità di conservarle intatte per tutti per consegnarle incontaminate alle future generazioni.»

DJ