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Comunicato n° 529 del 19 settembre 2019

Interpellanza sugli affidi dei minori in Valle d'Aosta

Seduta consiliare del 18 settembre 2019

Nella seduta consiliare di mercoledì 18 settembre 2019, il Movimento 5 Stelle ha voluto affrontare il tema degli affidi di minori sul territorio regionale.

Facendo anche riferimento a notizie di cronaca nazionale e sottolineando «la delicatezza del tema verso il quale troppo spesso ci sono state strumentalizzazioni e poco interesse reale da parte di leader nazionali», la Consigliera Manuela Nasso ha chiesto quanti siano in Valle d'Aosta i bambini allontanati dalla famiglia di origine e quanti siano gli esiti positivi di "rientro" nella famiglia di origine. La Consigliera ha inoltre domandato «se sia in atto un lavoro sinergico tra le tante figure che operano nel processo, e quanti controlli siano stati fatti negli ultimi anni per assicurarsi che tutto sia svolto in piena trasparenza e nel rispetto dei minori.» Ha quindi sottolineato che «questa iniziativa è il frutto di un lavoro che ho realizzato con il gruppo "Pari opportunità" del M5S che sta lavorando sull'intero territorio nazionale su questo tema; ci tengo inoltre a sottolineare che nessuna professione vuole essere demonizzata, anzi, esprimo un ringraziamento a chi lavora seriamente in questo ambito e collabora affinché tutto si svolga al meglio.»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Mauro Baccega, in premessa, ha specificato «le condizioni di “allontanamento” dei minori dalle loro famiglie di origine: l'adozione, che recide i rapporti con la famiglia; l'affidamento familiare, un servizio rivolto a situazioni che presentano una genitorialità con fragilità educative, affettive e organizzative recuperabili o supportabili; l'inserimento in comunità residenziali per minori (in Valle d’Aosta ve ne sono 3).»

L'Assessore ha poi risposto nel dettaglio: «Attualmente i minori allontanati nel corso del primo semestre 2019 sono: 1 dichiarato adottabile; 2 minori in affidamento familiare; 12 minori nelle tre comunità accreditate in Valle d’Aosta; 5 minori inseriti nelle comunità fuori della regione. Nel corso del 2019, considerate le 76 presenze complessive dei minori in affidamento familiare o inseriti in comunità, sono rientrati in famiglia 4 minori, ma bisogna considerare che rispetto agli affidamenti familiari, 25 sono in affidamento intrafamiliare. Per quanto attiene alle comunità regionali per minori sono effettuati i controlli sanitari, strutturali e progettuali previsti dalla normativa e su richiesta della Procura Minori presso il Tribunale dei Minori di Torino, sono inviate semestralmente le relazioni sui progetti individuali dei minori inseriti nelle nostre strutture regionali. Segnalo che il Procuratore Minori ha effettuato nel corso degli anni diverse visite a sorpresa nelle nostre comunità, con esito più che positivo.»

«In Valle d’Aosta - ha poi detto Baccega - i progetti di sostegno finalizzati al recupero delle competenze genitoriali sono sempre frutto di un lavoro integrato multi professionale (servizio sociale, psicologico, educativo, neuropsichiatrico ecc.), sulla base di un protocollo approvato nel 2000. Esiste poi il Gruppo di coordinamento inter istituzionale sul maltrattamento e abuso all’infanzia e adolescenza istituito nel 2007 e finalizzato all’integrazione, al supporto nel trattare le situazioni, all’attività di prevenzione e informazione. È poi stato istituito recentemente il nucleo di valutazione psicosociale e della metodologia di lavoro da applicare alle situazioni di minori e delle loro famiglie interessate da indagini psicosociali disposte dagli Organi giudiziari.»

 

«Posso quindi affermare - ha concluso l'Assessore - che controlli, attenzione e gruppi di lavoro sono efficaci e operano nella direzione di tutelare al massimo il minore. La Valle d'Aosta è esente da fatti come quelli successi a livello nazionale: il lavoro svolto nella nostra regione in tema di affidi è un buon lavoro.»

La Consigliera Manuela Nasso ha replicato che «i numeri forniti sono importanti per una regione piccola come la nostra, ma il servizio sembra funzionare così come i controlli. Accolgo favorevolmente il fatto che le nostre tre comunità siano monitorate costantemente e che vengano fatti controlli a sorpresa. Mi auguro di poter approfondire ulteriormente questa tematica nell'ambito dei lavori della quinta Commissione consiliare e solleciterò per questo.»

SC