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Comunicato n° 517 del 18 settembre 2019

Interrogazione a risposta immediata sul piano di lavoro strategico della CVA

Adunanza consiliare del 18 e 19 settembre 2019: iniziati i lavori

La Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha aperto i lavori dell'adunanza, convocata dopo la pausa estiva oggi, mercoledì 18, e domani, giovedì 19 settembre 2019, per discutere un ordine del giorno composto di 78 punti.

Il gruppo Movimento 5 Stelle ha quindi illustrato un'interrogazione a risposta immediata per conoscere, con adeguato dettaglio, il piano di lavoro strategico della Compagnia Valdostana delle Acque.

«In base ad alcune affermazioni del management societario riportate dagli organi di stampa - ha dichiarato il Capogruppo del M5S, Luciano Mossa -, CVA coprirà in Valle d’Aosta tutto il fabbisogno civile e industriale delle utenze, tutto il fabbisogno energetico per il riscaldamento e tutto il fabbisogno per la mobilità. Se CVA proseguirà su questa strada, potrà essere definitivamente accantonata l'ipotesi della quotazione in borsa in quanto non necessaria per strategie di mercato o per acquisizione di risorse finanziarie. Un cambio di rotta che condividiamo perché potremo diventare la prima regione energeticamente indipendente, oltre a perseguire nei tempi il raggiungimento dell'obiettivo carbon e fossil free, anche se non siamo d'accordo nelle sue modalità di comunicazione a questo Consiglio

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha specificato: «Il management di CVA ha semplicemente ricordato quanto noto da sempre, ovvero che l’energia prodotta dalle centrali copre teoricamente il fabbisogno energetico della Valle d’Aosta. Anzi, dato che i consumi sono inferiori all’energia prodotta, parte di essa viene ovviamente esportata. Se, in futuro, i consumi elettrici delle utenze valdostane dovessero aumentare, ad esempio grazie ad azioni di “decarbonizzazione”, potenzialmente si porterebbe a zero il saldo tra energia prodotta e energia consumata in regione

«Nessun cambio di rotta da parte del management di CVA - ha precisato il Presidente della Regione -: la società continua ad operare secondo il piano strategico 2018/2020, senza modificare la strategia perseguita, perché l’azienda continua ad operare in qualità di produttore di energia da fonti rinnovabili. CVA si è limitata a sottolineare, come peraltro più volte affermato anche durante le audizioni nelle Commissioni consiliari, che sarebbe strategicamente opportuno favorire una transizione dei consumi degli utenti finali verso l’elettrificazione, per poter consumare in Valle d’Aosta il sovrappiù di energia idroelettrica che la nostra regione ha ricevuto in dote da madre natura

Il Presidente Fosson ha aggiunto: «Non c'è contraddizione con una possibile quotazione in borsa volta ad acquisire risorse e a consentire alla società di poter concretizzare tutte le sue potenzialità, comprese quelle che possono contribuire alla decarbonizzazione della Valle d’Aosta. Tra l’altro, immaginare ciò implicherebbe che i concorrenti “quotati” non stiano perseguendo analoghe strategie di decarbonizzazione, cosa assai insensata. Ribadisco che il management è sempre disponibile ad essere sentito per chiarimenti in Commissione

Il Capogruppo del M5S Luciano Mossa, nella replica, si è detto molto deluso «dalla smentita fornita dal Presidente della Regione. Mi spiace davvero, ero ormai convinto di un reale cambio di rotta, invece proseguiamo nella solita, triste, strada ben poco virtuosa

 
 
MM